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Papa Francesco risale sull'elicottero

Il Papa ha dato un… passaggio in elicottero al vescovo Franco Agostinelli

«Una grande gioia del cuore». Riassume così, ancora emozionato, il vescovo di Prato Franco Agostinelli l’ora storica vissuta dalla Chiesa e dalla città di Prato questa mattina. Raggiunto da Tv Prato in diretta a Firenze, appena terminato l’incontro in Santa Maria del Fiore del Convegno ecclesiale nazionale, il presule è raggiante per l’incontro vissuto a Prato con il Santo Padre. «Un abbraccio straordinario del Papa alla nostra città – commenta – che la nostra città ha ricambiato con una partecipazione e un affetto corali».

Per Agostinelli l’emozione, se possibile, è stata ancora più grande: prima in città accanto al Pontefice sulla Papamobile, poi di nuovo vicino a lui sull’elicottero verso Firenze. «Purtroppo non c’è stato molto tempo per parlare con il Papa sull’elicottero – ha raccontato il Vescovo – dati i tempi ristretti del tragitto da Prato a Firenze. Io l’ho di nuovo ringraziato per tutto, e gli ho messo in rilievo le caratteristiche di Prato, città del lavoro. Il Pontefice mi ha detto che avrebbe voluto spendere più parole sulla tematica del lavoro, durante il suo discorso, ma non ha potuto a causa delle tempistiche ristrette. Sì, davvero una grande emozione».
Proprio per la partecipazione al Convegno ecclesiale nazionale – che questa mattina con la visita del Papa ha vissuto il suo momento culminante – mons. Agostinelli non si è potuto soffermare a Prato per commentare a caldo con i giornalisti. Anzi, il Santo Padre gli ha dato un… passaggio a bordo dell’elicottero dell’Aeronautica Militare Italiana e così in otto minuti è volato sul capoluogo toscano.

«Adesso sta a noi – ha spiegato il Vescovo – sviluppare quanto ci ha detto il Papa, sta a noi iniziare un vero e proprio percorso a partire dalle riflessioni svolte da Francesco su quelle che sono le tematiche essenziali di tutta la proposta cristiana. Abbiamo vissuto una bella mattinata, ma è nostro compito fare sì che tutto questo non rimanga a livello di una mera emozione».
Infine i ringraziamenti: «Se questa bellissima ora ha visto una straordinaria partecipazione di popolo e una ottima organizzazione, è merito del lavoro di squadra che la Diocesi, il Comune con in testa il sindaco Biffoni e l’assessore delegato Faltoni, tutte le istituzioni, la Questura e le altre Forze dell’Ordine, i volontari hanno saputo realizzare. A tutti va il mio grazie più sincero. Continuiamo a lavorare insieme. Quello che abbiamo realizzato è un “modello” di vita comunitaria che non va abbandonato».

Agostinelli e Papa Francesco

L’emozione del vescovo Franco Agostinelli in volo con Papa Francesco

«Una grande gioia del cuore». Riassume così, ancora emozionato, il vescovo di Prato Franco Agostinelli l’ora storica vissuta dalla Chiesa e dalla città di Prato questa mattina. Raggiunto da Tv Prato in diretta a Firenze, appena terminato l’incontro in Santa Maria del Fiore del Convegno ecclesiale nazionale, il presule è raggiante per l’incontro vissuto a Prato con il Santo Padre. «Un abbraccio straordinario del Papa alla nostra città – commenta – che la nostra città ha ricambiato con una partecipazione e un affetto corali».

Per Agostinelli l’emozione, se possibile, è stata ancora più grande: prima in città accanto al Pontefice sulla Papamobile, poi di nuovo vicino a lui sull’elicottero verso Firenze. «Purtroppo non c’è stato molto tempo per parlare con il Papa sull’elicottero – ha raccontato il Vescovo – dati i tempi ristretti del tragitto da Prato a Firenze. Io l’ho di nuovo ringraziato per tutto, e gli ho messo in rilievo le caratteristiche di Prato, città del lavoro. Il Pontefice mi ha detto che avrebbe voluto spendere più parole sulla tematica del lavoro, durante il suo discorso, ma non ha potuto a causa delle tempistiche ristrette. Sì, davvero una grande emozione».
Proprio per la partecipazione al Convegno ecclesiale nazionale – che questa mattina con la visita del Papa ha vissuto il suo momento culminante – mons. Agostinelli non si è potuto soffermare a Prato per commentare a caldo con i giornalisti. Anzi, il Santo Padre gli ha dato un… passaggio a bordo dell’elicottero dell’Aeronautica Militare Italiana e così in otto minuti è volato sul capoluogo toscano.

«Adesso sta a noi – ha spiegato il Vescovo – sviluppare quanto ci ha detto il Papa, sta a noi iniziare un vero e proprio percorso a partire dalle riflessioni svolte da Francesco su quelle che sono le tematiche essenziali di tutta la proposta cristiana. Abbiamo vissuto una bella mattinata, ma è nostro compito fare sì che tutto questo non rimanga a livello di una mera emozione».
Infine i ringraziamenti: «Se questa bellissima ora ha visto una straordinaria partecipazione di popolo e una ottima organizzazione, è merito del lavoro di squadra che la Diocesi, il Comune con in testa il sindaco Biffoni e l’assessore delegato Faltoni, tutte le istituzioni, la Questura e le altre Forze dell’Ordine, i volontari hanno saputo realizzare. A tutti va il mio grazie più sincero. Continuiamo a lavorare insieme. Quello che abbiamo realizzato è un “modello” di vita comunitaria che non va abbandonato».

Papa Francesco sul pulpito di Donatello

Il discorso di Papa Francesco dal pulpito Donatello

Si è presentato come un «pellegrino venuto in questa città ricca di storia e di bellezza», e ha lanciato ai pratesi il suo messaggio di speranza, di coraggio e di apertura al prossimo e all’ultimo. «Uscire vuol dire rischiare, ma non c’è fede senza rischio» ha detto invitando il popolo cristiano ad una rinnovata passione missionaria. Tanti i riferimenti a Prato nel discorso alla città pronunciato da Papa Francesco dal pulpito e molti gli apprezzamenti per una città che non ha dimenticato la solidarietà e la carità nell’affrontare la crisi. «Per un discepolo di Gesù nessun vicino può diventare lontano. Anzi, non esistono lontani che siano troppo distanti, ma soltanto prossimi da raggiungere. Vi ringrazio per gli sforzi costanti che la vostra comunità attua per integrare ciascuna persona, contrastando la cultura dell’indifferenza e dello scarto. In tempi segnati da incertezze e paure, sono lodevoli le vostre iniziative a sostegno dei più deboli e delle famiglie, che vi impegnate anche ad «adottare»».
Chiaro, in questo senso, il riferimento all’opera segno voluta dalla Diocesi per il dono di benvenuto al Santo Padre: «Adotta una famiglia», la raccolta fondi per sostenere l’Emporio della Solidarietà.

«Mentre vi adoperate nella ricerca delle migliori possibilità concrete di inclusione – ha proseguito Papa Francesco – non scoraggiatevi di fronte alle difficoltà. Non rassegnatevi davanti a quelle che sembrano difficili situazioni di convivenza; siate sempre animati dal desiderio di stabilire dei veri e propri «patti di prossimità». E anche qui, una sorta di risposta al patto per il buon lavoro, che si sono impegnati a rinnovare i rappresentanti del mondo del lavoro nella lettera scritta a Papa Francesco.

Poi il richiamo forte del Papa alla dignità del lavoro: «La sacralità di ogni essere umano richiede per ognuno rispetto, accoglienza e un lavoro degno – ha detto Francesco -. Mi permetto di ricordare adesso i 5 uomini e le due donne di cittadinanza cinese morti due anni fa a causa di incendio in una fabbrica industriale di Prato. Vivevano e dormivano all’interno dello stesso capannone in cui lavoravano. In un piccolo dormitorio ricavato in cartone e cartongesso. Questa è una tragedia dello sfruttamento e delle condizioni umane di vita e questo non è lavoro degno. La vita di ogni comunità esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione, il cancro dello sfruttamento umano e lavorativo e il veleno dell’illegalità. Dentro di noi e insieme agli altri, non stanchiamoci mai di lottare per la verità!»

Un forte monito dunque alla legalità e alla dignità del lavoro, e alla dirittura morale, che ha raccolto un lungo applauso – uno dei molti – da parte di Piazza Duomo.
Infine, un messaggio di speranza per i giovani, pronunciato a braccio: «Mi hanno detto che vi siete raccolti in preghiera per me stanotte. Grazie per la veglia di preghiera di voi giovani». Giovani che hanno risposto con un applausi e un vero e proprio tripudio di gioia.
«Incoraggio tutti, soprattutto voi giovani, a non cedere mai al pessimismo e alla rassegnazione – ha proseguito Papa Francesco – Maria è colei che con la preghiera e con l’amore, in un silenzio operoso, ha trasformato il sabato della delusione nell’alba della risurrezione. Se qualcuno si sente affaticato e oppresso dalle circostanze della vita, confidi nella nostra Madre, che è vicina e consola. Sempre ci rincuora e ci invita a riporre fiducia in Dio: suo Figlio non tradirà le nostre attese e seminerà nei cuori una speranza che non delude. Grazie».

Papa Francesco Saluta

Tutto quello che c’è da sapere sulla visita di Papa Francesco

Ci siamo. Domani l’elicottero di Papa Francesco atterrerà allo stadio Lungobisenzio e poi il Pontefice raggiungerà piazza Duomo per parlare ai pratesi dal pulpito di Donatello. Nella mente degli adulti c’è ancora il ricordo della splendida giornata di 29 anni fa, quando Giovanni Paolo II incontrò la città il 19 marzo 1986 con la speranza di poter vivere le stesse emozioni di allora. Nei più giovani c’è l’entusiasmo per l’abbraccio con un Papa amatissimo e carismatico che ha conquistato anche i non credenti con le sue parole di Pastore misericordioso.

«L’attesa per questo grande evento è palpabile, i pratesi sono orgogliosi per questa opportunità che viene offerta loro», osserva il vescovo Franco Agostinelli. E non importa se l’abbraccio ideale con Francesco durerà soltanto un’ora, perché è stato lo stesso Santo Padre a ad aver voluto fortemente questa tappa pratese nell’ambito del Convegno Ecclesiale Nazionale.

 

Oltre 200 giornalisti accreditati

L’importanza dell’evento ha richiamato a Prato più di duecento tra giornalisti, fotoreporter e operatori tv. Oltre alle principali testate nazionali della carta stampata e della televisione, saranno presenti i corrispondenti di agenzia di stampa a livello internazionale come la statunitense Associated Press, la britannica Reuters e l’Agence France-Presse. Ci saranno inoltre la tv tedesca Zdf e quella polacca Tvp.

 

La vigilia della visita

Stasera, alle 21, tutti i giovani della diocesi sono invitati a partecipare alla veglia di preghiera promossa dalla Pastorale giovanile nella chiesa di San Francesco. Sarà presente anche il vescovo Agostinelli, mentre le meditazioni sono affidate a don Alessandro Magherini. Sono attesi centinaia di ragazzi e ragazze, molti dei quali rimarranno a dormire in chiesa e nei locali parrocchiali. Grazie al servizio prestato dagli scout dell’Agesci di Prato, a tutti partecipanti intorno alle 5 del mattino del 10 novembre sarà servita una colazione a base di cornetti caldi.

 

Tutti possono partecipare

È importante ripeterlo, perché ancora, ma per fortuna sono pochi, qualcuno pensa che per entrare in piazza Duomo serva il biglietto: tutti hanno la possibilità di andare in piazza per ascoltare il Papa. Naturalmente la piazza si riempirà fino a esaurimento, quindi ci sarà da arrivare per tempo in modo da avere la certezza di trovare posto. Anche le vie che si immettono in piazza Duomo potranno contenere la folla. Si può salutare Francesco anche lungo il percorso che compirà con la papamobile dallo stadio alla cattedrale (e ritorno).

 

Il percorso della papamobile

Papa Francesco atterrerà con un elicottero dell’Aereonautica Militare Italiana allo Stadio Lungobisenzio intorno alle 7,45. Ad accoglierlo ci saranno il vescovo Franco Agostinelli, il sindaco Matteo Biffoni e il Prefetto Maria Laura Simonetti. Da qui, con la papamobile, sulla quale ci sarà anche mons. Agostinelli, il Santo Padre si avvierà verso piazza del Duomo, percorrendo via Firenze, ponte alla Vittoria, Piazza Europa, Viale Vittorio Veneto, piazza San Marco, viale Piave, piazza San Francesco, via San Bonaventura, via Ricasoli, piazza del Comune, via Cesare Guasti, via Luigi Muzzi, Largo Carducci e giungere così in piazza Duomo. Il percorso dovrebbe durare un quarto d’ora.

 

Le piazze tematiche

I ragazzi che avranno trascorso la notte nella chiesa di San Francesco al mattino si trasferiranno in piazza Santa Maria delle Carceri, che sarà la piazza dedicata ai giovani. I bambini delle scuole primarie, invece, troveranno posto particolarmente allo stadio – a loro sarà riservata la tribuna centrale – e in piazza Europa. In piazza San Marco grazie alla Protezione civile, è stato allestito uno spazio dedicato ai malati e ai disabili, saranno in duecento ad attendere il passaggio del Papa. La Misericordia ha curato il coordinamento del trasporto in collaborazione con Pubblica Assistenza, Croce d’Oro, Croce Rossa e con il supporto dell’Unitalsi. Il servizio è reso possibile grazie all’impegno di oltre cento volontari delle varie associazioni e dall’impiego di cinquanta mezzi per il trasporto socio-sanitario. In questi tre punti saranno posizionati dei maxischermi per seguire tutta la visita.

 

In piazza Duomo e nella Basilica Cattedrale

Il Papa farà il suo ingresso in piazza Duomo e da lì in Cattedrale alle 8. Ad accoglierlo ci saranno il Capitolo dei canonici (i sacerdoti che officiano in duomo), il Consiglio presbiterale (può essere definito come una specie di senato diocesano), alcuni sacerdoti anziani e novelli e le monache di clausura dei monasteri di San Clemente e San Vincenzo. Ci saranno anche venti malati per espressa richiesta di Francesco.

Il Santo Padre entrerà nella Cappella del Sacro Cingolo dove omaggerà la preziosa reliquia della Madonna, simbolo ecclesiale e civile della città, che eccezionalmente sarà collocata sopra l’altare. Per l’occasione l’Amministrazione comunale ha realizzato un nuovo libro degli Atti Ad Ostensionem del Sacro Cingolo mariano, che sarà inaugurato in occasione della visita del Papa. Come previsto dal cerimoniale, il libro sarà firmato dal Pontefice – come fece 29 anni fa Giovanni Paolo II – dal Vescovo, dal Sindaco e dai testimoni.

Dalla Cappella del Sacro Cingolo, Papa Francesco salirà sul pulpito di Donatello e Michelozzo. Il Vescovo Agostinelli porgerà il suo saluto e poi il Santo Padre parlerà alla folla sottostante e a tutti coloro che seguiranno la diretta tv. Questo è il momento più atteso della visita.

Concluso l’intervento Francesco si porterà sul sagrato, qui riceverà l’omaggio di cinquanta persone scelte tra le principali autorità e i rappresentanti delle categorie sociali.

 

Il ritorno allo stadio e la partenza per Firenze

Intorno alle 9 il Santo Padre salirà sulla papamobile per ripercorrere lo stesso itinerario dell’arrivo. Farà il tragitto inverso a quello dell’andata per tornare al Lungobisenzio. Allo stadio sarà salutato dal Vescovo, dal Sindaco e dal Prefetto. Saranno presenti anche tutti i comandanti provinciali delle Forze dell’ordine.

Il Papa è atteso a Firenze intorno alle 9,15 allo stadio Ridolfi per partecipare al Convegno Ecclesiale Nazionale.

 

Come accedere a piazza Duomo

Sono cinque i punti di accesso a piazza del Duomo per le persone che intendono assistere al discorso e alla benedizione che Papa Francesco rivolgerà alla città. L’accesso alla piazza da queste strade, secondo i provvedimenti assunti in materia di sicurezza, sarà possibile senza limitazioni ed esclusivamente a piedi.

Indichiamo di seguito le possibilità di ingresso con il suggerimento del parcheggio più vicino.

Via Garibaldi. Per chi arriva in auto, il parcheggio consigliato è quello della Stazione ferrovia di Prato Centrale. La stessa stazione di Prato Centrale è consigliata per chi arriva in città in treno.

Via Magnolfi. È consigliato parcheggiare l’auto in piazza del Mercato Nuovo oppure negli spazi del Parcheggio del Serraglio. Per chi si muove in treno, la fermata più vicina è quella della stazione di Prato Porta al Serraglio.

Via della Sirena. Vi si può confluire da via del Serraglio e da via del Vergaio. Per chi arriva in auto, i parcheggi consigliati sono gli stessi indicati l’accesso di via Magnolfi, e cioè piazza del Mercato Nuovo e Parcheggio del Serraglio.

Via Firenzuola. Vi si può accedere passando da sotto le logge di via del Pesce. Due i parcheggi consigliati: via Monnet e piazzale Ebensee.

Corso Mazzoni. È raggiungibile a piedi da via Cairoli. I parcheggi consigliati sono quelli di via Pomeria, via del Romito e via Giovanni Bovio.

Piazza Duomo sarà divisa in due quadrati, uno a nord e uno a sud della fontana del Papero: la parte nord sarà accessibile passando da via Magnolfi e via del Serraglio, il lato sud invece tramite via Garibaldi e corso Mazzoni.

 

Il percorso transennato dalle ore 5

Il tragitto della papamobile dallo stadio a piazza Duomo sarà chiuso da transenne. Questo percorso potrà essere attraversato soltanto fino alle 5 del mattino del 10 novembre. Dopo tale orario le transenne saranno agganciate e presidiate dalla polizia municipale, a quel punto il percorso del Santo Padre potrà essere solo aggirato. Quelle strade non potranno essere attraversate. Una volta decisa la propria destinazione – se in piazza Duomo o lungo il percorso – consigliamo di scegliere il percorso a piedi che eviti l’attraversamento delle transenne.

 

I sei maxischermi

Lungo il percorso della papamobile saranno installati sei maxischermi dotati di audio per seguire il discorso e la benedizione di Papa Francesco. Ecco i punti dove sono dislocati: piazza Europa, piazza San Marco, piazza Santa Maria delle Carceri, piazza San Francesco (lato tra via Santa Trinita e via Modesti), via Magnolfi (circa a metà strada), e piazza Duomo (a ridosso di palazzo Vestri).

 

Parcheggi e autobus

Per andare in piazza Duomo: piazza del Mercato Nuovo: si può andare a piedi entrando in centro dal Serraglio / via magnolfi; piazzale Ebensee: si può andare a piedi entrando in centro da via della Misericordia/porta Leone; parcheggio del Serraglio.

Altri grandi parcheggi in periferia dove è possibile andare in autobus fino ai capolinea provvisori vicino al centro e poi proseguire a piedi: piazzale Nenni: Lam arancione ogni 15 minuti fino a Porta Leone e da qui a piedi; via Rimini/via Viareggio: Lam arancione ogni 15 minuti fino a Porta Leone e da qui a piedi; piazzale del Museo vicino a Mc Donald’s (uscita autostrada A11 Prato-est): Lam blu fino a via Rocchi e da qui a piedi; piazzale Falcone e Borsellino: Lam blu ogni 7 minuti fino a via Rocchi e da qui a piedi; Estraforum a Maliseti: Lam blu ogni 7 minuti fino a Porta Leone e da qui a piedi; piazza Albert Einstein: Lam rossa ogni 10 minuti fino a via Rocchi e da qui a piedi oppure Lam  Mt azzurra ogni 15 minuti fino a via Pomeria (zona Porta Frascati) e da qui a piedi; piazzale Maria Callas (zona Grignano): Lam Mt azzurra ogni 15 minuti fino a via Pomeria (zona Porta Frascati) e da qui a piedi.

Non è consentito il parcheggio in piazza Ciardi, in via Arcivescovo Martini, in piazza Lippi e Porta Fiorentina.

Per favorire la partecipazione del maggior numero di persone, la Cap ha deciso, insieme al Comune e alla Provincia di Prato, di rendere gratuito il servizio di trasporto pubblico verso il centro città, già dall’inizio del servizio e fino alle ore 12 di martedì 10 novembre.

Mentre Essegiemme, in accordo con l’Amministrazione comunale, ha deciso che dalle 12 di lunedì 9 alle 12 di martedì 10 novembre, i possessori dei permessi 1,2,10,15,25,35 potranno parcheggiare gratuitamente ai piani interrati della Stazione del Serraglio, tutte le altre categorie potranno fare lo stesso al costo di 1 euro forfettario.

 

L’«opera segno» per il Papa: Siamo a quota 46mila euro

Prato intende offrire al Papa non un dono personale ma un gesto concreto di carità, un’opera segno» per la realizzazione di una città migliore. Quando il Comitato organizzatore si è chiesto su quale progetto concentrare la propria attenzione non ci sono stati dubbi: rafforziamo l’Emporio della Solidarietà, il servizio che ogni settimana aiuta oltre mille famiglie in difficoltà a fare la spesa.

«Aiutaci a riempirlo» è l’invito, semplice e diretto, scritto su un piatto vuoto posto su una tavola apparecchiata, «Adotta una famiglia» è il nome della campagna alla quale i pratesi sono invitati ad aderire.

Ad oggi sono arrivati 46mila euro di donazioni, frutto di raccolte effettuate nelle aziende, nelle parrocchie, nelle associazioni e provenienti da singole persone. «E tante devono ancora arrivare», sottolinea il coordinatore dell’Emporio Rodolfo Giusti, che aggiunge: «la campagna continua anche dopo la visita del Papa e molti eventi benefici sono stati organizzati fino alla fine dell’anno, da qui a dicembre c’è già un calendario molto fitto».

Insomma, il dono che la città ha voluto fare a Papa Francesco a ricordo della sua visita sta facendo breccia nei cuori dei pratesi. E non solo, perché alla Caritas è arrivata la telefonata di un sacerdote della diocesi di Milano che ha chiamato per avere informazioni su come aderire a questa maratona di solidarietà a favore dell’Emporio, l’esperienza che da otto anni rappresenta uno degli esempi più significativi di sinergia e collaborazione tra le istituzioni locali. A promuoverlo infatti furono nel 2008 la Diocesi (tramite la Caritas, suo braccio operativo), il Comune, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.

Per partecipare basta dare un contributo di 60 euro, corrispondenti a 5 euro al mese, una cifra che serve ad acquistare i prodotti che andranno a riempire gli scaffali dell’Emporio (per saperne di più www.emporio.prato.it).

 

Casula, biscotti e frammento marziano: gli altri doni per il Pontefice

Una casula e una mitra realizzate con stoffe pratesi, i «Biscotti del Papa» ideati dai pasticceri e un frammento de pianeta Marte donato dal Museo di scienze planetarie. Sono i doni che la città di Prato farà al Pontefice in occasione della sua visita. Tre regali che raccontano altrettante caratteristiche del territorio: il distretto tessile, le bontà dolciarie e le conoscenze scientifiche.

Con un lavoro a metà strada tra archeologia e tecnica tessile, il mondo del lavoro ha ricostruito un panno del XIV secolo secondo le indicazioni contenute nell’archivio del celebre mercante pratese Francesco di Marco Datini. Ne è nata una stoffa con la quale sono state cucite una casula (la veste liturgica del celebrante della messa) e una mitra (dette anche mitria, il copricapo usato dai vescovi durante le celebrazioni). Il dono è stato realizzato dal Museo del tessuto di Prato con il sostegno di Pratotrade, consorzio dell’Unione Industriale Pratese. Il panno è già in mostra al Museo del Tessuto.

Il Consorzio pasticceri pratesi ha creato un biscotto di Prato ricoperto da una glassa di zucchero aromatizzata al vinsanto di Carmignano. Il bianco della glassa che rimanda alla veste del Santo Padre, assieme al giallo tipico del biscotto pratese: un connubio che unisce i due colori della bandiera di Città del Vaticano al matrimonio tra tradizione e innovazione gastronomica. Questa prelibatezza sarà anche la protagonista di «Un filo dolce», rassegna della pasticceria e della biscotteria pratese in programma per il 14 e il 15 novembre a palazzo Buonamici.

È pensato per la Specola Vaticana, l’antico osservatorio astronomico dei Papi, il frammento di meteorite marziana donato dal Museo di Scienze Planetarie di Prato. Si tratta di un omaggio al Santo Padre che l’ente pratese ha deciso di fare a nome della comunità scientifica. Quanto meno per quella parte di scienziati, molti a dire il vero, che credono che questo gesto possa avere un alto valore simbolico nell’avvicinamento di due magisteri, fede e scienza, che per quanto non sovrapponibili, esplorano bellezza e misteri dell’Universo con finalità diverse e non necessariamente in contrasto tra loro.

Quella che verrà offerta a Papa Francesco, è una vera e propria fetta rocciosa di 4,56 g di Shergottite, uno dei tipi di meteoriti marziane esistenti che si differenziano per la composizione chimica e per i minerali contenuti. Il nome ufficiale e internazionale del campione è NWA 7387 (North West Africa 7387) e il numero di catalogo nella collezione del Museo di Scienze Planetarie è MSP 5203.

 

La lettera aperta del mondo del lavoro: patto per il «buon lavoro»

Una lettera aperta a Papa Francesco, un messaggio che annuncia un «patto di convivenza e prossimità» tra le categorie sociali ed economiche affinché si continui ad affermare il «buon lavoro» a Prato, che, si sottolinea, deve essere «fonte di dignità» per tutti, ed è considerato fattore chiave attraverso cui costruire integrazione.

Su invito e con il coordinamento della Diocesi di Prato, attraverso l’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, sindacati e le associazioni di rappresentanza datoriali del mondo produttivo del distretto hanno riunito la loro voce per presentare al Santo Padre il vero volto di una città che ancora oggi fa del lavoro il suo carattere distintivo.

«C’è una Prato di cui non si parla, che non prende gli onori della cronaca, ma che è la spina dorsale della comunità – è scritto nel testo -. È la Pratoche lavora e che produce solidarietà silenziosamente e che distribuisce ancora, seppur con fatica, tanta benedizione all’intera comunità». Una Prato che tutt’oggi può contare su una popolazione attiva di circa 120 mila persone, quasi 30 mila imprese attive, e sul principale distretto tessile d’Europa (il 17% del tessile nazionale esportato viene prodotto qui).

La lettera è sottoscritta da Camera di Commercio, Unione Industriale Pratese, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Confcommercio, Confcooperative, Lega delle cooperative, Coldiretti, Cgil, Cisl e Uil.

 

La diretta di Tv Prato in città e a Firenze

Tv Prato seguirà in diretta con una maratona televisiva tutta la visita di Papa Francesco, sia in città che a Firenze con sedici ore live, dalle 7 alle 23. Tv Prato racconterà per intero la giornata di martedì 10 novembre, portando in tutte le case immagini, interviste e approfondimenti legati alla visita del Santo Padre. Sia sul canale 74 del digitale terrestre che in streaming su www.tvprato.it ci sarà, sin dal primo mattino, il collegamento con piazza duomo, dove i fedeli saranno già in attesa del Papa. Poi le telecamere – in accordo con il Centro Televisivo Vaticano – seguiranno Francesco dall’atterraggio con l’elicottero allo stadio Lungobisenzio lungo tutto il percorso. Obiettivi puntati poi ancora in piazza duomo, con l’omaggio al Sacro Cingolo e il discorso dal Pulpito di Donatello. Dopo la sosta in piazza duomo, la papamobile tornerà allo stadio per poi partire alla volta di Firenze: Tv Prato, grazie al segnale del Ctv, manderà in onda dalle 10 alle 11,30 l’incontro tra il Papa e i convegnisti riuniti alla cattedrale di Santa Maria del Fiore. Gli inviati a Firenze racconteranno poi la visita di Bergoglio alla Santissima Annunziata e il pranzo alla mensa Caritas San Francesco poverino. Dalle 15,30 alle 17 è prevista infine la messa in onda della messa allo stadio Franchi. A commentare da studio i momenti salienti ci saranno, tra gli altri conduttori, il direttore Gianni Rossi, il caposervizio Giancarlo Gisonni e il direttore di Toscana Oggi Andrea Fagioli. Nel corso della giornata tanti i contenuti e gli approfondimenti, curati dai giornalisti della redazione.

 

La campagna social «Caro Francesco: vorrei dirti che… »

Grazie ai social network oggi è possibile far arrivare la propria voce  ovunque, anche alle orecchie dei grandi della Terra. Con questa consapevolezza è nata la campagna «Caro Francesco: vorrei dirti che… », promossa dall’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. L’idea è quella di dare a tutti la possibilità di interagire, sia pure in modo indiretto, con il Papa. Per farlo basta scrivere sulla pagina Facebook (creata dal profilo diocesiprato) dedicata all’evento un breve pensiero con le parole essenziali che ciascuno, se potesse, vorrebbe dire a Francesco.

Sono già tantissimi i post scritti dai pratesi. C’è chi ringrazia il Papa «per aver scelto di venire proprio nella nostra città, messa così a dura prova negli ultimi anni!!!» e chi vuole condividere la gioia per «aver ricominciato a credere».

L’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali raccoglierà il tutto, anche in una pubblicazione, e farà avere questi pensieri direttamente al Santo Padre come contributo reale di una comunità viva e vivace.

Papa Francesco, la Radio Vaticana intervista il vescovo Franco Agostinelli

Sulla visita di Papa Francesco a Prato, la Radio Vaticana ha intervistato nei giorni scorsi il vescovo Franco Agostinelli. I problemi della città e della Diocesi ma anche le opportunità offerte da una realtà nata e cresciuta grazie al lavoro sono uno dei punti toccati da monsignor Agostinelli. Il vescovo si è inoltre soffermato sulla presenza massiccia di cittadini di differenti nazionalità, ben oltre 100, e sulla grande comunità cinese. Numeri a parte, il vescovo ha definito Prato un vero laboratorio.

Ascoltiamo, dal link sottostante, l’intervista rilasciata da monsignor Agostinelli ad Alessandro Gisotti di Radio Vaticana.

> Clic qui per leggere e ascoltare l’intervista

Papa Francesco incontra Prato

Il volto sorridente di Papa Francesco – quel volto che attira milioni di persone, credenti e non credenti – campeggia nel manifesto della visita del Santo Padre a Prato. Venerdì 9 ottobre in palazzo vescovile il comitato cittadino per l’accoglienza al Pontefice ha presentato l’immagine ufficiale e il logo dello storico evento di martedì 10 novembre. Presenti il Vescovo di Prato Franco Agostinelli, il sindaco Matteo Biffoni, il prefetto Maria Laura Simonetti, il Vicario generale Nedo Mannucci, l’assessore comunale delegato Monia Faltoni e il questore Filippo Cerulo. Hanno preso parte anche i comandanti provinciali delle Forze dell’Ordine.

Il Papa che saluta e il duomo di Prato, con il pulpito di Donatello e Michelozzo, sono al centro del manifesto. Due elementi, che nella loro essenzialità e nella loro forza espressiva e simbolica, rendono immediatamente presente e chiaro a chi li guardi l’evento del 10 novembre. La linea grafica del manifesto richiama il logo, dove campeggia un volto stilizzato del Pontefice. Entrambi i lavori sono stati realizzati da Tv Prato: il manifesto, a più mani, quelle del grafico Tommaso Paolo Vezzosi, con il contributo di Irene Saccenti, e della fotografa Anita Scianò; il logo sempre da Vezzosi.

«Sarà un evento di grazia per la Chiesa pratese ma un’occasione straordinaria per l’intera città», ha affermato il Vescovo Franco Agostinelli. Il Pastore della Diocesi ha voluto ribadire che tutti potranno vedere e ascoltare Papa Francesco: l’ingresso in piazza Duomo, infatti, sarà libero, senza biglietti o pass, e diversi maxischermi consentiranno comunque di seguire anche nelle altre piazze l’intervento del Santo Padre. Mons. Agostinelli ha ricordato come Prato è stata scelta perché è «città laboratorio» del futuro e perché presenta tanti aspetti – a cominciare dall’immigrazione – che stanno particolarmente a cuore al Papa.
Gli ha fatto eco il sindaco Matteo Biffoni: «Dobbiamo considerare la visita di Francesco come un dono importante, non solo un evento, ma sarà un punto di partenza e non di arrivo». Il primo cittadino ha ricordato le parole che il segretario della Cei mons. Galantino ha di recente pronunciato in città: «”Prato è un laboratorio positivo di accoglienza. Il Papa vi ringrazierà per questo esempio”».
Il Prefetto Maria Laura Simonetti ha detto: «Tutti gli apparati dello Stato, comprese le Forze dell’Ordine, siamo orgogliosi di avere l’occasione di partecipare a questo momento straordinario che affrontiamo con assoluta serenità e con l’intento di dare l’immagine di una città accogliente ed efficiente».

Entriamo, attraverso le tre notizie “scorrevoli” che pubblichiamo sotto l’immagine del Papa, e quelle più numerose del menù in alto a destra, nei dettagli della visita.

Papa Francesco Saluta

Tre giorni in preghiera per il Papa

In preghiera per il Papa. La Diocesi di Prato propone tre giorni di celebrazioni in Cattedrale per prepararsi spiritualmente alla visita in città di Francesco. Il triduo inizia giovedì 5 novembre e fino a sabato 7 novembre, a partire dalle 17, nella Cappella del Sacro Cingolo si celebrano rosario, vespri e messa. Il rosario viene recitato meditando i misteri della vita di Gesù e di Maria con le parole di Papa Francesco, a seguire il vespro del giorno e a conclusione, alle 18, la celebrazione eucaristica.
Per dar modo a tutti di partecipare a questo speciale momento di preghiera, in particolare ad anziani e malati, l’intero triduo verrà trasmesso in diretta da Tv Prato, a partire dalle 17.

Giovedì 5 la preghiera sarà animata dalle comunità religiose maschili e femminili della diocesi. Nell’anno che Papa Francesco ha dedicato alla vita consacrata è significativo che siano proprio suore e frati ad aprire il triduo. Venerdì 6, primo venerdì del mese, dedicato in maniera particolare al Sacro Cuore di Gesù, saranno i seminaristi, i sacerdoti e i diaconi a guidare la preghiera. Infine sabato 7 sarà il turno delle associazioni e dei movimenti cattolici. Nell’ultimo giorno del triduo la messa delle 18 sarà quella prefestiva della domenica. Tutta la comunità diocesana è invitata a partecipare alla preghiera per il Papa.

Papa Francesco Chiama

Il programma ufficiale

La vigilia

Una veglia in attesa dell’arrivo del Papa. È quella che faranno i giovani della diocesi alla vigilia della visita di Francesco a Prato. Lunedì 9 novembre a partire dalle 21,15 i ragazzi e le ragazze delle parrocchie pratesi si ritroveranno nella chiesa di San Francesco per una serata di preghiera e di adorazione eucaristica. Per coloro che lo desiderano l’incontro potrà durare tutto l’arco della nottata, con la possibilità di dormire con il sacco a pelo in chiesa o nei locali adiacenti. L’idea della Pastorale giovanile è quella di creare un momento di riflessione e di condivisione in vista del grande evento. Poi di buon mattino i giovani sono attesi nella vicina piazza Santa Maria delle Carceri, il luogo indicato dalla organizzazione dove riunire tutti i giovani dei gruppi parrocchiali e delle associazioni per accogliere Papa Francesco.

L’accesso a piazza Duomo

L’ingresso è libero. Sarà possibile entrare in piazza dalle prime ore del mattino e fino alla sua capienza massima. Le altre piazze I giovani che hanno trascorso la notte in San Francesco al mattino si trasferiranno in piazza Santa Maria delle Carceri, che sarà la piazza dedicata ai giovani; qui passerà Papa Francesco nel percorso verso piazza del Duomo; qui verrà allestito un maxischermo. I bambini, invece, troveranno posto particolarmente allo stadio – a loro sarà riservata la tribuna centrale – e nei pressi di piazza della Stazione/via Firenze.

Il programma ufficiale: il percorso

Papa Francesco atterrerà con un elicottero dell’Aereonautica Militare Italiana allo Stadio Lungobisenzio intorno alle 7,45. Ad accoglierlo ci saranno il Vescovo, il sindaco e il Prefetto. Da qui, con la «papamobile» si avvierà verso piazza del Duomo, percorrendo via Firenze, ponte alla Vittoria, Piazza Europa, Viale Vittorio Veneto, piazza San Marco, viale Piave, piazza San Francesco, via San Bonaventura, via Ricasoli, piazza del Comune, via Cesare Guasti, via Luigi Muzzi, Largo Carducci e giungere così in piazza Duomo. Nella Basilica Cattedrale Intorno alle 8 il Pontefice entrerà nella Basilica Cattedrale di Santo Stefano, dove ad accoglierlo ci saranno il Capitolo della Cattedrale (ovvero i sacerdoti che officiano il duomo), il Consiglio presbiterale, una rappresentanza dei sacerdoti anziani, le monache di clausura e venti malati. Papa Francesco entrerà nella Cappella del Sacro Cingolo dove omaggerà la reliquia della Madonna simbolo ecclesiale e civile di Prato – eccezionalmente già collocata sopra l’altare – e da qui salirà sul Pulpito esterno di Donatello e Michelozzo, per parlare alla folla raccolta in piazza.

Sul Pulpito di Donatello

Il cerimoniale pontificio dell’«era» Papa Francesco vuole che soltanto i Vescovi diocesani porgano il saluto al Papa. Così sarà mons. Agostinelli a farsi voce non solo dell’intera Chiesa locale ma anche, in qualche modo, di tutta la città. Ascoltato l’indirizzo di saluto del Pastore della Diocesi, prenderà la parola il Santo Padre. Sul sagrato della cattedrale Concluso il suo intervento, Papa Francesco scenderà nella Cappella del Sacro Cingolo e da qui, uscendo dalla navata della cattedrale, si porterà sul sagrato: riceverà l’omaggio di cinquanta persone – le principale autorità e i rappresentanti delle categorie sociali – scelte dalla Prefettura della Casa Pontificia sulla base del protocollo papale. Il rientro Poco prima delle 9 il Santo Padre, ripercorrendo lo stesso itinerario dell’arrivo, ritornerà al Lungobisenzio: qui, oltre al saluto del Vescovo, del Sindaco e del prefetto, verrà omaggiato da tutti i comandanti provinciali delle Forze dell’Ordine. L’arrivo a Firenze Decollato intorno alle 9, l’elicottero dell’Aereonautica militare porterà Papa Francesco allo stadio Ridolfi di Firenze: nel capoluogo toscano il Pontefice prenderà parte al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, che vedrà riuniti dal 9 al 13 novembre 2500 delegati di tutte le diocesi italiane e delle associazioni cattoliche.

Papa Francesco Saluta

Scuole e strade

Le scuole

In occasione della visita in città di Papa Francesco, in programma martedì 10 novembre, le scuole medie e primarie, così come nidi e materne, presenti all’interno dell’area interessata dall’evento e nelle immediate vicinanze saranno chiuse, con ordinanza sindacale. Il Comune ha voluto garantire il servizio nel resto della città non direttamente coinvolto dall’evento.
Di seguito l’elenco delle scuole chiuse:
Asili nido (0/3 anni)
Borgo, Piccolo Mondo, Casa degli Orsi, Stacciaburatta, L’orto del lupo, Abbiccì, Arcobaleno, Il giardino in fiore, Il girotondo, Il nido di Alice, il Cantuccio dei Sogni, Bianconiglio.
Scuola Infanzia (3/6 anni)
Borgosanpaolo, Pietro Mascagni, Villa Charitas, Carlo Collodi, Il Campino, Borgovalsugana, Il Pino. Oltre a queste anche le scuole private Maria Immacolata, Conservatorio S. Niccolò, Santa Caterina de’ Ricci, San Giuseppe, Il Girotondo, Madonna dell’Ulivo.
Scuole primarie
Borgonuovo, Pietro Mascagni, Virginia Frosini, Cesare Guasti, Carlo Collodi, Santa Gonda, Nelson Mandela, Fabrizio De Andrè, Fabio Filzi. Oltre a queste anche le scuole Convitto Cicognini, San Niccolò, Santa Caterina de’ Ricci, San Giuseppe.
Chiuse tutte le scuole secondarie di primo grado (medie) e le scuole secondarie di secondo grado (superiori).
Tutte le scuole cattoliche saranno chiuse.

La riapertura delle strade

La riapertura delle strade sarà graduale, al termine del percorso di rientro del Papa verso lo Stadio comunale e dovrà tenere conto del deflusso della folla.

Papa Francesco

Malati e disabili potranno vedere da vicino Papa Francesco

Tutti potranno salutare e vedere da vicino il Papa, anche, e soprattutto, le persone ammalate e i disabili.

Per permettere la partecipazione al grande evento del 10 novembre a coloro che hanno problemi di deambulazione, il Comitato organizzatore ha affidato alla Misericordia di Prato il ruolo di coordinamento del servizio di trasporto e assistenza. Telefonando al numero 0574-609702 si potrà chiedere di essere accompagnati dalla propria abitazione lungo il percorso dove transiterà per due volte la «papamobile», che si dirigerà dallo stadio Lungobisenzio a piazza Duomo e ritorno.

Gli interessati dovranno lasciare il loro nome, cognome, indirizzo di residenza e segnalare l’eventuale presenza di un accompagnatore. Martedì 10 novembre la Misericordia provvederà a inviare dei volontari che assicureranno il servizio di trasporto in piazza San Marco, luogo scelto dall’organizzazione come spazio dedicato agli ammalati, e il ritorno a casa del richiedente.

Le prenotazioni già stanno arrivando numerose e per riuscire a soddisfarle la Misericordia ha chiesto la collaborazione di tutte le sue sezioni e coinvolto Pubblica Assistenza, Croce d’Oro e Croce Rossa. In tutto saranno impegnati oltre duecento volontari e impiegati quaranta mezzi per il trasporto socio-sanitario.

Come detto il luogo individuato è piazza San Marco, che sarà attrezzata per l’accoglienza grazie al supporto della Protezione civile, dell’Unitalsi e della Misericordia con un presidio medico e i bagni chimici. Per tutta la durata della visita del Papa sul posto saranno presenti i volontari delle associazioni che assicureranno assistenza e la distribuzione di cibo e bevande.

I malati avranno uno spazio riservato tra la Casa del Combattente e l’Hotel San Marco. In piazza sarà posizionato un maxischermo dotato di impianto audio per seguire tutte le fasi dell’incontro di Francesco con i pratesi, in particolare il momento in cui il Santo Padre arriverà in piazza Duomo.

 

La richiesta del servizio di accompagnamento deve essere effettuata entro e non oltre mercoledì 4 novembre. Per tutte le altre informazioni sulla visita del Papa si può scrivere alla email dedicata all’evento: francescoaprato@diocesiprato.it.