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Il vescovo Giovanni scrive agli studenti: «Vi auguro un anno ricco di amicizia e di avere una coscienza civile sempre più formata»

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico il vescovo Giovanni Nerbini ha scritto una lettera indirizzata agli studenti pratesi. La riportiamo di seguito.

 

«Carissimi, nell’ultimo incontro che i Vescovi hanno avuto con Papa Francesco, a maggio, abbiamo ricevuto da lui, in dono, il libro “Fratellino”. È la storia di un ragazzo, Ibrahima Balde, che lascia la Guinea e il lavoro di camionista per intraprendere un viaggio che non voleva fare, alla ricerca del fratello piccolo partito con l’intenzione di raggiungere l’Europa e mai arrivato.

 

Mentre lo leggevo pensavo a voi e a tanti vostri coetanei che possono vivere una esistenza normale, con molte opportunità a differenze di milioni di ragazzi e ragazze che devono abbandonare il loro paese e le loro famiglie per tentare di realizzare un sogno diversamente ad essi precluso.

 

Cari ragazzi l’augurio che vi faccio è che possiate vivere questa avventura certo impegnativa con grande consapevolezza ed impegno anche per quei tanti bambini, adolescenti e giovani a cui è negata dalle condizioni economiche e sociali. Sia proprio l’esperienza scolastica che, mentre vi permette di crescere nella cultura e nelle competenze professionali, vi faccia prendere consapevolezza dei tanti problemi che esistono nel mondo ed ai quali, tutti, anche voi, siamo chiamati a dare una risposta responsabile.

 

Vi auguro pertanto un anno scolastico ricco di amicizia, esperienze positive, risultati significativi ed una coscienza civile sempre più formata e per questo vi garantisco il mio accompagnamento costante nella preghiera».

 

Giovanni Nerbini
Vescovo di Prato

Terremoto in Marocco, la Caritas diocesana invita a partecipare alla raccolta fondi

La Caritas diocesana di Prato invita a sostenere la popolazione del Marocco colpita dal terremoto. Per far fronte a questa emergenza Caritas italiana ha lanciato una raccolta fondi da inviare a Caritas Rabat. «A differenza del passato non raccoglieremo direttamente le offerte – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas di Prato – ma proponiamo a singole persone o a comunità di organizzarsi in proprio e di inviare quanto raccolto a Caritas italiana».

 

Intanto la Conferenza episcopale italiana (Cei), come forma di aiuto immediata, nei giorni scorsi ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille. Questi fondi e quelli raccolti tramite la Caritas, serviranno per rispondere alle prime necessità. Caritas Italiana – che collabora da molti anni con le Caritas in Marocco in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati – sta seguendo costantemente le notizie che giungono dal Paese nordafricano per monitorare la situazione e valutare gli interventi più urgenti.

 

È possibile sostenere l’azione di Caritas Italiana in questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale «Terremoto Marocco» tramite:

 

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111

 

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474

 

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013

 

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119

 

Oppure tramite il numero solidale 45525 con sms o con una chiamata da rete fissa.

 

Il Coro della Cappella Sistina per la prima volta a Prato

Una occasione unica per ascoltare il Coro Papale più antico del mondo ancora in attività. Per la prima volta si esibirà a Prato la Cappella Musicale Pontificia «Sistina» di Roma, la corale responsabile del servizio nelle celebrazioni liturgiche nella basilica di San Pietro. Accanto a questo importante impegno, il Coro della «Sistina» compie una limitata attività concertistica in alcune particolari occasioni, per questo l’appuntamento pratese diventa ancora più interessante.

 

Il concerto è in programma giovedì 21 settembre alle 20,45 nella chiesa di San Domenico. L’ingresso è libero.

 

La data pratese si inserisce all’interno di un tour che la Cappella compirà a settembre in Toscana, nelle città di Firenze, Pistoia e Arezzo. L’occasione sono i dieci anni dalla morte del cardinale Domenico Bartolucci, che della Corale Papale è stato direttore per oltre quarant’anni.
Nato a Borgo San Lorenzo nel 1917, Bartolucci è stato creato cardinale a 93 anni da papa Benedetto XVI per il generoso ed esemplare servizio alla Chiesa nel campo della promozione e diffusione della musica sacra. Il porporato è stato un prolifico compositore e uno dei massimi interpreti della tradizione polifonica della scuola romana. Tra i suoi vari incarichi c’è stato anche quello di direttore della Cappella Musicale Lauretana: anche questa istituzione ha omaggiato il Maestro con un concerto che si è tenuto nella cattedrale di Prato lo scorso 6 luglio, suscitando ammirazione e interesse nel pubblico.

 

Ora è la volta della Cappella Musicale «Sistina», un coro maschile composto da cinquanta elementi, 27 cantori fanciulli, i cosiddetti Pueri Cantores, e 23 Cantori adulti, ed è specializzato nella musica polifonica. Il direttore è mons. Marco Pavan. Il repertorio della serata pratese vedrà in particolare brani di Bartolucci, de Victoria e Perosi, poi brani della polifonia sacra classica e contemporanea, con particolare riguardo alla scuola romana.
L’evento è organizzato dalla Fondazione Cardinale Domenico Bartolucci e ha il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Prato ed è promosso in collaborazione con la Diocesi di Prato.

La Chiesa pratese si rimette in cammino. Il 26 settembre c’è il Convegno pastorale

Il piano pastorale per il nuovo anno, la prosecuzione del Cammino sinodale e il percorso di avvicinamento al Giubileo del 2025. Sono i tre binari lungo i quali la Chiesa di Prato inizierà un viaggio di formazione, incontro, preghiera e condivisione, in questo anno pastorale che sta per cominciare. Secondo le indicazioni del vescovo Giovanni, per evitare sovrapposizioni, la nostra diocesi cercherà di armonizzare gli impegni e di proporre iniziative inserite in un Cammino che porti parrocchie, associazioni e movimenti a muoversi verso un orizzonte comune.

 

Martedì 26 settembre, nella chiesa di San Domenico, alle ore 21, è convocato il Convegno pastorale diocesano, il tradizionale appuntamento che segna la ripartenza della Chiesa pratese dopo i mesi estivi. In questa occasione monsignor Nerbini presenterà il nuovo piano pastorale per l’anno 2023-2024. Questo incontro, lo ricordiamo, aperto a tutti, soprattutto agli operatori pastorali.

 

Il primo appuntamento per la ripartenza del Cammino sinodale è in programma domenica 15 ottobre. Dalle 15 alle 19, nella parrocchia dell’Ascensione al Pino, sono invitati a partecipare i referenti sinodali delle parrocchie e delle varie realtà ecclesiali. Quest’anno inizia la «fase sapienziale», il secondo step tra la fase dell’ascolto (durata due anni) e la cosiddetta fase profetica. Nel mese di luglio sono state pubblicate le linee guida per affrontare questa nuova fase del Cammino (siamo al terzo anno di lavoro), durante la quale «si cercherà di capire come far sì che il rinnovamento ecclesiale, coltivato nella fase narrativa, non rimanga solo un sogno» (come si legge nella presentazione del documento sul sito web del Cammino sinodale).

 

Infine il Giubileo 2025. In vista di questo importante avvenimento – che secondo le stime dovrebbe portare 32 milioni di pellegrini a Roma – ci sarà un percorso di avvicinamento, scandito da alcune tappe. Per avere le prime informazioni, su come funziona il Giubileo, si consiglia di visitare il sito ufficiale, aperto dal Dicastero per l’Evangelizzazione.

8 settembre, una giornata dedicata alla Madonna della Sacra Cintola

Sarà il cardinale Gualtiero Bassetti a presiedere il solenne pontificale dell’8 settembre nella cattedrale di Prato, in occasione della solennità della Natività di Maria. L’arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, già presidente della Conferenza episcopale italiana, torna in città in occasione della festa più cara ai pratesi. Alle ore 10,30 il Cardinale presiede la messa concelebrata dal vescovo Giovanni Nerbini e dal clero diocesano e al termine mostrerà il Sacro Cingolo mariano ai fedeli presenti in chiesa.

 

Quella dell’8 settembre è la quarta delle cinque ostensioni canoniche che si tengono ogni anno a Prato in onore del Sacro Cingolo di Maria, la preziosa reliquia custodita in città da oltre otto secoli, ma è certamente la più sentita e amata dai pratesi. È in questa occasione che i fedeli hanno la possibilità di vedere e venerare la Sacra Cintola della Madonna, solitamente riposta nello scrigno posto sotto l’altare della Cappella della cattedrale, detta appunto «del Sacro Cingolo».

 

In preparazione alla festa venerdì primo settembre iniziano i pellegrinaggi delle parrocchie nella Cappella del Sacro Cingolo per rendere omaggio alla Madonna.
Nei giorni feriali, fino a venerdì 8 settembre, si tiene la recita del rosario alle ore 17 e alle 17,30 è in programma la celebrazione della messa presieduta dal parroco della cattedrale, il canonico Luciano Pelagatti.

 

Il giorno della vigilia della festa, giovedì 7 settembre, il Sacro Cingolo sarà esposto alla venerazione dei fedeli a partire dalle 15,30. Quel giorno gli orari sono i seguenti: 16,30 recita del rosario, alle 17 canto dei primi vespri e alle 17,30 celebrazione della messa.

 

Venerdì 8 settembre, solennità della Natività di Maria, la Sacra Cintola sarà esposta a partire dalle ore 7. Come da tradizione, la mattina della festa sono attesi due pellegrinaggi in onore della Vergine: alle 7,30 messa celebrata dalla parrocchia di San Lorenzo a Campi Bisenzio (diocesi di Firenze) e alle 8,30 messa celebrata dalle parrocchie di San Pietro e della Visitazione a Galciana. Queste comunità arriveranno in cattedrale dopo un pellegrinaggio compiuto a piedi, con partenza dalle rispettive parrocchie.
Il giorno dell’8 alle ore 12, reposizione del Sacro Cingolo nella teca e alle 15,30 la reliquia sarà nuovamente esposta nella Cappella fino alla messa della solennità, celebrata alle ore 18.
A sera, intorno alle 22,30, al termine del Corteggio storico organizzato dal Comune di Prato per le strade del centro storico, è in programma la solenne ostensione della festa officiata dal vescovo di Prato mons. Giovanni Nerbini.

 

Tv Prato trasmetterà in diretta il solenne pontificale dell’8 settembre e racconterà, sempre in diretta, il Corteggio storico e la solenne ostensione della sera.

 

Un anno fa la morte di monsignor Gastone Simoni. Messa e serata nel suo ricordo

Il 28 agosto sarà passato un anno dalla morte di monsignor Gastone Simoni. Il vescovo emerito di Prato morì quel giorno del 2022, alle 20,20 nella Casa di Cura Villa Torregiani a Fiesole, dove era ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Poco tempo prima era stato colpito da un ictus che aveva peggiorato un quadro clinico già molto precario. Il 9 aprile aveva compiuto 85 anni e dal 2012 aveva lasciato la guida della diocesi.

 

La Chiesa di Prato lo ricorderà il 28 agosto, questo lunedì, con la celebrazione di una messa in suffragio alle ore 9,30 in cattedrale.

 

La sua morte, ma anche i difficili giorni della malattia, furono accompagnati dalla preghiera e dall’affetto di tantissimi pratesi. Mons. Simoni, figura popolarissima e molto amata, è stato un Pastore stimato trasversalmente da credenti e non, perché considerato un riferimento morale autorevole. Il suo mandato episcopale ha coinciso con due decenni di profondi e cruciali cambiamenti sociali per la città. Non a caso il Comune di Prato, poco prima del passaggio di consegne con il successore mons. Franco Agostinelli, volle insignirlo della cittadinanza onoraria.

 

Mons. Simoni è ricordato, a livello regionale e anche nazionale, in particolare per la sua profonda conoscenza della dottrina sociale della Chiesa e per la sua decennale animazione nella pastorale sociale e del lavoro.
Lungo e appassionato è stato l’accompagnamento morale dei cattolici impegnati in politica. Negli anni Settanta fondò la rivista e il movimento «Supplemento d’anima», poi il Collegamento Sociale Cristiano, per unire i credenti nella ricerca del bene comune locale e universale.

 

A un anno dalla sua morte, queste due realtà hanno promosso una serata per ricordare il vescovo promotore di un rinnovato impegno pubblico dei cattolici italiani. L’appuntamento è a Prato, giovedì 14 settembre ore 21,15, nel chiostro di San Domenico (in caso di pioggia dentro la chiesa). Dopo i saluti di Angelo Passaleva e Giuseppe Sangiorgi, presidente onorario e presidente effettivo della associazione organizzatrice, interverranno il vescovo di Prato Giovanni Nerbini e il sindaco Matteo Biffoni, con il direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini. Relatore sarà Marco Tarquinio, già direttore di Avvenire e oggi editorialista di quella testata. L’incontro ha il patrocinio di Diocesi e Comune pratesi e si svolge in collaborazione con Toscana Oggi e Tv Prato. A moderare è chiamato il direttore di Tv Prato Gianni Rossi.

 

Verrà presentata, in anteprima, una pubblicazione edita proprio da Toscana Oggi, con una trentina di brevi testimonianze scritte da uomini e donne aderenti all’associazione fondata da mons. Simoni. «Nel mondo, da cristiani», questo il titolo del volume che dopo la presentazione pratese – fondamentale a poco più di un anno dalla morte di mons. Simoni – inizierà un tour nelle aree italiane di maggiore presenza di «CSC Amici di Supplemento d’Anima».

 

Sono previste anche alcune testimonianze programmate su alcuni aspetti, ecclesiali e sociali, della presenza pratese di mons. Simoni.

Gli acquerelli de «Il soldato che dipingeva la pace» in mostra al Museo dell’Opera del Duomo

«L’arte più forte della guerra». È il titolo del viaggio che il Museo dell’Opera del Duomo di Prato intende intraprendere ospitando due mostre, più un ricco programma di attività collaterali, dedicate alla ricerca della pace durante la seconda guerra mondiale.

 

La prima si intitola «Il soldato che dipingeva la pace» e sarà inaugurata sabato 9 settembre, alle ore 17,30, nei giorni della festa della città e dell’anniversario dell’Armistizio; l’altra, in programma a partire dal mese di marzo 2024, è dedicata al racconto della messa in sicurezza e della distruzione di chiese e del patrimonio artistico di Prato durante i bombardamenti sulla città.

«In questo anno il Museo dell’Opera del Duomo vuole creare un dialogo tra le opere della collezione permanente e testimonianze visive, in gran parte inedite, che possano raccontare storie portatrici del valore universale della pace», spiega Veronica Bartoletti, direttrice dei Musei diocesani di Prato.

 

James Donald Orr

 

 

La storia. Quando arrivò in Italia come soldato volontario, James Donald Orr era un giovane pittore sudafricano. Era il 1944, decise di arruolarsi nell’esercito e fu inviato a prendere parte alla liberazione del nostro Paese. Attraversò la penisola da sud a nord, da Taranto al Lago Maggiore, passando per la Toscana e sostò per ben otto mesi a Prato, dove strinse amicizia con molte famiglie, tra queste si ricordano i Rindi, i Bardazzi e i Bacci. Con sé aveva un diario, nel quale fissava pensieri e avvenimenti della giornata appena trascorsa, e dei cartoncini, formato tascabile, sui quali ha dipinto con la tecnica dell’acquerello paesaggi e momenti di vita.

«Al contrario di quanto si possa pensare – afferma la direttrice Bartoletti – le testimonianze lasciate da questo soldato, non descrivono le atrocità di guerra, ma spaziano su scenari legati alla quotidianità e alla bellezza dei luoghi da lui visitati. Tra questi c’è anche Prato. Nei suoi dipinti si percepisce l’amore per una terra nuova, la scoperta meravigliosa di colori e orizzonti mai visti fino a quel momento».

 

 

 

Il diario e i dipinti, circa duecento (una trentina quelli in esposizione), fanno parte della collezione del Museo Storico della Linea Gotica di Montemurlo e sono stati messi a disposizione del Museo dell’Opera del Duomo per la realizzazione della mostra. «Le testimonianze visive spaziano dalla rocca di Cerbaia alla villa del Palco – dice Giuseppe Aucello, direttore del Museo Storico della Linea Gotica di Montemurlo –, poi ci sono la chiesa di santa Maria della Pietà, il borgo di Filettole, le ville delle famiglie Rindi, Bardazzi e Bacci, il tabernacolo del Podere Murato e anche il ritratto di alcuni partigiani della zona. Il viaggio prosegue poi fino al nord Italia toccando la rocca di Angera, Lecco, Cremona, Milano e il Lago Maggiore. Un percorso umano significante e pieno di dettagli che traspaiono sia dal diario che dalle pitture».

 

 

 

 

La mostra, curata da Veronica Bartoletti e Giuseppe Aucello, è promossa da Esposizione Storica Permanente – Linea Gotica di Montemurlo e Musei Diocesani, con il patrocinio di Comune di Prato, Comune di Montemurlo, Provincia di Prato e Regione Toscana. Il giorno dell’inaugurazione saranno presenti anche le figlie di Orr, Mandi Campbell e Nerine Read.

 

Il Museo dell’Opera di Duomo di Prato si trova nella centralissima piazza Duomo ed è aperto dal martedì al sabato (ore 10-17) e la domenica (ore 13-17). Presso la biglietteria, posta sotto il campanile della Cattedrale, è possibile acquistare il biglietto che consente la visita al complesso della Cattedrale, comprendente gli affreschi di Filippo Lippi, il transetto e il Museo dell’Opera del Duomo. L’ingresso è gratuito per tutti i bambini sotto i 7 anni.

 

Andar per tabernacoli con suor Elena

A settembre tornano gli appuntamenti promossi da suor Elena Zanardi, chiamati «Alla scuola di Maria». In programma c’è la lettura del Vangelo di Marco, il testo che accompagnerà il prossimo anno liturgico, ma prima, la Domenicana delle suore Iolo ha pensato di proporre un pomeriggio dedicato alla spiritualità mariana ma anche alla conoscenza della storia di Prato.

 

Sabato 16 settembre, con ritrovo alle ore 16 nella chiesa di San Domenico , ci sarà «Andà pe’ tabernacoli. On the road with Mary». L’iniziativa, con questo doppio nome in vernacolo e in inglese, è pensata come una vera e propria visita alla scoperta dei tanti e antichi tabernacoli mariani presenti in centro storico. «Lo scorso anno abbiamo visitato, possiamo dire riscoperto, i santuari di Prato – spiega suor Elena – ebbene, quattro su cinque sono legati a un tabernacolo, che si è animato in modo prodigioso. Oltre a questi, Pietà, Giglio, Soccorso e Carceri, in centro ci sono tanti altri bellissimi tabernacoli dedicati a Maria. Andremo così a scoprirli».

 

Eccoli: del Cantaccio, del Sacro Cingolo, dell’Immacolata Concezione, di via San Fabiano, del Ceppo, del vicolo della Zecca, di via Santa Trinita, della Conca, di via Pugliesi, di via del Carmine.

 

Il «tour» prende spunto dal libro «I nostri tabernacoli. Prato e la Vergine» di Veronica Bartoletti, edito da Polistampa nel 2008. «Quando andiamo in centro non guardiamo solo vetrine, pizzerie o gelateria – aggiunge suor Elena –, le strade e le piazze sono disseminate di immagini di Maria, basta solo alzare lo sguardo e magari dire una giaculatoria. Questa antica presenza conferma l’amore popolare e cittadino per la Madonna».

 

Per partecipare non occorre iscriversi, basta presentarsi sabato 16 settembre all’appuntamento. L’iniziativa è promossa dalle Domenicane di Santa Maria del Rosario, Azione Cattolica diocesana e associazione San Giovanni Paolo II. I giardini di Palazzo Buonamici, luogo di arrivo e partenza della camminata, sono messi a disposizione dalla Provincia di Prato.

 

Le ostensioni del 15 agosto e dell’8 settembre

È la festa mariana per eccellenza, tanto che per secoli – e ancora oggi – la solennità dell’Assunzione della Madonna, che si celebra il 15 agosto, a Prato viene chiamata semplicemente «Santa Maria».

 

In cattedrale si rinnova il secolare appuntamento con l’ostensione del Sacro Cingolo mariano, una delle cinque «mostre» canoniche che avvengono durante l’anno. Gli orari delle messe dell’Assunta, martedì 15 agosto, sono quelli festivi; nel pomeriggio alle 17 viene recitato il rosario; alle 17,30 canto solenne dei vespri; alle 18 l’ostensione dalla loggia interna e dal Pulpito di Donatello; alle 19 segue la celebrazione della messa. I riti sono presieduti dal vescovo Giovanni Nerbini.

 

L’8 settembre invece, Natività di Maria, è la festa dei pratesi. Il solenne pontificale del mattino, alle ore 10, sarà presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, ex presidente della Cei. Al termine della celebrazione, mostrerà la Sacra Cintola di Maria ai fedeli presenti in chiesa, rivolgendosi in particolare agli anziani e ai disabili, e poi benedirà i ceri che anche quest’anno l’Amministrazione comunale donerà alla diocesi per illuminare la cappella del Sacro Cingolo. La celebrazione verrà trasmessa in diretta su Tv Prato (sul canale 75 e in streaming).

 

Poi a sera torna l’appuntamento con il Corteggio storico. Chiuderà la giornata di festa il rito dell’ostensione del Sacro Cingolo officiato da mons. Nerbini.

Partiti! Inizia l’avventura dei giovani di Prato alla Gmg di Lisbona

I giovani della diocesi di Prato sono partiti per la Giornata Mondiale della Gioventù, il grande incontro con papa Francesco che si terrà a Lisbona la prima settimana di agosto.
La delegazione pratese, composta da 85 ragazzi e ragazze, è guidata dal vescovo Giovanni Nerbini, che si è messo in viaggio per vivere insieme a loro questa particolare esperienza di fede. «È la mia prima Gmg – dice monsignor Nerbini – parto con lo stesso entusiasmo di questi giovani, sono sicuro saranno dei giorni molto belli, intensi e significativi».

 

 

 

La partenza per il Portogallo è avvenuta ieri sera, venerdì 28 luglio, dalla parrocchia di Sant’Antonio a Reggiana, dopo la celebrazione della messa e la cena offerta dalla Pastorale giovanile diocesana a tutti i partecipanti. «Prima di arrivare a Lisbona toccheremo alcuni luoghi significativi della nostra fede: Lourdes, Santiago di Compostela e Fatima – spiega don Marco Degli Angeli, coordinatore del gruppo – abbiamo pensato di vivere il viaggio come un pellegrinaggio, poi una volta arrivati a destinazione ci lasceremo coinvolgere in questo grande evento mondiale».

 

 

Come detto, i partecipanti sono giovani dai 16 ai 30 anni e appartengono ai vari gruppi presenti nelle parrocchie pratesi. Per loro la Gmg è il momento clou di un cammino di preparazione svoltosi durante tutto l’anno. «L’entusiasmo e l’emozione di poter condividere un forte momento di fede insieme a milioni di ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo è palpabile», dice ancora don Marco. La Pastorale giovanile ha voluto consegnare a ogni giovane pratese un diario di bordo, un piccolo quaderno nel quale poter appuntare pensieri e riflessioni nati durante il viaggio. «Una volta tornati a Prato chiederemo loro di raccontare e testimoniare quanto hanno vissuto», conclude don Marco Degli Angeli.

 

Del gruppo fanno parte anche don Alessandro Ventura, il giovane diacono don Alessandro Tacconelli, prossimo al sacerdozio, e i seminaristi pratesi. Oltre a questa delegazione diocesana, in Portogallo ci saranno altre comitive di Prato: l’oratorio di Sant’Anna, i giovani del Cammino Neocatecumenale e altri piccoli gruppi per un totale di 150 pratesi presenti alla Gmg 2023.