L’appello che la Chiesa Diocesana di Prato rivolge a tutte le comunità parrocchiali e ai fedeli in questo tempo di Quaresima è particolarmente rivolto ai più deboli e alle necessità dei poveri. In questo quadro si colloca il sostegno alle nostre missioni. È infatti dalla metà degli anni ’80 che la Chiesa di Prato si è impegnata a garantire”una presenza missionaria in Ecuador”.
In questa seconda domenica del tempo quaresimale siamo chiamati a ricordarci dei nostri amici, sacerdoti e suore, che assicurano una presenza costante in quella “povera” porzione di territorio dell’America Latina. Sono là a nome nostro sostenuti oltre che dalla preghiera della nostra Chiesa anche dalla generosità materiale, che permette a don Bruno nel Vicariato Apostolico di Esmeraldas e a Quito, a Don Luca e don Giovanni, nel servizio a Quevedo, nella guida della grande parrocchia di San Cristoforo e alle Suore Domenicane di Iolo, nelle due comunità di Atacames e Quito, di portare e diffondere l’annuncio e la presenza di Gesù alle persone che popolano quel vastissimo territorio.
E’ bello che in qualche modo, secondo le nostre possibilità, possiamo farci prossimi ai nostri missionari, facendoci sentire partecipi di una carità che si allarga e si dilata oltre i confini dei nostri piccoli ambiti quotidiani.
Ricordava Papa Francesco il giorno di mercoledì delle ceneri: “L’elemosina non è un gesto rapido per pulirsi la coscienza, ma un toccare con le proprie mani e con le proprie lacrime le sofferenze dei poveri; la preghiera non è ritualità, ma dialogo di verità e amore con il Padre; il digiuno non è un semplice fioretto, ma un gesto forte per ricordare al nostro cuore ciò che conta e ciò che passa..”, potremmo aggiungere, senza il timore di travisare le parole del Santo Padre, è un modo per farci partecipi, in questo mondo così distratto, di ciò che conta veramente: “amare il Signore con tutto il cuore e il nostro prossimo come noi stessi!”.
Domenica 5 marzo, durante le messe in tutte le nostre chiese, si faccia un ricordo nella preghiera per la nostra Missione diocesana e si raccolgano offerte per sostenere questa opera, facendo sentire, ai nostri sacerdoti, alle nostre suore e a noi, che questa missione è davvero di tutta la Chiesa di Prato.
Mons. Daniele Scaccini, vicario generale