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I cattolici cinesi d’Italia in preghiera davanti alla Sacra Cintola

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La Sacra Cintola di Maria, simbolo religioso e civile della città di Prato, e la Madonna di Sheshan, patrona della Cina, hanno unito nella preghiera i cinesi cattolici d’Italia. Nella cattedrale di Santo Stefano il vescovo Giovanni Nerbini ha officiato l’ostensione straordinaria della preziosa reliquia mariana davanti a quattrocento fedeli di nazionalità cinese, arrivati nella città toscana per partecipare al raduno promosso in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina sabato 21 e domenica 22 maggio 2023.

 

L’ostensione è stata «straordinaria» perché la Sacra Cintola, che per la tradizione è appartenuta a Maria, viene mostrata soltanto cinque volte all’anno, secondo un calendario codificato da secoli. In determinate occasioni, e in accordo con il Comune, proprietario della reliquia insieme alla Diocesi, è possibile estrarre la reliquia dallo scrigno dove è custodita da secoli per mostrarla alla venerazione dei fedeli. L’ultima volta è stata nel 2020, durante la pandemia da Covid, per invocare la protezione della Madonna sulla città.

 

Al termine della preghiera mariana, e dopo la tradizionale foto di rito davanti al sagrato della cattedrale, i partecipanti al raduno si sono mossi in processione recitando il rosario in cinese e in italiano. Un lungo serpentone colorato, aperto da un gruppo di donne in abiti tradizionali che si muovevano al ritmo di tamburi, è partito da piazza Duomo ed è arrivato a piedi fino alla parrocchia dell’Ascensione al Pino, nella periferia ovest della città, sede della comunità cattolica cinese di Prato e centro delle iniziative di questa due giorni di festa.

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