Archivi categoria: In evidenza

A Prato il Giubileo si apre con i pellegrinaggi delle parrocchie in cattedrale

In pellegrinaggio dalle periferie verso il centro città per celebrare l’inizio del Giubileo. La Chiesa di Prato ha deciso di sottolineare l’apertura dell’Anno Santo chiedendo alle parrocchie di mettersi in cammino dal proprio vicariato per raggiungere la chiesa di San Domenico, dove sarà letta la bolla di indizione del Giubileo, poi la comunità diocesana nel suo insieme si muoverà dietro il vescovo Giovanni Nerbini per andare in duomo a celebrare la messa solenne.

L’appuntamento – comune a tutte le diocesi del mondo – è per il pomeriggio di domenica 29 dicembre. Partecipa in forma ufficiale l’Amministrazione comunale con la sindaca Ilaria Bugetti.

Quel giorno, tutte le messe vespertine sono sospese per dar modo ai sacerdoti e ai fedeli di poter partecipare al grande evento, che sarà seguito in diretta su Tv Prato a partire dalle ore 16.

 

Il programma dell’apertura del Giubileo

 

Per tutti l’orario è alle 15. I fedeli delle parrocchie del vicariato Prato centro si riuniranno alla basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli della zona est al santuario di Santa Maria della Pietà; quelli dei vicariati sud est e sud ovest al santuario di Santa Maria del Soccorso; i fedeli della zona ovest alla chiesa dell’Ascensione al Pino; quelli del vicariato nord e Valle del Bisenzio alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. È previsto inoltre il pellegrinaggio dei giovani, predisposto dalla Pastorale giovanile, con partenza dall’oratorio di Sant’Anna in viale Piave, alle 15,30, dopo il pranzo insieme alle 13.

Queste sei processioni convergeranno sulla chiesa di San Domenico, dove ad aspettare l’arrivo dei fedeli, ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. Alle 16, appena l’assemblea diocesana sarà radunata, verrà data lettura del decreto di indizione del Giubileo. Monsignor Nerbini guiderà poi il pellegrinaggio diocesano verso la cattedrale. La processione passerà da via Guasti e si fermerà in piazza del Comune, dove ad attendere la comunità diocesana ci sarà la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si uniranno al pellegrinaggio.

In Duomo, alle 17, la solenne celebrazione eucaristica inizierà con il rinnovo delle promesse battesimali. La messa è quella propria della Santa Famiglia.

 

 

Il Crocifisso dei Bianchi simbolo del Giubileo a Prato dopo 625 anni

 

L’antica opera trecentesca di Giovanni Pisano è stata scelta come immagine simbolo per vivere il Giubileo 2025 a Prato. Si tratta di un crocifisso, detto dei Bianchi, custodito da secoli nella cattedrale di Prato che in occasione dell’Anno Santo torna a far parlare di sé. Fu proprio in vista del Giubileo del 1400 che il Crocifisso si legò al movimento di penitenza dei Bianchi, che attraversò l’Italia. Si trattò di grandi masse di pellegrini che, vestite con sai bianchi, andavano in processione ripetendo litanie che inneggiavano a «Misericordia e Pace». Tra i personaggi illustri che vi parteciparono ci fu Francesco di Marco Datini, il mercante di Prato.

L’opera è in legno policromo (alto 81 centimetri per 66) e si trova nella parete destra del duomo, dentro una cornice ottocentesca, vicino al, battistero; è una piccola immagine, opera di altissima qualità, il Cristo, drammatico nella sofferente magrezza e con il volto di forte espressività, racconta il pathos del linguaggio figurativo di Giovanni Pisano, maestro della scultura gotica italiana.

In occasione del Giubileo 2025, secondo le indicazioni del Dicastero per l’evangelizzazione della Santa Sede, il Crocifisso sarà spostato sul presbiterio per tutto l’anno, all’interno di una teca, appositamente realizzata. Le indicazioni raccomandavano la scelta di un crocifisso che fosse significativo per la Chiesa diocesana da un punto di vista storico-artistico o legato alla devozione popolare. La scelta non poteva ricadere che su questa importante opera che ha in sé entrambe le caratteristiche richieste.

Invece, in pellegrinaggio da San Domenico alla cattedrale, domenica 29 dicembre, il vescovo Giovanni Nerbini recherà un’altra opera significativa: una croce processionale in argento cesellato del Seicento. Completa di un’asta, anch’essa argentata, la croce fu commissionata dai frati francescani del Palco, passò alla badia di San Fabiano e infine, nel 1784, alla chiesa di San Domenico.

 

Le chiese giubilari nella diocesi di Prato

 

Il Giubileo è un anno dedicato alla conversione e alla remissione dei peccati. Questo cammino di redenzione, tra le altre cose, è simboleggiato dal passaggio attraverso la Porta Santa aperta a San Pietro (e nelle basiliche papali). La Penitenzieria apostolica ha stabilito inoltre che i fedeli possono ottenere l’indulgenza giubilare attraverso: i sacri pellegrinaggi; la pia visita a luoghi sacri come chiese collegiate o santuari designati da ciascun Vescovo diocesano e le opere di misericordia e penitenza.

Per questo motivo il vescovo Giovanni Nerbini ha deciso con decreto che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre, fino al 28 dicembre 2025, siano costituite chiese giubilari – insieme alla cattedrale di Santo Stefano – i santuari mariani presenti in diocesi (Carceri, Soccorso, Pietà e Giglio), la basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci, la pieve di Sant’Ippolito di Vernio e le cappelle dell’ospedale Santo Stefano e del carcere della Dogaia.

«I malati e i carcerati sono i più bisognosi di speranza – dice monsignor Nerbini – per questo abbiamo voluto rendere le chiese dell’ospedale e del carcere luoghi giubilari, aperti e illuminati dalla speranza. Malati e carcerati non possono muoversi, ma hanno il diritto di vivere pienamente l’Anno Santo».

Natale, Santo Stefano e Giubileo. Gli orari delle celebrazioni in cattedrale

Ci stiamo avvicinando al Natale e le chiese di Prato si stanno preparando a celebrare la tradizionale veglia solenne. La mattina del 25 dicembre, come avviene ormai da molti anni, il vescovo Giovanni Nerbini celebra la prima messa del giorno nel carcere della Dogaia per i detenuti. Nel pomeriggio si rinnova l’appuntamento con il rito dell’ostensione del Sacro Cingolo e con l’esposizione della reliquia di Santo Stefano al termine dei vespri delle ore 17. Il giorno successivo, Santo Stefano, città e diocesi celebrano il patrono con il solenne pontificale in cattedrale trasmesso da Tv Prato. In questa occasione vengono proclamati i vincitori del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città consegna alle aziende virtuose del distretto pratese.

Ricordiamo che domenica 29 dicembre la Chiesa pratese – insieme a tutte le Chiese particolari nel mondo – vivrà, con un pellegrinaggio e una celebrazione solenne, l’inizio del Giubileo.

A Prato, inoltre, la settimana di Natale si apre con l’anniversario della morte del vescovo Pietro Fiordelli, primo vescovo residenziale di Prato, del quale, nel 2024, ricordiamo i vent’anni dalla scomparsa.

 

Di seguito il calendario con tutte le celebrazioni e gli eventi in programma in cattedrale.

 

Lunedì 23 dicembre. Anniversario morte mons. Fiordelli

 

Ore 9,30, messa nel ventesimo anniversario della morte di monsignor Pietro Fiordelli, primo vescovo residenziale di Prato. Anima la celebrazione il Centro di Aiuto alla Vita.

 

Martedì 24 dicembre. Vigilia di Natale

 

Ore 18: messa della vigilia di Natale; ore 22: messa della Natività presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini.

 

Mercoledì 25 dicembre. Santo Natale e Ostensione

 

Al mattino, alle 8,30, mons. Nerbini sarà al carcere della Dogaia per celebrare la messa di Natale per tutti i detenuti.

In cattedrale messe alle ore 9 – 10,30 – 12. Alle 10,30 il solenne pontificale presieduto dal Vescovo. Alle 17 mons. Nerbini guiderà il canto dei Vespri e al termine officerà l’ostensione del Sacro Cingolo, all’interno del duomo e dal pulpito di Donatello, per tutti i fedeli della città. A seguire l’esposizione del «sasso» di Santo Stefano. Sarà portato in processione, dalla Cappella del Sacro Cingolo all’altare maggiore, il reliquiario contenente il sasso che la tradizione vuole sia stato uno di quelli con cui fu lapidato il Santo.

 

Giovedì 26 dicembre. Santo Stefano, patrono di Prato

 

In cattedrale, messe alle ore 7,30 e 18. Il 26 dicembre la città e la diocesi di Prato festeggiano il patrono Santo Stefano. Alle 10 in cattedrale si tiene il solenne pontificale presieduto dal Vescovo e concelebrato dai sacerdoti diocesani. Partecipano le autorità cittadine e i rappresentanti dei Comuni facenti parte del territorio diocesano e le forze dell’ordine. Alla messa monsignor Nerbini ha invitato tutti i chierichetti delle parrocchie pratesi a prestare servizio liturgico. La celebrazione sarà teletrasmessa in diretta da Tv Prato.

Al termine della messa il Vescovo, a nome del Comitato promotore formato da Diocesi, Comune e Provincia di Prato, Comune di Montemurlo, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio, annuncerà i nomi delle aziende vincitrici della quindicesima edizione del premio Santo Stefano per la tenuta del lavoro a Prato. Il riconoscimento, chiamato anche «Stefanino d’oro», viene consegnato a quelle aziende, non solo del comparto tessile, che si sono contraddistinte per «la cultura e l’operosità, capaci di fare impresa in modo etico e rispettoso dei valori del lavoro e della concorrenza», come si legge nello statuto del premio.

Alle 17 recita dei Vespri Solenni e reposizione della reliquia di Santo Stefano.

 

Sabato 28 dicembre. Concerto natalizio «Il Musicone»

 

Alle 21,15, in cattedrale è in programma il concerto natalizio, detto «Il Musicone», a cura della Cappella Musicale della Cattedrale e della Corale San Francesco con l’Orchestra Ensamble Bisentium; dirige il Maestro Paolo Fissi. Durante la serata verranno eseguiti brani natalizi tratti dalla tradizione popolare e musiche dei compositori pratesi Castagnoli e Borgioli, chiude l’esecuzione del Te Deum di Mozart. L’ingresso è aperto a tutti.

 

Domenica 29 dicembre. Apertura diocesana del Giubileo

 

Nella cattedrale di Prato si apre l’Anno Santo 2025. La solenne celebrazione inizia alle ore 16 nella chiesa di San Domenico, dove le comunità parrocchiali arriveranno in pellegrinaggio a piedi con partenza dai rispettivi vicariati. Dopo la lettura della bolla d’indizione del Giubileo, il Vescovo guiderà la processione diocesana fino alla cattedrale dove, intorno alle 17, viene concelebrata la messa solenne. Partecipa l’Amministrazione comunale di Prato. Diretta su Tv Prato. Sono sospese le messe vespertine nelle chiese della Diocesi.

 

 

Istituite le chiese giubilari, ci sono anche la cappella del carcere e quella dell’ospedale

Il vescovo Giovanni Nerbini ha stabilito con decreto che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre, fino al 28 dicembre 2025, siano costituite chiese giubilari – insieme alla cattedrale di Santo Stefano – i quattro santuari mariani presenti in diocesi di Prato (santa Maria delle Carceri, Santa Maria del Soccorso, Santa Maria della Pietà e Santa Maria del Giglio), la basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci, la pieve di Sant’Ippolito di Vernio e le cappelle dell’ospedale e del carcere. Anche papa Francesco ha annunciato l’intenzione di aprire una Porta Santa in un carcere.

 

«Nella bolla di indizione, tra le altre cose, il Santo Padre parla espressamente dei malati, che sono quelli che hanno più bisogno di essere illuminati dalla speranza – spiega mons. Nerbini – e anche dei carcerati, che hanno davvero bisogno che di fronte a loro si accenda un “sole”, proprio nel luogo dove vivono nella disperazione. Mi sembrava importante che entrambi, in particolare i carcerati, impossibilitati a muoversi, potessero vivere il Giubileo in modo pieno e che lo potessero fare là dove spesso perdono il senso della speranza nel futuro». Nei prossimi mesi, in date ancora da definire, si terranno delle celebrazioni eucaristiche nel carcere della Dogaia e nell’ospedale Santo Stefano in occasione del Giubileo.

 

Secondo il decreto del Vescovo in queste chiese «sarà possibile ottenere l’indulgenza giubilare, secondo le consuete disposizioni della Chiesa (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025 se, individualmente, o in gruppo, «visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio».

Giubileo, domenica 29 dicembre Prato entra nell’Anno Santo

Sarà una grande processione di popolo guidata dal vescovo Giovanni Nerbini a decretare l’inizio dell’Anno Santo nella diocesi di Prato. Domenica 29 dicembre, nel pomeriggio, le parrocchie si ritroveranno in una chiesa del proprio vicariato, da lì si muoveranno a piedi verso San Domenico, dove alle 16 tutte insieme ascolteranno la lettura della bolla di indizione del Giubileo. Poi la comunità diocesana si recherà in cattedrale compiendo un pellegrinaggio cittadino, al quale parteciperà anche l’Amministrazione comunale, con la sindaca Ilaria Bugetti dietro il gonfalone.

 

Quel giorno, tutte le messe vespertine sono sospese per dar modo ai sacerdoti e ai fedeli di poter partecipare al grande evento, che sarà seguito in diretta su Tv Prato.

Papa Francesco aprirà la Porta Santa della basilica di San Pietro il giorno della vigilia di Natale e in quel momento inizierà il Giubileo. La bolla di indizione «Spes non confundit» (la speranza non delude) dispone che domenica 29 dicembre in tutte le cattedrali del mondo, i vescovi diocesani celebrino una messa solenne per l’apertura dell’Anno giubilare e «il pellegrinaggio da una chiesa verso la cattedrale sia il segno del cammino di speranza che, illuminato dalla Parola di Dio, accomuna i credenti».

Il programma. A Prato si compiranno dei pellegrinaggi a piedi con partenza dai vicariati. I fedeli delle parrocchie del vicariato Prato centro si riuniranno alla basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli della zona est al santuario di Santa Maria della Pietà; quelli dei vicariati sud est e sud ovest al santuario di Santa Maria del Soccorso; i fedeli della zona ovest alla chiesa dell’Ascensione al Pino; quelli del vicariato nord e Valle del Bisenzio alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. È previsto inoltre il pellegrinaggio dei giovani, predisposto dalla Pastorale giovanile, con partenza dall’oratorio di Sant’Anna in viale Piave.

 

Queste sei processioni convergeranno sulla chiesa di San Domenico, dove ad aspettare l’arrivo dei fedeli, ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. Alle 16, appena l’assemblea diocesana sarà radunata, verrà data lettura del decreto di indizione del Giubileo. Monsignor Nerbini guiderà poi il pellegrinaggio diocesano verso la cattedrale. La processione passerà da via Guasti e si fermerà in piazza del Comune, dove ad attendere la comunità diocesana ci sarà la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si uniranno al pellegrinaggio.

 

In Duomo, alle 17, la solenne celebrazione eucaristica inizierà con il rinnovo delle promesse battesimali. La messa è quella propria della Santa Famiglia. Per il vescovo Giovanni Nerbini il Giubileo rappresenta una opportunità per «ritornare, attraverso la riflessione, la meditazione, l’ascolto della Parola di Dio a rimettere in discussione tutti gli aspetti della vita, come viviamo, come pensiamo, come abbiamo organizzato il nostro presente e il nostro futuro».

Catechesi di Natale con il Vescovo e annuncio del pellegrinaggio cresimandi a Roma per il Giubileo

Tradizionale incontro in preparazione al Natale per i bambini e le bambine del catechismo con il vescovo Giovanni. Appuntamento sabato 14 dicembre alle ore 10 in cattedrale. L’invito dell’Ufficio catechistico diocesano è quello di partecipare portando con sé la statuina di Gesù Bambini da mettere nel presepe. L’incontro infatti terminerà con la benedizione del Bambinello impartita dal Vescovo.

 

Nel corso della mattinata si parlerà anche dell’imminente inizio del Giubileo. E proprio in occasione dell’Anno Santo, è in programma il pellegrinaggio dei cresimandi a Roma, in programma sabato 8 marzo 2025.

 

Il trasferimento sarà fatto in pullman dotati di due autisti ciascuno, alle 12 è prevista una celebrazione della messa all’altare della confessione in San Pietro, riservata ai pellegrini pratesi, mentre dopo il pranzo al sacco si svolgerà un incontro con il cardinale Angelo Comastri.

La quota di partecipazione è di 50 euro a testa e l’invito rivolto alle parrocchie è quello di organizzare qualche occasione di autofinanziamento in modo da aiutare le famiglie a sostenere il costo e al tempo stesso coinvolgere proprio i ragazzi nell’organizzazione di questo pellegrinaggio che deve vederli protagonisti.

 

Le iscrizioni dovranno essere fatte dal 3 al 7 febbraio (tra le 18,30 e le 20) presso la parrocchia di Santa Maria della Pietà: sarà necessario comunicare il nome e il numero dei partecipanti e del capogruppo di ciascuna parrocchia, ciascun pullman prevede 51 posti. L’Ufficio catechistico fornirà le indicazioni precise e i moduli necessari per l’iscrizione, specialmente le necessarie autorizzazioni per i minorenni non accompagnati dai genitori.

 

Si tratterà di una giornata impegnativa, ma certamente molto emozionante. Dopo la partenza prevista alle 4,30 i pellegrini arriveranno a Roma e con la metro dalla stazione Anagnina raggiungeranno via Ottaviano. Dopo una passeggiata fino a piazza Pia verrà avviato il percorso su via della Conciliazione verso la Porta Santa. Il rientro è previsto a Prato intorno alle 21,30.

 

Sotto i materiali da scaricare l’iscrizione.

 

Informazioni sul pellegrinaggio a Roma

 

Scheda per iscrizione

 

Scheda per iscrizione (pdf)

 

Autorizzazione minori

La Gmg diocesana e il Giubileo, il 24 novembre appuntamento a San Giovanni Bosco

Da Lisbona a Roma per l’Anno Santo. È un filo che lega due esperienze, una vissuta e l’altra attesa, quello proposto dalla Pastorale giovanile ai ragazzi e alle ragazze delle parrocchie. Domenica 24 novembre si tiene la Gmg diocesana, un appuntamento che intende coinvolgere i giovani attraverso il gioco, il divertimento e la preghiera. Punto di partenza sarà il ricordo della recente esperienza alla Giornata mondiale della gioventù a Lisbona, ma l’obiettivo è entrare nel Giubileo, attraverso la conoscenza del significato e dei riti del grande evento che attende la Chiesa universale nel 2025.

 

La Gmg diocesana si svolge dalle 16 alle 19 nella parrocchia di San Giovanni Bosco ed è aperta ai ragazzi e alle ragazze dai 14 anni in su. Le adesioni stanno arrivando e si attendono vari gruppi parrocchiali. Sono previsti diversi giochi, sarà presente il vescovo Giovanni e a tutti i partecipanti verrà offerta la merenda.

 

La nuova tappa di Giovani in Preghiera sarà, invece, il 5 dicembre, alle 21,15, presso la parrocchia di San Silvestro a Tobbiana. Ai giovani tobbianesi, la croce sarà consegnata dai coetanei di San Giorgio a Colonica.

Un concerto in preparazione al Giubileo, in cattedrale il Requiem di Fauré

In preparazione agli eventi del Giubileo, la Diocesi di Prato ha organizzato una serata musicale sul tema dell’Anno Santo: «Pellegrini di speranza». Venerdì 22 novembre alle ore 21 in cattedrale, l’orchestra Nuove Assonanze e il gruppo vocale Hortus Concentus presentano il Requiem di Gabriel Fauré, dirige il maestro Alan Freiles Magnatta. Si esibiscono una orchestra da camera, composta da viole, violoncelli, contrabbassi e ottoni, e un coro di oltre cinquanta elementi. La soprano è Cristina Rosa, il baritono Romano Martinuzzi.

 

«Il Giubileo sarà un grande evento che coinvolgerà la Chiesa universale e dunque anche la nostra Chiesa pratese – dice il vicario generale della diocesi di Prato monsignor Daniele Scaccini – in vista di questo importante appuntamento vogliamo offrire alla città una serata musicale, affinché l’anno giubilare porti armonia nella vita spirituale degli uomini e delle donne».

«La musica di Fauré evoca un senso di rinascita interiore, di trasformazione e di consolazione, invitando l’ascoltatore a riflettere sul significato profondo degli incontri umani e spirituali. Attraverso le sue delicate melodie e le armonie serene, Fauré guida l’ascoltatore in un viaggio emotivo, offrendo momenti di contemplazione, gratitudine e rinnovamento», spiega il maestro Alan Freiles Magnatta che in passato è stato maestro della Cappella musicale della Cattedrale e ha diretto i celebri Musiconi.

 

Scritto tra il 1886 e il 1890 in memoria del padre, il Requiem di Gabriel Fauré gode di una vasta popolarità tra i pubblico, è concepito in sette movimenti, ed è pensato per una musica luminiosa e leggera, senza paura, senza dolore. Infatti, rispetto alle tipiche ambientazioni dei requiem, non ha la sequenza del Dies irae, ma la sezione del Pie Jesu. Inoltre, il movimento finale, In Paradisum, il brano più noto e amato, è un annuncio di speranza verso la Gerusalemme celeste. Quest’anno inoltre ricorrono i cento anni dalla morte del compositore francese.

 

La Fondazione Nuove Assonanze e il gruppo vocale Hortus Concentus sono due realtà musicali pratesi che si sono fatte apprezzare dal pubblico in numerosi concerti e hanno al loro attivo diverse incisioni. I maestri del coro sono Fiorella Cappelli e Pietro Rossi, i maestri collaboratori sono Sabrina Paoli e Flavio Fiorini. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione musicale lucchese Puccini Iocal.

 

L’Anno Santo della Chiesa universale inizierà il 24 dicembre 2024 con l’apertura della porta santa in San Pietro. Secondo la bolla di indizione del Giubileo, nelle chiese locali, il grande evento comincerà invece domenica 29 dicembre. Quel giorno, alle ore 16, il vescovo Giovanni Nerbini presiederà una messa solenne concelebrata dal clero diocesano.

Il concerto del 22 novembre, a ingresso libero, è la prima iniziativa a Prato nel nome del Giubileo; è in corso di definizione un programma con altri eventi che sarà comunicato nelle prossime settimane.

 

Sabato 19 ottobre l’ordinazione diaconale di Alessio Nencetti

Si dice emozionato, ma al tempo stesso pieno di gratitudine «per questo dono, che non è per me, ma per gli altri». Sabato 19 ottobre il seminarista Alessio Nencetti riceverà l’ordinazione diaconale per le mani del vescovo Giovanni Nerbini alle 10,30 nella cattedrale di Prato. La celebrazione viene trasmessa in diretta su Tv Prato. Il diaconato è l’ultima tappa del cammino di formazione per diventare sacerdote.

 

Pratese, originario della parrocchia di San Pio X alle Badie, Alessio Nencetti ha 25 anni e sta per ottenere il baccalaureato in teologia. La sua vocazione nasce in ambito parrocchiale dove si è sempre impegnato in vari gruppi. Tra questi ci sono anche la Misericordia di Grignano e la compagnia teatrale parrocchiale. Ha scelto di entrare in Seminario da giovanissimo, subito dopo il diploma di scuola superiore, ottenuto all’Istituto Agrario di Firenze. In questi anni da seminarista ha prestato servizio a San Pio X, all’Ascensione e a Casale.
Su invito del Vescovo, dopo l’ordinazione, il neo diacono Alessio vivrà una esperienza di due mesi all’istituto Cottolengo di Torino.

«Facciamo vedere ai giovani la bellezza di una vita secondo il Vangelo»

«Il problema del rapporto tra i giovani e la fede? È quello di far vedere loro la bellezza di una vita secondo il Vangelo». Secondo Paola Bignardi, pedagogista, già presidente nazionale di Azione Cattolica, è questa la risposta, semplice, al grande problema dell’allontanamento delle nuove generazioni dalla dimensione religiosa. «Ma non dalla spiritualità – ha osservato – perché le domande di senso ci sono ancora, l’atteggiamento di ricerca è accentuato, ad essere venute meno sono le risposte della Chiesa. Oggi si cerca la propria spiritualità nelle relazioni, nell’interiorità, nella connessione con la natura, nei grandi cammini come quello di Santiago».

 

Invitata dal vescovo Giovanni Nerbini a parlare alla diocesi di Prato, Paola Bignardi ha presentato i risultati della ricerca promossa dall’Istituto Toniolo sui giovani e la fede e pubblicata nel libro «Dio, dove sei? Giovani in ricerca», edito da Vita e Pensiero. L’incontro si è tenuto ieri, martedì 8 ottobre, nella chiesa di San Domenico (piena di persone) ed era inserito all’interno del Convegno diocesano, l’appuntamento che segna l’inizio dell’anno pastorale della Chiesa pratese.

 

La ricerca ha riguardato un campione di cento giovani, di tutta Italia, individuati tra coloro che pur avendo avuto una educazione cristiana, hanno poi scelto di abbandonare la fede e la Chiesa. «Per loro è possibile essere spirituali anche senza Dio – ha detto Bignardi – anche se Dio non è estraneo alla vita dei ragazzi. Ma non lo raccontano con le parole imparate al catechismo, perché con i nostri linguaggi non li raggiungiamo». Cosa chiedono? «una Chiesa contemporanea, rifiutano una Chiesa lenta, chiusa, lontana. Vorrebbero una Chiesa che annunci loro la bellezza della vita, che faccia intravedere che l’esperienza di fede è una esperienza che ama la vita. Uno stile rigido e non dialogico è uno dei motivi per i quali hanno abbandonato la Chiesa».

 

 

Le parole di Paola Bignardi hanno suscitato domande e provocato numerosi interventi tra i presenti al Convegno, desiderosi di capire quali strade percorrere per avvicinare i ragazzi e le ragazze di oggi alla fede, il grande tema delle parrocchie in questo periodo storico. Nel chiudere l’incontro il vescovo Nerbini ha annunciato che questa tematica sarà ripresa e sviluppata nel corso dell’anno. «Quando troveremo sulla nostra strada uno di questi ragazzi dobbiamo ricordarci che l’ascolto è la prima parte del dialogo. L’atteggiamento di chi si sente lontano da Dio, dalla fede va saputo ascoltare perché ci provoca e ci dà modo di riflettere sul nostro essere Chiesa», ha concluso monsignor Nerbini.

Cambio alla guida di alcune parrocchie, le nomine del vescovo Giovanni

Cambio alla guida di alcune parrocchie della Diocesi di Prato. Il vescovo Giovanni Nerbini ha stabilito le seguenti nomine: il canonico Marco Pratesi lascia la parrocchia di Santa Maria del Soccorso e diventa il nuovo parroco della cattedrale. Il canonico Luciano Pelagatti, precedente parroco, diventa collaboratore parrocchiale.

 

A Santa Maria del Soccorso arriva don Marco Locati, che lascia la parrocchia di San Salvatore a Vaiano. Quest’ultima comunità è stata affidata a don Waldemaro Kowalczuk, che si sposta così da San Miniato alla Briglia e lascia anche la parrocchia di Carmignanello. In seguito a questo spostamento monsignor Nerbini ha deciso di riorganizzare così alcune parrocchia del vicariato Valbisenzio: don Mirko Choroszy assume l’incarico di parroco di San Miniato alla Briglia, Gamberame e Faltugnano; don Emanuele Lanfranchi è parroco di Carmignanello, Usella e Sofignano.

 

Cambi anche in città. don Antonio Di Miceli lascia la parrocchia di San Giovanni Bosco e si trasferisce a Santa Maria a Capezzana, parrocchia rimasta senza parroco dopo l’improvvisa morte di don Rodolfo Melani. Il parroco di San Giovanni Bosco è don Gianni Gualtieri, che rimane parroco della vicina comunità dei Santi Martiri e costituirà così una nuova unità pastorale con il supporto di don Michele Di Stefano, sacerdote fresco di ordinazione. Don Michele inoltre è stato nominato membro della equipe di Pastorale giovanile.

 

Don Marco Degli Angeli, da alcuni mesi in forza alla parrocchia di Sant’Antonio a Reggiana, vivrà un anno sabbatico fuori Diocesi e andrà a compiere una esperienza di impegno pastorale e missionario nella comunità Nuovi Orizzonti. La parrocchia di Reggiana sarà retta da don Patrick Issomo Mama, nominato amministratore parrocchiale. Don Degli Angeli lascia provvisoriamente anche la guida della Pastorale giovanile diocesana, affidata dal Vescovo a suor Deborah Tesi, nominata coordinatrice per questo anno pastorale.

 

Don Maurizio Corradini diventa collaboratore parrocchiale di San Pietro a Mezzana e don Joseph Joyson è il nuovo collaboratore parrocchiale di San Salvatore a Vaiano, dove si occuperà in particolare di Pastorale giovanile.

 

Le date degli ingressi nelle parrocchie saranno definite prossimamente a partire dalle situazioni concrete dei singoli parroci.