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Ufficio per i Ministeri, tutti i documenti del primo modulo

Sono disponibili i materiali del primo modulo del percorso formativo per un «Catecumenato al ministero», voluto dal vescovo Giovanni e promosso dal nuovo Ufficio diocesano per i ministeri ecclesiali istituiti. Affidato alla teologa Angela Tonini, il corso è stato pensato per promuovere la «ministerialità diffusa» all’interno della comunità ecclesiale pratese, chiamando a nuove e maggiori responsabilità i laici all’interno delle rispettive parrocchie.

 

Il primo anno di questa proposta formativa è stato chiamato «Catecumenato al Ministero» e intende offrire una preparazione iniziale per i candidati al lettorato, accolitato e al recente ministero del catechista, ma vuole anche essere una opportunità per la formazione permanente, infatti, sono diversi coloro che si sono iscritti solo per un interesse personale.

La prima parte, intitolata «Sapienza biblica e vocazione dell’uomo», si è conclusa nel mese di dicembre 2024. Sotto c’è l’elenco degli argomenti dei vari incontri, le tracce e i vari sussidi presentati. Cliccando sul link è possibile scaricare i file in versione pdf.

 

La seconda parte inizia il 22 gennaio e sarà dedicata alla «iniziazione alla ministerialità». I relatori sono don Gianni Gualtieri, don Marco Pratesi, Angela Tonini, don Alberto Pintus e la dottoressa Maria Luisa De Blasio. Per chi lo desidera, è possibile seguire il corso a partire da questo secondo modulo, dopo aver letto tutti i documenti del primo modulo. Info sul sito diocesiprato.it/teologia. La sede è la parrocchia di Santa  Maria della Pietà, gli incontri sono il mercoledì 21-22,30 o il sabato 15,30-18.

 

I documenti disponibili

Primo Modulo – Sapienza biblica e vocazione dell’uomo

1. Sapienza biblica e vocazione dell’uomo. Traccia di Ascolto n° 1

1a. Traccia introduzione Primo Incontro

1b. Sussidio: Rossi de Gasperis F., Diventare guide spirituali, Quaderni di Villa S. Giuseppe (anche on line)

1c. Lettera di accompagnamento al Sussidio

2. La centralità del «cuore». Traccia di Ascolto n° 2

2a. Sussidio: Pratesi M., La via del cuore, EDB 2010 (solo cartaceo)

2b. Appunti per l’ascolto – 14.11.2024

2c. Appunti per l’ascolto – 17.11.2024

3. Immersione battesimale e trasformazione in Cristo. Traccia di Ascolto n° 3

3a. Sussidio: Tonini A., Il Battesimo nel Nuovo Testamento, Edizioni Parva 2023 (solo cartaceo)

3b. Appunti per l’ascolto – 28.11.2024

3c. Appunti per l’ascolto – 5.12.2024

3d. Struttura del 4° incontro – Redditio su: Sapienza biblica e vocazione dell’uomo» – 11.12.2024

4. Redditio/riconsegna in preghiera su: Sapienza biblica e vocazione dell’uomo. Traccia 4° incontro

4a. Per un’esegesi nello Spirito – Sintesi da Barsotti D., Introduzione ai Salmi, Edizioni S. Paolo, 2000.

4b. Redditio su: Sapienza biblica e vocazione dell’uomo. Condivisione – 20.12.2024

 

Qui per scaricare i documenti in formato pdf

Cinque incontri per parlare di lavoro. La proposta della Chiesa di Prato alla città

Cinque incontri per parlare di lavoro a Prato e trovare proposte concrete per favorire il rispetto dei diritti e garantire la dignità di ogni persona. Immigrazione, cura, pace, ambiente e giovani. Sono i cinque temi sui quali la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Prato chiama la città a confrontarsi per trovare strade comuni di impegno all’interno del mondo del lavoro. Il primo appuntamento in programma, sul tema «lavoro e immigrazione», si tiene martedì 7 gennaio alle 21,15 nei locali del circolo Acli Giorgio La Pira in via Donizetti.

 

«Il nostro obiettivo – spiega Fulvio Barni, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro – è quello di alzare il livello della discussione in città su queste tematiche e di farlo ponendoci come parte attiva di un percorso partecipativo, che inizia con cinque serate su argomenti specifici e proseguirà a inizio estate con le cosiddette “piazze della democrazia” sperimentate a Trieste».

 

L’iniziativa infatti nasce come proseguimento degli spunti e del metodo di lavoro emersi durante la Settimana sociale di Trieste del luglio scorso, alla quale ha partecipato anche il vescovo Giovanni Nerbini, e in particolare dalla volontà di agire a seguito degli ultimi episodi di sfruttamento nei confronti degli operai stranieri nel distretto tessile e del tragico incidente avvenuto allo stabilimento Eni di Calenzano.

 

«Poi riuniremo le proposte emerse e penseremo a come organizzare le “piazze della democrazia”, che si terranno in città, probabilmente in centro storico nei mesi successivi», spiega ancora Fulvio Barni. Questo strumento, già sperimentato a Trieste, è un momento di dibattito pubblico che si svolge in una zona della città, solitamente una piazza, al quale possono partecipare non solo gli «addetti ai lavori», ma anche i cittadini, turisti e curiosi di passaggio catturati dal tema di cui si sta discutendo. «Ascoltando una pluralità di voci è possibile elaborare proposte condivise – conclude Barni –, l’esperienza sinodale ci ha insegnato quanto possano essere utili questi momenti di confronto aperti».

 

Il programma completo. Come detto il primo incontro, su «lavoro e immigrazione», sarà martedì 7 gennaio alle 21,15 nei locali del circolo Acli Giorgio La Pira in via Donizetti. Di «lavoro e cura», si parlerà il 14 gennaio al circolo Acli Achille Grandi a Chiesanuova; la settimana successiva, il 21 gennaio in San Domenico l’argomento è «lavoro e pace». Chiude il mese di gennaio, martedì 28, la discussione su «lavoro e ambiente», convocata al circolo Mcl di Vergaio. L’ultima serata, martedì 4 febbraio, è dedicata a «lavoro e giovani» e si svolgerà al circolo Mcl di Cafaggio.
La struttura degli incontri prevede l’introduzione del tema da parte dell’Equipe di Pastorale sociale, poi spazio all’ascolto e alla discussione. La partecipazione è aperta a tutte le persone interessate.

A Prato il Giubileo si apre con i pellegrinaggi delle parrocchie in cattedrale

In pellegrinaggio dalle periferie verso il centro città per celebrare l’inizio del Giubileo. La Chiesa di Prato ha deciso di sottolineare l’apertura dell’Anno Santo chiedendo alle parrocchie di mettersi in cammino dal proprio vicariato per raggiungere la chiesa di San Domenico, dove sarà letta la bolla di indizione del Giubileo, poi la comunità diocesana nel suo insieme si muoverà dietro il vescovo Giovanni Nerbini per andare in duomo a celebrare la messa solenne.

L’appuntamento – comune a tutte le diocesi del mondo – è per il pomeriggio di domenica 29 dicembre. Partecipa in forma ufficiale l’Amministrazione comunale con la sindaca Ilaria Bugetti.

Quel giorno, tutte le messe vespertine sono sospese per dar modo ai sacerdoti e ai fedeli di poter partecipare al grande evento, che sarà seguito in diretta su Tv Prato a partire dalle ore 16.

 

Il programma dell’apertura del Giubileo

 

Per tutti l’orario è alle 15. I fedeli delle parrocchie del vicariato Prato centro si riuniranno alla basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli della zona est al santuario di Santa Maria della Pietà; quelli dei vicariati sud est e sud ovest al santuario di Santa Maria del Soccorso; i fedeli della zona ovest alla chiesa dell’Ascensione al Pino; quelli del vicariato nord e Valle del Bisenzio alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. È previsto inoltre il pellegrinaggio dei giovani, predisposto dalla Pastorale giovanile, con partenza dall’oratorio di Sant’Anna in viale Piave, alle 15,30, dopo il pranzo insieme alle 13.

Queste sei processioni convergeranno sulla chiesa di San Domenico, dove ad aspettare l’arrivo dei fedeli, ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. Alle 16, appena l’assemblea diocesana sarà radunata, verrà data lettura del decreto di indizione del Giubileo. Monsignor Nerbini guiderà poi il pellegrinaggio diocesano verso la cattedrale. La processione passerà da via Guasti e si fermerà in piazza del Comune, dove ad attendere la comunità diocesana ci sarà la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si uniranno al pellegrinaggio.

In Duomo, alle 17, la solenne celebrazione eucaristica inizierà con il rinnovo delle promesse battesimali. La messa è quella propria della Santa Famiglia.

 

 

Il Crocifisso dei Bianchi simbolo del Giubileo a Prato dopo 625 anni

 

L’antica opera trecentesca di Giovanni Pisano è stata scelta come immagine simbolo per vivere il Giubileo 2025 a Prato. Si tratta di un crocifisso, detto dei Bianchi, custodito da secoli nella cattedrale di Prato che in occasione dell’Anno Santo torna a far parlare di sé. Fu proprio in vista del Giubileo del 1400 che il Crocifisso si legò al movimento di penitenza dei Bianchi, che attraversò l’Italia. Si trattò di grandi masse di pellegrini che, vestite con sai bianchi, andavano in processione ripetendo litanie che inneggiavano a «Misericordia e Pace». Tra i personaggi illustri che vi parteciparono ci fu Francesco di Marco Datini, il mercante di Prato.

L’opera è in legno policromo (alto 81 centimetri per 66) e si trova nella parete destra del duomo, dentro una cornice ottocentesca, vicino al, battistero; è una piccola immagine, opera di altissima qualità, il Cristo, drammatico nella sofferente magrezza e con il volto di forte espressività, racconta il pathos del linguaggio figurativo di Giovanni Pisano, maestro della scultura gotica italiana.

In occasione del Giubileo 2025, secondo le indicazioni del Dicastero per l’evangelizzazione della Santa Sede, il Crocifisso sarà spostato sul presbiterio per tutto l’anno, all’interno di una teca, appositamente realizzata. Le indicazioni raccomandavano la scelta di un crocifisso che fosse significativo per la Chiesa diocesana da un punto di vista storico-artistico o legato alla devozione popolare. La scelta non poteva ricadere che su questa importante opera che ha in sé entrambe le caratteristiche richieste.

Invece, in pellegrinaggio da San Domenico alla cattedrale, domenica 29 dicembre, il vescovo Giovanni Nerbini recherà un’altra opera significativa: una croce processionale in argento cesellato del Seicento. Completa di un’asta, anch’essa argentata, la croce fu commissionata dai frati francescani del Palco, passò alla badia di San Fabiano e infine, nel 1784, alla chiesa di San Domenico.

 

Le chiese giubilari nella diocesi di Prato

 

Il Giubileo è un anno dedicato alla conversione e alla remissione dei peccati. Questo cammino di redenzione, tra le altre cose, è simboleggiato dal passaggio attraverso la Porta Santa aperta a San Pietro (e nelle basiliche papali). La Penitenzieria apostolica ha stabilito inoltre che i fedeli possono ottenere l’indulgenza giubilare attraverso: i sacri pellegrinaggi; la pia visita a luoghi sacri come chiese collegiate o santuari designati da ciascun Vescovo diocesano e le opere di misericordia e penitenza.

Per questo motivo il vescovo Giovanni Nerbini ha deciso con decreto che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre, fino al 28 dicembre 2025, siano costituite chiese giubilari – insieme alla cattedrale di Santo Stefano – i santuari mariani presenti in diocesi (Carceri, Soccorso, Pietà e Giglio), la basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci, la pieve di Sant’Ippolito di Vernio e le cappelle dell’ospedale Santo Stefano e del carcere della Dogaia.

«I malati e i carcerati sono i più bisognosi di speranza – dice monsignor Nerbini – per questo abbiamo voluto rendere le chiese dell’ospedale e del carcere luoghi giubilari, aperti e illuminati dalla speranza. Malati e carcerati non possono muoversi, ma hanno il diritto di vivere pienamente l’Anno Santo».

Natale, Santo Stefano e Giubileo. Gli orari delle celebrazioni in cattedrale

Ci stiamo avvicinando al Natale e le chiese di Prato si stanno preparando a celebrare la tradizionale veglia solenne. La mattina del 25 dicembre, come avviene ormai da molti anni, il vescovo Giovanni Nerbini celebra la prima messa del giorno nel carcere della Dogaia per i detenuti. Nel pomeriggio si rinnova l’appuntamento con il rito dell’ostensione del Sacro Cingolo e con l’esposizione della reliquia di Santo Stefano al termine dei vespri delle ore 17. Il giorno successivo, Santo Stefano, città e diocesi celebrano il patrono con il solenne pontificale in cattedrale trasmesso da Tv Prato. In questa occasione vengono proclamati i vincitori del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città consegna alle aziende virtuose del distretto pratese.

Ricordiamo che domenica 29 dicembre la Chiesa pratese – insieme a tutte le Chiese particolari nel mondo – vivrà, con un pellegrinaggio e una celebrazione solenne, l’inizio del Giubileo.

A Prato, inoltre, la settimana di Natale si apre con l’anniversario della morte del vescovo Pietro Fiordelli, primo vescovo residenziale di Prato, del quale, nel 2024, ricordiamo i vent’anni dalla scomparsa.

 

Di seguito il calendario con tutte le celebrazioni e gli eventi in programma in cattedrale.

 

Lunedì 23 dicembre. Anniversario morte mons. Fiordelli

 

Ore 9,30, messa nel ventesimo anniversario della morte di monsignor Pietro Fiordelli, primo vescovo residenziale di Prato. Anima la celebrazione il Centro di Aiuto alla Vita.

 

Martedì 24 dicembre. Vigilia di Natale

 

Ore 18: messa della vigilia di Natale; ore 22: messa della Natività presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini.

 

Mercoledì 25 dicembre. Santo Natale e Ostensione

 

Al mattino, alle 8,30, mons. Nerbini sarà al carcere della Dogaia per celebrare la messa di Natale per tutti i detenuti.

In cattedrale messe alle ore 9 – 10,30 – 12. Alle 10,30 il solenne pontificale presieduto dal Vescovo. Alle 17 mons. Nerbini guiderà il canto dei Vespri e al termine officerà l’ostensione del Sacro Cingolo, all’interno del duomo e dal pulpito di Donatello, per tutti i fedeli della città. A seguire l’esposizione del «sasso» di Santo Stefano. Sarà portato in processione, dalla Cappella del Sacro Cingolo all’altare maggiore, il reliquiario contenente il sasso che la tradizione vuole sia stato uno di quelli con cui fu lapidato il Santo.

 

Giovedì 26 dicembre. Santo Stefano, patrono di Prato

 

In cattedrale, messe alle ore 7,30 e 18. Il 26 dicembre la città e la diocesi di Prato festeggiano il patrono Santo Stefano. Alle 10 in cattedrale si tiene il solenne pontificale presieduto dal Vescovo e concelebrato dai sacerdoti diocesani. Partecipano le autorità cittadine e i rappresentanti dei Comuni facenti parte del territorio diocesano e le forze dell’ordine. Alla messa monsignor Nerbini ha invitato tutti i chierichetti delle parrocchie pratesi a prestare servizio liturgico. La celebrazione sarà teletrasmessa in diretta da Tv Prato.

Al termine della messa il Vescovo, a nome del Comitato promotore formato da Diocesi, Comune e Provincia di Prato, Comune di Montemurlo, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio, annuncerà i nomi delle aziende vincitrici della quindicesima edizione del premio Santo Stefano per la tenuta del lavoro a Prato. Il riconoscimento, chiamato anche «Stefanino d’oro», viene consegnato a quelle aziende, non solo del comparto tessile, che si sono contraddistinte per «la cultura e l’operosità, capaci di fare impresa in modo etico e rispettoso dei valori del lavoro e della concorrenza», come si legge nello statuto del premio.

Alle 17 recita dei Vespri Solenni e reposizione della reliquia di Santo Stefano.

 

Sabato 28 dicembre. Concerto natalizio «Il Musicone»

 

Alle 21,15, in cattedrale è in programma il concerto natalizio, detto «Il Musicone», a cura della Cappella Musicale della Cattedrale e della Corale San Francesco con l’Orchestra Ensamble Bisentium; dirige il Maestro Paolo Fissi. Durante la serata verranno eseguiti brani natalizi tratti dalla tradizione popolare e musiche dei compositori pratesi Castagnoli e Borgioli, chiude l’esecuzione del Te Deum di Mozart. L’ingresso è aperto a tutti.

 

Domenica 29 dicembre. Apertura diocesana del Giubileo

 

Nella cattedrale di Prato si apre l’Anno Santo 2025. La solenne celebrazione inizia alle ore 16 nella chiesa di San Domenico, dove le comunità parrocchiali arriveranno in pellegrinaggio a piedi con partenza dai rispettivi vicariati. Dopo la lettura della bolla d’indizione del Giubileo, il Vescovo guiderà la processione diocesana fino alla cattedrale dove, intorno alle 17, viene concelebrata la messa solenne. Partecipa l’Amministrazione comunale di Prato. Diretta su Tv Prato. Sono sospese le messe vespertine nelle chiese della Diocesi.

 

 

La Settimana teologica «in famiglia»

Quest’anno la Settimana teologica sarà «in famiglia». Il senso lo spiega monsignor Basilio Petrà, curatore di questa iniziativa dedicata alla formazione e alla riflessione teologica rivolta alla diocesi: «Il titolo scelto è Camminare nello Spirito, un tema che affrontato e studiato da alcuni sacerdoti della nostra diocesi. Per questo – spiega monsignor Petrà – abbiamo voluto coinvolgere negli interventi esponenti del nostro clero, più, unico “straniero”, dom Bernardo Gianni, che pur non appartenendo ai sacerdoti diocesani è nato a Prato».

 

 

Monsignor Petrà inoltre ribadisce che questi appuntamenti, quattro in tutto, da martedì 7 a venerdì 10 gennaio 2025, sono rivolti non solo al clero, ai diaconi e ai religiosi, ma «a tutti i laici impegnati nelle parrocchie e anche nei gruppi e nei movimenti della comunità ecclesiale». La Chiesa di Prato dunque, torna anche quest’anno a offrire a tutti gli interessati una opportunità di formazione, utile per la crescita nel proprio cammino di fede.

 

 

Si comincia martedì 7 gennaio con don Alessandro Magherini, parroco di Tavola, docente della Scuola diocesana di teologia e da anni promotore del cammino delle Dieci Parole a Prato. Don Magherini parlerà de «Le vie del cammino spirituale».

Mercoledì 8 gennaio il relatore è padre Guidalberto Bormolini della comunità dei Ricostruttori nella Preghiera a Villa del Palco e tra i principali responsabili del progetto di realizzazione del Borgo Tutto è Vita, sui monti dell’Appennino pratese. Il religioso, già autore di numerosi libri sull’argomento, parlerà de «La via della Meditazione cristiana».

Giovedì 9 gennaio, parlerà don Marco Pratesi, direttore della Scuola diocesana di Teologia, prossimo parroco della cattedrale e bibliotecario della Roncioniana. «La preghiera del cuore», il titolo del suo intervento, un tema al quale, nel 2010, ha dedicato anche un libretto per le Edizioni Dehoniane.

L’ultimo appuntamento della serie, venerdì 10 gennaio, è tenuto da dom Bernardo Gianni su «Vivere per Cristo, con Cristo e in Cristo». Abate dell’Abbazia di San Miniato a Firenze, ha origini pratesi, come spesso ama ricordare. È tra le figure spirituali più apprezzate del nostro tempo e papa Francesco, nel 2019, lo chiamò a predicare gli esercizi spirituali per la Curia romana.

 

 

Le lezioni si tengono nel Seminario vescovile (ingresso da via del Seminario, 32) dalle 9,30 alle 12,30.

«Prato e Maria», un podcast per entrare nel Giubileo

Per vivere il Giubileo, ma soprattutto per conoscere questo appuntamento così importante nella vita della Chiesa, il Museo dell’Opera del Duomo e Tv Prato hanno realizzato un podcast. Il titolo è «Prato e Maria. Intrecci di arte e fede per il Giubileo», ed è un viaggio nella storia e nella devozione della città del tessile, a partire dall’antico e forte legame dei pratesi con la Sacra Cintola.

 

Il podcast nasce da un’idea di Veronica Bartoletti, direttrice dei Musei diocesani di Prato, ed è scritto insieme a Giacomo Cocchi, direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, e alla content creator Rachele Borotto Della Vecchia, la post produzione è di Fabio Barni e la cover dell’artista Tommaso Cocchi.

 

Ospite della prima puntata è il vescovo Giovanni Nerbini, intervistato in piazza Duomo e invitato a raccontare i ricordi personali del Giubileo del 2000 e come la diocesi si sta preparando a vivere questo grande appuntamento. Nella seconda puntata don Marco Pratesi, nuovo parroco della Cattedrale e canonico capitolare, è stato chiamato a raccontare la vicenda della preziosa reliquia simbolo della città e della diocesi.

 

Clicca qui per ascoltare le puntate del podcast

 

 

 

Avvento di Fraternità: raccolta in tutte le chiese per il centro d’ascolto della Caritas

Sosteniamo il centro d’ascolto Caritas, punto luce e luogo di speranza per tutti coloro che hanno bisogno di una mano in un momento di difficoltà. È l’invito che anche quest’anno la Diocesi di Prato lancia in occasione dell’Avvento di Fraternità, la raccolta offerte che si terrà in tutte le chiese e parrocchie sabato 14 e domenica 15 dicembre.
Quanto ottenuto dalla generosità dei fedeli servirà a rispondere alla richieste di aiuto che quotidianamente vengono rivolte alla Caritas diocesana in via del Seminario.

 

Alcuni dati. Per capire i bisogni del territorio pratese attingiamo ai dati del Mirod – Messa in rete degli osservatori diocesani – composto da Caritas diocesana, diciassette Caritas parrocchiali, dalla San Vincenzo de Paoli, dai Gruppi di volontariato vincenziano, dall’associazione Giorgio La Pira, da Insieme per la Famiglia, dal progetto operatori di strada e dall’ambulatorio stp (stranieri temporaneamente presenti) al Centro socio sanitario Giovannini.
Nei primi sei mesi del 2024 si sono rivolte a questi enti della carità oltre 2000 famiglie per avere un aiuto, principalmente di tipo economico. Contando una media di circa 2,3 componenti a nucleo familiare, possiamo dire che sono oltre 4500 le persone seguite dalla Caritas e dalle altre associazioni. Rispetto all’anno 2023, il primo semestre di quest’anno registra un aumento delle persone italiane in stato di bisogno, che passano dal 37,4% al 39,7% del totale. Ad aumentare poi sono i colloqui con le donne italiane +8,2% (in tutto le donne sono il 52,6%, gli uomini il 47,4%). Cresce inoltre del 10,7% il numero delle famiglie bisognose nelle quali almeno un componente lavora con un contratto stabile, che però non è sufficiente a garantire i bisogni economici e materiali dei propri congiunti.
Tra le nazionalità straniere più rappresentate ai centri d’ascolto ci sono i marocchini, poi i nigeriani e gli albanesi. Nel corso del 2024 sono state 71 le nazionalità incontrate alla Caritas.

 

La prima richiesta rivolta agli operatori Caritas è quella di avere un lavoro, la seconda di ricevere un aiuto economico. Per quanto riguarda la prima, i centri d’ascolto svolgono un prezioso servizio di orientamento (non avendo posti di lavoro da offrire), per quanto riguarda la seconda c’è la compartecipazione alle spese per il pagamento di rate di mutuo o affitti, utenze domestiche, spese mediche e materiale scolastico per i figli. Nel 2023 sono stati erogati contributi per oltre 90mila euro. Tra gli aiuti forniti c’è l’attivazione della tessera dell’Emporio della Solidarietà. A questo si aggiunge il prezioso servizio dell’Associazione Insieme per la Famiglia, nata in seno alla Caritas pratese per attivare progetti a favore dei nuclei familiari bisognosi.

 

Partecipare all’Avvento di Fraternità, anche con una piccola offerta, significa sostenere questa rete di protezione sociale, fondamentale per aiutare tante famiglie ad affrontare diverse difficoltà economiche. Chi volesse fare una donazione diretta può consultare il sito della Fondazione Solidarietà Caritas di Prato.

Istituite le chiese giubilari, ci sono anche la cappella del carcere e quella dell’ospedale

Il vescovo Giovanni Nerbini ha stabilito con decreto che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre, fino al 28 dicembre 2025, siano costituite chiese giubilari – insieme alla cattedrale di Santo Stefano – i quattro santuari mariani presenti in diocesi di Prato (santa Maria delle Carceri, Santa Maria del Soccorso, Santa Maria della Pietà e Santa Maria del Giglio), la basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci, la pieve di Sant’Ippolito di Vernio e le cappelle dell’ospedale e del carcere. Anche papa Francesco ha annunciato l’intenzione di aprire una Porta Santa in un carcere.

 

«Nella bolla di indizione, tra le altre cose, il Santo Padre parla espressamente dei malati, che sono quelli che hanno più bisogno di essere illuminati dalla speranza – spiega mons. Nerbini – e anche dei carcerati, che hanno davvero bisogno che di fronte a loro si accenda un “sole”, proprio nel luogo dove vivono nella disperazione. Mi sembrava importante che entrambi, in particolare i carcerati, impossibilitati a muoversi, potessero vivere il Giubileo in modo pieno e che lo potessero fare là dove spesso perdono il senso della speranza nel futuro». Nei prossimi mesi, in date ancora da definire, si terranno delle celebrazioni eucaristiche nel carcere della Dogaia e nell’ospedale Santo Stefano in occasione del Giubileo.

 

Secondo il decreto del Vescovo in queste chiese «sarà possibile ottenere l’indulgenza giubilare, secondo le consuete disposizioni della Chiesa (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025 se, individualmente, o in gruppo, «visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio».

Giubileo, domenica 29 dicembre Prato entra nell’Anno Santo

Sarà una grande processione di popolo guidata dal vescovo Giovanni Nerbini a decretare l’inizio dell’Anno Santo nella diocesi di Prato. Domenica 29 dicembre, nel pomeriggio, le parrocchie si ritroveranno in una chiesa del proprio vicariato, da lì si muoveranno a piedi verso San Domenico, dove alle 16 tutte insieme ascolteranno la lettura della bolla di indizione del Giubileo. Poi la comunità diocesana si recherà in cattedrale compiendo un pellegrinaggio cittadino, al quale parteciperà anche l’Amministrazione comunale, con la sindaca Ilaria Bugetti dietro il gonfalone.

 

Quel giorno, tutte le messe vespertine sono sospese per dar modo ai sacerdoti e ai fedeli di poter partecipare al grande evento, che sarà seguito in diretta su Tv Prato.

Papa Francesco aprirà la Porta Santa della basilica di San Pietro il giorno della vigilia di Natale e in quel momento inizierà il Giubileo. La bolla di indizione «Spes non confundit» (la speranza non delude) dispone che domenica 29 dicembre in tutte le cattedrali del mondo, i vescovi diocesani celebrino una messa solenne per l’apertura dell’Anno giubilare e «il pellegrinaggio da una chiesa verso la cattedrale sia il segno del cammino di speranza che, illuminato dalla Parola di Dio, accomuna i credenti».

Il programma. A Prato si compiranno dei pellegrinaggi a piedi con partenza dai vicariati. I fedeli delle parrocchie del vicariato Prato centro si riuniranno alla basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli della zona est al santuario di Santa Maria della Pietà; quelli dei vicariati sud est e sud ovest al santuario di Santa Maria del Soccorso; i fedeli della zona ovest alla chiesa dell’Ascensione al Pino; quelli del vicariato nord e Valle del Bisenzio alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. È previsto inoltre il pellegrinaggio dei giovani, predisposto dalla Pastorale giovanile, con partenza dall’oratorio di Sant’Anna in viale Piave.

 

Queste sei processioni convergeranno sulla chiesa di San Domenico, dove ad aspettare l’arrivo dei fedeli, ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. Alle 16, appena l’assemblea diocesana sarà radunata, verrà data lettura del decreto di indizione del Giubileo. Monsignor Nerbini guiderà poi il pellegrinaggio diocesano verso la cattedrale. La processione passerà da via Guasti e si fermerà in piazza del Comune, dove ad attendere la comunità diocesana ci sarà la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si uniranno al pellegrinaggio.

 

In Duomo, alle 17, la solenne celebrazione eucaristica inizierà con il rinnovo delle promesse battesimali. La messa è quella propria della Santa Famiglia. Per il vescovo Giovanni Nerbini il Giubileo rappresenta una opportunità per «ritornare, attraverso la riflessione, la meditazione, l’ascolto della Parola di Dio a rimettere in discussione tutti gli aspetti della vita, come viviamo, come pensiamo, come abbiamo organizzato il nostro presente e il nostro futuro».

Catechesi di Natale con il Vescovo e annuncio del pellegrinaggio cresimandi a Roma per il Giubileo

Tradizionale incontro in preparazione al Natale per i bambini e le bambine del catechismo con il vescovo Giovanni. Appuntamento sabato 14 dicembre alle ore 10 in cattedrale. L’invito dell’Ufficio catechistico diocesano è quello di partecipare portando con sé la statuina di Gesù Bambini da mettere nel presepe. L’incontro infatti terminerà con la benedizione del Bambinello impartita dal Vescovo.

 

Nel corso della mattinata si parlerà anche dell’imminente inizio del Giubileo. E proprio in occasione dell’Anno Santo, è in programma il pellegrinaggio dei cresimandi a Roma, in programma sabato 8 marzo 2025.

 

Il trasferimento sarà fatto in pullman dotati di due autisti ciascuno, alle 12 è prevista una celebrazione della messa all’altare della confessione in San Pietro, riservata ai pellegrini pratesi, mentre dopo il pranzo al sacco si svolgerà un incontro con il cardinale Angelo Comastri.

La quota di partecipazione è di 50 euro a testa e l’invito rivolto alle parrocchie è quello di organizzare qualche occasione di autofinanziamento in modo da aiutare le famiglie a sostenere il costo e al tempo stesso coinvolgere proprio i ragazzi nell’organizzazione di questo pellegrinaggio che deve vederli protagonisti.

 

Le iscrizioni dovranno essere fatte dal 3 al 7 febbraio (tra le 18,30 e le 20) presso la parrocchia di Santa Maria della Pietà: sarà necessario comunicare il nome e il numero dei partecipanti e del capogruppo di ciascuna parrocchia, ciascun pullman prevede 51 posti. L’Ufficio catechistico fornirà le indicazioni precise e i moduli necessari per l’iscrizione, specialmente le necessarie autorizzazioni per i minorenni non accompagnati dai genitori.

 

Si tratterà di una giornata impegnativa, ma certamente molto emozionante. Dopo la partenza prevista alle 4,30 i pellegrini arriveranno a Roma e con la metro dalla stazione Anagnina raggiungeranno via Ottaviano. Dopo una passeggiata fino a piazza Pia verrà avviato il percorso su via della Conciliazione verso la Porta Santa. Il rientro è previsto a Prato intorno alle 21,30.

 

Sotto i materiali da scaricare l’iscrizione.

 

Informazioni sul pellegrinaggio a Roma

 

Scheda per iscrizione

 

Scheda per iscrizione (pdf)

 

Autorizzazione minori