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Pellegrinaggio diocesano in Turchia «sui passi di Paolo». Iscrizioni prorogate

C’è ancora tempo per iscriversi al pellegrinaggio in Turchia «sui passi di San Paolo» organizzato dall’Ufficio diocesano pellegrinaggi e guidato dal vescovo Giovanni Nerbini. È stato, infatti, prorogato il termine ultimo per poter partecipare: le prenotazioni proseguiranno anche nel mese di agosto chiamando don Giancarlo Innocenti al numero 338 8364485.

Il pellegrinaggio è in programma dal 24 al 31 ottobre, per partecipare è possibile iscriversi entro il 31 luglio. «La Turchia è una terra piena di “memorie” bibliche e patristiche, la vita e la storia della Chiesa nei primi secoli è legata ai luoghi di questa regione – scrive don Giancarlo Innocenti, direttore dell’Ufficio pellegrinaggi -. Dopo la Palestina, è qui che un cristiano può ritrovare le “radici” della propria fede, risentire l’eco della predicazione degli apostoli, rileggere anche visivamente tante pagine della Bibbia e pregare. Qui abbiamo avuto la presenza e la predicazione degli Apostoli; sono sorte, dopo Gerusalemme, le prime e più vivaci comunità, in gran parte fondate dagli Apostoli stessi; è nato San Paolo, Apostolo dei Gentili, e vi ha compiuto buona parte dei propri viaggi predicando il Vangelo e fondando numerose comunità; c’è la tomba di San Giovanni, apostolo prediletto del Signore; la casa della Madonna; qui sono stati celebrati i primi Concili che hanno posto i fondamenti della teologia cattolica; qui abbiamo avuto illustri Padri della Chiesa e un monachesimo fiorente; qui, infine, troviamo radicata la ricca tradizione liturgica orientale e la profonda spiritualità dell’ortodossia bizantina. Possiamo dire che la Turchia è la Terra Santa della Chiesa». Come spiegato da don Giarcarlo, «visitare i luoghi legati alle memorie apostoliche, ai grandi avvenimenti e ai grandi testimoni della fede cristiana, colonne e fondamento della Chiesa, insieme a Cristo, non è perciò fare del sentimentalismo e ancor meno del turismo, ma ritrovare lo spessore storico e reale di quanto crediamo e celebriamo nella liturgia».

 

Guardando al programma, tra i luoghi che verranno visitati, troviamo la grotta di San Pietro e il Museo Hatay; la basilica di San Paolo e l’arco romano di Cleopatra; le meraviglie della Cappadocia; Konya, Pamukkale; le cascate pietrificate e i resti dell’antica Hierapolis con la grande necropoli. E poi ancora Efeso, con la visita in una delle chiese dell’apocalisse e alle rovine della città antica; Meryemana, casa della Madonna. I pellegrini si sposteranno poi a Istanbul, dove avranno modo di ammirare la Moschea Blu, la basilica di Santa Sofia, la Cisterna Basilica, la Cattedrale dello Spirito Santo, il Palazzo Reale di Topkapi e molto altro ancora. Ogni giorno ci sarà un tempo per la messa.
La quota di partecipazione è di 1550 euro (da 30 a 40 partecipanti; 1600 da 25 a 29 partecipanti). Il supplemento per la camera singola è di 260 euro. le iscrizioni potranno essere fatte fino al 31 luglio, con acconto di 300 euro. La quota comprende volo da Bologna, hotel, bus e guida locale, ingressi ai siti archeologici e ai musei previsti da programma, assicurazione. Non sono inclusi i trasferimenti da Prato a Bologna e viceversa. Per quanto riguarda i documenti, per i cittadini italiani è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto in corso di validità di almeno 6 mesi dalla data di fine del viaggio.

 

Per informazioni e prenotazioni: Ufficio pellegrinaggi, piazza Lippi 34; 0574 930630; u.pellegrinaggi@hotmail.it; visitare il sito web. L’ufficio, che resta chiuso nel mese di agosto, è aperto il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12.

Cresimandi in pellegrinaggio ad Assisi con il vescovo Giovanni

Torna dopo lo stop imposto dalla pandemia il pellegrinaggio dei cresimandi col vescovo Giovanni Nerbini. Una tradizione che si ripete da tempo e che vede riuniti insieme i giovani che nell’anno in corso devono ricevere il sacramento della confermazione, con i loro genitori, i catechisti, i sacerdoti e il Vescovo. L’iniziativa si terrà sabato 15 aprile, la meta scelta è Assisi.

 

L’invito è quindi rivolto a tutti i cresimandi della diocesi e ai loro genitori a fare insieme questo pellegrinaggio nel luogo che ha dato i natali a San Francesco e a Santa Chiara e che custodisce i resti mortali del beato Carlo Acutis.

 

 

Questo il programma. La partenza è alle ore 6 dalla propria parrocchia o da quella con cui si condivide il pullman, per arrivare ad Assisi alle 9,30. Alle 10 il gruppo sarà accolto nella piazza inferiore di San Francesco, dove avrà inizio l’attività con i frati francescani conventuali dal titolo «In cammino con San Francesco alla conoscenza dello Spirito Santo». Alle ore 10,30 accoglienza per gli adulti, introduzione alla figura di San Francesco e alla visita della basilica inferiore e superiore. Segue pranzo al sacco e, alle 13,30, celebrazione dell’eucaristia nella basilica superiore di San Francesco. Il pellegrinaggio prosegue poi spostandosi verso la parte alta di Assisi, alla basilica di Santa Chiara e al santuario della Spoliazione, dove si trova il corpo del Beato Carlo Acutis.

 

 

Per iscriversi è possibile rivolgersi alla parrocchia di Santa Maria della Pietà dal 20 al 24 e dal 27 al 31 marzo, dalle ore 18 alle 20. La quota di partecipazione è 25 euro a persona. Per ulteriori informazioni: Marta Pratesi 335 7238008 oppure Mavi Bini 348 5414902.

 

Modulo per iscritti della parrocchia – word

Modulo per iscritti della parrocchia – pdf

Autorizzazione minori – word

Autorizzazione minori – pdf

 

Copertina pellegrinaggio a Roma

«Mi ricordo di Prato, del vostro bellissimo pulpito e di quella piazza piena di gente», il saluto di Francesco a Prato

Prefetto, sindaco e vescovo salutano Papa Francesco
Prefetto, sindaco e vescovo salutano Papa Francesco

Prato in pellegrinaggio a Roma per ringraziare Francesco della visita del 10 novembre scorso. Sei mesi dopo lo storico abbraccio tra la città laniera e Papa Bergoglio, i pratesi erano in piazza San Pietro per ricambiare, con affetto, la cortesia. Cinquecento i pellegrini partiti nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 maggio con una decina di pullman per partecipare all’udienza con il Santo Padre. Con loro il vescovo Franco Agostinelli, il vicario generale mons. Nedo Mannucci, il sindaco Matteo Biffoni, insieme agli assessori Daniela Toccafondi e Mariagrazia Ciambellotti, il prefetto Maria Laura Simonetti e alcuni rappresentanti delle categorie economiche e sindacali: Alfredo Dolfi di Confesercenti, Veronica Scopelliti del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio, Stefano Bellandi della Cisl e Alessandro Fabbrizzi della Cgil.

 

Dolfi Fabbrizzi Ciambellotti e Toccafondi
Dolfi Fabbrizzi Ciambellotti e Toccafondi

La città del lavoro, «la comunità-laboratorio di convivenza, di laboriosità, di intraprendenza, di solidarietà e di spiritualità», come fu descritta da monsignor Agostinelli nel suo saluto al Papa in visita a Prato, si è presentata di nuovo davanti al Pontefice. Con il Vescovo, il Sindaco, il Prefetto, Bellandi (Cisl) e Scopelliti (Camera di Commercio) che hanno avuto modo di avvicinare personalmente il Santo Padre partecipando al baciamano. Il Presule ha portato in dono a Francesco il libro fotografico realizzato dalla Diocesi in occasone della storica mattinata del 10 novembre. «Mi ricordo bene di Prato, del vostro bellissimo pulpito e della piazza piena di persone venute a salutarmi», ha detto Francesco a mons. Agostinelli e a Biffoni quando si è avvicinato a loro al termine dell’udienza.

 

«Si è ripetuta l’emozione del 10 novembre – dice il Vescovo – oggi abbiamo vissuto la stessa intensità di quello storico giorno. Per i pratesi, presenti in piazza San Pietro con un buon numero, si è trattato di un nuovo affettuoso abbraccio con il Papa. Per loro è stata è una bellissima esperienza».

«Da cittadino e da sindaco sono estremamente felice di sapere che Francesco ricordi con affetto Prato, il pulpito e la piazza del Duomo gremita – afferma Matteo Biffoni –, le parole del Santo Padre, pronunciate questa mattina, confermano che la visita è stata da lui fortemente sentita. Si è trattato di un bellissimo gesto di attenzione verso Prato».

 

Il Vescovo Agostinelli saluta i pratesi
Il Vescovo Agostinelli saluta i pratesi

I cinquecento pratesi, divisi per parrocchia di appartenenza, hanno assistito all’udienza mischiandosi alle migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo. E come avviene nelle udienze del mercoledì, sorrisi, foto e cori da stadio hanno salutato il passaggio di Francesco a bordo della papamobile in mezzo alla piazza. Quando il Pontefice, prima della benedizione finale, ha citato Prato – «Sono lieto di accogliere i fedeli della Diocesi di Prato, accompagnati dal loro vescovo Agostinelli. Auspico che il vostro pellegrinaggio giubilare susciti in voi il desiderio di diventare missionari di Misericordia» – in piazza si sono sentiti distintamente moltissimi applausi.

 

Nel suo discorso Francesco ha commentato l’episodio di Lazzaro e del ricco Epulone, contenuto nel Vangelo di Luca. «Quello di Lazzaro – ha detto il Papa – rappresenta il grido dei poveri di tutti i tempi e le contraddizioni di un mondo dove le risorse e le ricchezze sono nelle mani di pochi». Con queste parole il Pontefice ha voluto ricordare a tutti che «la salvezza è legata alla Misericordia verso il prossimo. Nessun messaggero e nessun messaggio può sostituire i poveri che incontriamo nel cammino, è Gesù stesso che ci viene incontro».

 

«Facciamo nostro l’invito del Papa ad essere uomini e donne di fede missionari di Misericordia e di giustizia – commenta mons. Agostinelli – e non dimentichiamo il bellissimo discorso che ci rivolse dal pulpito di Donatello. Sono parole importanti che riportiamo a casa. Mi auguro che la nostra città continui il dibattito e il confronto su queste esortazioni, c’è bisogno di riflettere e crescere insieme per il bene di Prato».

 

Nel pomeriggio il pellegrinaggio pratese prosegue con la celebrazione della messa nella basilica di San Paolo fuori le Mura. Il cambiamento di programma, inizialmente la funzione era prevista all’altare della cattedra, si è reso necessario per lo svolgimento dei funerali del cardinale Giovanni Coppa, celebrati in San Pietro. Gli autobus riaccompagneranno a casa i pellegrini al termine della messa presieduta dal vescovo Agostinelli e concelebrata da dodici sacerdoti diocesani.

Un sorriso e un primo saluto del Santo Padre

Pellegrinaggio diocesano a Roma per ringraziare Papa Francesco della sua visita a Prato

Ultimi giorni per prenotarsi al pellegrinaggio diocesano a Roma. Mercoledì 18 maggio la Chiesa di Prato parteciperà all’udienza del Papa in piazza San Pietro. L’iniziativa è stata promossa per ringraziare Francesco della sua visita in città. Quello vissuto il 10 novembre scorso è stato un momento storico ed emozionante per le migliaia di pratesi, che affollarono le strade e le piazze attraversate dalla papamobile.
Chiunque volesse partecipare all’incontro con il Santo Padre è ancora in tempo. L’organizzazione è a cura dell’ufficio diocesano pellegrinaggi coordinato da don Giancarlo Innocenti. La prima cosa da fare è sentire il proprio parroco, ci sono pullman che partono direttamente da alcune parrocchie, altrimenti per informazioni e iscrizioni si può chiamare l’ufficio pellegrinaggi al numero 0574-930630, oppure recarsi in piazza Lippi 34, l’ufficio è aperto il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12.
Il programma della giornata prevede la partenza con i bus alle 3 del mattino dal parcheggio vicino al McDonald’s, oppure presso una parrocchia indicata. L’arrivo in piazza San Pietro è previsto alle 7,30, poi alle 9,30 Francesco inizierà il proprio giro di saluti ai pellegrini con la papamobile. Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, in programma una messa presieduta dal vescovo Agostinelli e concelebrata dai sacerdoti presenti all’interno della Basilica all’altare della cattedra. La quota, comprensiva del solo viaggio, è di 35 euro. Il ritorno a Prato è previsto in serata.

Cresimandi pratesi

Cresimandi in pellegrinaggio a Roma con il Vescovo Franco

Quattrocentocinquanta persone in pullman verso Roma, cresimandi con le loro famiglie in viaggio nell’anno giubilare della Misericordia. Un momento di raccoglimento ma anche di condivisione, per stare insieme e riflettere su un passaggio tra i più importanti nella vita di un cristiano: appunto, la Cresima.

È il senso con cui, ormai da qualche anno, l’Ufficio catechistico diocesano di Prato organizza il pellegrinaggio rivolto ai giovani che, nell’anno in corso, hanno ricevuto o si preparano a ricevere il sacramento della confermazione. L’appuntamento è per sabato 16 aprile.

 

Lo scorso anno la meta fu Assisi, con oltre 300 presenze; quest’anno, complice la coincidenza del Giubileo straordinario, l’obiettivo non poteva non essere Roma, e a Roma, San Pietro e la Porta Santa. Questa volta la partecipazione registra il proprio record, corrispondente ai 2/3 dei ragazzi cresimati in diocesi nel 2016.

 

«È un momento particolare, e che vediamo sta raccogliendo sempre più consensi e presenze – racconta don Gianni Gualtieri, il direttore dell’Ufficio catechistico che organizza il pellegrinaggio – tra i ragazzi è un appuntamento che si sta diffondendo, è un modo per stare insieme con tutte le parrocchie, anche perché non tutti i gruppi parrocchiali hanno momenti specifici in cui si ritrovano insieme e questa invece è una bella occasione».

 

Il programma prevede la partenza di buon mattino alle 5,30; l’arrivo a Roma con un passaggio alla Porta di San Paolo fuori le mura; poi a San Pietro, dove il gruppo seguirà le indicazioni giubilari di un tragitto a piedi da Castel Sant’Angelo alla Porta Santa. Poi, la partecipazione alla messa. Del gruppo faranno parte giovani cresimati o cresimandi che riceveranno il sacramento entro l’anno; insieme con loro anche le famiglie e i catechisti.

 

In partenza ci saranno nove autobus, sui quali saliranno le seguenti parrocchie: Figline, Narnali, San Giovanni Bosco, Chiesanuova, Coiano, Tobbiana, Resurrezione, San Paolo, Pietà, Sant’Agostino, San pietro a Iolo, Castellina, Schignano, San Giusto, Santi Martiri e i ragazzi dell’oratorio di Sant’Anna.