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Le parole del vescovo Giovanni al termine della ostensione del 19 marzo 2020

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«Molti auspicano piuttosto sbrigativamente che tutto passi in fretta perché tutto torni come prima, com’era nel passato». Invece «la nostra vita quotidiana non potrà e non dovrà essere più come prima», anzi ora «ci è richiesto di guardare in avanti per costruire un futuro nuovo, una nuova comunità». Lo ha affermato il vescovo di Prato Giovanni Nerbini al termine dell’Ostensione straordinaria del Sacro Cingolo mariano officiata in duomo nella tarda serata di oggi, giovedì 19 marzo, solennità di San Giuseppe. Poco prima, a sorpresa, si è affacciato sulla piazza vuota dal pulpito di Donatello e ha impartito la benedizione con la Sacra Cintola su tutta la città.

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