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In preparazione alla Pasqua con il sussidio per il tempo di Quaresima

È disponibile il sussidio che l’Ufficio catechistico ha predisposto per accompagnare il cammino nel periodo della Quaresima. Si tratta, infatti, di materiale dedicato appositamente ai catechisti ed alle catechiste per illustrare a bambini e ragazzi il tempo che precede la Pasqua.

 

Il fine è quello di indicare alcune linee guida per costruire un cammino verso la Pasqua di Risurrezione.

 

Il cammino sarà scandito dal Vangelo di Matteo e  da quello di Giovanni che in questo ciclo liturgico A hanno una forte connotazione battesimale. Come ben sappiamo nella veglia della notte santa, per antica tradizione che  risale  ai  primi  secoli  della  Chiesa,  viene conferito il battesimo ai  neofiti.

 

In questo senso i vangeli quaresimali vogliono introdurre i neofiti nel senso profondo del rinnovamento della loro vita che avverrà nella liturgia della Veglia di Pasqua. Vogliamo, pertanto, diventare tutti neofiti, e presi per mano dalla Chiesa, lasciamoci condurre alla riscoperta del nostro battesimo e allo stesso tempo ad una più profonda conoscenza della liturgia della Veglia pasquale.

 

 

Il sussidio per la Quaresima 2023

Capire l’oggi meditando con Giobbe. Corso di formazione per catechisti a Maliseti e Vaiano

Quest’anno, c’è il Libro di Giobbe al centro della riflessione proposta dall’Ufficio diocesano per la catechesi. «La nostra scelta – ci ha detto don Carlo Geraci, responsabile dell’ufficio – è legata al tempo che viviamo, un tempo di grandi crisi e di forti incertezze: nel giro di tre anni, ci siamo trovati di fronte alla pandemia, alla guerra ed alle difficoltà economiche. Intendiamo, quindi, proporre la reazione di Giobbe di fronte a ciò che accade nella sua vita, affinché la nostra risposta sia sapienziale e non di disperazione. Auspichiamo, infatti, – ha proseguito il sacerdote – non solo un’analisi tratta dai media e dai politici, ma che parta da una visione più profonda, sorretta dalla Parola».

 

Il percorso è destinato ai catechisti, ma è aperto anche a tutti coloro che fossero interessati. Il primo appuntamento è giovedì 3 novembre, alle 18,30, a Maliseti, con l’introduzione al Libro di Giobbe a cura del biblista, don Luca Mazzinghi, docente presso la Gregoriana. Il ciclo prosegue su due binari: gli stessi temi saranno affrontati in due serate, una a Maliseti per la città, una a Vaiano per la vallata. Giovedì 10 novembre, alle 21,15, a Maliseti e venerdì 11, alle 21,15 a Vaiano, sarà la volta della Lectio divina del Vescovo Giovanni. Seguono Giovedì 17 e 24 novembre, alle 21,15, a Maliseti e venerdì 18 e 25, alle 21,15 a Vaiano, gli incontri guidati da suor Elena Zanardi, sempre sul Libro di Giobbe.

 

 

Il podcast con la relazione di don Luca Mazzinghi sul Libro di Giobbe (3 novembre a Maliseti)

 

La locandina con il calendario

 

Con la Pastorale giovanile andiamo Tutti in Paradiso!

Conosciamo i santi, le loro storie e la testimonianza che ci hanno lasciato? In vista della festa di Tutti i Santi del primo novembre, la Pastorale giovanile diocesana ha promosso una serata aperta a bambini e ragazzi del catechismo ed a tutti i giovani delle parrocchie. L’iniziativa si chiama TUTTI IN PARADISO si tiene domenica 30 ottobre, dalle 19, in San Domenico.

 

 

L’idea della Pastorale giovanile e dell’Ufficio catechistico diocesano che ha collaborato all’evento, è quella di vivere un vero e proprio momento di festa dove sono previsti dei giochi. «Abbiamo coinvolto i giovani animatori – spiega don Marco Degli Angeli, responsabile di Pastorale giovanile  –, saranno vestiti da Santi e racconteranno ai più piccoli la loro storia. Indubbiamente sarà una cosa simpatica e divertente, ma anche utile per conoscere e scoprire la bellezza della vita dei Santi». Sono previste, inoltre, le esibizioni di giocolieri che renderanno la serata molto suggestiva e coinvolgente.

 

 

Dopo la cena al sacco nel chiostro di San Domenico, tutti i partecipanti si sposteranno in cattedrale dove saranno accolti dal vescovo Giovanni. Qui porteranno la loro testimonianza alcune persone: una consacrata, una giovane coppia e una persona impegnata nelle attività missionarie dell’Operazione Mato Grosso.

 

 

Per partecipare all’evento ogni bambino e ragazzo può fare riferimento alla propria parrocchia.

 

 

 

Torna il catechismo. Il primo invito: facciamolo in presenza

Con l’avvio del nuovo anno pastorale riprende anche il catechismo. L’invito è a tenere le lezioni in presenza, attenendosi scrupolosamente all’apposito protocollo di sicurezza, ma ogni parrocchia potrà valutare altre modalità.

 

Sabato 25 settembre alle ore 9,30 in San Domenico il vescovo Giovanni Nerbini conferirà il mandato ai catechisti.
Anche quest’anno l’ufficio catechistico diocesano, in accordo col Vescovo e col supporto della Curia, ha adottato lo stesso protocollo di sicurezza dello scorso anno per lo svolgimento delle lezioni con bambini e ragazzi. Protocollo che resterà in vigore fino al 31 dicembre, termine di cessazione dello stato di emergenza. L’icona scelta ha come slogan la scritta Un cammino ricco di esperienze… di Dio.

 

 

Come previsto dal protocollo, le famiglie devono sottoscrivere un Patto di Corresponsabilità con la parrocchia per il rispetto delle regole ai fini del contrasto della diffusione del virus. Capitolo a parte sul Green Pass. I vescovi italiani chiamano tutti alla responsabilità e alla prudenza. Anche se, come si legge nel protocollo, la normativa civile attuale non prevede l’obbligo vaccinale né richiede la certificazione verde per partecipare alle celebrazioni, processioni e attività pastorali in senso stretto, l’appello a vaccinarsi è una priorità della Chiesa. I luoghi della catechesi dovranno essere idonei per garantire il distanziamento interpersonale di sicurezza; fondamentali poi saranno l’igienizzazione delle mani, così come quella dei locali. Ogni parrocchia dovrà avere dei registri per segnare le presenze dei ragazzi, degli operatori della catechesi e degli eventuali visitatori. È vietato l’accesso a coloro che presentano sintomi influenzali, difficoltà respiratorie, temperatura corporea superiore a 37,5° C. All’ingresso dei locali non sarà rilevata la temperatura corporea ai ragazzi e agli operatori della catechesi. Il rispetto di queste norme rimane nella responsabilità dei genitori dei ragazzi o di chi ne ha la potestà genitoriale e degli operatori della catechesi. È inoltre obbligatorio indossare sempre la mascherina (sono esentati i bambini che sono ancora nel sesto anno di età). La mascherina non sarà obbligatoria al chiuso se il gruppo dei partecipanti e i catechisti hanno tutti il certificato verde Covid-19. All’aperto non c’è obbligo di indossare la mascherina, sarà necessario farlo in caso di mancanza del distanziamento di sicurezza.

 

Il protocollo di sicurezza e tutti i documenti necessari per l’attivazione del catechismo sono scaricabili qui sotto.

 

 

Il protocollo per l’anno catechistico 2021-2022

 

Qui la lettera del Vescovo ai catechisti

 

Qui il materiale per il catechismo 2021-2022 (protocollo, modulo iscrizioni, cartellonistica…)

Carlo Acutis, uno di noi. La riflessione del Vescovo e il sussidio per i bambini del catechesi

Una catechesi nel segno del Beato Carlo Acutis. È quella che terrà il vescovo Giovanni sabato 27 marzo per i bambini del catechismo.

 

Non potendosi tenere in presenza, l’iniziativa viene trasmessa su Tv Prato alle 17,15 in diretta da San Domenico. A seguire il Vescovo presiede la messa prefestiva sempre nella chiesa di San Domenico. L’occasione per riflettere è doppia: l’avvicinarsi della Pasqua e l’arrivo della reliquia del giovane beato che sarà esposta in San Domenico. Si tratta di alcuni capelli di Carlo, il ragazzo morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, noto come «il beato millennial» in quanto, nativo digitale, aveva fatto della rete un vero e proprio strumento di evangelizzazione.

 

La reliquia era stata richiesta dalla Diocesi di Prato ed è stata ottenuta tramite la Fondazione Carlo Acutis e Antonia Salzano, mamma del giovane. Si tratta di una delle prime reliquie di Acutis che sono state affidate a una diocesi e verrà esposta in uno degli altari della chiesa di San Domenico. Appuntamento, dunque, su Tv Prato per tutti, grandi e piccini.

 

Carlo Acutis uno di noi – il sussidio preparato dall’Ufficio catechistico

 

Chi è Carlo Acutis – articolo di Avvenire

 

 

 

Padre Ermes Ronchi

Come aiutare i ragazzi a fare esperienza di Dio. Incontro con padre Ermes Ronchi

Padre Ermes Ronchi incontrerà le catechiste pratesi e non solo. Si conclude così, con una meditazione del noto ed apprezzatissimo presbitero e teologo dell’Ordine dei Servi di Maria, il calendario di appuntamenti promossi dall’Ufficio catechistico diocesano guidato da don Carlo Geraci.

 

In ottemperanza alle normative anticontagio l’incontro, che inizialmente si sarebbe dovuto tenere in presenza, verrà svolto in modalità online, sulla pagina YouTube della parrocchia di Santa Maria della Pietà. L’appuntamento è per venerdì 19 marzo le ore 21,15. Sarà presente anche il vescovo Giovanni Nerbini.

 

Per l’occasione padre Ermes Ronchi parlerà, ai catechisti ed a coloro che desiderano seguire l’incontro, dell’esperienza di Dio e di come aiutare i ragazzi a vivere questa esperienza. Tutti possono partecipare.

 

Padre Ermes Ronchi è un volto conosciuto in tv, infatti da novembre 2009 al 2014 ha sostituito Raniero Cantalamessa nella conduzione della rubrica «Le ragioni della Speranza» all’interno del programma di cultura cattolica «A sua immagine». La conduzione di padre Ronchi ha associato il commento del Vangelo alla visita di una comunità di ispirazione religiosa ed ogni puntata si concludeva con una poesia devozionale dei più vari autori. È autore di numerosi libri su temi biblici e spirituali; collabora inoltre con diverse testate giornalistiche, tra cui l’Avvenire.

Quaresima, il sussidio per la catechesi in parrocchia

È online il sussidio di Quaresima realizzato dall’Ufficio Catechistico Diocesano. Un piccolo opuscolo pensato per i catechisti, ma che può essere utilizzato anche da gruppi, associazioni e movimenti, volto a preparare i ragazzi alla Pasqua. «Trovo che le difficoltà del momento presente abbiano creato insofferenza per le prove e le difficoltà subite e che ci sia quasi un desiderio prepotente di spensieratezza, una voglia di dimenticare, incontrasi, parlarsi – scrive il vescovo Giovanni Nerbini nel sussidio -. Ancora una volta a voi (rivolgendosi ai catechisti, ndr) è affidato il delicato compito di precedere e accompagnare i piccoli e gli adolescenti sulla strada della sequela di Gesù con la vostra competenza e il vostro entusiasmo. Il sussidio è un ottimo strumento, ma niente potrebbe senza il vostro intelligente lavoro e la sapiente mediazione. Io vi sostengo e vi accompagno».

 

Un sostegno semplice per indicare gli spunti da poter poi approfondire e realizzare al meglio. Il sussidio ha come guida il Vangelo delle domeniche di Quaresima: per ogni domenica sarà evidenziato un passaggio del Vangelo, una frase su cui lavorare e un segno da proporre nella liturgia. Ci sarà una sezione dedicata poi per esempio al cinema in famiglia con la proposta di alcuni titoli. Il tutto sarà corredato da un racconto e alcune attività suddivise in due fasce di età.

 

Prima di iniziare viene chiesto di costruire un piccolo segno volto ad accompagnare i giovani per tutta la quaresima: un bracciale realizzato con fili di lana colorati (o altro materiale) che si aggiungeranno domenica dopo domenica, fino alla quinta, quando i fili verranno intrecciati e formeranno così il braccialetto da mettere al polso. «I tanti fili diversi – si legge nel sussidio – rappresentano noi, i bambini, con le nostre peculiarità, ma uniti insieme con l’ultimo filo, che rappresenta l’amore di Cristo, diventiamo tutti una sola famiglia». Il sussidio è scaricabile dal sito della Diocesi.

 

Qui il sussidio per la Quaresima 2021 in formato pdf

Catechismo, la Diocesi di prepara al ritorno dei ragazzi in parrocchia

Con la ripresa in presenza delle attività scolastiche torna anche il catechismo «dal vivo». Il vescovo Giovanni Nerbini ha scritto a tutti i parroci della Diocesi di Prato invitandoli a riprendere gli incontri nei locali parrocchiali. «È un momento importante che non dobbiamo trascurare né sottostimare, ma credo anche che non lasciarsi irretire dalla paura sia un segnale importante da consegnare alle nostre famiglie e ai nostri ragazzi», afferma mons. Nerbini nella lettera.

 
Nella Diocesi di Prato non c’era mai stato un vero e proprio stop agli incontri nei locali parrocchiali, il vescovo Giovanni aveva chiesto se ogni singola realtà fosse in grado di garantire o meno le lezioni in presenza secondo le norme anticontagio. Quasi tutte avevano poi deciso di trasferire la «dottrina» online. Adesso che siamo tornati in zona gialla l’invito è quello a prendere in considerazione l’idea di far tornare i ragazzi in parrocchia finché la situazione lo potrà permettere.

 
Nella lettera inviata ai parroci il Vescovo ricorda a ciascuno di «valutare attentamente la conformità dei locali che ospitano l’attività pastorale della propria parrocchia e verificare la fattibilità del catechismo in presenza quando risultano tutelate le condizioni richieste: distanza, accessi agli ambienti e possibilità di arearli». Mons. Nerbini ribadisce inoltre che «laddove i numeri dei bambini fossero alti si possono organizzare forme miste di catechismo a rotazione: un certo numero in presenza, altri collegati attraverso il computer». E infine un accorgimento: «non cessate di invitare i nostri ragazzi alla Santa Messa domenicale ricordando loro che i cristiani hanno nell’eucarestia l’indispensabile presenza del Signore in mezzo a loro. Non c’è bisogno di ripetere che le nostre Chiese sono sicure e che in tutto questo tempo di pandemia non si è mai verificato alcun vero problema».

 
Il sussidio. Sul sito della Diocesi è possibile scaricare il materiale del sussidiario «Sicuri, dietro di me», contenente tutte le indicazioni per lo svolgimento degli incontri e l’organizzazione degli spazi. Ricordiamo come funziona una lezione tipo: il bambino, in salute e munito di mascherina, dovrà igienizzarsi le mani all’ingresso dei locali parrocchiali. I genitori non potranno entrare nelle aule, se possibile sarebbe utile prevedere delle stanze per l’accoglienza. Anche i catechisti dovranno indossare la mascherina e non avere febbre o sintomi influenzali. I catechisti sono poi chiamati a compilare tre registri: uno con le presenze dei bambini, uno sugli eventuali visitatori degli ambienti del catechismo e uno relativo all’igienizzazione degli ambienti.

 
Restando in tema di sicurezza, nei giorni scorsi un’azienda di Scandicci ha donato al Vescovo 192mila mascherine chirurgiche. Il materiale, dal valore di diverse migliaia di euro, è stato depositato in palazzo vescovile e verrà distribuito tra le varie parrocchie della Diocesi di Prato, le aggregazioni laicali, le scuole cattoliche presenti sul territorio e gli oratori.

Ufficio catechistico: ecco il programma con tutti gli appuntamenti dell’anno

L’Ufficio catechistico guidato da don Carlo Geraci ha predisposto un fitto calendario di attività rivolte a tutti i catechisti della Diocesi di Prato. Il primo incontro è per sabato 3 ottobre con il vescovo Giovanni in occasione dell’avvio dell’anno catechistico: l’appuntamento è alle 9,30 in San Domenico in ascolto della parola del presule; alle 11 messa con Mandato ai catechisti.

 

Tra gli altri incontri segnaliamo un laboratorio sul nuovo Direttorio di Catechesi alla presenza del direttore dell’ufficio catechistico nazionale mons. Valentino Bulgarelli. Poi sono in programma il tradizionale appuntamento in preparazione al Natale e il pellegrinaggio dei Cresimandi (a Siena).

 

Il 13 marzo sarà a Prato padre Ermes Ronchi per tenere una meditazione su ciò che tocca il cuore dell’uomo.

 

Questo il programma con tutte le iniziative in pdf e sotto la locandina

 

 

 

La prima confessione con la CAA. Ecco il secondo sussidio di catechismo per i bambini con difficoltà cognitive

Dopo il sussidio del primo anno, uscito in modo sperimentale, è stato realizzato e pubblicato il secondo libro del catechismo per bambini con difficoltà cognitive dedicato alla preparazione della prima confessione. Per l’ufficio catechistico diocesano, che sta curando il progetto con una equipe appositamente dedicata, si tratta di un risultato importante, premia innanzitutto la volontà di creare un cammino di fede inclusivo e aperto a tutti.

 

Sabato 9 novembre, alle ore 15,30 nella parrocchia di Santa Maria della Pietà viene presentato il volume alla presenza del vescovo Giovanni Nerbini, che ha curato la prefazione, e di don Andrea Bonsignori, direttore della scuola Cottolengo di Torino, esperienza all’avanguardia nel coinvolgimento dei bambini disabili insieme ai loro coetanei. Infatti il primo vero obiettivo di questo interessantissimo lavoro apprezzato anche a livello nazionale è far in modo che i bimbi con disturbi cognitivi complessi possano crescere nella fede insieme agli altri. Il metodo è lo stesso del primo volume: l’utilizzo della Caa, la comunicazione aumentativa alternativa, un linguaggio simbolico che traduce i messaggi e i contenuti con disegni di facile intuizione, comprensibili anche ai bambini privi del linguaggio o con capacità verbali fortemente compromesse. La nostra Diocesi è stata una delle prime ad aver pensato a un progetto organico di catechismo in Caa e così nei mesi passati molte parrocchie di diverse regioni italiane hanno contattato l’ufficio catechistico pratese per avere informazioni e suggerimenti.
Come detto, anche questo secondo volume è frutto di un intenso lavoro di equipe, formata da Elena Ciabatti, Serena Casini e Sara Meoni, che hanno lavorato ai contenuti, tradotti in Caa da Simone Motta. Laila Francioni ha curato le illustrazioni: tutti i disegni sono originali. Inoltre Sara Meoni è la voce narrante del libro. Sì perché il testo è corredato di Qr-code, i codici che, se inquadrati con smartphone o tablet, aprono su quei dispositivi i contenuti audio. Insomma, un catechismo 4.0 davvero per tutti.