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Giacomo, Carlos, Massimiliano e Fulvio diventano sacerdoti

La chiesa di Prato è pronta ad accogliere quattro nuovi sacerdoti. Sabato 29 maggio i diaconi Giacomo Aiazzi, Carlos Orea Fuentes, Massimiliano Ricci e Fulvio Panzi arriveranno alla tappa più importante del loro percorso: diventeranno sacerdoti per le mani del vescovo Giovanni Nerbini. La celebrazione si terrà alle ore 10 in Cattedrale e sarà trasmessa in diretta su Tv Prato (canale 74 del digitale terrestre o in streaming su www.tvprato.it). Concelebrano il rettore don Daniele Scaccini e il clero diocesano.
Non è frequente, almeno negli ultimi tempi, che vengano ordinati sacerdoti quattro seminaristi in una volta sola. L’ultima volta fu diciotto anni fa, nel 2003.
Per Giacomo, Carlos, Fulvio e Massimiliano, ordinati diaconi lo scorso 24 ottobre, la strada verso il sacramento dell’ordine è stata particolarmente tortuosa, l’emergenza sanitaria legata al Covid ha allungato e reso incerti i tempi dell’ultima parte del cammino. Ma adesso ci siamo, il grande giorno è arrivato. Emozione, gratitudine e tanta gioia. Questi i sentimenti dei quattro diaconi alla vigilia della loro ordinazione sacerdotale.

 

Carlos, Massimiliano, Giacomo e Fulvio

 

Ecco chi sono i quattro futuri sacerdoti

Giacomo Aiazzi è il più giovane del gruppo, ha 30 anni, si è formato nella parrocchia di San Pio X alle Badie, è laureato in lingue (inglese e russo) e ha appena iniziato lo studio per avere la licenza in teologia biblica alla Gregoriana.

Carlos Orea Fuentes ha 35 anni, è originario della regione di Veracruz in Messico, ed è arrivato a Prato nel 2011. In patria ha studiato Filosofia e adesso sta lavorando alla tesi di baccalaureato in teologia. È impegnato nel servizio alla parrocchia dei Santi Martiri.

Massimiliano Ricci ha 50 anni, viene da una esperienza di dodici anni nei Cappuccini, poi ha maturato la scelta di diventare sacerdote diocesano. Prima della sua vocazione ha lavorato per anni come elettricista ed è originario della parrocchia di Grignano. Da seminarista è impegnato a San Pietro a Mezzana.

Fulvio Panzi ha 51 anni, arriva da Capalle (Campi Bisenzio, nella diocesi di Firenze) e si è formato nella parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta. Ha un passato come ragioniere ed è entrato nel nostro seminario nel 2013. Attualmente presta servizio a Santa Maria della Pietà.

Le prime messe dei neo sacerdoti saranno celebrate il giorno successivo la loro ordinazione, domenica 30 maggio: Giacomo alle 10 a Grignano; Massimiliano alle 11,30, sempre a Grignano; Carlos ai Santi Martiri alle 11,30 e Fulvio a Capalle alle ore 11.

Tre nuovi diaconi per la Chiesa di Prato

Importante appuntamento per la Chiesa di Prato. Domenica 14 ottobre il vescovo Franco Agostinelli ordinerà tre nuovi diaconi. Si tratta di tre seminaristi: Silvano Pagliarin, Reji Thomas Vechoor e Alberto Pintus. I candidati riceveranno il diaconato all’interno di una messa celebrata in cattedrale alle ore 16.

 
Originario di Soave, in provincia di Verona, Silvano Pagliarin ha 44 anni, ha conseguito il baccalaureato a Padova e presta servizio alla parrocchia di Santa Maria della Pietà. Viene dall’esperienza dei Discepoli dell’Annunciazione, così come Reji Thomas Vechoor, 44 anni originario dell’India, che ha il baccalaureato ed è impegnato all’oratorio di Sant’Anna. Alberto Giuseppe Pintus invece ha 55 anni, è nato a Sassari e proviene dal mondo del lavoro, per alcuni anni è stato presidente della cooperativa sociale Humanitas. Dallo scorso giugno è vice direttore della Caritas diocesana. Prima di arrivare a Prato ha avuto una lunga esperienza nella Compagnia di Gesù dove ha conseguito la licenza in Liturgia pastorale a Padova.

 

 

 

Il seminarista Marco Galgano sarà sacerdote. L’ordinazione domenica in cattedrale per le mani del vescovo Agostinelli

Il seminarista Marco Galgano si appresta a diventare sacerdote della Diocesi di Prato. Domenica 17 dicembre alle ore 16 in cattedrale ci sarà la messa solenne di ordinazione presieduta dal vescovo Franco Agostinelli.

 

Quaranta anni, originario di Barberino di Mugello, Marco Galgano è entrato nel 2012 nel seminario di Prato e lo scorso 25 giugno è diventato diacono. Prima di intraprendere il cammino sacerdotale ha lavorato come perito informatico. Poi, dopo essere entrato in contatto con la parrocchia di Santa Maria delle Carceri, ha iniziato a studiare teologia ed è maturata in lui la vocazione. Da seminarista ha prestato servizio a Coiano e Grignano, attualmente si sta impegnando nell’oratorio di Sant’Anna.

 

«Ogni giorno sto a contatto con i ragazzi e questo mi piace molto», sottolinea. Sarai il prete dei giovani? «No, mi pare riduttivo – afferma -, voglio avere attenzione per tutti, un sacerdote deve avvicinare tutti, specialmente gli ultimi». Chi è per te il sacerdote? Marco ci pensa un attimo e poi dice: «È un amico di Gesù attento alle persone. Essere prete vuol dire mettersi al servizio del prossimo, l’ho capito con il diaconato».
Stare con i ragazzi è anche molto formativo, «perché non hanno peli sulla lingua e ti dicono tutto in faccia – aggiunge Galgano -, alcuni mi hanno detto: ma chi te lo fa fare di diventare prete? E io rispondo loro: perché sono felice. Ecco, lo ripeto, l’elemento fondamentale in questa scelta è la gioia ed è significativo che la mia ordinazione avvenga la terza domenica di Avvento, che ruota proprio attorno al tema della gioia cristiana».

 

Come avvenne per il diaconato, è probabile che anche per l’ordinazione sacerdotale la cattedrale sia piena di giovani, in particolare dell’oratorio di Sant’Anna. Ci sarà anche un pullman di amici proveniente da Barberino e non mancheranno i familiari del novello sacerdote.
La prima messa di don Marco Galgano sarà celebrata domenica 24 dicembre alle 10,30 nella basilica di Santa Maria delle Carceri.