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Una fiaccolata per la pace senza slogan né bandiere

L’hanno chiamata una fiaccolata «a voce bassa», senza slogan, né bandiere, per dire insieme sì alla pace e no alla violenza. È la convocazione che il comitato della Luce di Betlemme ha scritto per invitare tutti i cittadini e le cittadine di Prato a partecipare all’accoglienza della fiammella che ogni anno arriva in città proveniente dalla Terra Santa.

 

L’appuntamento è per domenica 17 dicembre alle 16,30 in piazza del Mercato Nuovo dove arriverà la Luce di Betlemme portata dagli scout. Alle 17 inizio della fiaccolata silenziosa fino a piazza Duomo, dove ad accogliere i partecipanti ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. La fiamma, proveniente dalla grotta della Natività a Betlemme, sarà collocata in cattedrale, vi rimarrà fino a Natale e potrà essere portata a casa con una lanterna.

 

Gli scout arriveranno a Prato scendendo a piedi dal Borgo TuttoèVita nel Comune di Cantagallo, con partenza alle 9 del mattino. Il gruppo farà tappa alla chiesa di Sofignano alle 11,30 e alle 15 a Canneto. Chi lo desidera può unirsi liberamente alla camminata.

 

La notizia dell’iniziativa, diffusa via social, sta suscitando interesse e raccogliendo numerose adesioni. Il proposito, come si legge sul volantino che sta girando sui vari gruppi whatsapp dell’associazionismo pratese, è quello di esprimere pubblicamente «un collettivo sì a un’alternativa ad ogni violenza, dal medio oriente all’Ucraina, dalle nostre case alle nostre relazioni».

 

Ricordiamo cos’è la Luce di Betlemme. L’idea della sua diffusione in tutte Europa nasce in Austria. In occasione dell’Avvento, gli scout austriaci volano a Betlemme, nella basilica della Natività, e lì nel luogo dove è nato Gesù accendono una lanterna con la fiamma della lampada perennemente accesa grazie all’olio donato, a turno, da tutte le nazioni cristiane della Terra. È la Luce della Pace che viene portata a Linz e poi distribuita durante la novena di Natale in moltissime chiese europee. Per farla arrivare in Italia gli scout di lingua tedesca salgono su un treno che attraversa da nord a sud il nostro Paese, fermandosi nelle stazioni principali per diffondere così la fiammella proveniente da Betlemme. Si tratta della luce di Cristo che passa di mano in mano come gesto di pace e di speranza.

 

Arriva a Prato la Luce di Betlemme: accoglienza in Duomo con una messa e a sera in Sant’Agostino con una veglia interreligiosa

La Luce della Pace proveniente da Betlemme si è messa in viaggio e farà tappa a Prato. Ogni anno, nel periodo d’Avvento, gli scout austriaci si recano in Terra Santa per accendere una lanterna con la fiammella che arde perennemente nella chiesa della Natività, nel luogo dove una antica tradizione ricorda la nascita di Gesù. Quella luce viene diffusa in tutto il mondo e sabato 16 dicembre arriverà in Italia e nella nostra città.

 

I «tedofori» della Luce della Pace viaggiano in treno e arriveranno alla stazione centrale intorno alle ore 12. Ad accogliere la fiammella ci saranno gli scout del Masci e dell’Agesci di Prato. Poi il giorno stesso sono stati promossi due appuntamenti per la distribuzione della Luce. Si tratta di una tradizione molto sentita in città, che esiste da oltre vent’anni ed è attesa dai fedeli di molte parrocchie pratesi.

 

In duomo con il Vescovo. Alle 18, in cattedrale, il vescovo Franco Agostinelli presiede la messa prefestiva. In questa occasione verrà portata all’altare la Luce della Pace. La celebrazione è animata dagli otto gruppi scout Agesci della zona di Prato. Chi volesse partecipare è invitato a portare con sé una lanterna, in modo da poter riportare a casa la fiammella di Betlemme. La distruzione della Luce andrà avanti tutta la settimana di Natale e sarà curata dai Cavalieri del Sacro Cingolo, che mettono a disposizione delle piccole lampade. Le offerte raccolte saranno destinate ai bisogni della cattedrale.

 

A sera la cerimonia della Luce diventa interreligiosa. Alle 21, nel salone della parrocchia di Sant’Agostino, dopo il buon successo dello scorso anno, viene riproposta la veglia promossa da Associazione don Chiodaroli, Masci, Agesci e 100% Scout, in collaborazione con don Matteo Pedrini dei Ricostruttori nella Preghiera. Partecipano i rappresentanti delle principali confessioni religiose presenti in città, che a turno animeranno un momento di riflessione e preghiera per la pace e la fratellanza secondo la propria tradizione. Assieme al vescovo Agostinelli hanno assicurato la loro presenza i buddisti cinesi, la comunità ortodossa, il pastore evangelico Mario Affuso e l’imam pakistano Ahmad Mofeed. Sono previsti interventi musicali eseguiti dalla violoncellista Giuditta Ara della scuola musicale Giuseppe Verdi.