Accolitato e Lettorato: il conferimento dei ministeri in cattedrale a quattro candidati

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Festa grande domenica 4 giugno alle 19 in cattedrale per quattro pratesi che riceveranno dal vescovo Franco Agostinelli il conferimento di alcuni ministeri. Tre di loro diventeranno accoliti, per il quarto, già accolito, diventerà lettore.

Mario Nanni, 70 anni, è storico collaboratore della parrocchia di Santa Maria Assunta a Migliana. Pensionato, ha lavorato nel settore chimico e in quello tessile. Cresciuto proprio accanto alla chiesa di Migliana oggi vive a Mezzana, ma torna ogni giorno in Vallata per fare quel che c’è bisogno nella sua parrocchia natale. Riceverà il ministero dell’accolitato.
Marco Meucci, 57 anni, tecnico di laboratorio, è da lungo tempo collaboratore all’Ascensione. Ha completato il corso diocesano triennale di teologia. Anche per lui in arrivo l’incarico ufficiale di accolito.
Mario Perugini, 54 anni, è elettricista. Già accolito dal 2009. Ha iniziato un’attività di servizio nel 2005 in duomo come Cavaliere del Sacro Cingolo. Nel 2007 ecco il mandato di ministro straordinario dell’Eucarestia e due anni dopo l’accolitato. È assegnato alla parrocchia di Tobbiana fino al 2012; poi, dopo un periodo in duomo, viene riassegnato a San Bartolomeo a Coiano. Anche lui ha completato gli studi di teologia. Ora riceverà il ministero del lettorato.
Sebastiano D’Angelo, 52 anni, pensionato, da nove anni è prezioso collaboratore della parrocchia di San Pietro a Figline. A sua volta ha seguito il corso diocesano triennale di teologia. Domenica taglierà il bel traguardo dell’accolitato.

«Tutti e quattro – spiega don Marco Barbani, responsabile diocesano dei ministeri diaconali e dei ministeri istituiti – sono stati presentati dai loro parroci per questi incarichi. È un traguardo importante perché si tratta di ministeri istituiti che hanno carattere di permanenza. Compito dell’accolito è di servire all’altare e supportare sacerdote e diacono in tutto ciò che a che fare con la celebrazione eucaristica oltre che a portare la comunione agli ammalati. Compito del lettore, invece, è proclamare la Parola di Dio durante le celebrazioni e anche fare opera di evangelizzazione. Il gruppo, che è stato seguito da don Helmut Szeliga, ha completato già da un anno il corso di preparazione e domenica corona il tutto».
«Abbiamo fatto un bell’approfondimento dottrinale e pastorale sia sulla liturgia che sull’importanza della Parola di Dio – aggiunge don Helmut Szeliga – e tutti hanno assimilato in profondità il senso di responsabilità dei laici nella costruzione della Chiesa secondo i carismi ricevuti».

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