Archivi categoria: Iniziative

Terremoto in Marocco, la Caritas diocesana invita a partecipare alla raccolta fondi

La Caritas diocesana di Prato invita a sostenere la popolazione del Marocco colpita dal terremoto. Per far fronte a questa emergenza Caritas italiana ha lanciato una raccolta fondi da inviare a Caritas Rabat. «A differenza del passato non raccoglieremo direttamente le offerte – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas di Prato – ma proponiamo a singole persone o a comunità di organizzarsi in proprio e di inviare quanto raccolto a Caritas italiana».

 

Intanto la Conferenza episcopale italiana (Cei), come forma di aiuto immediata, nei giorni scorsi ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille. Questi fondi e quelli raccolti tramite la Caritas, serviranno per rispondere alle prime necessità. Caritas Italiana – che collabora da molti anni con le Caritas in Marocco in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati – sta seguendo costantemente le notizie che giungono dal Paese nordafricano per monitorare la situazione e valutare gli interventi più urgenti.

 

È possibile sostenere l’azione di Caritas Italiana in questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale «Terremoto Marocco» tramite:

 

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111

 

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474

 

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013

 

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119

 

Oppure tramite il numero solidale 45525 con sms o con una chiamata da rete fissa.

 

Andar per tabernacoli con suor Elena

A settembre tornano gli appuntamenti promossi da suor Elena Zanardi, chiamati «Alla scuola di Maria». In programma c’è la lettura del Vangelo di Marco, il testo che accompagnerà il prossimo anno liturgico, ma prima, la Domenicana delle suore Iolo ha pensato di proporre un pomeriggio dedicato alla spiritualità mariana ma anche alla conoscenza della storia di Prato.

 

Sabato 16 settembre, con ritrovo alle ore 16 nella chiesa di San Domenico , ci sarà «Andà pe’ tabernacoli. On the road with Mary». L’iniziativa, con questo doppio nome in vernacolo e in inglese, è pensata come una vera e propria visita alla scoperta dei tanti e antichi tabernacoli mariani presenti in centro storico. «Lo scorso anno abbiamo visitato, possiamo dire riscoperto, i santuari di Prato – spiega suor Elena – ebbene, quattro su cinque sono legati a un tabernacolo, che si è animato in modo prodigioso. Oltre a questi, Pietà, Giglio, Soccorso e Carceri, in centro ci sono tanti altri bellissimi tabernacoli dedicati a Maria. Andremo così a scoprirli».

 

Eccoli: del Cantaccio, del Sacro Cingolo, dell’Immacolata Concezione, di via San Fabiano, del Ceppo, del vicolo della Zecca, di via Santa Trinita, della Conca, di via Pugliesi, di via del Carmine.

 

Il «tour» prende spunto dal libro «I nostri tabernacoli. Prato e la Vergine» di Veronica Bartoletti, edito da Polistampa nel 2008. «Quando andiamo in centro non guardiamo solo vetrine, pizzerie o gelateria – aggiunge suor Elena –, le strade e le piazze sono disseminate di immagini di Maria, basta solo alzare lo sguardo e magari dire una giaculatoria. Questa antica presenza conferma l’amore popolare e cittadino per la Madonna».

 

Per partecipare non occorre iscriversi, basta presentarsi sabato 16 settembre all’appuntamento. L’iniziativa è promossa dalle Domenicane di Santa Maria del Rosario, Azione Cattolica diocesana e associazione San Giovanni Paolo II. I giardini di Palazzo Buonamici, luogo di arrivo e partenza della camminata, sono messi a disposizione dalla Provincia di Prato.

 

«Spudorata castità», tre giorni di ritiro a Villa del Palco con don Giuseppe Forlai

«Spudorata castità: com’è, come si vive, come ci guarisce», è questo il titolo del ritiro condotto da don Giuseppe Forlai, eremita della diocesi di Roma molto stimato dal Papa, che gli ha affidato da più di dieci anni la direzione spirituale del Pontificio seminario romano maggiore.

 

Il ritiro, che si terrà alla Villa del Palco da venerdì 28 luglio a domenica 30 luglio, offre uno sguardo forte ed originale sul difficile tema della castità, da pochi considerata ancora un valore. Ma secondo Forlai è una realtà praticabile da tutti, sia come scelta fatta per tutta la vita, sia come condizione periodica: «La tradizione plurisecolare della Chiesa ha sintetizzato nei tre consigli evangelici lo stile di vita scelto da Gesù – sostiene Forlai, e precisa -: i nostri voti sono lo scrigno da cui attingere le domande da fare al mondo, o se volete, la lanterna con cui fare luce sulla realtà ponendo al centro questioni ineludibili e stringenti. L’obbedienza rivolge a tutti gli uomini la domanda: da chi dipendi davvero? La povertà interroga chiedendo: cosa desideri? La castità chiede: di chi sei veramente? Chi si prende cura di te?». Secondo il sacerdote, infatti, l’obbedienza libera dai falsi idoli, la povertà dall’ansia di prestazioni, la castità dall’angoscia di dover piacere per forza a tutti.
Il ritiro, che fa parte del ciclo di incontri dedicati alle scuole di meditazione cristiana organizzati dall’associazione San Leonardo al Palco insieme alla Rete sulla via del Silenzio, si propone di rispondere a diversi interrogativi del perché Gesù ha scelto di essere casto per il Regno e perché ha fatto questa proposta ai suoi discepoli.

 

Padre Forlai è presbitero della diocesi di Roma. Dopo essere stato ordinato nel 1998, è stato vicario parrocchiale, cappellano negli istituti penitenziari e docente di religione nei licei statali. Ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica nel 2005. Attualmente è direttore spirituale del Pontificio seminario romano maggiore e insegna presso l’Istituto di Teologia della vita consacrata Claretianum. Tra le sue principali pubblicazioni troviamo proprio «Spudorata castità. Cos’è. Come si vive. Cosa ci guarisce» (2016), da cui prende il nome il ritiro di fine luglio, oltre a molti altri scritti. Con don Forlai, durante il fine settimana, saranno presenti padre Guidalberto e la Fraternità della Villa del Palco.

 

Il ritiro sarà in silenzio fino alla condivisione finale ed inizierà alle 18 del venerdì per proseguire fino al primo pomeriggio della domenica. Le iscrizioni sono aperte preferenzialmente fino al 20 luglio. Per informazioni cliccare qui.

La Fondazione Biti lancia il nuovo bando per due borse di studio e presenta il sito web

«Grazie al dono dei fratelli Biti mi sono laureata e sto facendo il dottorato, il mio impegno sarà quello di condividere le conoscenze acquisite, che non sono un bene privato, ma sono a servizio della comunità». Maria Rita Paratore, 26 anni, è uno dei «frutti» della Fondazione Gianni e Fiora Biti di Prato, che dal 2006 supporta gli studenti universitari meritevoli che hanno bisogno di un sostegno economico per poter proseguire nel loro percorso di studi. Come lei ci sono i gemelli Mathew e George Jose Pollayil, nati in India ma pratesi a tutti gli effetti, perché qui vivono con la famiglia e qui, al conservatorio di San Niccolò, hanno iniziato il loro percorso di formazione. Oggi sono due brillanti ingegneri biomedici specializzati nella robotica e nell’automazione, con un dottorato raggiunto con il massimo dei voti all’Istituto italiano di tecnologia a Pisa e all’Agenzia spaziale tedesca a Monaco. «Il nostro sogno? – afferma Mathew – è quello di creare un cambiamento positivo e concreto per le persone attraverso la robotica». Anche loro sono stati sostenuti e incoraggiati dalla Fondazione Biti con le borse di studio, rinnovate annualmente nel loro periodo universitario.

 

«Anche per il 2023-2024 confermiamo il nostro impegno a favore degli studenti pratesi con due nuove borse di studio», dice Irene Sanesi, presidente della Fondazione Scuole Cattoliche Gianni e Fiora Biti. Con un evento pubblico, l’ente, nato dopo il lascito dei due fratelli al vescovo di Prato, ha presentato l’apertura del proprio sito web e lanciato il nuovo bando, consistente in due borse di studio dal valore di 2500 euro ciascuna. «Il nuovo portale della Fondazione è pensato per far conoscere alla città il ruolo e la realtà della Fondazione – spiega Irene Sanesi –, non c’è solo la volontà di agire con trasparenza, ma il desiderio di dar voce ai nostri borsisti in modo da raggiungere i giovani e far conoscere loro questa opportunità». Nel sito web infatti c’è una apposita sezione video nella quale alcuni giovani sostenuti dalla Fondazione raccontano la loro esperienza.

 

 

 

«A Gianni e Fiora Biti, coppia di fratelli illuminati, va riconosciuto il merito e l’intuito di aver voluto investire nei giovani – dice il vescovo di Prato Giovanni Nerbini –, la cui intelligenza e creatività costituiranno un bene prezioso per tutta la società pratese». Insieme al Vescovo, all’evento di presentazione del bando e del nuovo sito web, erano presenti il presidente della Provincia Simone Calamai, l’assessore alla pubblica istruzione Ilaria Santi, la presidente del Pin Daniela Toccafondi, il coordinatore delle scuole cattoliche di Prato don Serafino Romeo e il primo presidente della Fondazione Biti, Roberto Faggi, che ha avuto il compito di ricordare la storia di questa preziosa iniziativa. «Le borse che abbiamo concesso – osserva Faggi – non sono per i geni, ma per gli studenti meritevoli che hanno bisogno; ascoltare le loro testimonianze ci fa capire che Gianni e Fiora Biti hanno fatto del bene vero ai figli di questa città».

 

Il nuovo bando. Come detto sono due le borse di studio in palio per l’anno 2023-2024. I destinatari sono studenti iscritti al primo anno e per la prima volta all’Università. Devono avere meno di 23 anni, essere residente a Prato e avere un Isee familiare non superiore a 30mila euro. Per partecipare occorre inviare la domanda entro e non oltre il 31 ottobre. Le borse sono rinnovabili annualmente e possono durare per tutto il percorso universitario a queste condizioni: lo studente deve aver assolto almeno l’80% dei crediti formativi previsti dal piano di studi e aver conseguito una media non inferiore a 24 trentesimi.
Dal 2007 a oggi sono state erogate ventiquattro borse di studio per un totale di 197mila euro. Sono quattordici gli studenti laureati grazie al sostegno costante della Fondazione. Per informazioni consultare il sito fondazionebiti.it.

 

Il bando 2023-2024

La domanda di ammissione

Informativa privacy

 

Non solo studenti, ma anche scuole paritarie e corsi di formazione per docenti. Notevole e fondamentale è anche il contributo che la Fondazione Biti destina alle scuole paritarie cattoliche di Prato. In diciassette anni sono stati erogati oltre un milione e duecentomila euro a venticinque istituti. «Non sono stati contributi a pioggia, distribuiti per ripianare i debiti – tiene a precisare Roberto Faggi – ma soldi donati per investire nelle innovazioni, oppure per integrare le rette degli alunni bisognosi».
Importanti e apprezzate le opportunità formative per i docenti, non solo delle scuole cattoliche, promosse dalla Fondazione come momento di crescita professionale e scambio di esperienze educative. Queste iniziative sono state attivate attraverso una stretta collaborazione con l’Università di Firenze e con agenzie formative specializzate.

 

Emergenza in Emilia-Romagna, la Caritas lancia la raccolta fondi

La Caritas diocesana di Prato invita le parrocchie, i gruppi, le associazioni e i singoli fedeli a partecipare alla raccolta fondi per l’emergenza alluvione in Emilia – Romagna.

 

«Allo stato attuale la situazione è ancora molto complessa e le Caritas della Toscana chiedono di non fare raccolte di materiale, ma hanno lasciato ogni diocesi la possibilità di organizzarsi – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas di Prato –. Noi invitiamo chi volesse dare un contributo a farlo tramite i nostri canali. Quanto raccolto verrà destinato al sostegno dei progetti messi in campo dalle Caritas locali, già molto attive in questa difficile emergenza».

 

Di seguito le coordinate bancarie per effettuare le donazioni.
Iban: IT62 L030 6921 5311 0000 0004 003
Intestato a: Caritas Diocesana Prato Banca Intesa San Paolo – Ag. Prato Alberti

Un’estate alternativa: due proposte missionarie per giovani e adulti

Per trascorrere un’estate diversa dal solito anche quest’anno sono state organizzate alcune proposte di servizio pensate per aiutare il prossimo e soprattutto coloro che si trovano in situazioni di difficoltà. Si tratta di esperienze di volontariato diverse dal solito rivolte a tutti, giovani maggiorenni ma anche adulti e famiglie. Negli articoli che seguono ne proponiamo due: un campo di lavoro in Romania in programma dal 12 al 19 luglio e un’esperienza missionaria in Albania dal 15 al 24 agosto.
Non solo esperienze di volontariato, quella di quest’anno sarà un’estate particolare, soprattutto per i giovani: ad agosto i ragazzi provenienti da tutto il mondo si ritroveranno a Lisbona, dove incontreranno papa Francesco. Dall’1 al 6 agosto è, infatti, in programma la Giornata mondiale della gioventù. Da Prato partiranno alla volta del Portogallo per incontrare il Santo Padre un’ottantina di ragazzi, insieme al vescovo Giovanni Nerbini e a vari animatori e catechisti.

 

Sette giorni di carità in Romania

 

 

Un campo di lavoro in Romania. È la proposta rivolta ai giovani maggiorenni e adulti pensata dalla Pastorale migranti con l’associazione Insieme per la Famiglia, la Caritas e la Pastorale giovanile.
L’appuntamento è dal 12 al 19 luglio a Gura Humorului, nella regione della Bucovina, a neanche 100 km dal confine con l’Ucraina. A guidare il gruppo saranno don Gabriel Bejenaru, direttore della Pastorale migranti e cappellano della comunità cattolica rumena, e suor Federica Tassi, della comunità delle suore presenti a Chiesanuova e collaboratrice dell’associazione Insieme per la Famiglia. I partecipanti saranno ospitati presso l’associazione Doneaza, con la quale don Gabriel è in contatto da tempo, da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina.
L’invito, come si legge nella locandina, è rivolto a «tutti coloro che vogliono passare una settimana diversa, fare un’esperienza di volontariato, a chi vuole provare ad uscire da se stesso». Le iscrizioni sono ancora aperte, «possono partecipare tutti coloro che vogliono fare un’esperienza di servizio – spiega suor Federica -. A novembre insieme a don Gabriel e padre Matteo Pedrini siamo andati in Romania per vedere se era possibile organizzare un campo di lavoro e conoscere più da vicino l’associazione. Un’associazione che è in contatto e che gira tra le famiglie del Paese e non solo che vivono in situazioni di disagio e difficoltà, economica, sociale, familiare e sanitaria, fornendo loro aiuti di ogni tipo».
I partecipanti al campo saranno ospitati presso una parrocchia e supporteranno l’associazione nelle sue attività: «a novembre abbiamo visitato numerose famiglie in difficoltà, siamo stati in una scuola speciale, dove ci sono bambini orfani o che hanno difficoltà familiari o mentali – prosegue suor Federica -. L’associazione supporta inoltre le famiglie ucraine che arrivano dai luoghi di conflitto. Il campo di lavoro di luglio si propone di fare tutto ciò: aiutare l’associazione nel supporto delle persone in difficoltà».

Per informazioni e iscrizioni: suor Federica 393 1027832.

 

 

In Albania per aiutare poveri e famiglie

 

 

Alla luce del buon riscontro ricevuto lo scorso anno, il Centro Missionario diocesano di Prato ripropone anche per questa estate un’esperienza missionaria in Albania rivolta a tutti. L’appuntamento è dal 15 al 24 agosto, possono partecipare giovani maggiorenni e famiglie sia della diocesi di Prato che di altre diocesi. A guidare il gruppo sarà suor Teresina Venanzi della comunità delle Suore Francescane del Vangelo di San Paolo, congregazione che dal 1996 ha una comunità di sorelle proprio nel sud dell’Albania. È ancora possibile partecipare all’esperienza missionaria in Albania, le iscrizioni resteranno aperte fino alla fine del mese di aprile, «così da poter poi acquistare per tempo i biglietti, evitando in tal modo che lievitino i prezzi – spiega suor Teresina -. L’esperienza è aperta a tutti, giovani e adulti. Quest’anno i ragazzi saranno sicuramente più orientati verso la Gmg, quindi ci aspettiamo una maggior partecipazione di persone adulte». Durante i dieci giorni di missione il gruppo andrà a Tirana, per conoscere meglio la realtà albanese, la sua storia e la testimonianza di fede data dai cristiani di quel paese nel tempo del comunismo. «Poi andremo nel sud dell’Albania, a Bilisht, nella zona di Korca, per visitare la missione che le nostre consorelle stanno portando avanti da molti anni – prosegue suor Teresina -. Andremo nei villaggi presenti nella zona e in particolare visiteremo le famiglie più povere, conosceremo meglio la realtà locale. Sarà anche una preziosa occasione di scambio e confronto con la piccola comunità cristiana presente in zona. Una missione che sicuramente toccherà in maniera profonda i cuori di tutti coloro che vivranno questa esperienza».

Per avere maggiori informazioni e per iscriversi: suor Teresina, 0574 32938; Chiara al 339 1349921, missioni@diocesiprato.it

In Sant’Agostino torna la Settimana eucaristica

Nella chiesa di Sant’Agostino, dal 23 al 30 aprile, si tiene la consueta settimana eucaristica, intitolata quest’anno: «Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi».

Ogni giorno: alle 7, alle 8,30 ed alle 18,30 la messa, alle 7,35 le lodi, alle 18 i vespri. Inoltre, quotidianamente, viene esposto il Santissimo Sacramento per l’adorazione personale, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18.

 

 

Domenica 23 aprile, in occasione del 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre Renato Ghisleni, alle 10, c’è la concelebrazione eucaristica.

 

 

Giovedì 27 aprile, giornata sacerdotale, alle 10 inizia il ritiro diocesano del clero, animato da padre Manuel Barbiero, sul tema «Desiderio Desideravi», Lettera Apostolica di Papa Francesco sulla formazione liturgica. Seguono la meditazione, un momento di adorazione e poi il pranzo insieme.

 

 

Venerdì 28 aprile, giornata degli operatori pastorali, alle 21, è previsto un incontro, con gli operatori pastorali e i genitori, guidato da padre Manuel Barbiero sul tema «Ho desiderato ardentemente magiare questa Pasqua con voi».

 

 

Domenica 30 aprile, 60° Giornata vocazionale, il Vescovo, mons. Giovanni Nerbini, presiede la concelebrazione eucaristica alle 10. Mentre nel pomeriggio si tiene l’incontro vocazionale diocesano in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: interviene don Massimo Vacchetti con una relazione dal titolo «Un meraviglioso poliedro». Sono invitati giovani, operatori pastorali, coppie, consacrati.

Alle 15,30, dopo l’accoglienza, ci saranno la catechesi e le testimonianze, poi un momento di preghiera, le risonanze e il dialogo; alle 18,15 il momento conviviale ed i saluti.

Gmg, un grande pranzo solidale per sostenere il viaggio dei giovani a Lisbona

Un pranzo di solidarietà a sostegno dei giovani che dal primo al 6 agosto parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. L’appuntamento, organizzato dall’equipe di Pastorale giovanile presieduta da don Marco Degli Angeli, è per domenica 26 marzo nell’antico refettorio di San Domenico.

 

Saranno 82 i ragazzi e le ragazze che, insieme al vescovo Giovanni Nerbini, partiranno da Prato alla volta della capitale del Portogallo per incontrare il Papa. «Il pellegrinaggio avrà un costo importante e, oltretutto, il viaggio sarà molto lungo – dicono don Marco Degli Angeli e l’equipe di Pastorale giovanile -. Con questa iniziativa vogliamo raccogliere un piccolo fondo per non gravere ulteriormente sulle famiglie dei ragazzi».

 

Da qui l’invito rivolto a tutta la cittadinanza a partecipare al pranzo del 26 marzo, che sarà preceduto alle 11,30 dalla messa presieduta dal Vescovo. Il costo del pranzo è di 25 euro per gli adulti, 15 euro per i bambini fino a 8 anni. Il ricavato andrà come scritto interamente a beneficio dei ragazzi. Per prenotare è possibile chiamare scrivere a questo indirizzo: pratogiovani@gmail.com oppure chiamare i numeri segnati sul volantino.

 

 

 

Birra, biscotti, il tuccuino e un gioco da tavolo made in Prato per sostenere il Duomo

Un Natale tutto pratese. Torna per il terzo anno «Cose belle di Prato», la campagna promossa dalla cooperativa PratoCultura, in collaborazione con la Diocesi e l’associazione ArteMìa, che consentirà anche per questo Natale di regalare prodotti che parlano della città e, allo stesso tempo, contribuire a restaurare la Cattedrale. Tra gli oggetti proposti non mancano delle novità curiose e divertenti, come i biscotti «Baci da Prato», ricetta esclusiva dello chef stellato Alberto Sparacino; il gioco da tavolo «Mercante in fiera a Prato», un taccuino pratese e altro ancora. Oggetti diversi la cui vendita contribuirà ai lavori di restauro del Duomo. La cattedrale di Santo Stefano è attualmente interessata da un complesso intervento di restauro. In tempo per le ostensioni del 15 agosto e dell’8 settembre sono terminati i lavori di ripulitura e consolidamento della facciata del Duomo, interventi che ora si sono spostati sul fianco destro della Cattedrale e andranno avanti ancora per qualche mese. L’obiettivo è quello ripulire e consolidare le superfici lapidee esterne anche del campanile e del transetto. Per raggiungere questo traguardo nel minor tempo possibile ecco che torna la campagna «Cose belle di Prato».

 

«La proposta di quest’anno è all’insegna della convivialità – spiega il presidente di PratoCultura Gabriele Bresci –, il prossimo Natale avremo meno limitazioni rispetto agli anni passati per questo abbiamo pensato a prodotti da condividere in famiglia o con gli amici, come la birra, i biscotti, un gioco in scatola e il taccuino con i detti pratesi». Il parroco della Cattedrale, don Luciano Pelagatti, ha espresso riconoscenza per questa iniziativa che riguarda «il gioiello assoluto della città. E mi piace che questo avvenga attraverso il recupero della pratesità – sottolinea il sacerdote –, il Duomo ha bisogno del sostegno di tutti, anche per la gestione ordinaria, e ogni aiuto è importante».
Alla presentazione della campagna, avvenuta questa mattina in Palazzo vescovile, erano presenti anche la presidente di ArteMìa Veronica Bartoletti, Giulio Santanni del birrificio La Foresta e Urano Corsi del gruppo Maledetti Pratesi.

 

Queste le proposte per il Natale 2022

 

 

Birra artigianale «Evergreen» (Blonde Ale) due litri edizione speciale «Cose belle di Prato» dell’azienda pratese La Foresta. Costo 25 euro. Si tratta di una birra chiara fresca e dissetante, prodotta con una buona percentuale di frumento, che le dona una tipica dolcezza maltata. Dolcezza ben bilanciata dall’utilizzo di luppoli nobili che le donano un finale secco che pulisce la bocca. Perfetta per momenti conviviali. Il birrificio La Foresta di Giulio Santanni si trova nella zona tra San Martino e Coiano, all’interno di un vecchio capannone artigianale che è stato completamente ristrutturato e adattato a quelle che sono le esigenze per un microbirrificio.

 

 

Biscotti «Baci da Prato», realizzati secondo la ricetta dello chef stellato Alberto Sparacino. Confezione da 15 biscotti, costo 10 euro. Ispirato dai classici «Baci di Dama», Sparacino ha voluto omaggiare Prato reinventando la ricetta dei biscotti piemontesi e utilizzando gli ingredienti tipici del territorio. In ogni confezione ci sono cinque gusti: partendo dal classico cioccolato, a questo si aggiungeranno la marmellata di fichi, le castagne, lo zafferano e il Vermouth Bianco di Prato. Sparacino ha già collaborato nel 2020 con «Cose Belle di Prato» realizzando il panettone artigianale classico.

 

 

Taccuino pratese in collaborazione col gruppo «Maledetti Pratesi». Costo 15 euro. Un quaderno per gli appunti a fogli bianchi senza righe o quadretti, con detti e proverbi pratesi in ogni pagina. Il gruppo «Maledetti Pratesi» è nato nel 2014 su Facebook con una pagina che è ancora oggi molto attiva: un luogo dove condividere foto e scritti che riguardano Prato. Il nome della pagina, ovviamente, è un omaggio a Curzio Malaparte e al suo libro «Maledetti Toscani».

 

 

Gioco da tavolo «Mercante in fiera a Prato». Costo 20 euro. Una versione del gioco dedicata al Duomo di Prato e al suo museo, il Museo dell’Opera del Duomo. Opere d’arte famose e altre meno note della cattedrale e del museo diventano le protagoniste delle carte da gioco. Sarà allora possibile battere all’asta «L’altare della Sacra Cintola» o «Il pulpito»: grandi e piccoli potranno divertirsi con questo intramontabile gioco, ideato nel 1522 da Geronimo Bambarara.

 

Visite guidate PratoCultura 2023. Costo di ogni visita 15 euro. Un mondo tutto da scoprire fatto di arte, storia, cultura, tradizioni e curiosità, consigliato per chi vuole scoprire il lato meno noto dei luoghi più famosi, o conoscerne di nuovi mai esplorati prima. Il coupon con le visite guidate sarà valido fino al 31 dicembre 2023. Ogni cinque visite guidate, una sarà in omaggio.

 

Come acquistare gli oggetti

I prodotti possono essere acquistati su prenotazione scrivendo a pratocultura@gmail.com oppure chiamando il 340 5101749 (dal martedì al venerdì ore 10-16,30). Gli oggetti potranno essere ritirati dal 13 al 23 dicembre nella sede di ArteMìa di piazza Lippi 34 (dal martedì al venerdì ore 9-13, il giovedì ore 9-18; il 17 dicembre ore 9-13).

«Seme divento» fa tappa a Prato, in San Domenico l’incontro regionale per educatori e animatori

Il direttore dell’ufficio nazionale di pastorale familiare padre Marco Vianelli è atteso questo sabato, 29 ottobre in San Domenico, all’incontro regionale «Seme divento». Si tratta di un momento di formazione aperto a tutti gli operatori pastorali in ambito giovanile, familiare e di catechesi, ma anche agli educatori e animatori nelle varie associazioni.

 

L’appuntamento inizia alle 9,30 con il saluto del vescovo Giovanni Nerbini e poi proseguirà secondo il tema: «Prendersi cura… come? Confronto e dialogo sulla “strada comune” per la cura degli adolescenti di oggi e domani». Relatrice è la professoressa Alessia Facchini, di Cieli Aperti. La mattinata prosegue con la divisione in gruppi di lavoro (secondo lo stile sinodale). Dopo la relazione conclusiva, alle 12,30 ci sarà il pranzo.

 

L’obiettivo – e anche un po’ la scommessa – di «Seme divento» è quello di riunire educatori, animatori e operatori pastorali per pensare «nuovi percorsi che intreccino la catechesi, la pastorale giovanile, la famiglia», si legge nel sito web del progetto (www.semedivento.it), «solo dallo scambio possono venir fuori idee nuove, solo dal confronto si può andare oltre le linee di un sussidio, immaginando concretamente ciò che serve alla propria comunità».

 

Lo stile di lavoro vuol essere proprio quello del cammino, nel quale ci si forma nell’educazione e nell’accompagnamento dell’adolescenza, «terreno fertile e distratto e perciò esigente di nuovi atteggiamenti. Sul sito è possibile trovare materiali di approfondimento utili a tutti gli educatori.