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«Noi ci siamo». La Chiesa di Prato in dialogo con le persone omosessuali

«Noi ci siamo». Con questa semplice comunicazione la Diocesi di Prato intende offrire accoglienza e ascolto alle persone omosessuali che desiderano avere un dialogo e un confronto con la Chiesa. Questo servizio di accompagnamento pastorale era già stato annunciato nei mesi scorsi, il vescovo Giovanni Nerbini fin dal suo arrivo a Prato, nel settembre di due anni fa, aveva anticipato l’intenzione di dar vita a una iniziativa dedicata a fede e omosessualità. «Prima a queste persone si diceva: “Mi spiace, la Chiesa dice questo”. Invece credo che, prima di rispondere così, occorra dire: “Dio ti vuole bene, non sei un biscotto bruciato, perché per il Signore tutti i biscotti sono buoni”», disse monsignor Nerbini parlando durante il suo primo convegno pastorale da Vescovo.

 

Del servizio, possiamo chiamarlo così, simile a quelli promossi nei vari ambiti della pastorale, si occuperà monsignor Basilio Petrà, sacerdote diocesano, preside della Facoltà teologica dell’Italia centrale e tra i massimi esperti di teologia morale. «È da molto tempo che la Diocesi di Prato aveva in mente di fare qualcosa del genere – spiega monsignor Petrà – e l’impulso decisivo è stato Amoris Laetitia di papa Francesco dove è scritto che “ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione”». La Chiesa pratese dunque si inserisce in questa direzione: «quella di accompagnare le persone omosessuali perché possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio nella loro vita», sottolinea mons. Petrà.

 

Chi può rivolgersi al servizio. «Chiunque desidera mettersi in contatto con me per condividere pensieri, per chiarire il rapporto tra la fede e la propria condizione, o semplicemente per parlare del proprio modo di vivere la fede, può scrivere una email e così potremo iniziare un rapporto di conoscenza reciproca», dice mons. Petrà.
L’indirizzo email è noicisiamo@diocesiprato.it, un canale di comunicazione gestito direttamente dal sacerdote incaricato del servizio. L’idea del Vescovo è anche quella di aprire questo luogo di ascolto e accoglienza anche ai genitori con figli omosessuali e a chiunque desidera avere un colloquio o uno scambio con i rappresentanti della Chiesa per conoscere e approfondire la condizione omosessuale.

 

 

Scuola di Teologia, al via l’anno accademico. La prolusione affidata a Batisti: «Dialogo in musica tra cattolici e protestanti»

Anno accademico al via anche la Scuola diocesana di teologia diretta dal canonico Marco Pratesi. Come da tradizione la prima lezione sarà una serata-evento aperta a tutti gli interessati. L’appuntamento è per giovedì 26 ottobre alle 21 nel salone vescovile con un tema particolare: «A 500 anni dalla Riforma: la musica, ponte tra cattolici e evangelici». Relatore Alberto Batisti, direttore artistico della Camerata Strumentale Città di Prato. Dunque la teologia, lo studio e l’approfondimento della fede quest’anno saranno declinati in musica, intesa come mezzo e strumento di comunicazione ecumenica tra cristiani appartenenti a chiese diverse.

 
«Batisti è un profondo conoscitore della musica e della cultura tedesca – dice il canonico Marco Pratesi -, anche noi volevamo ricordare l’anniversario della riforma luterana e abbiamo pensato a questa originale, e crediamo interessante, chiave di lettura».
Per la Scuola di teologia, presente in diocesi da più di vent’anni, sta per iniziare il secondo anno del triennio. La classe è unica ma è sempre possibile iscriversi e prendere parte ai corsi dopo un breve periodo di aggiornamento per essere al pari con gli altri studenti. Attualmente sono in venticinque a frequentare le lezioni. «Un gruppo numericamente buono – afferma ancora il direttore – ma potremmo essere di più, rinnovo l’invito a catechisti, ministri straordinari, accoliti, lettori e futuri diaconi a partecipare. Avere una formazione teologica è fondamentale per coloro che sono in cammino per ricevere un ministero».

 
Anche quest’anno ci sono le proposte dei «corsi singoli», cicli di quattro lezioni su un tema specifico aperti a tutti, anche a coloro che non frequentano la Scuola. Si comincia con «Introduzione all’Ortodossia. Le varie fasi del dialogo ecumenico tra cattolicesimo e ortodossia». Docente è uno dei massimi esperti dell’argomento: mons. Basilio Petrà, neo preside della facoltà teologica dell’Italia centrale. Le lezioni si tengono il martedì alle ore 21 in queste date: 7, 14, 21 e 28 novembre, presso la parrocchia di Santa Maria del Soccorso (l’iscrizione ha un costo di 10 euro). Il canonico Marco Pratesi presenta un corso relativo alle «Pagine sull’amore nei Padri latini». Lo spunto è l’Amoris Laetitia di papa Francesco, la proposta è quella di leggere e commentare i testi patristici di Agostino, Gregorio Magno e altri padri della Chiesa sul tema dell’amore. L’appuntamento è alle 21 di lunedì 19 e 26 febbraio, poi il 5 ed il 12 marzo. La partecipazione è gratuita.

 
Per informazioni e iscrizioni relative alla Scuola di teologia contattare la segreteria, che si trova in via Roma, 186, presso l’ufficio parrocchiale di Santa Maria del Soccorso, 0574-607219 (pagina web della Scuola). Orario: dal lunedì al venerdì dalle 18,15 alle 19,15 (escluso festivi e feste liturgiche).