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L’Adorazione eucaristica perpetua nel chiesino di San Paolo compie dieci anni

Il 25 gennaio si festeggiano a San Paolo i dieci anni di adorazione perpetua al chiesino, la prima delle cappelle di adorazione perpetua aperte in Diocesi. L’anniversario viene ricordato con una messa solenne celebrata dal vescovo Franco Agostinelli giovedì primo febbraio alle 21,15. Durante la celebrazione, che si terrà nella chiesa grande della parrocchia, sarà anche consegnato un piccolo simbolo, in ricordo dell’anniversario.

 

L’adorazione perpetua a Prato è una realtà ormai radicata e largamente partecipata, che offre un’occasione di preghiera forte, in totale silenzio e comunione con il Santissimo. Nasce grazie all’iniziativa di alcuni pratesi fra cui Cristina Tempesti, che aveva fatto esperienze di adorazione e conosceva le cappelle di adorazione perpetua a Firenze, presso il Corpus Domini, ed a Donoratico in provincia di Livorno. Ne rimase così entusiasta che, insieme ad altri, chiese all’allora vescovo Gastone Simoni di creare la stessa opportunità anche a Prato. Grazie al loro impegno ed alla disponibilità di don Guglielmo Pozzi, che era in quegli anni parroco di San Paolo e che mise a disposizione il chiesino, iniziò quest’esperienza che si è dimostrata poi un’occasione preziosa, un momento della giornata importante per molti, tanto da permettere di aprire una seconda cappella di adorazione presso la parrocchia della sacra Famiglia, il 17 novembre 2011.

 

 

Intanto, con una messa presieduta dal vescovo Agostinelli e concelebrata dai parroci del vicariato, la pieve di Usella si è aperta all’Adorazione eucaristica continuata. In questo periodo iniziale non sarà «perpetua», come avviene al chiesino di San Paolo e alla parrocchia della Sacra Famiglia, dove il Santissimo viene vegliato a ogni ora del giorno e della notte.
Da giovedì 18 gennaio la pieve di San Lorenzo a Usella sarà aperta il lunedì dalle 6 alle 19 e dal martedì al venerdì in modo continuato, anche nelle ore notturne. Per adesso sono esclusi i fine settimana. L’iniziativa vede la partecipazione di oltre centoventi «adoratori», provenienti anche da Prato.
«Sono a Usella da più di trent’anni e adesso inizia un cammino nuovo – dice il parroco don Alfred Manchè – un percorso che dovrebbe durare nel tempo, speriamo che i fedeli siano fedeli ai loro impegni e che il Santissimo venga adorato, venerato e amato».

Torna «24 ore per il Signore», maratona di preghiera e confessioni nelle chiese di Prato

È diventato ormai un appuntamento fisso, e molto partecipato, che si tiene ogni anno in Quaresima. Promosso dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione torna «24 ore per il Signore», una «maratona» di preghiera e confessioni che si tiene in moltissime diocesi in tutto il mondo. L’iniziativa viene riproposta anche a Prato, dove ha avuto negli ultimi anni una buonissima partecipazione.

 

I giorni sono domani, venerdì 24 marzo, e sabato 25. A Prato sono organizzati momenti diocesani, parrocchiali e vicariali. Il tema di quest’anno è «Misericordia io voglio (Mt 9,13)».
Sarà il vescovo Franco Agostinelli a dare il via alla iniziativa con una messa presieduta in Sant’Agostino venerdì 24 alle 18,30. Poi la chiesa dei padri Sacramentini sarà aperta all’Adorazione fino a mezzanotte. Presenti sacerdoti per la confessione. Ci si potrà accostare al sacramento della riconciliazione anche in cattedrale e in Santa Maria delle Carceri nella giornata di sabato 25 marzo, al mattino e nel pomeriggio fino all’orario di chiusura delle due basiliche. Qui si alterneranno i sacerdoti per assicurare le confessioni.

 

Chi volesse ritagliarsi un momento di preghiera o volesse confessarsi in orario notturno può andare nelle cappelle dell’Adorazione Perpetua, nel chiesino di San Paolo e alla Sacra Famiglia, che come noto sono sempre aperte ad ogni ora del giorno e della notte.

 

Chiuderà la «24 ore» la messa celebrata dal vicario generale, mons. Nedo Mannucci, in cattedrale sabato 25 marzo alle ore 18.