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Anno catechistico 2024-2025. Scaricabili i moduli di iscrizione per le parrocchie

Tra le fine di settembre e gli inizi del mese di ottobre prenderà il via l’anno catechistico nelle parrocchie della Diocesi di Prato.

L’Ufficio catechistico ha predisposto due moduli per le iscrizioni: uno per la prima iscrizione e l’altro per i ragazzi già iscritti una prima volta. Ogni anno è necessario che i genitori iscrivano di nuovo i loro ragazzi al catechismo. I moduli sono scaricabili e possono essere personalizzati dalle parrocchie.

 

Prima iscrizione al catechismo 2024-2025

 

Rinnovo iscrizione al catechismo 2024-2025

 

 

Corso per i ministeri istituiti: iscrizioni aperte e cambio prima data

Cambio di data per il primo incontro del percorso formativo per un «Catecumenato al ministero». L’intervento di don Gianni Gualtieri, inizialmente previsto per il 25 settembre, viene spostato a mercoledì 2 ottobre per via della concomitanza con la seconda serata del convegno pastorale diocesano.

 

Le iscrizioni per partecipare al cammino di formazione promosso dal nuovo Ufficio diocesano per i ministeri ecclesiali istituiti sono ancora aperte e devono essere effettuate sul sito diocesiprato.it/teologia. La partecipazione ha un costo di 10 euro, la sede è la parrocchia di S. Maria della Pietà, gli incontri sono il mercoledì 21-22,30 o il sabato 15,30-18.

 

Ricordiamo di cosa tratta questa nuova proposta. L’Ufficio diocesano per i ministeri ecclesiali istituiti è stato affidato dal vescovo Giovanni alla teologa Angela Tonini ed è pensato per promuovere la «ministerialità diffusa» all’interno della comunità ecclesiale pratese. Il desiderio di monsignor Nerbini è quello di chiamare a nuove e maggiori responsabilità i laici all’interno delle rispettive parrocchie, in virtù del loro battesimo. Non a caso il primo anno di questa proposta formativa viene chiamato «Catecumenato al Ministero», inteso come preparazione iniziale per i candidati al lettorato, accolitato e al recente ministero del catechista, ma anche come opportunità per una formazione permanente.

 

Nel primo semestre del primo anno, data di inizio il 2 ottobre, si parlerà di sapienza biblica e vocazione dell’uomo. La seconda parte, si comincia il 22 gennaio, sarà dedicata alla «iniziazione alla ministerialità». I relatori sono don Gianni Gualtieri, don Marco Pratesi, Angela Tonini, don Alberto Pintus e la dottoressa Maria Luisa De Blasio.
Ci saranno anche due appuntamenti aperti a tutta la comunità ecclesiale, non solo agli iscritti. Una di queste serate avrà per tema: «Essere comunità ministeriale al tempo del transumanesimo in una società urbanizzata».

 

 

Fulvio Barni nuovo direttore dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro

Il vescovo Giovanni Nerbini ha nominato Fulvio Barni nuovo direttore dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Prato. Ventiquattro anni, laureato in Scienze politiche, sta conseguendo la laurea magistrale in Politica, istituzioni e mercato all’Università di Firenze ed è tra i più giovani in Italia a ricoprire questo incarico. Barni è della parrocchia di San Paolo, dove segue il gruppo giovanile, e da tempo è impegnato nei temi del sociale con il Progetto Policoro, del quale è stato animatore dal 2020 al 2023.

 

Insieme alla nomina del direttore è stata rinnovata l’equipe diocesana, adesso composta da: Lorenzo Vacirca, Gabriele Agati, Benedetto Mucci, Sara Paulli, Francesco Spinelli, Maria Laura Cheli e Ester Macrì.

 

Fulvio Barni sostituisce nell’incarico Michele Del Campo, nominato alla guida dell’Ufficio dal vescovo Agostinelli e poi confermato dal vescovo Nerbini. «Ringrazio a nome mio e della diocesi Michele per aver guidato l’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro con grande passione e non comune competenza – afferma monsignor Nerbini –, ha dimostrato di saper stare al passo con le novità e le problematiche del tempo, interagendo e dialogando con le istituzioni per favorire e proporre soluzioni alle questioni sociali del nostro territorio».

 

Il primo impegno per Fulvio Barni come nuovo direttore è quello di partecipare alle imminenti Settimane sociali dei cattolici italiani, in programma dal 3 al 7 luglio a Trieste. Oltre a lui, della delegazione pratese fanno parte Sara Paulli del Progetto Policoro e Viviana Manasci della Caritas. Sarà presente il vescovo Giovanni in qualità di delegato per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace, la custodia del creato della Conferenza episcopale toscana.

La festa giovani con il mandato agli animatori degli oratori estivi

L’anno pastorale per i giovani si chiuderà con una grande festa, gli impegni però proseguono perché nel periodo estivo le parrocchie apriranno le loro porte ai tanti bambini e bambine che partecipano agli oratori. Andiamo con ordine per segnalare i vari appuntamenti.

 

Giovedì 23 maggio ci sarà «Giovani in festa». Rispetto al programma originale non sarà l’anfiteatro di Santa Lucia ad ospitare l’evento, ma lo spazio Street Good al Ponte Petrino, nella zona della pista ciclabile. L’inizio è confermato alle 19 e sarà il vescovo Giovanni a introdurre la serata con una riflessione.

 

«Tireremo le somme del percorso annuale della preghiera giovani – spiega suor Deborah dell’equipe diocesana di PG – e in particolare ci soffermeremo, lo farà il Vescovo, sul contenuto delle preghiere scritte dai ragazzi durante i vari incontri». A ogni appuntamento infatti i partecipanti sono stati invitati a scrivere una intenzione personale, e anonima, su un foglietto. Al termine dell’incontro tutti i contributi, solitamente un centinaio, sono stati raccolti dall’equipe di PG per essere consegnati alle monache di clausura di San Clemente, affinché pregassero per le intenzioni espresse dai giovani. «Sono state scritte delle preghiere davvero molto belle, sentite, significative, questo vuol dire che c’è un forte bisogno di conforto spirituale», sottolinea suor Deborah.

 

Nell’occasione monsignor Nerbini conferirà il mandato agli animatori degli oratori estivi, ormai alle porte. Il programma della festa prosegue con una cena al sacco e poi musica per tutti con un Dj set.

 

Infine ricordiamo la festa diocesana degli oratori, venerdì 28 giugno nel parco di Galceti. Giochi e animazioni sono organizzati in collaborazione con il Csi.

Il pellegrinaggio dei cresimandi con il Vescovo: destinazione Siena

Ritorna come ogni anno il pellegrinaggio diocesano del Vescovo con i Cresimati e i Cresimandi dell’anno pastorale corrente. Come di consueto, l’esperienza è aperta anche alle famiglie dei ragazzi. Quest’anno la meta scelta è Siena, la data è sabato 13 aprile 2024 ed il titolo del pellegrinaggio è «Lo Spirito Santo, misterioso artista dell’universo».

 

Il programma. I ragazzi, divisi in cinque gruppi contrassegnati da colori diversi, inizieranno un percorso visitando tre importanti luoghi della città, tre luoghi dello Spirito, luoghi unici che vengono visitati annualmente da milioni di persone provenienti da tutte le parti del mondo. Gli adulti, invece, in San Domenico, dopo la partenza dei ragazzi, si fermeranno in Basilica per un incontro con suor Elena Zanardi, delle Domenicane di Santa Maria del Rosario di Iolo. Al termine, un momento comunitario in piazza del Campo e poi la messa in San Francesco, presieduta dal Vescovo Giovanni.

 

L’iscrizione al pellegrinaggio, che avviene all’interno di ciascun gruppo parrocchiale, non singolarmente, si farà presso: la parrocchia di Santa Maria della Pietà, ingresso da Via Capponi 1, nei giorni 25 marzo, 26 marzo e 27 marzo, dalle 18,30 alle 20.

 

Lettera ai parroci

Autorizzazione a partecipare

Modulo per iscritti della parrocchia

La locandina dell’evento

 

Con l’Avvento di Fraternità sosteniamo l’apertura di Casa San Leonardo di Noblac

«Una casa per ricominciare». È questo il tema del tradizionale Avvento di Fraternità in programma domenica 17 dicembre. Questo fine settimana le offerte raccolte durante le celebrazioni delle messe festive e prefestive nelle chiese di Prato saranno devolute per sostenere la realizzazione di casa San Leonardo di Noblac.
Abate benedettino vissuto in Francia nel VI secolo, San Leonardo viene spesso raffigurato con delle catene o dei ceppi perché è considerato patrono dei carcerati. Ed è proprio per loro, i detenuti, anzi, coloro che hanno finito di scontare la pena carceraria, che è pensato il nuovo progetto della Fondazione Caritas di Prato.

 

«Si tratta di un nuovo passo nel contrasto alla recidiva – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas e cappellano del carcere della Dogaia –, perché chi esce da un periodo di detenzione si trova indubbiamente in difficoltà e se qualcuno non lo sostiene e lo accompagna in percorsi di autonomia e di ripresa della propria vita, è molto probabile che questa persona torni a delinquere».

 

La nuova opera sarà aperta all’interno di un terratetto lasciato in eredità alla diocesi di Prato da un’anziana signora che ci ha vissuto fino al giorno della morte. Nel testamento è scritto che l’abitazione sarebbe stata donata per l’assistenza dei bisognosi e dei senzatetto. L’edificio, una tipica casa alla pratese a tre piani con piccolo stanzone annesso, si trova in via Zipoli e prima di essere messo a disposizione del progetto avrà bisogno di essere ristrutturato.

 

Casa San Leonardo sarà composta da sei stanze con bagno e angolo cottura privati, mentre al piano terra ci saranno alcuni spazi comuni e la presenza di un operatore dedicato. È prevista anche la realizzazione di un laboratorio dove svolgere attività formative o lavorative. L’obiettivo è quello di rendere autonomo ogni ospite, perché è dall’autonomia personale che inizia il cammino verso il reinserimento sociale. L’alloggio dato in uso all’ex detenuto sarà temporaneo, per non più di un anno o due, «il tempo necessario per dargli modo di fare un salto di qualità nella propria vita», conclude don Enzo.

La Consulta per le aggregazioni laicali riprende il Cammino sinodale

La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali torna a riunirsi per lavorare sui temi del Cammino sinodale. Sabato 25 novembre – vigilia della solennità di Cristo Re e chiusura dell’anno liturgico – si tiene un incontro nel salone di San Domenico per riflettere su: «Corresponsabilità, ministerialità dei laici a servizio della Chiesa». «Si tratta della scheda numero 4 degli orientamenti metodologici del Cammino sinodale», spiegano dalla Consulta.

 

 

L’appuntamento inizia alle ore 17, nella prima parte è in programma un momento di preparazione spirituale con Lectio Divina tratta dalle schede bibliche del Cammino diocesano dedicate al libro di Giona. La riflessione è curata da monsignor Daniele Scaccini, assistente della Consulta.

La seconda parte – con inizio alle 18,15 circa – è dedicata al momento assembleare. Dopo l’intervento del segretario generale della Consulta, Furio Fratoni, spazio al confronto tra i presenti, partendo dall’analisi delle attività dell’anno trascorso. Nella terza parte, alle 19,15, è prevista la celebrazione della messa in chiesa, presieduta da monsignor Scaccini e concelebrata dagli assistenti delle aggregazioni presenti all’incontro. Per chi vuole è previsto un momento conviviale conclusivo.

 

La presidenza della Consulta sottolinea ancora una volta che la partecipazione è aperta a tutti e non è limitata ai soli responsabili o delegati dei vari gruppi e associazioni.

Il Coro della Cappella Sistina per la prima volta a Prato

Una occasione unica per ascoltare il Coro Papale più antico del mondo ancora in attività. Per la prima volta si esibirà a Prato la Cappella Musicale Pontificia «Sistina» di Roma, la corale responsabile del servizio nelle celebrazioni liturgiche nella basilica di San Pietro. Accanto a questo importante impegno, il Coro della «Sistina» compie una limitata attività concertistica in alcune particolari occasioni, per questo l’appuntamento pratese diventa ancora più interessante.

 

Il concerto è in programma giovedì 21 settembre alle 20,45 nella chiesa di San Domenico. L’ingresso è libero.

 

La data pratese si inserisce all’interno di un tour che la Cappella compirà a settembre in Toscana, nelle città di Firenze, Pistoia e Arezzo. L’occasione sono i dieci anni dalla morte del cardinale Domenico Bartolucci, che della Corale Papale è stato direttore per oltre quarant’anni.
Nato a Borgo San Lorenzo nel 1917, Bartolucci è stato creato cardinale a 93 anni da papa Benedetto XVI per il generoso ed esemplare servizio alla Chiesa nel campo della promozione e diffusione della musica sacra. Il porporato è stato un prolifico compositore e uno dei massimi interpreti della tradizione polifonica della scuola romana. Tra i suoi vari incarichi c’è stato anche quello di direttore della Cappella Musicale Lauretana: anche questa istituzione ha omaggiato il Maestro con un concerto che si è tenuto nella cattedrale di Prato lo scorso 6 luglio, suscitando ammirazione e interesse nel pubblico.

 

Ora è la volta della Cappella Musicale «Sistina», un coro maschile composto da cinquanta elementi, 27 cantori fanciulli, i cosiddetti Pueri Cantores, e 23 Cantori adulti, ed è specializzato nella musica polifonica. Il direttore è mons. Marco Pavan. Il repertorio della serata pratese vedrà in particolare brani di Bartolucci, de Victoria e Perosi, poi brani della polifonia sacra classica e contemporanea, con particolare riguardo alla scuola romana.
L’evento è organizzato dalla Fondazione Cardinale Domenico Bartolucci e ha il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Prato ed è promosso in collaborazione con la Diocesi di Prato.