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Premio Santo Stefano, al via le candidature online delle aziende

Sono iniziati i preparativi per una nuova edizione del Premio Santo Stefano. Quella di quest’anno sarà la decima e già si preannuncia come un evento speciale. Il comitato promotore formato da Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha aperto il via alle segnalazioni delle aziende meritevoli della conquista del riconoscimento che intende valorizzare chi riesce a fare impresa con successo nel rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori.

 

E dunque come avvenuto negli ultimi anni si dà la possibilità a tutte le persone interessate di poter candidare imprese a ottenere il Premio. Lo scorso anno si sono aggiudicate lo «Stefanino» tre aziende: Cofil filati, Ritorcitura Vignolini Moreno e Valbisenzio tessitura a navetta. Due di queste avevano ricevuto molte segnalazioni inviate direttamente al comitato promotore via web.

 

Il sistema è semplice: per proporre una candidatura basta compilare l’apposito form sul nostro sito indicando il nome (o la ragione sociale) dell’azienda e inserendo una descrizione della attività economica e il tipo di produzione in cui opera. Occorre inoltre scrivere, anche brevemente, quali sono i principali punti di eccellenza, tenendo conto delle motivazioni del Premio, fondate sul motto scienza-coscienza-innovazione. Se si è in grado di farlo, è importante esplicitare i motivi che rendono l’azienda meritevole del riconoscimento rispetto all’etica, ai diritti del lavoro e riguardo al tema della concorrenza, della ricerca e della formazione. Fondamentale è che l’impresa segnalata sia iscritta alla Camera di Commercio di Prato.

 

Come nelle passate edizioni i nomi dei vincitori del Premio saranno annunciati dal Vescovo di Prato al termine del solenne pontificale del 26 dicembre, giorno del patrono Santo Stefano. I riconoscimenti saranno poi consegnati durante una cerimonia che si terrà nei primi mesi del 2020.

Natale e Santo Stefano, ostensione e pontificale del patrono: tutte le celebrazioni in cattedrale

Le chiese e parrocchie di Prato sono pronte a celebrare la veglia solenne nella notte di Natale. Per il vescovo Franco Agostinelli anche quest’anno il giorno della Natività si apre con la celebrazione della messa nel carcere della Dogaia per i detenuti. Mentre nel giorno della vigilia monsignor Agostinelli porterà il suo saluto agli operatori dell’Associazione La Pira impegnati a preparare il tradizionale pranzo natalizio per i poveri della città (quest’anno sarà negli spazi dell’associazione in via del Carmine e non nella chiesa di San Bartolomeo).

Domenica 24 dicembre a sera in tutte le chiese di Prato si celebra la messa nella notte di Natale, in cattedrale si comincia alle 23 con l’Ufficio delle Letture.

Il giorno successivo, lunedì 25 dicembre, in duomo il pomeriggio di Natale è tipicamente pratese con l’ostensione del Sacro Cingolo e l’esposizione della reliquia di Santo Stefano al termine dei vespri solenni delle ore 17. Martedì 26 dicembre si rinnova l’appuntamento con la festa patronale: il pontificale teletrasmesso in diretta su Tv Prato comincerà alle ore 10. In questo giorno vengono proclamati i vincitori del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città consegna alle aziende virtuose del distretto pratese.

Di seguito il calendario con tutte le celebrazioni e gli eventi in programma in cattedrale.

 

Domenica 24 dicembre. Vigilia di Natale

Ore 19: messa della vigilia di Natale; ore 23: Ufficio delle Letture a cui seguirà la messa della Natività. Celebra il vescovo, monsignor Franco Agostinelli.

 

Lunedì 25 dicembre. Santo Natale e Ostensione

Al mattino, alle 8,30, mons. Agostinelli sarà al carcere della Dogaia per celebrare la messa di Natale per tutti i detenuti.

In cattedrale messe alle ore 7,30 – 9 – 10,30 – 12 – 19; ore 10,30: solenne pontificale celebrato dal Vescovo; ore 16: musiche d’organo, esegue il maestro can. Romano Faldi. Alle 17 mons. Agostinelli guiderà il canto dei Vespri e al termine officerà l’ostensione del Sacro Cingolo, all’interno del duomo e dal pulpito di Donatello, per tutti i fedeli della città. A seguire l’esposizione del «sasso» di Santo Stefano. In processione sarà portato, dalla Cappella del Sacro Cingolo all’altare maggiore, il reliquiario contenente il sasso che la tradizione vuole sia stato uno di quelli con cui fu lapidato il Santo patrono di Prato.

 

Martedì 26 dicembre. Santo Stefano, patrono di Prato

Il 26 dicembre la città e la diocesi di Prato festeggiano il patrono Santo Stefano. Alle 10 in cattedrale si tiene il solenne pontificale presieduto dal Vescovo e concelebrato dai sacerdoti diocesani. Partecipano le autorità cittadine e i rappresentanti dei Comuni facenti parte del territorio diocesano e le forze dell’ordine. Presta servizio la Cappella musicale della cattedrale. Alla messa monsignor Agostinelli ha invitato tutti i chierichetti delle parrocchie pratesi a prestare servizio liturgico. La celebrazione sarà teletrasmessa in diretta da Tv Prato.

Al termine della messa monsignor Agostinelli, a nome del Comitato promotore formato da Diocesi, Comune e Provincia di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio, annuncerà i nomi delle aziende vincitrici della ottava edizione del premio Santo Stefano per la tenuta del lavoro a Prato. Il riconoscimento, chiamato anche «Stefanino d’oro», viene consegnato a quelle aziende, non solo del comparto tessile, che si sono contraddistinte per «la cultura e l’operosità, capaci di fare impresa in modo etico e rispettoso dei valori del lavoro e della concorrenza», come si legge nello statuto del premio.

Nel pomeriggio, alle 16, musiche d’organo e alle 17 recita dei Vespri Solenni e reposizione della reliquia di Santo Stefano.

 

 

Durante le celebrazioni presta servizio la Cappella musicale della Cattedrale diretta dal maestro Paolo Fissi e dal canonico Marco Pratesi; all’organo la professoressa Pina Sauro. In duomo, durante tutte le celebrazioni, sono a disposizione sacerdoti per il sacramento della riconciliazione.

Sesta edizione del Premio Santo Stefano, il 26 dicembre l’annuncio dei vincitori

Sesta edizione per lo «Stefanino d’oro», il premio riconosciuto dalla città di Prato alle aziende del distretto che sono riuscite ad essere competitive sul mercato comportandosi in modo etico e nel rispetto delle leggi.

Anche quest’anno al termine del solenne pontificale celebrato al mattino in cattedrale nel giorno del patrono Santo Stefano, a cui è dedicato il riconoscimento, toccherà al vescovo Franco Agostinelli annunciare i nomi delle tre imprese vincitrici. Nelle ultime settimane il comitato organizzatore formato dagli enti promotori del premio – Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio – ha vagliato tutte le segnalazioni giunte dalle istituzioni cittadine e dalle categorie economiche. Sono trenta i nomi delle aziende candidate ad aggiudicarsi questa sesta edizione e alla fine, come previsto dallo statuto, ne sono rimaste soltanto tre. I criteri sono sempre gli stessi: il successo delle imprese deve derivare dal rispetto dei valori del lavoro e della concorrenza, che si traduce nella sanità dei bilanci e nella gestione dei dipendenti.

Ricordiamo la composizione del comitato: monsignor Nedo Mannucci per la Diocesi, l’assessore Daniela Toccafondi per il Comune, il vice presidente Emiliano Citarella per la Provincia, il presidente Luca Giusti per la Camera di Commercio e Paola Spadoni per la Fondazione, poi, come consulenti tecnici, ci sono Foresto Guarducci, Gabriella Melighetti, Silvia Bocci, Paolo Gennari e Gabriele Bresci nel ruolo di segretario. E naturalmente del Comitato fa parte Giovanni Masi, il noto cenciaiolo di Vergaio ideatore del premio. Le aziende vincitrici saranno avvertite la mattina del 26, subito dopo l’annuncio fatto al termine della messa, che sarà trasmessa in diretta da Tv Prato a partire dalle 10.

La consegna è prevista nel mese di febbraio e per la realizzazione dell’opera è stata chiamata l’artista pratese Gabriella Furlani, già autrice del premio in tre edizioni.