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Disabilità, Chiesa di Prato a convegno per essere sempre più inclusiva

In occasione della «Giornata internazionale delle persone con disabilità», domenica 3 dicembre, dalle 15 alle 19, a Prato, nei locali della parrocchia di Santa Maria della Pietà, si tiene un incontro dal titolo «Noi, non loro, in ogni stagione della vita». Promosso dagli uffici per la Pastorale sanitaria e le persone con disabilità, per l’Educazione e la scuola e Catechistico della diocesi di Prato, l’appuntamento si apre con l’accoglienza delle persone con disabilità, i loro familiari ed i volontari delle associazioni di supporto.

 

Alle 15,30, il vescovo Giovanni Nerbini, dopo la preghiera, introdurrà i lavori. Spetterà poi a rappresentanti della Prefettura, della Provincia, dell’Ospedale, della Società della Salute e del Comune intervenire sul tema: «Includere la disabilità». Un breve intervento di Assunta Palumbo, dell’ufficio di Pastorale sanitaria, e di Maria Cristina Caputi, di quello per l’Educazione e la scuola, si soffermerà su «Disabilità e scuola».
Segue un contributo su «L’esperienza del CAAtechismo», il sussidio scritto con la comunicazione aumentativa alternativa per coloro che hanno difficoltà di tipo cognitivo; quindi alle 17 una testimonianza dell’Unitalsi di Prato. Dopo le conclusioni, alle 17,30 la celebrazione della messa. Chiude alle 18,30, un momento conviviale. Tutti sono invitati a partecipare.

 

«La Chiesa è di tutti e tutti abbiamo il diritto di esserne protagonisti», afferma Assunta Palumbo, che all’interno della Pastorale della salute di Prato si occupa di disabilità. Catechesi inclusiva, formazione degli operatori pastorali, catechisti in primis, ma soprattutto un impegno comune per aiutare le comunità parrocchiali a essere accoglienti. Questi gli obiettivi della Chiesa pratese che con questo convegno intende riflettere sulla diversità e promuovere l’inclusione. L’iniziativa è anche un momento per celebrare le abilità e i talenti delle persone con disabilità e lavorare insieme per creare un mondo alla portata di tutti.

Il primo libro di catechismo scritto con i simboli per i bambini disabili

A Prato il primo anno di catechismo è a misura di tutti i bambini e ragazzi, compresi coloro che hanno bisogni comunicativi complessi. L’impegno dell’Ufficio catechistico diocesano ha dato i suoi frutti: dopo un anno e mezzo di lavoro è nato il primo sussidio per l’iniziazione cristiana in Caa (Comunicazione Aumentativa Alternativa) dal titolo «Il Caatechismo. In cammino tutti insieme».

Il progetto verrà presentato sabato 6 ottobre, alle 15, in Palazzo Vescovile (piazza Duomo, 48). Con l’occasione verranno distribuite gratuitamente un centinaio di copie del testo e verrà tenuta una breve lezione per catechisti e genitori sull’utilizzo della Caa. Il secondo compendio, quello per il i bambini di quarta elementare, è già in lavorazione per il prossimo anno.

«Finora – spiega don Carlo Geraci, direttore dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Prato – le uniche traduzioni in Caa riguardavano contenuti limitati, ad esempio singole parabole o passi del Vangelo, mai il percorso integrale. L’idea che sta dietro al nostro progetto è quella dell’inclusione dei bambini con difficoltà comunicative: il testo in Caa permette ai catechisti di procedere con tutti i ragazzi di pari passo, senza dover pensare a un percorso alternativo che rischia di diventare sinonimo di esclusione».

 

 

L’Ufficio catechistico diocesano, dotato di un settore disabili che ha preso a cuore il tema della Caa, è stato sostenuto nel suo progetto dall’Ufficio catechistico nazionale, attraverso incontri, convegni e scambio di opinioni. Il compendio di catechismo in Caa nasce per volontà di un gruppo di genitori e catechisti delle parrocchie della Resurrezione e di Sant’Ippolito in Piazzanese i cui figli hanno bisogni comunicativi complessi. «Il loro obiettivo – racconta don Carlo – era rendere il catechismo alla portata di tutti i bambini e i ragazzi, senza che l’ostacolo della difficoltà di lettura e comprensione costringesse le famiglie a rinunciare, come in alcuni casi purtroppo avviene, al percorso di catechismo per i propri figli».

Dalla prossima settimana il compendio sarà scaricabile sul nostro sito web e si potrà trovare alla Libreria Cattolica di piazza Duomo. In cambio viene chiesta una offerta libera per il pagamento dei costi di produzione.

 

 

La Comunicazione Aumentativa Alternativa è un settore della pratica clinica che ha come obiettivo la compensazione di una disabilità temporanea o permanente del linguaggio espressivo attraverso l’utilizzo di un linguaggio simbolico: il più diffuso a livello internazionale è l’Arasaac. In poche parole, il testo in Caa traduce, in questo caso, le lezioni di catechismo previste per il primo anno (terza elementare) in simboli comprensibili anche per i bambini senza linguaggio o con capacità verbali fortemente compromesse. La Diocesi di Prato è la prima in tutta Italia ad aver pensato ad un progetto organico di catechismo in Caa, che vada a coprire, cioè, tutti gli anni del percorso di iniziazione cristiana di bambini e ragazzi fino alla Cresima.