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A Villa del Palco la Giornata di custodia del creato con il botanico Stefano Mancuso

Il primo settembre ricorre la sedicesima Giornata per la Custodia del Creato. Dal 2006 infatti, la Cei ha deciso di istituire una giornata per ripensare al significato che il Creato ha per l’essere umano e cosa esso può fare per custodirlo. La diocesi di Prato ha affidato l’organizzazione della Giornata alla Pastorale Sociale e del Lavoro e alla Fraternità di San Leonardo al Palco. Sarà proprio la Villa del Palco ad ospitare l’evento intitolato «Il pianeta che possiamo salvare insieme», che a partire dalle 18,15 accompagnerà i partecipanti attraverso una riflessione su vari aspetti di quella che viene definita ecologia integrale.
Padre Matteo Pedrini chiarisce che non si tratta solo di ambientalismo: «L’enciclica Laudato Si’ ha alla base la cura della nostra casa comune: una casa composta dall’ambiente in cui viviamo, quindi dalla natura, ma anche dalle relazioni che abbiamo tra di noi». Padre Matteo tiene a sottolineare la grande sinergia creatasi tra la Fraternità di San Leonardo al Palco e il vescovo Giovanni, che ha scelto in prima persona di affidare loro l’organizzazione della Giornata. «C’è una partecipazione attiva di monsignor Nerbini, che è molto vicino ai temi importanti di oggi. Siamo contenti che ci sia una risposta attiva da parte sua dentro questo movimento. Se riusciamo a organizzare eventi del genere in ambito diocesano è perché l’ha voluto lui».

 

 

Stefano Mancuso

 

Mons. Nerbini interverrà durante l’evento alla Villa del Palco, assieme, tra gli altri, a Stefano Mancuso, botanico e noto scienziato ecologista, nonché autore e professore all’Università di Firenze. I suoi studi hanno riguardato soprattutto l’intelligenza delle piante, capaci persino di organizzarsi tra loro, e come l’essere umano possa entrare in contatto con esse. In un mondo in cui sempre più spesso non c’è attenzione per chi è più piccolo e debole, certamente ascoltare cos’hanno da dirci le piante può portarci ad una vita più armonica nel e con il Creato.
Durante la serata del primo settembre verrà anche presentato il progetto «Laudato Si’ a Villa del Palco». «Vogliamo rispondere alla vocazione della Villa: quando ci è stata affidata da mons. Agostinelli, il progetto pastorale era quello di farla tornare un luogo aperto a tutta la cittadinanza e la diocesi», spiega Matteo Pedrini, «Vogliamo offrire a tutti un luogo che cura». Per partecipare alla serata è necessario prenotare sul sito della Fraternità. Ci sarà un rinfresco equo e solidale preparato dall’Operazione Mato Grosso.

Villa del Palco ricorda San Leonardo da Porto Maurizio con una visita guidata

Con la riapertura, Villa del Palco torna a festeggiare il proprio patrono: San Leonardo da Porto Maurizio. Il Santo francescano, famoso per essere stato l’ideatore della Via Crucis, arrivò al Palco il 14 agosto 1751, anno della sua morte.

 

Quel giorno di 265 anni fa, una grandissima quantità di gente giunse alla Villa, alla notizia della presenza di San Leonardo. Il biografo fra’ Diego scrive che a causa di questo enorme clamore, il francescano fu richiesto da tutti i monasteri pratesi per la predicazione. Per San Rocco, il 16 agosto, celebrò messa nel monastero di San Vincenzo e le monache per l’occasione scoprirono il corpo di Santa Caterina de Ricci. Dopo pranzo il Santo riprese il cammino alla volta di Firenze.

 

Quest’anno, sabato 26 novembre, la ricorrenza viene festeggiata con una visita guidata a Villa del Palco, con ritrovo alle 15, a cura di Giovanni Bensi, esperto di storia locale e autore del libro «Il Palco di Prato. Tra storia e santità». Alle 17 Adorazione silenziosa e alle 17,30 celebrazione della messa.

Villa del Palco, la festa per la riapertura con spettacoli di musica, poesia e teatro

I lavori stanno procedendo in modo spedito ed è già iniziato il conto alla rovescia per la riapertura. Questa domenica, 9 ottobre, Villa del Palco sarà restituita alla città con una giornata di festa organizzata dai Ricostruttori nella Preghiera, il movimento religioso al quale il vescovo Franco Agostinelli ha affidato la gestione della struttura. Nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, i chiostri, le sale, il giardino e il belvedere saranno colorati dalla presenza di poeti, attori, musicisti e pittori. Sarà una grande performance pensata per scoprire, attraverso la bellezza delle arti, il nuovo volto della Casa diocesana dei ritiri spirituali, chiusa per oltre un anno in attesa di una ristrutturazione ma soprattutto di una nuova direzione.

 

La Villa è molto conosciuta in Toscana e anche fuori regione per aver ospitato negli anni moltissimi convegni, ritiri spirituali e incontri culturali. Acquistata dalla Diocesi di Prato negli anni Cinquanta per volere dell’allora vescovo Pietro Fiordelli, la struttura è stata nei secoli convento francescano – frequentato da San Leonardo da Porto Maurizio, a lui infatti è intitolata Villa del Palco – e casa signorile, il cui podere per un certo periodo è appartenuto al mercante Francesco Datini. Generazioni di pratesi l’hanno frequentata come luogo di ritiri in preparazione alla comunione e alla cresima.

 

I Ricostruttori nella Preghiera gestiranno il Palco, come viene chiamata la Villa a Prato, attraverso una propria comunità composta da tre religiosi (padre Guidalberto Bormolini, padre Matteo Pedrini e suor Patrizia) e tre laici consacrati. Il luogo e gli ambienti manterranno la funzione originaria: meta di ritiri diocesani e parrocchiali, e inoltre saranno «teatro» di iniziative culturali e proposte spirituali. Anche originali, come il Bibliodramma, una tecnica di meditazione delle Sacre Scritture molto personale che invita a rileggere i testi secondo il proprio vissuto quotidiano. Villa del Palco manterrà il servizio di accoglienza e foresteria per gruppi e singoli.

 

Ecco il programma della giornata di inaugurazione. Si comincia alle 14 con la presentazione della mostra fotografica di Cristina Garzone intitolata «Misticismo Copto». Alle 14,30 iniziano le visite allietate dagli artisti fino alle 16,30, quando monsignor Agostinelli e le altre autorità presenti prenderanno la parola per un saluto. Poi, prima della messa alle ore 17, il Vescovo benedirà gli ambienti. Al termine della celebrazione, si tiene un concerto di canti religiosi della tradizione cristiana. Si esibiranno Claudio Sambiase, fondatore dello Studio nazionale di musiche popolari, Michele Straniero alla chitarra, Marianna Sambiase alla voce, Alberto Melgrati oboe e Gian Pietro Marrazza alla fisarmonica. A seguire buffet per tutti presenti.

 

La giornata di apertura sintetizza al meglio il carisma dei Ricostruttori nella Preghiera, la comunità religiosa alla quale sono stati affidati la gestione e l’amministrazione del Palco. Cultura, amore per il creato e spiritualità, sono le loro principali caratteristiche. Ma, come ha ribadito il vescovo Agostinelli, il Palco conserverà la propria vocazione originaria costituendo per parrocchie, uffici diocesani, gruppi e associazioni, un luogo per ritiri, incontri e convegni.

Già dal mese di ottobre partirà il calendario con tutte le iniziative: incontri, seminari e veglie di preghiera, proposte dai Ricostruttori. Per conoscere il programma si può seguire la nuova pagina Facebook di Villa del Palco e il sito web.