Il duomo apre le sue porte segrete

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Pochi a Prato sanno che il duomo ha una doppia facciata: la prima risale al 1200 e la seconda fu realizzata alla fine del Trecento per creare un corridoio che portasse fino al pulpito esterno creato dal genio di Donatello e Michelozzo per le ostensioni del Sacro Cingolo. Si tratta di un ambiente affascinante quanto poco conosciuto perché solitamente non aperto al pubblico. Questo e molti altri luoghi del complesso della cattedrale saranno per la prima volta aperti alle visite guidate.
Potremmo chiamare l’iniziativa semplicemente «Duomo aperto», perché questo è il suo obiettivo: aprire le porte di bellezze non accessibili per essere conosciute e apprezzate per il loro alto valore storico e religioso. Sarà così possibile visitare la Cappella del Sacro Cingolo e vedere da vicino la loggia del Ghirlandaio, entrare nella sacrestia della cattedrale e nella sala del Capitolo, ma anche conoscere le stanze del Vescovo, come la sua cappellina privata.

L’idea nasce dalla stessa Diocesi, in accordo con il Capitolo dei canonici e l’Opera del Duomo, e sarà a cura dell’associazione culturale Artemia che avrà il compito di accompagnare i partecipanti alla scoperta di questi ambienti. I destinatari di queste visite sono innanzitutto i pratesi, che così potranno apprezzare per intero la bellezza della loro cattedrale, e dei turisti, che sempre di più stanno scoprendo Prato come città d’arte che poco ha da invidiare alle tradizionali mete toscane.

Tre gli itinerari proposti: la Sacra Cintola e la doppia facciata, con visita fino all’altezza dell’orologio della cattedrale, il Palazzo vescovile, le sacrestie e la sala capitolare. Si comincia sabato 11 aprile con due turni, alle ore 11 e alle 15, con il primo percorso dedicato alla preziosa reliquia mariana custodita da secoli all’interno del duomo. Guidati da Veronica Bartoletti, presidente di Artemia, il viaggio dei visitatori partirà dalla cappella e dal ciclo pittorico di Agnolo Gaddi.
«Daremo la possibilità di entrare e di potersi avvicinare alla reliquia – spiega Claudio Cerretelli, vice direttore dell’ufficio beni culturali della diocesi di Prato – scoprendo il complesso rituale che presiede alle cinque ostensioni, poter accedere alle scale che portano alla loggia del Ghirlandaio, salire ancora di un piano, fino ad arrivare allo spazio dove si vede la facciata romanica di Guidetto, e ammirare il meccanismo dell’orologio». Sarà una visita dalla durata di un’ora e mezzo rivolta a un gruppo composto al massimo da dodici persone adulte. Occorre quindi la prenotazione. Le successive sono in programma, sempre a doppio turno, il 9 e 30 maggio, il 6 e 20 giugno.
«Sono luoghi molto affascinanti e rappresentano un patrimonio cittadino – dice mons. Nedo Mannucci, vicario generale della diocesi – l’idea nasce dall’esperienza, le persone che occasionalmente hanno avuto la possibilità di ammirare questi ambienti sono rimaste felicemente colpite e così abbiamo deciso di creare queste visite qualificate aperte a tutti». Dello stesso parere anche Raffaele Tanzarella, presidente dell’Opera del Duomo che ha annunciato la partenza imminente dei lavori di restauro al pulpito di Donatello, resi possibili grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e di altri sponsor.

Il secondo itinerario riguarda le «stanze del Vescovo», con esse si intendono il salone vescovile, la sala rossa, la segreteria e l’ufficio di mons. Agostinelli ma anche la piccola e personale cappella affrescata, mai aperta al pubblico prima d’ora, che ha diretto affaccio alla cappella del Sacro Cingolo. La visita è in programma il 16 maggio.
Il terzo percorso, che si terrà il 13 giugno, riguarda come detto le sacrestie del duomo, luoghi ricchi di numerosi e pregiati capolavori che raccontano la storia della cattedrale, come la sala dei canonici dove si trovano i ritratti di tutti i vescovi di origine pratese.
A questi si aggiunge un’altra possibilità, fuori dagli ambienti della cattedrale ed è la visita ai monasteri di clausura: quello domenicano di San Vincenzo (26 aprile) e quello benedettino di San Clemente (10 maggio). Il costo della visita servirà a finanziare i lavori di restauro dei due conventi bisognosi di un intervento dopo i danni causati dal forte vento del 5 marzo.

Per informazioni e prenotazioni si può contattare Artemia 340-5101749; artemia6@alice.it. Il costo delle visite è di 15 euro per il primo percorso e di 10 per gli altri.

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