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Gmg, un grande pranzo solidale per sostenere il viaggio dei giovani a Lisbona

Un pranzo di solidarietà a sostegno dei giovani che dal primo al 6 agosto parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. L’appuntamento, organizzato dall’equipe di Pastorale giovanile presieduta da don Marco Degli Angeli, è per domenica 26 marzo nell’antico refettorio di San Domenico.

 

Saranno 82 i ragazzi e le ragazze che, insieme al vescovo Giovanni Nerbini, partiranno da Prato alla volta della capitale del Portogallo per incontrare il Papa. «Il pellegrinaggio avrà un costo importante e, oltretutto, il viaggio sarà molto lungo – dicono don Marco Degli Angeli e l’equipe di Pastorale giovanile -. Con questa iniziativa vogliamo raccogliere un piccolo fondo per non gravere ulteriormente sulle famiglie dei ragazzi».

 

Da qui l’invito rivolto a tutta la cittadinanza a partecipare al pranzo del 26 marzo, che sarà preceduto alle 11,30 dalla messa presieduta dal Vescovo. Il costo del pranzo è di 25 euro per gli adulti, 15 euro per i bambini fino a 8 anni. Il ricavato andrà come scritto interamente a beneficio dei ragazzi. Per prenotare è possibile chiamare scrivere a questo indirizzo: pratogiovani@gmail.com oppure chiamare i numeri segnati sul volantino.

 

 

 

Birra, biscotti, il tuccuino e un gioco da tavolo made in Prato per sostenere il Duomo

Un Natale tutto pratese. Torna per il terzo anno «Cose belle di Prato», la campagna promossa dalla cooperativa PratoCultura, in collaborazione con la Diocesi e l’associazione ArteMìa, che consentirà anche per questo Natale di regalare prodotti che parlano della città e, allo stesso tempo, contribuire a restaurare la Cattedrale. Tra gli oggetti proposti non mancano delle novità curiose e divertenti, come i biscotti «Baci da Prato», ricetta esclusiva dello chef stellato Alberto Sparacino; il gioco da tavolo «Mercante in fiera a Prato», un taccuino pratese e altro ancora. Oggetti diversi la cui vendita contribuirà ai lavori di restauro del Duomo. La cattedrale di Santo Stefano è attualmente interessata da un complesso intervento di restauro. In tempo per le ostensioni del 15 agosto e dell’8 settembre sono terminati i lavori di ripulitura e consolidamento della facciata del Duomo, interventi che ora si sono spostati sul fianco destro della Cattedrale e andranno avanti ancora per qualche mese. L’obiettivo è quello ripulire e consolidare le superfici lapidee esterne anche del campanile e del transetto. Per raggiungere questo traguardo nel minor tempo possibile ecco che torna la campagna «Cose belle di Prato».

 

«La proposta di quest’anno è all’insegna della convivialità – spiega il presidente di PratoCultura Gabriele Bresci –, il prossimo Natale avremo meno limitazioni rispetto agli anni passati per questo abbiamo pensato a prodotti da condividere in famiglia o con gli amici, come la birra, i biscotti, un gioco in scatola e il taccuino con i detti pratesi». Il parroco della Cattedrale, don Luciano Pelagatti, ha espresso riconoscenza per questa iniziativa che riguarda «il gioiello assoluto della città. E mi piace che questo avvenga attraverso il recupero della pratesità – sottolinea il sacerdote –, il Duomo ha bisogno del sostegno di tutti, anche per la gestione ordinaria, e ogni aiuto è importante».
Alla presentazione della campagna, avvenuta questa mattina in Palazzo vescovile, erano presenti anche la presidente di ArteMìa Veronica Bartoletti, Giulio Santanni del birrificio La Foresta e Urano Corsi del gruppo Maledetti Pratesi.

 

Queste le proposte per il Natale 2022

 

 

Birra artigianale «Evergreen» (Blonde Ale) due litri edizione speciale «Cose belle di Prato» dell’azienda pratese La Foresta. Costo 25 euro. Si tratta di una birra chiara fresca e dissetante, prodotta con una buona percentuale di frumento, che le dona una tipica dolcezza maltata. Dolcezza ben bilanciata dall’utilizzo di luppoli nobili che le donano un finale secco che pulisce la bocca. Perfetta per momenti conviviali. Il birrificio La Foresta di Giulio Santanni si trova nella zona tra San Martino e Coiano, all’interno di un vecchio capannone artigianale che è stato completamente ristrutturato e adattato a quelle che sono le esigenze per un microbirrificio.

 

 

Biscotti «Baci da Prato», realizzati secondo la ricetta dello chef stellato Alberto Sparacino. Confezione da 15 biscotti, costo 10 euro. Ispirato dai classici «Baci di Dama», Sparacino ha voluto omaggiare Prato reinventando la ricetta dei biscotti piemontesi e utilizzando gli ingredienti tipici del territorio. In ogni confezione ci sono cinque gusti: partendo dal classico cioccolato, a questo si aggiungeranno la marmellata di fichi, le castagne, lo zafferano e il Vermouth Bianco di Prato. Sparacino ha già collaborato nel 2020 con «Cose Belle di Prato» realizzando il panettone artigianale classico.

 

 

Taccuino pratese in collaborazione col gruppo «Maledetti Pratesi». Costo 15 euro. Un quaderno per gli appunti a fogli bianchi senza righe o quadretti, con detti e proverbi pratesi in ogni pagina. Il gruppo «Maledetti Pratesi» è nato nel 2014 su Facebook con una pagina che è ancora oggi molto attiva: un luogo dove condividere foto e scritti che riguardano Prato. Il nome della pagina, ovviamente, è un omaggio a Curzio Malaparte e al suo libro «Maledetti Toscani».

 

 

Gioco da tavolo «Mercante in fiera a Prato». Costo 20 euro. Una versione del gioco dedicata al Duomo di Prato e al suo museo, il Museo dell’Opera del Duomo. Opere d’arte famose e altre meno note della cattedrale e del museo diventano le protagoniste delle carte da gioco. Sarà allora possibile battere all’asta «L’altare della Sacra Cintola» o «Il pulpito»: grandi e piccoli potranno divertirsi con questo intramontabile gioco, ideato nel 1522 da Geronimo Bambarara.

 

Visite guidate PratoCultura 2023. Costo di ogni visita 15 euro. Un mondo tutto da scoprire fatto di arte, storia, cultura, tradizioni e curiosità, consigliato per chi vuole scoprire il lato meno noto dei luoghi più famosi, o conoscerne di nuovi mai esplorati prima. Il coupon con le visite guidate sarà valido fino al 31 dicembre 2023. Ogni cinque visite guidate, una sarà in omaggio.

 

Come acquistare gli oggetti

I prodotti possono essere acquistati su prenotazione scrivendo a pratocultura@gmail.com oppure chiamando il 340 5101749 (dal martedì al venerdì ore 10-16,30). Gli oggetti potranno essere ritirati dal 13 al 23 dicembre nella sede di ArteMìa di piazza Lippi 34 (dal martedì al venerdì ore 9-13, il giovedì ore 9-18; il 17 dicembre ore 9-13).

«Seme divento» fa tappa a Prato, in San Domenico l’incontro regionale per educatori e animatori

Il direttore dell’ufficio nazionale di pastorale familiare padre Marco Vianelli è atteso questo sabato, 29 ottobre in San Domenico, all’incontro regionale «Seme divento». Si tratta di un momento di formazione aperto a tutti gli operatori pastorali in ambito giovanile, familiare e di catechesi, ma anche agli educatori e animatori nelle varie associazioni.

 

L’appuntamento inizia alle 9,30 con il saluto del vescovo Giovanni Nerbini e poi proseguirà secondo il tema: «Prendersi cura… come? Confronto e dialogo sulla “strada comune” per la cura degli adolescenti di oggi e domani». Relatrice è la professoressa Alessia Facchini, di Cieli Aperti. La mattinata prosegue con la divisione in gruppi di lavoro (secondo lo stile sinodale). Dopo la relazione conclusiva, alle 12,30 ci sarà il pranzo.

 

L’obiettivo – e anche un po’ la scommessa – di «Seme divento» è quello di riunire educatori, animatori e operatori pastorali per pensare «nuovi percorsi che intreccino la catechesi, la pastorale giovanile, la famiglia», si legge nel sito web del progetto (www.semedivento.it), «solo dallo scambio possono venir fuori idee nuove, solo dal confronto si può andare oltre le linee di un sussidio, immaginando concretamente ciò che serve alla propria comunità».

 

Lo stile di lavoro vuol essere proprio quello del cammino, nel quale ci si forma nell’educazione e nell’accompagnamento dell’adolescenza, «terreno fertile e distratto e perciò esigente di nuovi atteggiamenti. Sul sito è possibile trovare materiali di approfondimento utili a tutti gli educatori.

 

Due borse di studio per studenti universitari messe in palio dalla Fondazione Biti

Nuovo bando di concorso della Fondazione Scuole Cattoliche Gianni Biti. In palio ci sono due borse di studio del valore di 2500 euro ciascuna per sostenere gli studenti universitari bisognosi di un sostegno economico. Il contributo è riservato ai giovani sotto i 23 anni che si iscrivono per la prima volta all’anno accademico 2022-2023 e sono in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (isee) del nucleo familiare non superiore a 30mila euro.

 

Il regolamento e la domanda di partecipazione si possono scaricare qui sotto. Chi fosse interessato ha tempo fino al 31 ottobre 2022 per verificare i propri requisiti e inviare la richiesta per ottenere la borsa di studio. Il sostegno economico potrà essere confermato durante il percorso universitario se lo studente assegnatario dimostra di aver ottenuto l’80% dei crediti formativi previsti dal proprio piano di studi, con una media non inferiore a 24/30.

 

Istituita nel 2006 dal Vescovo di Prato per dare attuazione al desiderio dei familiari del compianto imprenditore Gianni Biti, la Fondazione ha tra le proprie finalità quella di sostenere le attività svolte dalle scuole cattoliche di Prato ed anche quella di aiutare negli studi giovani pratesi meritevoli che per motivi economici non possono realizzazione i loro obiettivi formativi. Dall’anno accademico 2010-2011, la Fondazione Biti ha erogato ventidue borse di studio ad altrettanti studenti, accompagnandoli e sostenendoli nel loro percorso universitario.

 

Borsa di studio 2022-2023

Domanda di ammissione 2022-2023

Informatica privacy 2022-2023

«La carta canta… », duecento artisti contemporanei in mostra in San Domenico

Aperta, in San Domenico, la mostra: «La carta canta…», ideata e curata dal direttore della sezione di arte contemporanea del Museo di San Domenico Carlo Palli.

Esposte oltre 200 opere su carta e cartone di artisti italiani e stranieri contemporanei. La mostra è visitabile fino al 20 ottobre: in estate, dal giovedì al sabato dalle 15,30 alle 19, da settembre anche la domenica sempre dalle 15,30 alle 19. Il biglietto d’ingresso è di 5 euro.

In concomitanza con i concerti che si terranno nel Chiostro di San Domenico dal 18 al 29 luglio, il museo resterà aperto anche la sera. Con il biglietto del concerto, si potrà visitare gratuitamente la mostra.

 

Carlo Palli presenta la mostra «La carta canta… » ai microfoni di Tv Prato

 

 

Il neo presidente della Cei Zuppi a Prato per parlare di «Ascolto e incontro»

Il cardinale Matteo Maria Zuppi, neo presidente della Cei, sarà a Prato per parlare di «Ascolto e incontro». L’appuntamento è per lunedì 30 maggio alle ore 21,15 nel chiostro di San Domenico. L’arcivescovo di Bologna era stato invitato da tempo dal vescovo di Prato Giovanni Nerbini a riflettere sul cammino sinodale della Chiesa e sulle sollecitazioni di Papa Francesco contenute nell’enciclica «Fratelli tutti». Adesso, con la recente nomina alla guida della Conferenza episcopale italiana, l’incontro con la diocesi di Prato assume un valore particolare e diventa una delle prime uscite pubbliche del Cardinale come presidente dei vescovi.

 

«La missione è quella di sempre: la Chiesa che parla a tutti e parla con tutti», ha detto il cardinale Zuppi subito dopo la nomina, annunciando in modo chiaro quale sarà l’impostazione della sua presidenza: «La Chiesa che sta per strada e che cammina, la Chiesa che parla un’unica lingua, quella dell’amore, nella babele di questo mondo».

 

Dopo l’introduzione di monsignor Nerbini, sarà il direttore di Tv Prato e dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali Gianni Rossi a intervistare il cardinale Zuppi. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook di Tv Prato e della diocesi di Prato.

Riprende la Lettura continuata della Bibbia

Con l’inizio dell’Avvento, riprende l’esperienza della lettura quotidiana e continuata della Bibbia. La proposta ai pratesi è nata lo scorso anno ed ha visto una numerosa e spontanea partecipazione di fedeli lungo tutto il percorso. Visto il successo dell’iniziativa, viene riproposta anche per il 2022.

 

Quest’anno si parte con la lettura dell’Antico Testamento, in particolare si apre il percorso con i Libri Sapienziali.
Come accaduto nel 2021, anche quest’anno è stato preparato un calendario che può essere scaricato qui sotto.

 

A differenza del passato, si è prevista una introduzione al testo che verrà letto: infatti, il giorno in cui si comincia la lettura di ogni singolo libro biblico sarà dedicato alla presentazione generale del libro medesimo e ad un momento di lectio da vivere insieme.

 

Tutti possono partecipare ed unirsi a questo percorso. Successivamente seguirà la lettura del Siracide, del Libro di Giobbe e del Cantico dei Cantici, per chiudere così la lettura dei Libri Sapienziali nel mese di giugno.

 

 

Il calendario della lettura continuata della Bibbia 2022-2023

 

Introduzione ai Libri sapienziali e ai Proverbi

 

Introduzione al libro del Qoèlet

 

Introduzione al Libro della Sapienza

 

Introduzione al libro del Siracide

 

Introduzione al Cantico dei Cantici

 

Introduzione al libro di Giobbe

 

La sfida: La lettura quotidiana della Bibbia

È più di un invito, è una sfida che la Chiesa di Prato lancia a tutti: leggere ogni giorno un brano delle sacre scritture. Si comincia la prima domenica d’Avvento, il 28 novembre con il capitolo uno del Vangelo di Luca, e poi, secondo un calendario prestabilito, il 16 settembre 2022, prendendo in mano il ventiduesimo capitolo dell’Apocalisse, chi partecipa avrà letto tutto il nuovo testamento. Non solo, alla fine di ogni libro ci sarà una lectio divina in presenza per dar modo a chi vuole di entrare nella profondità della Parola di Dio e di farlo condividendo pensieri e riflessioni. Se l’iniziativa avrà una risposta adeguata la lettura quotidiana proseguirà con il Vecchio Testamento.

 

Il ritorno alla lettura della Parola di Dio è uno degli obiettivi contenuti nel piano pastorale della nostra diocesi, più volte monsignor Nerbini ha sottolineato l’importanza di riferire tutto il nostro agire, le attività parrocchiali, le proposte delle associazioni e dei movimenti, alle sacre scritture e alla loro «ricchezza vitale e coinvolgente».

 

Il vescovo Giovanni presenta la lettura quotidiana della Bibbia

 

L’impegno richiesto è dunque quello di dedicare alcuni minuti al giorno per leggere quotidianamente un capitolo del nuovo testamento, secondo questo calendario. Si partirà con l’evangelista Luca perché il suo Vangelo, dalla prima domenica di Avvento, ci accompagnerà lungo tutto l’anno liturgico. Poi si leggeranno Matteo, Marco, Giovanni e via di seguito tutto il Nuovo Testamento.

 

Padre Rizieri lancia la sfida

 

A conclusione della lettura di ogni libro si invitano i partecipanti a vivere un momento di sosta per ripercorrere il lavoro fatto, sottolineare quello che ha suscitato riflessioni, gioia e preghiera. «Questa sosta – aggiunge il padre Sacramentino – ci servirà anche per guardare in avanti e compiere personalmente una scelta fattibile e significativa per la nostra vita. Sarà possibile anche inviare dei messaggi o delle email per dialogare con qualcuno degli animatori».
Ci saranno, come detto, gli incontri di lectio divina in presenza, pensati anche come occasione per conoscersi e incontrarsi. Il primo appuntamento della serie si terrà domenica 26 dicembre, giorno di Santo Stefano.

 

I cinque consigli di padre Rizieri per la lettura quotidiana della Bibbia

 

1. Procurarsi una Bibbia. Chi non l’avesse, può acquistarla alla Libreria Cattolica. Si consiglia la Bibbia di Gerusalemme (Bologna, EDB, Edizione 2009 o successive). È possibile scaricarla anche sul cellulare dal sito della Conferenza Episcopale Italiana (La Sacra Bibbia).

2. Si comincia domenica 28 novembre con la lettura del primo capitolo del Vangelo di Luca. Nei giorni che precedono l’inizio, verranno caricate sul sito della Diocesi alcune schede per preparare lo spirito a questa bella avventura.

3. Sempre su questo sito, verranno caricate le lettere che, di volta in volta, accompagneranno e sosterranno questo percorso.

4. Si suggerisce di tenere sempre a portata di mano un quaderno di appunti, per annotare un pensiero, una domanda, una preghiera…

5. È opportuno scegliere quale potrebbe essere, nell’arco della giornata, il momento più indicato, nel quale si è più tranquilli; ma anche il luogo di lettura: potrebbe essere la propria stanza, il proprio tavolo di studio, o, meglio ancora, potrebbe essere la chiesa, seduti davanti al tabernacolo.

 

Il calendario con le indicazioni per le letture quotidiane

 

LE SCHEDE di preparazione

0 – M. Delbrel
1 – Perché leggere la Bibbia
2 – Come accostarsi alla Bibbia
3 – Un metodo per leggere la Bibbia
4 – Un metodo per leggere la Bibbia 2
5 – Un metodo per leggere la Bibbia 3
6 – Approccio diretto

Introduzione al Vangelo di Luca (padre Rizieri) 

Il Vangelo è Gesù

 

LE LETTERE di accompagnamento

Lettera numero 1

Lettera numero 2 

Lettera numero 3

Lettera numero 4  

Lettera numero 5

Lettera numero 6

Introduzione al Vangelo di Matteo

Lettera numero 7

Lettera numero 8

Introduzione al Vangelo di Marco

Lettera numero 9

Lettera numero 10

Introduzione al Vangelo di Giovanni

Introduzione agli Atti degli Apostoli

Introduzione a San Paolo

«Effatà, apriti», un cammino per riscoprire la bellezza di essere battezzati

Si chiama «Effatà, apriti» ed è il sussidio che il vescovo Giovanni ha pensato di proporre per rispondere all’esigenza di un cammino comunitario, in parrocchia o di gruppo, per riscoprire il significato e la bellezza di essere battezzati.

 

«La logica che guida questo percorso non ha a che fare esclusivamente con l’enunciazione delle formule teologiche che spiegano il Battesimo – si legge nella introduzione al sussidio –, ma tende soprattutto a mettere in rilievo la presa di coscienza personale ed esistenziale dell’essere battezzati ed essere parte del popolo di Dio. Volendo approfondire l’aspetto esistenziale del nostro essere Chiesa, il lavoro parte dalle ansie e dalle insoddisfazioni che forse tutti noi sperimentiamo. Queste ansie spesso trovano una flebile risposta con delle soluzioni e tentativi semplicemente umani, incompleti e insufficienti. Il cammino proposto – spiega la nota introduttiva – tende a mettere in rilievo la vanità di queste “cure palliative” per scoprire l’apertura alla speranza che il Vangelo ci fa intravedere. Intravista la speranza, è necessario darle un volto chiaro: questo volto è il Vangelo, la Buona notizia, la Parola di Dio».

 

Il cammino è stato predisposto da una commissione composta dai sacerdoti che si occupano di cammini formativi: don Alessandro Magherini (Centro diocesano vocazioni), don Paolo Baldanzi (responsabile Catecumeni), don Carlo Geraci (direttore ufficio catechistico), don Marco Degli Angeli (direttore pastorale giovanile).

 

Le schede proposte – in tutto sono sette – hanno un metodo di svolgimento identico. Si parte da una brevissima introduzione che presenta il tema. Dopo una preghiera iniziale, viene proposto un brano evangelico. Dalla riflessione sul brano, presentata da chi anima l’incontro (che ha anche il compito di chiarire eventuali elementi non compresi dall’ascolto della Parola), parte un tempo di silenzio e riflessione personale su quanto ascoltato e detto (si suggeriscono almeno quindici minuti). Per questo motivo è bene che tutti i partecipanti abbiano la scheda proposta. Le schede di ciascun incontro sono disponibili su sito della Diocesi.

 

«Si invita a mettere bene in rilievo che la riflessione personale è il cuore dell’incontro stesso – è scritto ancora nella introduzione -, tempo propizio per ascoltare lo Spirito di Dio che parla ai nostri cuori». Per agevolare la riflessione personale sono suggeriti degli atteggiamenti spirituali da vivere e delle semplici domande. L’incontro termina con una preghiera. Ogni gruppo può valutare la possibilità di mettere in comune le riflessioni personali.

 

 

Le schede Effatà, apriti

#farepatti, inizia il cammino per costruire la «casa comune»

Insieme per guardare oltre la pandemia e costruire Prato come una «casa comune». Il vescovo Giovanni Nerbini ha invitato le autorità cittadine e i rappresentanti delle categorie sociali ed economiche a Villa del Palco, per un incontro comunitario per dialogare e raccogliere idee e proposte utili per il futuro della città. L’iniziativa, svoltasi il 21 luglio, si inserisce all’interno di un progetto presentato e intrapreso lo scorso autunno, quando il Vescovo lanciò #farepatti, un percorso di ascolto e condivisione per riuscire a rispondere alle difficoltà di oggi. L’idea di monsignor Nerbini è quella di riprendere l’invito che papa Francesco rivolse ai pratesi – «siate sempre animati dal desiderio di stabilire dei veri e propri ‘patti di prossimità’» – in occasione della sua storica visita alla città il 10 novembre 2015.

 

«In questo periodo ho raccolto richieste e inviti espliciti di persone di diversa estrazione e provenienza e professione che mi invitavano a titolo personale o per conto di associazioni o gruppi, a prendere l’iniziativa di promuove “patti di prossimità” – ha detto il Vescovo ai presenti – e di farlo chiamando a raccolta le istituzioni pubbliche e private, mondo imprenditoriale, associazioni di categoria, mondo dell’economia e del lavoro in modo da impegnare le energie e le risorse già presenti e attive per contribuire a progettare il futuro di questa nostra città».

 

Fin dal suo arrivo, avvenuto nel settembre di due anni fa, monsignor Nerbini ha avvertito il bisogno di conoscere la realtà pratese, la sua storia, il suo sviluppo socio-economico e le grandi trasformazioni di cui è stata protagonista, a partire dalla massiccia immigrazione che l’ha segnata. Da qui il proposito di riunire la città «per il senso di responsabilità che avverto come Vescovo e guida di una comunità che condivide in tutto, sofferenze ma anche progetti e speranze». Una esigenza resa ancora più urgente dalle conseguenze della pandemia. L’appuntamento di ieri pomeriggio è arrivato al termine di una serie di incontri tra monsignor Nerbini e i rappresentanti delle varie realtà cittadine, nei quali il Vescovo ha ascoltato e dialogato con amministratori, politici, associazioni di categoria e imprenditori.

 

L’incontro a Villa del Palco è iniziato con una introduzione di monsignor Nerbini e una analisi della situazione economica e sociale di Prato e del suo distretto curata da Michele Del Campo, direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, che ha sottolineato la necessità di rafforzare le relazioni territoriali, strada privilegiata per riuscire a superare crisi e momenti di difficoltà. Negli interventi dei presenti, moderati da Gianni Rossi, direttore dell’ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, è emersa in modo trasversale la necessità di dar seguito a questa iniziativa e la disponibilità a porre in campo progetti concreti a favore della comunità, con un particolare riguardo ai giovani e al loro futuro.

 

 

 

 

Questi i partecipanti che hanno risposto all’invito: Il prefetto Adriana Cogode, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, il presidente della Provincia Francesco Puggelli, il questore Giuseppe Cannizzaro, il sindaco di Vaiano Primo Bosi, il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno, l’assessore del Comune di Vernio Maria Lucarini, la consigliera regionale Ilaria Bugetti, Riccardo Trallori in rappresentanza dell’assessore regionale Stefano Ciuoffo, il presidente di Consiag Nicola Perini, il presidente di Alia Nicola Ciolini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Franco Bini e la consigliera Diana Toccafondi, la vice presidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli, il segretario della Cisl Firenze e Prato Fabio Franchi, il direttore di Confartigianato Marco Pieragnoli, il presidente di Cna Federmoda Toscana Francesco Viti, il presidente e il direttore di Confesercenti Stefano Bonfanti e Ascanio Marradi, il direttore di Confcommercio Pistoia e Prato Tiziano Tempestini, la referente di Confcooperative Renza Sanesi, il presidente del Palazzo delle Professioni Filippo Ravone, il presidente di Coldiretti Firenze Prato Andrea Landini, il presidente della Fondazione Opera Santa Rita Roberto Macrì, i condirettori della Caritas diocesana di Prato Idalia Venco e Mario Lanza.