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A Prato il Giubileo si apre con i pellegrinaggi delle parrocchie in cattedrale

In pellegrinaggio dalle periferie verso il centro città per celebrare l’inizio del Giubileo. La Chiesa di Prato ha deciso di sottolineare l’apertura dell’Anno Santo chiedendo alle parrocchie di mettersi in cammino dal proprio vicariato per raggiungere la chiesa di San Domenico, dove sarà letta la bolla di indizione del Giubileo, poi la comunità diocesana nel suo insieme si muoverà dietro il vescovo Giovanni Nerbini per andare in duomo a celebrare la messa solenne.

L’appuntamento – comune a tutte le diocesi del mondo – è per il pomeriggio di domenica 29 dicembre. Partecipa in forma ufficiale l’Amministrazione comunale con la sindaca Ilaria Bugetti.

Quel giorno, tutte le messe vespertine sono sospese per dar modo ai sacerdoti e ai fedeli di poter partecipare al grande evento, che sarà seguito in diretta su Tv Prato a partire dalle ore 16.

 

Il programma dell’apertura del Giubileo

 

Per tutti l’orario è alle 15. I fedeli delle parrocchie del vicariato Prato centro si riuniranno alla basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli della zona est al santuario di Santa Maria della Pietà; quelli dei vicariati sud est e sud ovest al santuario di Santa Maria del Soccorso; i fedeli della zona ovest alla chiesa dell’Ascensione al Pino; quelli del vicariato nord e Valle del Bisenzio alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. È previsto inoltre il pellegrinaggio dei giovani, predisposto dalla Pastorale giovanile, con partenza dall’oratorio di Sant’Anna in viale Piave, alle 15,30, dopo il pranzo insieme alle 13.

Queste sei processioni convergeranno sulla chiesa di San Domenico, dove ad aspettare l’arrivo dei fedeli, ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. Alle 16, appena l’assemblea diocesana sarà radunata, verrà data lettura del decreto di indizione del Giubileo. Monsignor Nerbini guiderà poi il pellegrinaggio diocesano verso la cattedrale. La processione passerà da via Guasti e si fermerà in piazza del Comune, dove ad attendere la comunità diocesana ci sarà la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si uniranno al pellegrinaggio.

In Duomo, alle 17, la solenne celebrazione eucaristica inizierà con il rinnovo delle promesse battesimali. La messa è quella propria della Santa Famiglia.

 

 

Il Crocifisso dei Bianchi simbolo del Giubileo a Prato dopo 625 anni

 

L’antica opera trecentesca di Giovanni Pisano è stata scelta come immagine simbolo per vivere il Giubileo 2025 a Prato. Si tratta di un crocifisso, detto dei Bianchi, custodito da secoli nella cattedrale di Prato che in occasione dell’Anno Santo torna a far parlare di sé. Fu proprio in vista del Giubileo del 1400 che il Crocifisso si legò al movimento di penitenza dei Bianchi, che attraversò l’Italia. Si trattò di grandi masse di pellegrini che, vestite con sai bianchi, andavano in processione ripetendo litanie che inneggiavano a «Misericordia e Pace». Tra i personaggi illustri che vi parteciparono ci fu Francesco di Marco Datini, il mercante di Prato.

L’opera è in legno policromo (alto 81 centimetri per 66) e si trova nella parete destra del duomo, dentro una cornice ottocentesca, vicino al, battistero; è una piccola immagine, opera di altissima qualità, il Cristo, drammatico nella sofferente magrezza e con il volto di forte espressività, racconta il pathos del linguaggio figurativo di Giovanni Pisano, maestro della scultura gotica italiana.

In occasione del Giubileo 2025, secondo le indicazioni del Dicastero per l’evangelizzazione della Santa Sede, il Crocifisso sarà spostato sul presbiterio per tutto l’anno, all’interno di una teca, appositamente realizzata. Le indicazioni raccomandavano la scelta di un crocifisso che fosse significativo per la Chiesa diocesana da un punto di vista storico-artistico o legato alla devozione popolare. La scelta non poteva ricadere che su questa importante opera che ha in sé entrambe le caratteristiche richieste.

Invece, in pellegrinaggio da San Domenico alla cattedrale, domenica 29 dicembre, il vescovo Giovanni Nerbini recherà un’altra opera significativa: una croce processionale in argento cesellato del Seicento. Completa di un’asta, anch’essa argentata, la croce fu commissionata dai frati francescani del Palco, passò alla badia di San Fabiano e infine, nel 1784, alla chiesa di San Domenico.

 

Le chiese giubilari nella diocesi di Prato

 

Il Giubileo è un anno dedicato alla conversione e alla remissione dei peccati. Questo cammino di redenzione, tra le altre cose, è simboleggiato dal passaggio attraverso la Porta Santa aperta a San Pietro (e nelle basiliche papali). La Penitenzieria apostolica ha stabilito inoltre che i fedeli possono ottenere l’indulgenza giubilare attraverso: i sacri pellegrinaggi; la pia visita a luoghi sacri come chiese collegiate o santuari designati da ciascun Vescovo diocesano e le opere di misericordia e penitenza.

Per questo motivo il vescovo Giovanni Nerbini ha deciso con decreto che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre, fino al 28 dicembre 2025, siano costituite chiese giubilari – insieme alla cattedrale di Santo Stefano – i santuari mariani presenti in diocesi (Carceri, Soccorso, Pietà e Giglio), la basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci, la pieve di Sant’Ippolito di Vernio e le cappelle dell’ospedale Santo Stefano e del carcere della Dogaia.

«I malati e i carcerati sono i più bisognosi di speranza – dice monsignor Nerbini – per questo abbiamo voluto rendere le chiese dell’ospedale e del carcere luoghi giubilari, aperti e illuminati dalla speranza. Malati e carcerati non possono muoversi, ma hanno il diritto di vivere pienamente l’Anno Santo».

«Prato e Maria», un podcast per entrare nel Giubileo

Per vivere il Giubileo, ma soprattutto per conoscere questo appuntamento così importante nella vita della Chiesa, il Museo dell’Opera del Duomo e Tv Prato hanno realizzato un podcast. Il titolo è «Prato e Maria. Intrecci di arte e fede per il Giubileo», ed è un viaggio nella storia e nella devozione della città del tessile, a partire dall’antico e forte legame dei pratesi con la Sacra Cintola.

 

Il podcast nasce da un’idea di Veronica Bartoletti, direttrice dei Musei diocesani di Prato, ed è scritto insieme a Giacomo Cocchi, direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, e alla content creator Rachele Borotto Della Vecchia, la post produzione è di Fabio Barni e la cover dell’artista Tommaso Cocchi.

 

Ospite della prima puntata è il vescovo Giovanni Nerbini, intervistato in piazza Duomo e invitato a raccontare i ricordi personali del Giubileo del 2000 e come la diocesi si sta preparando a vivere questo grande appuntamento. Nella seconda puntata don Marco Pratesi, nuovo parroco della Cattedrale e canonico capitolare, è stato chiamato a raccontare la vicenda della preziosa reliquia simbolo della città e della diocesi.

 

Clicca qui per ascoltare le puntate del podcast

 

 

 

Giubileo, domenica 29 dicembre Prato entra nell’Anno Santo

Sarà una grande processione di popolo guidata dal vescovo Giovanni Nerbini a decretare l’inizio dell’Anno Santo nella diocesi di Prato. Domenica 29 dicembre, nel pomeriggio, le parrocchie si ritroveranno in una chiesa del proprio vicariato, da lì si muoveranno a piedi verso San Domenico, dove alle 16 tutte insieme ascolteranno la lettura della bolla di indizione del Giubileo. Poi la comunità diocesana si recherà in cattedrale compiendo un pellegrinaggio cittadino, al quale parteciperà anche l’Amministrazione comunale, con la sindaca Ilaria Bugetti dietro il gonfalone.

 

Quel giorno, tutte le messe vespertine sono sospese per dar modo ai sacerdoti e ai fedeli di poter partecipare al grande evento, che sarà seguito in diretta su Tv Prato.

Papa Francesco aprirà la Porta Santa della basilica di San Pietro il giorno della vigilia di Natale e in quel momento inizierà il Giubileo. La bolla di indizione «Spes non confundit» (la speranza non delude) dispone che domenica 29 dicembre in tutte le cattedrali del mondo, i vescovi diocesani celebrino una messa solenne per l’apertura dell’Anno giubilare e «il pellegrinaggio da una chiesa verso la cattedrale sia il segno del cammino di speranza che, illuminato dalla Parola di Dio, accomuna i credenti».

Il programma. A Prato si compiranno dei pellegrinaggi a piedi con partenza dai vicariati. I fedeli delle parrocchie del vicariato Prato centro si riuniranno alla basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli della zona est al santuario di Santa Maria della Pietà; quelli dei vicariati sud est e sud ovest al santuario di Santa Maria del Soccorso; i fedeli della zona ovest alla chiesa dell’Ascensione al Pino; quelli del vicariato nord e Valle del Bisenzio alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. È previsto inoltre il pellegrinaggio dei giovani, predisposto dalla Pastorale giovanile, con partenza dall’oratorio di Sant’Anna in viale Piave.

 

Queste sei processioni convergeranno sulla chiesa di San Domenico, dove ad aspettare l’arrivo dei fedeli, ci sarà il vescovo Giovanni Nerbini. Alle 16, appena l’assemblea diocesana sarà radunata, verrà data lettura del decreto di indizione del Giubileo. Monsignor Nerbini guiderà poi il pellegrinaggio diocesano verso la cattedrale. La processione passerà da via Guasti e si fermerà in piazza del Comune, dove ad attendere la comunità diocesana ci sarà la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si uniranno al pellegrinaggio.

 

In Duomo, alle 17, la solenne celebrazione eucaristica inizierà con il rinnovo delle promesse battesimali. La messa è quella propria della Santa Famiglia. Per il vescovo Giovanni Nerbini il Giubileo rappresenta una opportunità per «ritornare, attraverso la riflessione, la meditazione, l’ascolto della Parola di Dio a rimettere in discussione tutti gli aspetti della vita, come viviamo, come pensiamo, come abbiamo organizzato il nostro presente e il nostro futuro».

Catechesi di Natale con il Vescovo e annuncio del pellegrinaggio cresimandi a Roma per il Giubileo

Tradizionale incontro in preparazione al Natale per i bambini e le bambine del catechismo con il vescovo Giovanni. Appuntamento sabato 14 dicembre alle ore 10 in cattedrale. L’invito dell’Ufficio catechistico diocesano è quello di partecipare portando con sé la statuina di Gesù Bambini da mettere nel presepe. L’incontro infatti terminerà con la benedizione del Bambinello impartita dal Vescovo.

 

Nel corso della mattinata si parlerà anche dell’imminente inizio del Giubileo. E proprio in occasione dell’Anno Santo, è in programma il pellegrinaggio dei cresimandi a Roma, in programma sabato 8 marzo 2025.

 

Il trasferimento sarà fatto in pullman dotati di due autisti ciascuno, alle 12 è prevista una celebrazione della messa all’altare della confessione in San Pietro, riservata ai pellegrini pratesi, mentre dopo il pranzo al sacco si svolgerà un incontro con il cardinale Angelo Comastri.

La quota di partecipazione è di 50 euro a testa e l’invito rivolto alle parrocchie è quello di organizzare qualche occasione di autofinanziamento in modo da aiutare le famiglie a sostenere il costo e al tempo stesso coinvolgere proprio i ragazzi nell’organizzazione di questo pellegrinaggio che deve vederli protagonisti.

 

Le iscrizioni dovranno essere fatte dal 3 al 7 febbraio (tra le 18,30 e le 20) presso la parrocchia di Santa Maria della Pietà: sarà necessario comunicare il nome e il numero dei partecipanti e del capogruppo di ciascuna parrocchia, ciascun pullman prevede 51 posti. L’Ufficio catechistico fornirà le indicazioni precise e i moduli necessari per l’iscrizione, specialmente le necessarie autorizzazioni per i minorenni non accompagnati dai genitori.

 

Si tratterà di una giornata impegnativa, ma certamente molto emozionante. Dopo la partenza prevista alle 4,30 i pellegrini arriveranno a Roma e con la metro dalla stazione Anagnina raggiungeranno via Ottaviano. Dopo una passeggiata fino a piazza Pia verrà avviato il percorso su via della Conciliazione verso la Porta Santa. Il rientro è previsto a Prato intorno alle 21,30.

 

Sotto i materiali da scaricare l’iscrizione.

 

Informazioni sul pellegrinaggio a Roma

 

Scheda per iscrizione

 

Scheda per iscrizione (pdf)

 

Autorizzazione minori

Un concerto in preparazione al Giubileo, in cattedrale il Requiem di Fauré

In preparazione agli eventi del Giubileo, la Diocesi di Prato ha organizzato una serata musicale sul tema dell’Anno Santo: «Pellegrini di speranza». Venerdì 22 novembre alle ore 21 in cattedrale, l’orchestra Nuove Assonanze e il gruppo vocale Hortus Concentus presentano il Requiem di Gabriel Fauré, dirige il maestro Alan Freiles Magnatta. Si esibiscono una orchestra da camera, composta da viole, violoncelli, contrabbassi e ottoni, e un coro di oltre cinquanta elementi. La soprano è Cristina Rosa, il baritono Romano Martinuzzi.

 

«Il Giubileo sarà un grande evento che coinvolgerà la Chiesa universale e dunque anche la nostra Chiesa pratese – dice il vicario generale della diocesi di Prato monsignor Daniele Scaccini – in vista di questo importante appuntamento vogliamo offrire alla città una serata musicale, affinché l’anno giubilare porti armonia nella vita spirituale degli uomini e delle donne».

«La musica di Fauré evoca un senso di rinascita interiore, di trasformazione e di consolazione, invitando l’ascoltatore a riflettere sul significato profondo degli incontri umani e spirituali. Attraverso le sue delicate melodie e le armonie serene, Fauré guida l’ascoltatore in un viaggio emotivo, offrendo momenti di contemplazione, gratitudine e rinnovamento», spiega il maestro Alan Freiles Magnatta che in passato è stato maestro della Cappella musicale della Cattedrale e ha diretto i celebri Musiconi.

 

Scritto tra il 1886 e il 1890 in memoria del padre, il Requiem di Gabriel Fauré gode di una vasta popolarità tra i pubblico, è concepito in sette movimenti, ed è pensato per una musica luminiosa e leggera, senza paura, senza dolore. Infatti, rispetto alle tipiche ambientazioni dei requiem, non ha la sequenza del Dies irae, ma la sezione del Pie Jesu. Inoltre, il movimento finale, In Paradisum, il brano più noto e amato, è un annuncio di speranza verso la Gerusalemme celeste. Quest’anno inoltre ricorrono i cento anni dalla morte del compositore francese.

 

La Fondazione Nuove Assonanze e il gruppo vocale Hortus Concentus sono due realtà musicali pratesi che si sono fatte apprezzare dal pubblico in numerosi concerti e hanno al loro attivo diverse incisioni. I maestri del coro sono Fiorella Cappelli e Pietro Rossi, i maestri collaboratori sono Sabrina Paoli e Flavio Fiorini. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione musicale lucchese Puccini Iocal.

 

L’Anno Santo della Chiesa universale inizierà il 24 dicembre 2024 con l’apertura della porta santa in San Pietro. Secondo la bolla di indizione del Giubileo, nelle chiese locali, il grande evento comincerà invece domenica 29 dicembre. Quel giorno, alle ore 16, il vescovo Giovanni Nerbini presiederà una messa solenne concelebrata dal clero diocesano.

Il concerto del 22 novembre, a ingresso libero, è la prima iniziativa a Prato nel nome del Giubileo; è in corso di definizione un programma con altri eventi che sarà comunicato nelle prossime settimane.

 

La forza poetica dell’Abbè Pierre nello spettacolo di Massimo Luconi

È stato il prete degli ultimi, un partigiano e un uomo politico, ma anche un poeta. La figura dell’Abbè Pierre affascina ancora oggi perché costringe chiunque venga in contatto con il suo pensiero a interrogarsi, a prendere una posizione. Anche i suoi scritti, le sue poesie, sono una provocazione per la nostra società, «sono nate durante lunghe notti insonni, sono grida di collera e passione, di fede», disse il sacerdote francese.
Su questi testi, scritti a mano in un vecchio quaderno, Massimo Luconi ha costruito uno spettacolo, un recital per voce e canto intitolato «Foglie sparse… a piacimento del vento di Dio». Lo spettacolo si terrà nel Conservatorio di San Niccolò questo venerdì, 2 dicembre, alle ore 21,15. L’ingresso è libero.

 

monica de muru

 

Sulla scena la voce di Monica De Muru e le note del piano e della tromba suonati dal musicista Mirio Cosottini. Il recital su l’Abbè Pierre è già stato rappresentato alcuni anni fa, proprio in San Niccolò, e riscosse un grandissimo successo di pubblico. La riproposizione è stata pensata per non abbandonare i temi cari al Giubileo appena concluso, come la carità, il perdono, l’amore e, soprattutto, la misericordia. «Con la sua opera l’Abbè Pierre ha sempre cercato di “recuperare” le persone dando loro dignità – dice Luconi -, ed è al messaggio in forma poetica di questo sacerdote che lo spettacolo intende rendere omaggio».

Bambini delle scuole cattoliche

Alunni, famiglie e docenti in piazza Duomo per il Giubileo delle scuole cattoliche

Gli alunni, i genitori, i docenti ed il personale delle scuole paritarie cattoliche della Diocesi vivranno il loro giubileo. L’appuntamento è per sabato primo ottobre. Sarà una mattinata di gioia e di festa, ma soprattutto un’occasione per mettere in pratica un’opera di Misericordia.

 

Organizzato dal Coordinamento delle Scuole Cattoliche, dalla Fism e dall’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola, il Giubileo avrà come momento centrale un gesto di solidarietà con i bambini della missione diocesana in Ecuador.

 

Lo hanno chiamato «Piazza …la Misericordia» e si svolgerà questo sabato dalle 9,30 alle 12, con bambini, ragazzi, giovani, insegnanti e famiglie delle scuole cattoliche di ogni ordine e grado che inizieranno la mattinata con un «pellegrinaggio», ovvero una camminata per le strade e le piazze della città per ritrovarsi in piazza Duomo e varcare la Porta Santa. Sin dai primi giorni di scuola, i docenti hanno preparato questo evento. Ad ogni bambino o ragazzo è stato consegnato un «pass», nel quale devono essere apposti due timbri: uno della parrocchia a cui appartiene o che frequenta, l’altro sarà invece apposto in piazza Duomo.

 

Sul sagrato della Cattedrale, alcuni operatori dell’Associazione «Anima Giovane» cureranno l’accoglienza con due attività: la raccolta di materiale di cancelleria da donare ai coetanei in Ecuador; uno spettacolo che aiuti a riflettere attraverso il gioco. Al termine, accolti da mons. Agostinelli, i pellegrini varcheranno la Porta Santa ed entreranno in Duomo.

 

Il programma è così scandito: ore 9, partenza dalle quattro piazze; ore 9,30 arrivo in piazza del Duomo incontro con il vescovo Franco Agostinelli; seguono le attività di accoglienza e lo spettacolo «Piazza… la Misericordia». Alle 11, ingresso in Duomo attraverso la Porta Santa, segue una breve celebrazione, con la lettura di un passo del Vangelo, la riflessione di monsignor Agostinelli, alcune preghiere degli studenti, il Padre Nostro, la benedizione ed un canto finale. Alle 12 si conclude la mattinata.

Chierichetti

In cattedrale il Giubileo dei fidanzati e quello dei chierichetti

Fidanzati, giovani sposi e chierichetti: a loro sono rivolti i prossimi due appuntamenti organizzati dalla Diocesi di Prato in occasione del Giubileo della Misericordia.

 

Il primo, in ordine di tempo, è il Giubileo dei fidanzati, domani, giovedì 5 maggio, alle ore 21,15 in Cattedrale: vedrà protagoniste le coppie in cammino verso il matrimonio e chi è «fresco di nozze». L’iniziativa è promossa dall’Ufficio di Pastorale familiare e prevede un momento di preghiera e riflessione. «Dio sogna con noi» è il titolo della serata, con l’ascolto della Scrittura che tenderà a porre l’accento sulla Misericordia infinita di Dio Padre, che vuole la felicità piena di ciascuna coppia.

 

Domenica 8 maggio sarà invece il turno del Giubileo dei ministranti (conosciuti anche con il nome popolare di chierichetti): per loro il ritrovo è alle ore 17 in Palazzo vescovile (piazza Duomo, 48) per un incontro e una merenda con monsignor Franco Agostinelli.

Seguirà alle ore 19 la messa in cattedrale, presieduta dal Vescovo. All’interno di questo pomeriggio, verrà consegnato ai presenti il primo numero del giornalino dedicato ai chierichetti, curato dall’Equipe di Pastorale dei ministranti, nata recentemente e che ha già in cantiere tutta una serie di iniziative, tra cui un calendario di uscite e alcuni incontri di formazione.

Si conta che nella diocesi di Prato siano oltre trecento i bambini e i ragazzi impegnati tutte le settimane ad aiutare i sacerdoti a servire messa.

Giubileo delle parrocchie

Più di mille fedeli al Giubileo delle parrocchie celebrato in Duomo

Anche se la pioggia ha annullato le quattro processioni in programma, che avrebbero dovuto convergere in piazza Duomo da altrettante chiese del centro storico, in cattedrale c’erano oltre un migliaio di persone. Si è celebrato nel pomeriggio di oggi, domenica 6 marzo, il Giubileo delle parrocchie pratesi, pensato per vivere a livello diocesano l’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco.

 

In duomo si è tenuta una messa solenne presieduta dal vescovo Franco Agostinelli e concelebrata da una sessantina di parroci accompagnati da tantissimi chierichetti. In chiesa era presente una nutrita rappresentanza delle parrocchie della diocesi di Prato.

 

«Facciamo delle nostre parrocchie delle “oasi di Misericordia” – ha affermato monsignor Agostinelli rivolgendosi ai presenti nel corso dell’omelia – sia per lo stile dell’accoglienza, sia per il linguaggio e i gesti che trasmettono la sollecitudine di Dio verso tutti coloro che bussano, o che incontriamo per una necessità materiale e spirituale».

 

Il tema dell’accoglienza è stato al centro della riflessione del Vescovo, che ha ricordato l’importanza delle opere di misericordia, intese come «apertura al dono di sé», e considerate via necessaria alla «piena realizzazione umana e cristiana». Ma la prima apertura, il primo segno di misericordia, per monsignor Agostinelli deve partire dall’interno, dai fedeli e tra i fedeli, in tutta la comunità ecclesiale. «Non rassegniamoci alle lontananze, alle divisioni, alle gelosie, agli individualismi – ha sottolineato – e, senza giudicarci gli uni gli altri, con la misericordia “che tutto vince, che riempie il cuore pieno di amore e che consola con il perdono” facciamo festa di fraternità, di vita condivisa, di cammino comune, di famiglia di Dio che incessantemente viene ricostituita dal Padre».

 

Secondo monsignor Agostinelli per una parrocchia, essere «oasi di misericordia», significa compiere opere di carità, «questo è il modo che abbiamo per sintonizzarci con il magistero di Papa Francesco». L’attenzione dei cristiani impegnati deve essere rivolta verso le persone, che «innanzitutto devono sentirsi accolte e considerate in quanto persone, senza alcuna distinzione di sorta». E poi occorre avere «attenzione alle istituzioni, cercando di essere per stimolo perché rispondano ai veri bisogni della comunità, al bene comune, alle attese degli scartati e degli impoveriti della società».

 

Questo aiuto deve valere nei confronti di tutti, anche dei lontani, «anche di chi, pur non facendo scelte apparentemente dirompenti, in realtà sta in casa ma non ha il cuore libero. La divina compassione ci dice che l’accoglienza conosce solo gesti e parole di festa, di tenerezza, di verità che non offende, che convince ed attende. Non avvenga mai – ha concluso il Vescovo – che la presunzione di una maggiore dirittura morale ci faccia giudici gli uni degli altri per giungere perfino alla non accettazione del fratello».

Apertura porta santa

Giubileo delle parrocchie, quattro processioni verso la cattedrale

Quattro processioni che convergeranno verso piazza Duomo, qui i fedeli attraverseranno la Porta Santa della cattedrale e inizierà la celebrazione della messa. È il «Giubileo delle parrocchie», l’iniziativa promossa dalla Diocesi per questa domenica, 6 marzo, in occasione dell’anno della Misericordia. Un evento corale al quale tutti, parrocchiani, membri delle associazioni, dei gruppi e dei movimenti cattolici, sono chiamati a partecipare.
«Sarà il segno tangibile di come il Giubileo possa arrivare a tutti, senza distinzioni – afferma il vicario generale monsignor Nedo Mannucci – per questo vorremmo che ci fosse la più ampia partecipazione».
Ecco le indicazioni. Il ritrovo è alle ore 15 nelle chiese indicate come punto di partenza delle quattro processioni. Le parrocchie che afferiscono ai vicariati centro e sud-est, si troveranno nella basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli delle zone sud e ovest in San Domenico, il vicariato est in piazza Mercatale, nella chiesa di San Bartolomeo e infine i vicariati nord e Val di Bisenzio si incontreranno in Sant’Agostino. A tutti i presenti sarà distribuito un sussidio contenente le varie fasi della celebrazione.
Il primo momento di raccoglimento e preghiera sarà vissuto all’interno della chiesa di ritrovo, poi alle 15,30 si formeranno le processioni, aperte con la croce astile, verso il duomo. Durante il tragitto ci saranno le litanie dei santi, la recita dei salmi e di una preghiera.
L’arrivo in cattedrale è previsto alla 16, il vescovo Franco attenderà i fedeli sul sagrato insieme ai canonici del Capitolo e poi, con il canto del Giubileo, tutti i presenti attraverseranno la Porta Santa e la messa avrà inizio.
Naturalmente sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria, ovvero la remissione delle pene per i peccati commessi, alle solite condizioni: in primis, ci si deve accostare al sacramento della confessione, si deve compiere un pellegrinaggio in una chiesa giubilare e partecipare alla messa. Occorre inoltre pregare secondo le intenzioni del Papa e impegnarsi in opere di carità e penitenza che esprimano la conversione del cuore.