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Feste solenni in onore di Santa Caterina de’ Ricci

Le monache domenicane del monastero di San Vincenzo Ferreri si apprestano a vivere la festa di Santa Caterina de’ Ricci. La ricorrenza è il 4 febbraio, quest’anno una domenica, con la messa presieduta dal vicario generale mons. Daniele Scaccini alle ore 17,30 (di seguito il calendario con tutte le celebrazioni).

 

La storia. Caterina de’ Ricci subito dopo la sua morte era già chiamata «la Santa di Prato», era una mistica ed è vissuta tra il 1522 e il 1590, un periodo nel quale ha legato in modo indissolubile il suo nome alla città, dove ha vissuto gran parte della vita come monaca del monastero di San Vincenzo. Dopo la sua canonizzazione, avvenuta nel 1746, il Comune di Prato decise di proclamarla compatrona della città insieme a Santo Stefano. Caterina morì il 2 febbraio 1590 e la Chiesa la ricorda il 4 febbraio per non far coincidere la festa liturgica con la «Candelora», la Presentazione al tempio di Gesù. In occasione di questa ricorrenza, nella basilica dedicata a San Vincenzo e Santa Caterina, si tengono solenni festeggiamenti.

 

Il programma delle feste solenni. Le feste annuali in onore di Santa Caterina de’ Ricci iniziano venerdì 2 febbraio alle 8 con a messa nel coro celebrata da mons. Nedo Mannucci, alle 17,30, in basilica celebra don Alberto Pintus, anima la corale La luce degli angeli di Galciana; al termine della messa tradizionale benedizione dei bambini. Sabato 3 febbraio, alle 8, messa celebrata da don Luca Rosati, alle 10,30 celebra padre Damiano Grecu e alle 17,30 presiede il vescovo Giovanni Nerbini, anima la corale Don Raffaello Giunti della parrocchia di San Pietro a Galciana. Domenica 4 febbraio, memoria liturgica della Santa di Prato, alle 8,30 messa celebrata da don Giovanni Chiti, alle 17,30 presiede il vicario generale mons. Daniele Scaccini, anima il coro parrocchiale della Sacra Famiglia.

 

Tutti i giorni alle 7,30 canto delle Lodi (la domenica alle 8) e alle 17 recita dei vespri. Alle solite condizioni è possibile ottenere l’indulgenza plenaria.

 

Premio Santo Stefano, il vescovo Giovanni ha annunciato i nomi delle aziende vincitrici

Signo srl, Pecci Filati, Rifinizione Penny e Linsieme Filati. Sono i nomi delle quattro aziende vincitrici della quattordicesima edizione del Premio Santo Stefano. La proclamazione è avvenuta questa mattina, 26 dicembre, nella cattedrale di Prato al termine del solenne pontificale della festa del patrono della città.

 

Come da tradizione l’annuncio è stato dato dal vescovo Giovanni Nerbini a nome del comitato promotore del premio, formato da Diocesi, Comune e Provincia di Prato, Comune di Montemurlo, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio. Il riconoscimento, chiamato anche Stefanino d’oro, è stato voluto dalle istituzioni cittadine per rendere onore a quelle realtà imprenditoriali del distretto pratese capaci di avere successo nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e delle regole della concorrenza.

 

«Questo è stato un anno particolare – ha osservato monsignor Nerbini – segnato dai tristi eventi alluvionali che hanno sconvolto anche il tessuto produttivo del nostro distretto. Per questo motivo è stato deciso, in modo straordinario, di proclamare quattro aziende meritevoli, derogando alla consuetudine della terna vincitrice come nelle scorse edizioni. È nostro auspicio che questa apertura possa essere di conforto e speranza di ripartenza per tutte le aziende del nostro territorio che vivono gravi momenti di difficoltà».

 

Ecco le brevi motivazioni formulate dal Comitato promotore e espresse dal Vescovo al momento della proclamazione delle aziende vincitrici:

 

SIGNO SRL. Azienda leader nel settore del commercio nella grande distribuzione, che da piccolo negozio di vicinato ha saputo replicare modelli economici positivi, riuscendo nel presente a garantire grandi possibilità occupazionali privilegiando scelte di valorizzazione di piccoli produttori di eccellenze enogastronomiche locali.

 

PECCI FILATI SPA. Storica azienda manifatturiera che ha saputo rappresentare l’essenza del lavoro pratese per oltre un secolo di attività. Oggi a servizio della moda contemporanea, ha integrato i saperi dell’artigianato con la semplicità delle materie prime, creando filati unici esportati in tutto il mondo.

 

RIFINIZIONE PENNY SRL –SB. Società benefit operante nella rifinizione tessuti che grazie a scelte aziendali positive garantisce un alto benessere aziendale privilegiando investimenti nell’ecosostenibilità dei cicli produttivi interni e esterni a favore dell’intera collettività. Da menzionare la disponibilità di dipendenti e titolari nella recente alluvione che ha colpito il nostro territorio.

 

LINSIEME FILATI SRL. Attraverso dedizione, passione e impegno di ogni componente aziendale, Linsieme filati ha generato idee innovative sostenibili per la realizzazione di prodotti di alta qualità, garantendo crescita e occupazione duratura nel tempo.

Natale e Santo Stefano, le celebrazioni in cattedrale nel segno della tradizione

Le chiese e parrocchie di Prato sono pronte a celebrare la veglia solenne nella notte di Natale. Per il vescovo Giovanni Nerbini anche quest’anno il giorno della Natività si apre con la celebrazione della messa nel carcere della Dogaia per i detenuti.
Domenica 24 dicembre a sera in tutte le chiese di Prato si celebra la messa nella notte di Natale, in cattedrale si comincia alle 22 con l’Ufficio delle Letture.
Il giorno successivo, lunedì 25 dicembre, in duomo il pomeriggio di Natale è tipicamente pratese con l’ostensione del Sacro Cingolo e l’esposizione della reliquia di Santo Stefano al termine dei vespri solenni delle ore 17. Martedì 26 dicembre si rinnova l’appuntamento con la festa patronale: il pontificale teletrasmesso in diretta su Tv Prato comincerà alle ore 10. In questo giorno vengono proclamati i vincitori del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città consegna alle aziende virtuose del distretto pratese.

 

Di seguito il calendario con tutte le celebrazioni e gli eventi in programma in cattedrale.

 

Domenica 24 dicembre. Vigilia di Natale
Ore 18: messa della vigilia di Natale; ore 22: messa della Natività presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini.

 

Lunedì 25 dicembre. Santo Natale e Ostensione
Al mattino, alle 8,30, mons. Nerbini sarà al carcere della Dogaia per celebrare la messa di Natale per tutti i detenuti.
In cattedrale messe alle ore 9 – 10,30 – 12 – 18; ore 10,30: solenne pontificale celebrato dal Vescovo; ore 16: musiche d’organo, esegue il maestro can. Marco Pratesi. Alle 17 mons. Nerbini guiderà il canto dei Vespri e al termine officerà l’ostensione del Sacro Cingolo, all’interno del duomo e dal pulpito di Donatello, per tutti i fedeli della città. A seguire l’esposizione del «sasso» di Santo Stefano. In processione sarà portato, dalla Cappella del Sacro Cingolo all’altare maggiore, il reliquiario contenente il sasso che la tradizione vuole sia stato uno di quelli con cui fu lapidato il Santo patrono di Prato.

 

 

 

Martedì 26 dicembre. Santo Stefano, patrono di Prato
Il 26 dicembre la città e la diocesi di Prato festeggiano il patrono Santo Stefano. Alle 10 in cattedrale si tiene il solenne pontificale presieduto dal Vescovo e concelebrato dai sacerdoti diocesani. Partecipano le autorità cittadine e i rappresentanti dei Comuni facenti parte del territorio diocesano e le forze dell’ordine. Presta servizio la Cappella musicale della cattedrale. Alla messa monsignor Nerbini ha invitato tutti i chierichetti delle parrocchie pratesi a prestare servizio liturgico. La celebrazione sarà teletrasmessa in diretta da Tv Prato.
Al termine della messa il Vescovo, a nome del Comitato promotore formato da Diocesi, Comune e Provincia di Prato, Comune di Montemurlo, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio, annuncerà i nomi delle aziende vincitrici della quattordicesima edizione del premio Santo Stefano per la tenuta del lavoro a Prato. Il riconoscimento, chiamato anche «Stefanino d’oro», viene consegnato a quelle aziende, non solo del comparto tessile, che si sono contraddistinte per «la cultura e l’operosità, capaci di fare impresa in modo etico e rispettoso dei valori del lavoro e della concorrenza», come si legge nello statuto del premio.
Nel pomeriggio, alle 16, musiche d’organo e alle 17 recita dei Vespri Solenni e reposizione della reliquia di Santo Stefano.

 

Giovedì 28 dicembre. Concerto natalizio «Il Musicone»
Alle 21,15, in cattedrale è in programma il concerto natalizio, detto «Il Musicone», a cura della Cappella Musicale della Cattedrale e della Corale San Francesco con l’Orchestra d’Archi Pratese; dirige il Maestro Paolo Fissi. Durante la serata verranno eseguiti brani natalizi tratti dalla tradizione popolare e musiche dei compositori pratesi Castagnoli e Borgioli, chiude l’esecuzione del Te Deum di Mozart. L’ingresso è aperto a tutti.

 

In duomo, durante tutte le celebrazioni, sono a disposizione sacerdoti per il sacramento della riconciliazione.

 

Il vescovo Giovanni ordina sacerdote il diacono Alessandro Tacconelli

Chiesa di Prato in festa per l’arrivo di un nuovo sacerdote. Sabato 16 dicembre alle ore 10 nella cattedrale di Santo Stefano, il diacono Alessandro Tacconelli riceverà il sacramento dell’ordine per le mani del vescovo Giovanni Nerbini.

 

Cresciuto all’oratorio cittadino di Sant’Anna, dove si è impegnato come animatore dei ragazzi, Tacconelli arriva al sacerdozio all’età di 25 anni dopo aver conseguito il baccalauretato in teologia al collegio Capranica di Roma. Attualmente sta studiando al pontificio ateneo Sant’Anselmo per avere la licenza in liturgia.

 

Per il vescovo Giovanni Nerbini si tratta della settima ordinazione sacerdotale da quando è arrivato alla guida della diocesi di Prato nel settembre 2019. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Tv Prato. Don Alessandro Tacconelli, che si dice «emozionato e felice di poter vivere l’ordinazione sacerdotale nel tempo d’Avvento», celebrerà la sua prima messa domenica 17 dicembre alle ore 10,30 nella basilica di Santa Maria delle Carceri.

Una fiaccolata per la pace senza slogan né bandiere

L’hanno chiamata una fiaccolata «a voce bassa», senza slogan, né bandiere, per dire insieme sì alla pace e no alla violenza. È la convocazione che il comitato della Luce di Betlemme ha scritto per invitare tutti i cittadini e le cittadine di Prato a partecipare all’accoglienza della fiammella che ogni anno arriva in città proveniente dalla Terra Santa.

 

L’appuntamento è per domenica 17 dicembre alle 16,30 in piazza del Mercato Nuovo dove arriverà la Luce di Betlemme portata dagli scout. Alle 17 inizio della fiaccolata silenziosa fino a piazza Duomo, dove ad accogliere i partecipanti ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. La fiamma, proveniente dalla grotta della Natività a Betlemme, sarà collocata in cattedrale, vi rimarrà fino a Natale e potrà essere portata a casa con una lanterna.

 

Gli scout arriveranno a Prato scendendo a piedi dal Borgo TuttoèVita nel Comune di Cantagallo, con partenza alle 9 del mattino. Il gruppo farà tappa alla chiesa di Sofignano alle 11,30 e alle 15 a Canneto. Chi lo desidera può unirsi liberamente alla camminata.

 

La notizia dell’iniziativa, diffusa via social, sta suscitando interesse e raccogliendo numerose adesioni. Il proposito, come si legge sul volantino che sta girando sui vari gruppi whatsapp dell’associazionismo pratese, è quello di esprimere pubblicamente «un collettivo sì a un’alternativa ad ogni violenza, dal medio oriente all’Ucraina, dalle nostre case alle nostre relazioni».

 

Ricordiamo cos’è la Luce di Betlemme. L’idea della sua diffusione in tutte Europa nasce in Austria. In occasione dell’Avvento, gli scout austriaci volano a Betlemme, nella basilica della Natività, e lì nel luogo dove è nato Gesù accendono una lanterna con la fiamma della lampada perennemente accesa grazie all’olio donato, a turno, da tutte le nazioni cristiane della Terra. È la Luce della Pace che viene portata a Linz e poi distribuita durante la novena di Natale in moltissime chiese europee. Per farla arrivare in Italia gli scout di lingua tedesca salgono su un treno che attraversa da nord a sud il nostro Paese, fermandosi nelle stazioni principali per diffondere così la fiammella proveniente da Betlemme. Si tratta della luce di Cristo che passa di mano in mano come gesto di pace e di speranza.

 

Disabilità, Chiesa di Prato a convegno per essere sempre più inclusiva

In occasione della «Giornata internazionale delle persone con disabilità», domenica 3 dicembre, dalle 15 alle 19, a Prato, nei locali della parrocchia di Santa Maria della Pietà, si tiene un incontro dal titolo «Noi, non loro, in ogni stagione della vita». Promosso dagli uffici per la Pastorale sanitaria e le persone con disabilità, per l’Educazione e la scuola e Catechistico della diocesi di Prato, l’appuntamento si apre con l’accoglienza delle persone con disabilità, i loro familiari ed i volontari delle associazioni di supporto.

 

Alle 15,30, il vescovo Giovanni Nerbini, dopo la preghiera, introdurrà i lavori. Spetterà poi a rappresentanti della Prefettura, della Provincia, dell’Ospedale, della Società della Salute e del Comune intervenire sul tema: «Includere la disabilità». Un breve intervento di Assunta Palumbo, dell’ufficio di Pastorale sanitaria, e di Maria Cristina Caputi, di quello per l’Educazione e la scuola, si soffermerà su «Disabilità e scuola».
Segue un contributo su «L’esperienza del CAAtechismo», il sussidio scritto con la comunicazione aumentativa alternativa per coloro che hanno difficoltà di tipo cognitivo; quindi alle 17 una testimonianza dell’Unitalsi di Prato. Dopo le conclusioni, alle 17,30 la celebrazione della messa. Chiude alle 18,30, un momento conviviale. Tutti sono invitati a partecipare.

 

«La Chiesa è di tutti e tutti abbiamo il diritto di esserne protagonisti», afferma Assunta Palumbo, che all’interno della Pastorale della salute di Prato si occupa di disabilità. Catechesi inclusiva, formazione degli operatori pastorali, catechisti in primis, ma soprattutto un impegno comune per aiutare le comunità parrocchiali a essere accoglienti. Questi gli obiettivi della Chiesa pratese che con questo convegno intende riflettere sulla diversità e promuovere l’inclusione. L’iniziativa è anche un momento per celebrare le abilità e i talenti delle persone con disabilità e lavorare insieme per creare un mondo alla portata di tutti.

I giovani pratesi raccontano la loro Gmg

Vi raccontiamo la nostra Gmg. I giovani della Diocesi che questa estate sono stati a Lisbona al grande raduno mondiale con papa Francesco invitano tutti i coetanei a una serata di festa, nella quale ci saranno testimonianze della bellissima esperienza vissuta.

 

 

L’iniziativa si tiene domenica 26 novembre in San Domenico a partire dalle 18,30.

Dopo aver ascoltato le parole del Papa, tre ragazzi condivideranno con i presenti le emozioni della Gmg. Poi ci sarà la cena offerta a tutti i partecipanti (un modo anche per ringraziare i tanti giovani che si sono impegnati nel dare una mano agli alluvionati nei giorni scorsi). Poi la festa continua a ritmo di musica con un dj set.

 

 

Ricordiamo che giovedì 30 novembre alle ore 21 alla chiesa dell’Annunciazione alla Castellina si recupera il primo incontro di Giovani in Preghiera, rimandato a causa dell’allerta meteo. L’invito è esteso a tutti i ragazzi e le ragazze della parrocchie e non solo.

La catechesi di Natale del vescovo Giovanni ai bambini in cattedrale

Con il vescovo Giovanni in cattedrale per prepararsi al Natale e ricevere la benedizione dei Bambinelli per il presepe. L’invito arriva anche quest’anno a tutti i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze del catechismo. L’appuntamento è per sabato 2 dicembre alle ore 10,30. L’incontro inizia con la liturgia della Parola e poi prosegue con la catechesi di monsignor Nerbini per il tempo d’Avvento che inizierà domenica 3 dicembre. Poi una tradizione molto amata, tutti i partecipanti sono invitati a portare con sé la statuina del Bambino Gesù da mettere nel presepe, il Vescovo le benedirà al termine dell’incontro.

 

Nell’occasione sarà lanciato ufficialmente «Scatolando al catechismo». La proposta per ogni bambino è quella di preparare una «scatola di Natale», con dentro una letterina di auguri e dei doni, che possono essere per piccoli o adulti, l’idea dell’ufficio catechistico è quella di portarli nel reparto di pediatria dell’ospedale, al Centro di Aiuto alla Vita, alla mensa La Pira e alla Ronda della Carità. È stato organizzato un punto di raccolta alla chiesa dei Cappuccini sabato 16 e lunedì 18 dicembre. Per saperne di più, basta scaricare il sussidio per l’Avvento dal sito web della diocesi di Prato.

Tre nuovi diaconi per la Diocesi di Prato

Tre nuovi diaconi per la Diocesi di Prato. Si tratta di Giulio Vannucci, Michele Di Stefano e Stefano Giacomelli. Per i primi due il diaconato sarà transeunte, ovvero transitorio, in attesa dell’ordinazione sacerdotale, il terzo è un laico che diventerà diacono permanente.

 

Le ordinazioni avverranno per le mani del vescovo Giovanni Nerbini sabato 18 novembre alle ore 10 nella cattedrale di Santo Stefano. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Tv Prato.

 

Giulio Vannucci, ha 36 anni, è pistoiese e fa parte della comunità dei Ricostruttori nella Preghiera che risiede a Villa del Palco. È laureato in Lettere e in Scienze della formazione primaria. Sta studiando alla facoltà teologica dell’Italia centrale ed è in cammino verso il sacerdozio. Anche Michele Di Stefano, 39 anni, è un seminarista. È nato a Gela e dopo un passato da Carabiniere ha deciso di entrare in Seminario a Prato. Ha conseguito il baccellierato in Sacra Teologia nella Facoltà di Firenze.
Come detto, Stefano Giacomelli diventerà diacono permanente. Ha 40 anni, è sposato con Marta ed è padre di Lorenzo. Presta servizio alla parrocchia di San Bartolomeo a Coiano, insegna religione alla scuola San Martino e a Santa Caterina, è direttore dell’apprezzato coro gospel Joyful voices.

 

Nella giornata di sabato 18 novembre c’è un altro importante appuntamento in Diocesi. Alle ore 21 don Everardo De Almeida Silva fa il suo ingresso come nuovo parroco di Santa Maria a Colonica. La celebrazione è presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini. Don Everardo, 47 anni, di nazionalità brasiliana, è stato ordinato a Prato nel 2015.

Giubileo 2025, inizia il cammino della Chiesa di Prato con la presentazione della Sacrosanctum concilium

Inizia il cammino della nostra Diocesi verso il Giubileo 2025. Papa Francesco ha chiesto che i due anni di preparazione al Giubileo siano dedicati il primo alla riscoperta dell’insegnamento conciliare, e il secondo alla preghiera.

 

Le comunità cristiane sono invitate a riscoprire le quattro costituzioni conciliari.

 

Iniziamo con la Sacrosanctum concilium, il testo che ha dato il via alla riforma liturgica attuata al termine dei lavori del Concilio Vaticano II. Il documento è introdotto e presentato da don Roberto Gulino, direttore dell’ufficio liturgico della Diocesi di Firenze.

 

L’invito alle comunità – parrocchiali e associative – è quello guardare il video e commentarlo insieme.

 

I prossimi contributi saranno curati da monsignor Marco Frisina (Dei Verbum), padre Bernardo Gianni (Gaudium et spes) e Serena Noceti (Lumen gentium).

 

Inoltre segnaliamo che sono stati pensati e preparati dei sussidi molto agili, dal titolo «Quaderni del concilio», scritti in un linguaggio non accademico con l’obiettivo di sostenere un percorso di riscoperta dei contenuti centrali del Vaticano II. Sono pensati perché abbiano la maggiore diffusione nella comunità cristiana, a servizio dei percorsi di catechesi, degli incontri del clero e in laboratori pensati per questo anno. I testi si possono trovare alla Libreria Cattolica.