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Con l’Avvento di Fraternità sosteniamo l’apertura di Casa San Leonardo di Noblac

«Una casa per ricominciare». È questo il tema del tradizionale Avvento di Fraternità in programma domenica 17 dicembre. Questo fine settimana le offerte raccolte durante le celebrazioni delle messe festive e prefestive nelle chiese di Prato saranno devolute per sostenere la realizzazione di casa San Leonardo di Noblac.
Abate benedettino vissuto in Francia nel VI secolo, San Leonardo viene spesso raffigurato con delle catene o dei ceppi perché è considerato patrono dei carcerati. Ed è proprio per loro, i detenuti, anzi, coloro che hanno finito di scontare la pena carceraria, che è pensato il nuovo progetto della Fondazione Caritas di Prato.

 

«Si tratta di un nuovo passo nel contrasto alla recidiva – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas e cappellano del carcere della Dogaia –, perché chi esce da un periodo di detenzione si trova indubbiamente in difficoltà e se qualcuno non lo sostiene e lo accompagna in percorsi di autonomia e di ripresa della propria vita, è molto probabile che questa persona torni a delinquere».

 

La nuova opera sarà aperta all’interno di un terratetto lasciato in eredità alla diocesi di Prato da un’anziana signora che ci ha vissuto fino al giorno della morte. Nel testamento è scritto che l’abitazione sarebbe stata donata per l’assistenza dei bisognosi e dei senzatetto. L’edificio, una tipica casa alla pratese a tre piani con piccolo stanzone annesso, si trova in via Zipoli e prima di essere messo a disposizione del progetto avrà bisogno di essere ristrutturato.

 

Casa San Leonardo sarà composta da sei stanze con bagno e angolo cottura privati, mentre al piano terra ci saranno alcuni spazi comuni e la presenza di un operatore dedicato. È prevista anche la realizzazione di un laboratorio dove svolgere attività formative o lavorative. L’obiettivo è quello di rendere autonomo ogni ospite, perché è dall’autonomia personale che inizia il cammino verso il reinserimento sociale. L’alloggio dato in uso all’ex detenuto sarà temporaneo, per non più di un anno o due, «il tempo necessario per dargli modo di fare un salto di qualità nella propria vita», conclude don Enzo.

Parrocchie in cammino per l’Avvento di Fraternità

È stato distribuito ai parroci e pubblicato sul nostro sito web il sussidio per l’Avvento di Fraternità. Ogni anno, nei tempi «forti» di Avvento e Quaresima, la Chiesa pratese invita le comunità parrocchiali a destinare il frutto delle raccolte delle messe festive della domenica delle Palme e di quella prima di Natale alla Caritas diocesana. Quanto ottenuto grazie alla generosità dei fedeli viene destinato a finanziare progetti solidali.

 

Con la raccolta d’Avvento, che quest’anno cade domenica 18 dicembre, solitamente si contribuisce a sostenere i centri d’ascolto parrocchiali per i loro interventi caritativi. Non solo un invito al dono, l’iniziativa è corredata di uno strumento di riflessione, il già citato sussidio, per compiere al meglio il cammino d’Avvento. Per ogni domenica sono messi in luce due versetti tratti dalle letture e una breve riflessione. Ci sono anche alcune domande che possono essere utilizzate per la preparazione delle celebrazioni nei vari gruppi.

 

«L’obiettivo – spiega il direttore della Caritas, don Enzo Pacini – è quello di indirizzare lo sguardo sulle situazioni di disagio e sofferenza nel territorio circostante, una sorta di piccola “analisi” per tentare di guardare in modo più approfondito alle difficoltà che toccano le persone».

 

 

Il sussidio per l’Avvento di Fraternità 2022

L’Avvento con il sussidio per il catechismo e… Presepiando!

Attenzione, cambiare, non scoraggiarsi, Dio ti parla. Sono le parole chiave che caratterizzeranno ogni domenica d’Avvento, sulle quali soffermarsi e riflettere per prepararsi alla venuta di Dio in mezzo a noi. L’Ufficio catechistico diocesano, per vivere al meglio l’Avvento 2022, ha realizzato anche quest’anno un sussidio, che può essere scaricato qui sotto.

 

Quest’anno, l’Avvento arriva in un momento storico difficile, segnato dalla guerra alle porte dell’Europa e dalla conseguente crisi economica che tocca famiglie e imprese. «Il tema centrale è la solidarietà, l’intenzione è quindi quella di compiere un percorso che sia radicato nel tempo concreto in cui viviamo – spiega il direttore dell’Ufficio catechistico don Carlo Geraci -. Il Signore che aspettiamo è in realtà già in mezzo a noi e si manifesta come colui che cammina accanto a noi, specialmente in questo momento di difficoltà». La proposta è quindi di assemblare un cartellone liturgico con i personaggi biblici che ogni domenica accompagneranno i ragazzi nel cammino verso il Natale. Per ogni domenica d’Avvento si troveranno un brano della liturgia della Parola, un commento, il personaggio della Domenica da colorare e assemblare, la parola chiave, il segno per la liturgia e un testimone dei nostri giorni. Isaia, San Giovanni Battista, l’Entusiasta, San Giuseppe sono i quattro personaggi. Mettendoli insieme si comporrà il cammino di Avvento e al centro comparirà Gesù nella mangiatoia.

 

I testimoni sono beato Pier Giorgio Frassati, Jacques Fesch, Santa Giuseppina Bakhita, Santa Teresa di Calcutta. I segni invece una sveglia, un cartello di inversione a U, dei semi, un profumo. Chiude il sussidio l’attività sulla Luce di Betlemme, simbolo della pace, che arriverà a Prato il 17 dicembre. L’invito è quello di portarla in ogni parrocchia e di distribuirla come segno di speranza e di pace.

 

In allegato al sussidio è presente anche l’inserto dedicato all’Avvento di fraternità, con la consueta raccolta di offerte, prevista per il 18 dicembre e destinata ai Centri di ascolto parrocchiali, che aiuteranno poi concretamente i bisognosi.

 

Il sussidio per l’Avvento 2022

I personaggi d’Avvento

L’Avvento di Fraternità 2022

 

Presepiando al catechismo 2022-2023

L’Ufficio catechistico, infine, ha lanciato la nuova edizione di «Presepiando al catechismo 2022-2023». Tema di quest’anno del concorso di presepi del catechismo è «Il grido della Pace». Per partecipare è necessario iscriversi entro il 18 novembre direttamente all’Ufficio catechistico nei giorni del Corso sul libro di Giobbe (per le date vedi articolo in pagina), o tramite e-mail a catechesi@diocesiprato.it. I lavori dovranno essere consegnati il 7 dicembre dalle 16 alle 20. Tutti i presepi verranno poi esposti dall’8 dicembre – la mostra verrà inaugurata alle 17 – al 6 gennaio 2023 nella Cappella di San Ludovico, conosciuta come Madonna del Buon Consiglio, di via Garibaldi. I lavori dei ragazzi saranno poi valutati dai visitatori stessi della mostra.

 

Presepiando al catechismo 2022-2023

All'interno di un Centro di ascolto Caritas

Aiutiamo chi aiuta: l’Avvento di Fraternità a sostegno dei centri d’ascolto Caritas

Da oltre trent’anni sono dei presìdi territoriali che rendono le parrocchie di Prato dei luoghi «in cui l’accoglienza si rende concreta», come scrive il vicario Nedo Mannucci nel tradizionale appello alla donazione. Sono i centri d’ascolto Caritas parrocchiali disseminati sul territorio diocesano, delle stazioni di prossimità che insieme alle conferenze della San Vincenzo, ai gruppi di volontariato Vincenziano e all’associazione Giorgio La Pira costituiscono il sistema Mirod (messa in rete degli osservatori diocesani). Ai quindici centri Caritas gestiti dalle comunità parrocchiali e a quelli diocesani in via del Seminario è destinata la raccolta offerte che anche quest’anno viene promossa nei giorni precedenti il Natale.

 
È l’Avvento di Fraternità in programma domenica 22 dicembre. Quel giorno, e nelle celebrazioni prefestive, quanto raccolto nelle chiese pratesi verrà devoluto a questo servizio, perché «è importante sostenere questi luoghi di accoglienza e incontro di persone che vivono momenti di fragilità e di difficoltà economica», dice il direttore della Caritas di Prato Idalia Venco.

 
Sull’utilità di questo servizio di ascolto e accompagnamento delle situazioni di povertà crediamo non ci sia bisogno di particolari sottolineature. Ma è bene ricordare, attraverso la lettura dei numeri, quale sia il momento che sta vivendo la nostra città. Secondo l’ultimo rapporto Caritas sulla povertà, illustrato alla presenza del vescovo Giovanni Nerbini nel mese di settembre, nel 2018 sono aumentate le persone che si rivolgono ai centri di ascolto. I numeri sono tornati a quelli registrati dieci anni fa, durante la crisi economica. Sono stati 3187 coloro che hanno chiesto un aiuto, principalmente economico. L’incremento è del +11% rispetto all’anno precedente. E contando una media di 2,5 componenti a nucleo familiare possiamo dire che nel 2018 la Caritas ha seguito circa 8mila persone. Il 68% degli utenti sono cittadini stranieri: il 16% sono marocchini, il 13% nigeriani, l’11% albanesi e il 10% georgiani. A seguire le altre nazionalità (i cinesi sono il 7%).

 
«I bisogni nascono principalmente dalla mancanza di un lavoro stabile – spiegò Massimiliano Lotti, curatore del rapporto il giorno della presentazione – da cui derivano una serie di problematiche, su tutte il bisogno di una casa, cresciuto addirittura del 40% tra gli stranieri». Un dato, in particolare, fu messo in evidenza perché preoccupante perché riguarda il consistente numero di minori inseriti all’interno delle famiglie sostenute: 1302. Bambini e ragazzi che vivono una quotidianità difficile, a partire dalle relazioni familiari, spesso messe in crisi dalle situazioni economiche. «Se non interveniamo con un aiuto, questi ragazzi rischiano di compromettere il loro futuro», sottolineano dalla Caritas. Ecco perché domenica è importante farsi un gran regalo di Natale e essere generosi.
Un dato, in particolare, fu messo in evidenza perché preoccupante e perché riguarda il consistente numero di minori inseriti all’interno delle famiglie sostenute: 1302. Bambini e ragazzi che vivono una quotidianità difficile, a partire dalle relazioni familiari, spesso messe in crisi dalle situazioni economiche. «Se non interveniamo con un aiuto, questi ragazzi rischiano di compromettere il loro futuro», sottolineano dalla Caritas. Ecco perché domenica è importante farsi un gran regalo di Natale e essere generosi.

All'interno di un Centro di ascolto Caritas

Torna «l’Avvento di Fraternità» per sostenere le attività Caritas. Le offerte andranno ai Centri di ascolto

Non sono un luogo dove si consegnano pacchi alimentari o dove si dà un sostegno economico. Il loro obiettivo, come si capisce dal nome, è quello di accompagnare. Sono i centri di ascolto della Caritas, una esperienza arrivata a Prato quasi trent’anni fa e che rappresenta il cuore delle attività portate avanti dal «braccio operativo» della Chiesa nell’aiuto ai poveri.

 

Nel fine settimana, sabato 17 e domenica 18 dicembre, si tiene l’Avvento di Fraternità, la tradizionale colletta promossa a favore dei bisogni della Caritas. Quest’anno le offerte raccolte nelle chiese e nelle parrocchie pratesi serviranno a dare una mano a chi ha bisogno, come recita lo slogan scelto per promuovere l’iniziativa.

 

A Prato esiste il centro di ascolto diocesano in via del Seminario e 26 centri gestiti dalle Caritas parrocchiali. Una rete che ha come compito primario proprio quello di accogliere e ascoltare le persone in difficoltà. «Il primo passo è quello di entrare in relazione con coloro che si rivolgono a noi – spiega la direttrice Idalia Venco – l’importante è capire i bisogni in modo da poter iniziare un percorso di accompagnamento». Le possibilità di intervento sono tante e diverse, come le richieste di aiuto. Tutte hanno un denominatore comune: la mancanza di lavoro. Questa è la vera piaga che affligge la nostra città e che porta, rapidamente, alla soglia di povertà quando la famiglia non è in grado di fare da ammortizzatore sociale.
Quest’anno in via del Seminario si sono presentate 845 persone, di queste più della metà sono italiani. Non si tratta di povertà individuali perché quasi ognuno di loro ha dietro una famiglia con figli da mantenere.

 

La Caritas ha personale, in gran parte volontario, con competenze i diversi campi. Per quanto riguarda il settore immigrazione dà una mano nel compilare le pratiche per i permessi di soggiorno e i ricongiungimenti familiari. Per chi non ha una occupazione cerca di tamponare la mancanza di reddito attraverso borse lavoro e tirocini. Tra i canali di sostegno al reddito ci sono i progetti del prestito sociale e quello della speranza. Fornisce consulenze legali, psicologiche e psicoterapiche. Alcuni medici volontari prestano servizio gratuito per gli stranieri temporaneamente presenti sul territorio ed a chi è senza fissa dimora. In tutta la diocesi sono oltre duecentocinquanta i volontari che si impegnano a vario titolo nel mondo Caritas.