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Un anno fa la morte di monsignor Gastone Simoni. Messa e serata nel suo ricordo

Il 28 agosto sarà passato un anno dalla morte di monsignor Gastone Simoni. Il vescovo emerito di Prato morì quel giorno del 2022, alle 20,20 nella Casa di Cura Villa Torregiani a Fiesole, dove era ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Poco tempo prima era stato colpito da un ictus che aveva peggiorato un quadro clinico già molto precario. Il 9 aprile aveva compiuto 85 anni e dal 2012 aveva lasciato la guida della diocesi.

 

La Chiesa di Prato lo ricorderà il 28 agosto, questo lunedì, con la celebrazione di una messa in suffragio alle ore 9,30 in cattedrale.

 

La sua morte, ma anche i difficili giorni della malattia, furono accompagnati dalla preghiera e dall’affetto di tantissimi pratesi. Mons. Simoni, figura popolarissima e molto amata, è stato un Pastore stimato trasversalmente da credenti e non, perché considerato un riferimento morale autorevole. Il suo mandato episcopale ha coinciso con due decenni di profondi e cruciali cambiamenti sociali per la città. Non a caso il Comune di Prato, poco prima del passaggio di consegne con il successore mons. Franco Agostinelli, volle insignirlo della cittadinanza onoraria.

 

Mons. Simoni è ricordato, a livello regionale e anche nazionale, in particolare per la sua profonda conoscenza della dottrina sociale della Chiesa e per la sua decennale animazione nella pastorale sociale e del lavoro.
Lungo e appassionato è stato l’accompagnamento morale dei cattolici impegnati in politica. Negli anni Settanta fondò la rivista e il movimento «Supplemento d’anima», poi il Collegamento Sociale Cristiano, per unire i credenti nella ricerca del bene comune locale e universale.

 

A un anno dalla sua morte, queste due realtà hanno promosso una serata per ricordare il vescovo promotore di un rinnovato impegno pubblico dei cattolici italiani. L’appuntamento è a Prato, giovedì 14 settembre ore 21,15, nel chiostro di San Domenico (in caso di pioggia dentro la chiesa). Dopo i saluti di Angelo Passaleva e Giuseppe Sangiorgi, presidente onorario e presidente effettivo della associazione organizzatrice, interverranno il vescovo di Prato Giovanni Nerbini e il sindaco Matteo Biffoni, con il direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini. Relatore sarà Marco Tarquinio, già direttore di Avvenire e oggi editorialista di quella testata. L’incontro ha il patrocinio di Diocesi e Comune pratesi e si svolge in collaborazione con Toscana Oggi e Tv Prato. A moderare è chiamato il direttore di Tv Prato Gianni Rossi.

 

Verrà presentata, in anteprima, una pubblicazione edita proprio da Toscana Oggi, con una trentina di brevi testimonianze scritte da uomini e donne aderenti all’associazione fondata da mons. Simoni. «Nel mondo, da cristiani», questo il titolo del volume che dopo la presentazione pratese – fondamentale a poco più di un anno dalla morte di mons. Simoni – inizierà un tour nelle aree italiane di maggiore presenza di «CSC Amici di Supplemento d’Anima».

 

Sono previste anche alcune testimonianze programmate su alcuni aspetti, ecclesiali e sociali, della presenza pratese di mons. Simoni.

Il vescovo Giovanni: «Mons. Simoni è rimasto nel cuore di tutti i pratesi perché ha incarnato il tessuto sociale di questa città e di questa chiesa»

«Monsignor Simoni era una personalità che si faceva amare ed è rimasta nel cuore di tutti i pratesi perché ha vissuto nel tessuto vitale di questa Chiesa e di questa Città». Intervistato da Tv Prato il vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini ha ricordato la figura del vescovo emerito monsignor Gastone Simoni, scomparso domenica 28 agosto all’età di 85 anni.

 

Anche Nerbini, come Simoni, è «figlio» della diocesi di Fiesole, dove è stato, come il suo predecessore, vicario generale. Per la differenza di età, Nerbini del 1954, il vescovo emerito del 1937, i due non hanno mai incrociato le loro strade all’interno della Chiesa fiesolana. Quando l’attuale vescovo di Prato decise di entrare in Seminario, Simoni era appena arrivato alla guida della nostra diocesi, ma certamente per via dell’impegno di Nerbini all’interno dell’Opera La Pira e nell’Azione Cattolica, Simoni aveva avuto modo di conoscere quello che alcuni anni più tardi sarebbe diventato il suo successore.

 

«In questo momento i miei sentimenti credo siano quelli di tutta la città e interpretano quelli della città nelle sue varie componenti. C’è un grande dolore perché certamente monsignor Simoni era una personalità che si faceva amare ed era stata particolarmente nel cuore, nella esperienza e nel tessuto vitale di questa Città come di questa Chiesa. Quindi ne sentiamo già la mancanza, ma al tempo stesso guardiamo a questa sua eredità spirituale e umana come a qualcosa di talmente importante alla quale ancora attingere abbondantemente».

 

Nerbini ha sottolineato come Simoni abbia incarnato il tessuto di questa città nel corso del suo lungo episcopato durato vent’anni. «Ha saputo interpretare al meglio da una parte la lettura di una realtà tanto complessa nelle sue pieghe sopratutto sociali, politiche ed economiche, dall’altra ha saputo indicare con una certa forza e lungimiranza alcune strade che potevano essere a suo tempo percorse per vedere di far sì che questa città potesse trovare uno stile di vita e una soluzione dei propri problemi che le permettesse una vita migliore, una vita buona per tutti».

 

Infine un invito ai pratesi che si stanno preparando per dare un addio corale al vescovo Gastone: «Il mio invito è quello che i pratesi hanno fatto fin dalla prima notizia della sua morte, attraverso una partecipazione discreta ma massiccia a questo dolore. E poi la preghiera, non c’è modo migliore per salutare un amico, un pastore, un padre, un fratello di quello della preghiera che ci consente di fare memoria e di mantenere viva la comunione».

È morto mons. Gastone Simoni, per venti anni vescovo di Prato

La Diocesi di Prato piange la scomparsa del Vescovo emerito mons. Simoni, che l’ha guidata per ben venti anni, dal 1992 al 2012. La morte, a 85 anni, è avvenuta questa sera, alle 20,20, presso la Casa di Cura di Villa Torrigiani, a Fiesole (FI), città nella quale si era ritirato dopo aver lasciato per motivi di età la Chiesa pratese. Il presule era stato colpito da un ictus intorno alla metà di agosto e subito era risultata evidente l’irreversibilità della situazione. Il grave episodio era seguito ad un precedente ictus, dal quale si era – sebbene per poche settimane – parzialmente ripreso.
La notizia è stata data poco fa dal Vescovo di Prato mons. Giovanni Nerbini ai sacerdoti della Diocesi e si sta diffondendo, tramite i sociali e gli organi di informazione, tra i pratesi e fuori Prato.

 

Simoni è stata una figura amata e popolarissima di Pastore, stimata trasversalmente dai pratesi, credenti e non, come punto di riferimento morale autorevole in due decenni cruciali di profondi cambiamenti sociali. Per questo impegno, il Comune di Prato, al termine del suo mandato episcopale, volle insignirlo della cittadinanza onoraria, un riconoscimento concesso, nella storia della città, a pochissimi personaggi.
Instancabile tessitore di relazioni sociali e di iniziative di inclusione e di carità – il “bene comune” è stato il faro costante del suo episcopato – è stato una figura molto conosciuta a livello regionale e anche nazionale per il suo spessore spirituale e la sua statura culturale: è stato considerato uno dei massimi esperti della Dottrina Sociale della Chiesa in Italia e, per il suo lungo impegno di animazione e di accompagnamento morale dei cattolici impegnati in politica – fondò la rivista e il movimento “Supplemento d’anima” – un apostolo del cattolicesimo sociale.
Unire la parola – a cominciare da quella della Sacra Scrittura – al pane spezzato: è stata questa la cifra del suo ministero di prete e di Vescovo. Coscienza, spesso critica, della comunità pratese, la sua voce si è levata chiara per la difesa della vita come del lavoro, degli immigrati e contro lo sfruttamento, per i poveri e a favore degli imprenditori¬ che investono e creano occupazione.

 

ESPOSIZIONE DELLA SALMA E FUNERALE

La salma del vescovo emerito di Prato monsignor Gastone Simoni sarà esposta a partire dalle ore 17 di oggi, lunedì 29 agosto, nella cattedrale di Fiesole, diocesi di cui era originario ed è stato vicario generale; alle 21 ci sarà una veglia di preghiera.

Domani, martedì 30 agosto, la cattedrale di Fiesole è aperta dalle ore 8. Nel pomeriggio, alle ore 15, solenne messa di suffragio presieduta dal vescovo di Fiesole monsignor Stefano Manetti e concelebrata dal vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini insieme ai vescovi di origine fiesolana.

Alle 17,30 la salma di monsignor Simoni arriverà a Prato e sosterà nella chiesa di San Domenico per essere esposta alla preghiera dei fedeli. Alle 21 recita del rosario presieduto dal vescovo Giovanni Nerbini. La chiesa sarà aperta fino a mezzanotte.

I funerali si terranno mercoledì 31 agosto alle 10,30 nella cattedrale di Prato, dove la salma verrà trasferita dalle ore 7 della mattina.

 

Epifania, le comunità straniere in Duomo per la «Messa dei Popoli». Poi premiazione dei presepi ed estrazione della lotteria

Nel giorno dell’Epifania la Chiesa di Prato celebra in cattedrale la messa dei popoli. Anche quest’anno le comunità cattoliche straniere presenti in città si ritrovano il 6 gennaio in occasione della «manifestazione di Gesù alle genti». Sarà un pomeriggio di festa nel segno dell’integrazione, della tradizione e della solidarietà. Al termine della funzione sono previsti due eventi molto attesi: la proclamazione della parrocchia vincitrice del concorso dei presepi e l’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria di Natale.

 

Ecco il programma di sabato 6 gennaio

 

La messa dei popoli. Alle 15,30, in duomo, il vescovo Franco Agostinelli presiede una messa internazionale multilingua animata dai canti e dalle preghiere delle cappellanie straniere. La prima lettura sarà in inglese e la seconda in cinese, mentre il Vangelo sarà proclamato in italiano. Saranno presenti le comunità: nigeriana, cinese, rumena, filippina, pakistana, polacca e ucraina.
«L’Epifania ci ricorda che siamo tutti fratelli davanti a Dio – spiega mons. Santino Brunetti, vicario episcopale per gli immigrati – e ancora una volta vogliamo ricordare che Gesù è venuto per tutti, senza distinzioni di razza o provenienza».
Per la Diocesi di Prato la solennità coincide con la «Giornata del migrante e del rifugiato» (che cade il 14 gennaio).

 

 

 

Concorso presepi. Al termine della messa dei popoli la festa si sposta sul sagrato del duomo. La prima iniziativa è nel segno della tradizione: i bambini presenti in piazza sono chiamati a dare un bacio alla statua di Gesù Bambino. Il momento sarà allietato dai canti e dalle danze promosse dalla comunità nigeriana assieme a quella rumena e filippina.
Poi monsignor Agostinelli proclamerà i primi tre classificati nel concorso diocesano dei presepi delle parrocchie. In gara ci sono una trentina di elaborati realizzati dai gruppi di catechismo. Si tratta delle Natività che per un mese sono state in mostra all’interno dell’oratorio della Madonna del Buon Consiglio in via Garibaldi. Una esposizione vistata da più di tremila persone. Davvero un successo, andato oltre le aspettative dell’Ufficio catechistico diocesano, promotore del concorso. La premiazione dei vincitori si terrà sabato 13 gennaio dalle 15 alle 18 alla parrocchia delle Fontanelle con una grande festa aperta a tutti i bambini delle parrocchie.

 

Lotteria di Natale. Lanciata nel giorno dell’Immacolata, la Lotteria della Diocesi sta per arrivare al giorno dell’estrazione. Dopo la proclamazione dei vincitori del concorso dei presepi sapremo chi si sarà aggiudicato la Hyundai i10 messa in palio da Lenzi Automobili. Sul sagrato del duomo verranno sistemate quattro urne contenenti delle palline numerate. Ad un bambino, scelto tra quelli presenti in piazza, verrà chiesto di estrarre per primo il numero di serie e la lettera, poi le centinaia, le decine e le unità dei sei biglietti vincenti.
Oltre alla Hyundai ci sono altri premi in palio: il secondo è una settimana per due persone all’Hotel Croda Rossa a Carbonin sulle Dolomiti; il terzo una settimana per due persone alla Versiliana a Marina di Pietrasanta. Il quarto premio è un tappeto persiano (valore mille euro), il quinto un cesto di specialità natalizie e il sesto è un buono da cento euro spendibile alla Libreria Cattolica.
I biglietti, dal costo di cinque euro, saranno acquistabili in piazza Duomo sabato 6 gennaio fino ad un’ora prima dell’estrazione. Le serie vincenti saranno pubblicate sul sito della diocesi (diocesiprato.it) e sui siti di informazione locale.

 

Doppio anniversario di ordinazione episcopale. Il 6 gennaio è una data importante per monsignor Agostinelli. Quel giorno, nel 2002, Giovanni Paolo II lo ordinò vescovo in San Pietro. Allora il Presule era destinato alla diocesi di Grosseto, dove sarebbe rimasto per dieci anni prima di arrivare a Prato, in sostituzione di mons. Gastone Simoni, che per una singolare coincidenza ricevette l’ordinazione episcopale il 6 gennaio di dieci anni prima, nel 1992.

Doppio anniversario episcopale per Gastone e Franco

Il 6 gennaio la nostra Chiesa festeggia un doppio anniversario. Quel giorno, a dieci anni di distanza l’uno dall’altro, sono stati ordinati vescovi monsignor Gastone Simoni e monsignor Franco Agostinelli. L’attuale vescovo di Prato ricevette l’ordinazione episcopale nel 2002, quindi nel 2017 saranno passati quindici anni da quel momento, mentre per monsignor Simoni arrivò nel 1992. E dunque il vescovo emerito si appresta a festeggiare 25 anni da vescovo. Nel ’92 e nel 2002, nella basilica di San Pietro a Roma, sul capo di entrambi si posarono le mani di Giovanni Paolo II.
La speciale ricorrenza sarà celebrata il giorno dell’Epifania in cattedrale con una messa di ringraziamento concelebrata dai due vescovi nel pomeriggio alle 15,30. Un evento importante al quale è invitata a partecipare tutta la comunità ecclesiale.
Per il vescovo Gastone l’anniversario può essere considerato un po’ come le «nozze d’argento» con l’episcopato, durato a Prato venti anni, dal 1992, anno anche del suo ingresso in diocesi, fino al 29 settembre del 2012, quando comunicò la nomina del suo successore a seguito delle dimissioni presentate a Benedetto XVI al compimento del suo 75esimo anno di età. Nato a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo ma nel territorio diocesano di Fiesole, il prossimo 9 aprile mons. Simoni compirà 80 anni. Altro importante traguardo che cadrà nel 2017.
Per monsignor Simoni il 1992 fu un anno molto intenso e importante. Nel mese di luglio, si recò in visita ai missionari diocesani in Ecuador e a settembre istituì il Centro culturale cattolico, la Scuola diocesana di Teologia, la commissione per la Pastorale dei migranti e quelle del Culto mariano, santi diocesani e pellegrinaggi, nonché la commissione per la Pastorale del tempo libero e dello sport. Mentre ad ottobre emanò il decreto con cui suddivise la diocesi in sei zone pastorali.
Ricordiamo anche la richiesta che il vescovo Gastone fece ai pratesi il giorno del proprio ingresso, il 23 febbraio 1992: «Fate qualcosa di bello per il regno di Dio». Una espressione, come disse mons. Simoni in una intervista rilasciata a Toscana Oggi alla vigilia del suo saluto alla diocesi, ripresa dal titolo di un libro su Madre Teresa. «Una frase che poi ho ripetuto più volte in pubblico – disse – agli adulti, ai ragazzi delle cresime, nei vari incontri. Vuol dire qualcosa di bello, di buono, di utile nel senso più profondo, per gli altri, per il prossimo. Non c’è qualcosa di bello per Dio che non diventi qualcosa di bello per gli altri».