Archivi tag: cultura

Museo dell’Opera del Duomo, tutti i giovedì di luglio apertura serale e iniziative culturali

Tutti i giovedì di luglio il Museo dell’Opera del Duomo di Prato apre le sue porte in orario serale proponendo iniziative culturali e speciali visite guidate. L’ingresso è alle ore 21 fino a mezzanotte, per ammirare la collezione permanente e la mostra «Arte Ferita, Arte Salvata. Chiese e patrimonio artistico a 80 anni dal bombardamento di Prato».

 

«Anche quest’anno il Museo dell’Opera del Duomo apre in orario serale straordinario con delle attività e proposte per tutti i giovedì di luglio, un modo per poter visitare i capolavori in un orario insolito», dice Veronica Bartoletti, direttrice del Museo.

 

Si comincia giovedì 4 luglio, alle ore 21, con «Fermi tutti, c’è Donatello», spettacolo teatrale che ripercorre la storia del pulpito del duomo di Prato, opera di Donatello e Michelezzo. I due grandi artisti, impersonati da due attori, racconteranno vicende storiche, ricordi e sentimenti legati a uno dei simboli della città. Un viaggio teatrale che accompagnerà il pubblico all’interno delle sale del Museo dell’Opera del Duomo. L’iniziativa è a cura di Cooperativa Prato Cultura e Spazio Teatrale Allincontro. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

 

La settimana successiva, giovedì 11 luglio, alle 21, Alessia Cecconi (direttrice della Fondazione Cdse), parlerà di «Botticelli e Piero della Francesca in guerra. Alcuni casi di salvataggi eccezionali durante il secondo conflitto mondiale», conferenza a ingresso gratuito con accesso da via Santo Stefano.

 

Gli ultimi due giovedì le serate sono dedicate alle visite guidate. Il 18 luglio è in programma un percorso alla scoperta dei capolavori di Donatello, Botticelli, Andrea Della Robbia custoditi nel Museo, dei suggestivi spazi delle Volte e del chiostro romanico della cattedrale di Prato.

Il 25 luglio visita alla mostra «Arte ferita, Arte salvata», l’esposizione che narra la storia della distruzione e della messa in sicurezza delle chiese e del patrimonio artistico di Prato durante la seconda guerra mondiale. Grazie a suggestive foto d’epoca, in parte inedite, a documenti originali e oggetti di arte sacra, che ancora oggi mostrano le ferite dei bombardamenti, viene ricostruita l’epopea vissuta da chiese e capolavori d’arte tra il 1940 e il 1945. Il costo delle visite è di 15 euro.

 

L’ingresso del Museo dell’Opera del Duomo di Prato è dal campanile della cattedrale.

 

 

 

 

I segreti delle chiese e dei palazzi pratesi nelle nuove visite di Prato Cultura e ArteMìa

Un viaggio unico ed emozionante alla scoperta dei palazzi della ricca borghesia e della nobiltà pratese; ma anche dei preziosi e antichi arredi liturgici racchiusi in ambienti speciali della sacrestia del duomo di Prato. E poi ancora una serie di passeggiate storico-artistiche-naturalistiche. Sono solo alcune delle novità del ricco programma del 2020 promosso da Prato Cultura insieme all’associazione ArteMìa, alla scoperta dei segreti della città. Tanti appuntamenti aperti a soci e non, viaggi inediti nella Prato che ancora oggi in pochi conoscono. A queste novità si affiancheranno le visite che di anno in anno stanno riscuotendo sempre tanto successo: Cattedrale Segreta; Prato vista dal fiume; la chiesa, il chiostro e la cappella Migliorati in San Francesco; Prato da sotto in su; visite a monasteri e chiese della Diocesi. E ancora quelle ai maggiori musei di Prato e di Firenze e gli incontri in collaborazione con la Misericordia di Prato; gli Aperiarte da Uscio e Bottega dedicati, quest’anno, ai Medici e gli incontri serali per parlare di arte e musei di tutto il mondo.

 

Hanno detto. «Prato Cultura, ente della diocesi di Prato pensato per valorizzare il patrimonio storico artistico della Chiesa, e l’associazione ArteMìa si sono consorziati per dar vita a percorsi che aiutano a scoprire gli ambienti pratesi, in particolare quelli meno conosciuti – dice il presidente di Prato Cultura Gabriele Bresci – si tratta dunque di una unione che porterà certamente benefici al mondo culturale del nostro territorio». Ne è convinto l’assessore comunale alla cultura Simone Mangani, intervenuto alla presentazione del programma delle visite: «esiste una Prato segreta, nascosta, poco conosciuta assolutamente da scoprire e iniziative come questa sono utilissime per far conoscere, in primis ai pratesi, la bellezza della loro città». Come detto in calendario ci sono conferme, come il ciclo «Cattedrale segreta», e alcune interessantissime novità: «come le visite ai palazzi privati all’interno del centro storico – spiega Veronica Bartoletti, presidente di ArteMìa – e tra i tanti segnaliamo ad esempio Palazzo Orlandi, un nome che probabilmente non evoca grandi immagini quando in realtà si tratta di un edificio bellissimo, tutto affrescato, aperto in esclusiva per noi».
Alla presentazione del programma delle attività 2020 Prato Cultura e ArteMìa erano presenti anche il direttore dei Musei diocesani Claudio Cerretelli e il parroco della cattedrale don Luciano Pelagatti.

 

Entriamo nel dettaglio delle novità. La prima è la visita ai palazzi di città, da palazzo Orlandi a Palazzo Mazzoni e altri ancora: abitazioni di privati cittadini, inaccessibili dunque ai più, ma che adesso apriranno le porte alla cittadinanza. ArteMìa ha, infatti, avuto il piacere di conoscere i proprietari di alcuni dei palazzi più belli della città e, grazie alla loro gentilezza e disponibilità, di farli visitare. L’appuntamento è per il 14 febbraio alle 15 a Palazzo Orlandi in via Guizzelmi; l’8 marzo alle 15 a Palazzo Mazzoni nell’omonima via e il 16 maggio a Palazzo Banci Buonamici (via Ricasoli) e Palazzo Verzoni Bizzocchi (via Santa Trinita). Queste visite sono riservate ai soci ArteMìa, per partecipare è necessario prenotare. Con la bella stagione poi prenderanno il via una serie di escursioni sul territorio in collaborazione con Legambiente: ArteMìa metterà in luce gli aspetti storico artistici dei luoghi visitati, mentre Legambiente quelli naturalistici. Terza grande novità del 2020, in collaborazione con il Capitolo della Cattedrale di Prato e il parroco don Luciano Pelagatti sono in programma visite speciali agli ambienti della sacrestia durante i quali i partecipanti potranno ammirare oggetti e tessuti di solito debitamente custoditi in appositi contenitori e non visibili.

 

 

Gli appuntamenti prederanno il via sabato 18 gennaio: in programma alle 10,30 e alle 16 le visite alla Cattedrale segreta; alle 15, solo per i soci, visita all’oratorio di Sant’Antonino. Domenica 19 doppio appuntamento: i soci di ArteMìa potranno fare il percorso che ormai è diventato un must dell’associazione «Prato da sotto in su, dai sotterranei alle case torri medievali»; sarà invece aperto a tutti il viaggio alla scoperta dei tesori del Duomo. Il 24 gennaio alle 19,30 per i soci da non perdere l’AperiArte da Uscio e Bottega; il giorno successivo i soci potranno visitare la mattina alle 9 gli Uffizi, il pomeriggio alle 15 il Monastero di San Vincenzo. Martedì 28 alle 21, ultimo appuntamento del mese con «4 chiacchiere su Giotto e la Cappella degli Scrovegni» (riservato ai soci). Gli appuntamenti proseguiranno poi nel corso del resto dell’anno.

 

Per informazioni e prenotazioni: associazione Artemìa, piazza Lippi, 34 – Prato; http://www.artemiaprato.it; info@artemiaprato.itartemiaprato@gmail.com. Telefono: 340 51 01 749