Caso don Spagnesi, la parrocchia della Castellina sporge querela per il reato di appropriazione indebita

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Nella serata di mercoledì 29 settembre, Il Vescovo mons. Giovanni Nerbini, insieme al vicario generale don Daniele Scaccini, nominato amministratore della Parrocchia dell’Annunciazione alla Castellina, su sua richiesta, ha incontrato, nei locali parrocchiali, il consiglio pastorale ed il consiglio per gli affari economici della stessa parrocchia riuniti congiuntamente.

 

Mons. Nerbini ha fatto presente che a seguito delle indagini svolte dalla procura è emerso il grave danno sia materiale che economico per la parrocchia causato dall’ex parroco don Francesco Spagnesi, a fronte del quale, considerato anche lo smarrimento di tanti fedeli, si è reso necessario un intervento che salvaguardasse la verità e la giustizia, come aveva già sostenuto nell’omelia pronunciata nella chiesa parrocchiale domenica 19 settembre, attraverso una querela per il reato di appropriazione indebita, presentata presso la Procura di Prato.

 

È un atto dovuto che vuole fugare oltretutto il sospetto che si possa impunemente infrangere elementari regole di comportamento e salvaguardare l’immagine del sacerdozio stesso.

 

Ha anche spiegato che questo provvedimento non è disgiunto dal dovere della carità che il Vangelo ci chiede sempre verso chiunque e che questo non vuole disconoscere l’impegno pastorale che tanti parrocchiani riconoscono ancora oggi al loro ex-parroco. Su questi due aspetti si è registrato un consenso unanime di tutti i presenti.
Intanto il Vescovo ha firmato il decreto canonico per le censure previste a carico del sacerdote, a cui vengono interdette la celebrazione della Messa e degli altri Sacramenti.

 

 

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