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La diocesi celebra la sua compatrona Santa Caterina de’ Ricci, la «Santa di Prato»

Quattro giorni dedicati a Santa Caterina. Anche quest’anno il mese di febbraio inizia con le celebrazioni, dal 2 al 5 del mese, in onore della Santa di Prato e compatrona della Diocesi in programma presso la basilica di San Vincenzo Ferreri e Santa Caterina de’ Ricci, adiacente all’omonimo monastero dove la Santa visse e dove oggi risiedono otto suore.

 

Momento culminante della festa la celebrazione delle 17,30 di sabato 4 febbraio, solennità di santa Caterina, presieduta dal vescovo Franco Agostinelli, con canti a cura della Corale «Don Raffaello Giunti» di Galciana.

 

Il programma si apre giovedì 2, festa della «Candelora», alle 17,30 con la messa celebrata dal canonico Daniele Scaccini, rettore del Seminario di Prato; è prevista la partecipazione della Corale «La luce degli Angeli» di Galciana. Durante questa messa è previsto il rito della benedizione dei bambini. I piccoli vengono iscritti in un apposito registro, come avvenne per la prima volta nel 1946.
Il giorno successivo, venerdì 3, tre le celebrazioni in scaletta: alle 8 con don Matteo Pedrini, alle 10,30 celebrata da don Giuseppe Billi e alle 17,30 presieduta da don Marco Barbani. Sabato 4 le messe del mattino sono affidate a don Serafino Romeo (alle 8) e a padre Giovanni Giannalia (alle 10,30). Tre celebrazioni anche nella giornata conclusiva, domenica 5 febbraio: alle 8,30 presiede don Marco Natali; alle 10,30 la funzione affidata a don Paolo Baldanzi, rettore della basilica di San Vincenzo Ferreri e Santa Caterina de’ Ricci; chiude il calendario degli eventi della quattro giorni cateriniana la messa delle 17,30 celebrata dal can. Marco Pratesi con la presenza della Corale Domenico Zipoli. Tutti i giorni sono previste le lodi alle ore 7,30 (la domenica alle 8) e i vespri alle 17. Le suore domenicane animeranno tutte le celebrazioni.

 

Nel gruppo monastico attuale l’unica pratese, di Montemurlo, è suor Anna Elena Prati che con i suoi 94 anni è la veterana della comunità. Le altre arrivano due della provincia di Lecce, tre da quella di Campobasso, una da Potenza e una da Sorrento. Da loro e dal rettore don Paolo Baldanzi giunge a tutti i pratesi l’invito a partecipare a questo importante momento di preghiera.

 

Chi è Santa Caterina de’ Ricci. Vissuta a metà del ’500, Caterina entrò in convento molto giovane, appena dodicenne, nonostante l’opposizione del padre. Più tardi divenne anche priora. Il fulcro della sua spiritualità è stata la meditazione della Passione di Cristo. Durante la vita conobbe varie fasi di estasi mistiche e arrivò addirittura a ricevere le stimmate. Morì nel 1590 dopo una lunga malattia.
È stata beatificata nel 1732 e poi fatta Santa da papa Benedetto XIV, il 29 giugno 1746. Anche se il giorno della morte è il 2 febbraio, santa Caterina viene festeggiata il 4, poiché il 2 è la ricorrenza della presentazione al tempio di Gesù, la cosiddetta «Candelora». Le sue spoglie si trovano ancora oggi in una teca nella basilica che porta il suo nome e quello di San Vincenzo Ferreri.