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Neuropsichiatria infantile con Fondazione Santa Rita e Centro di bioetica

Fondazione Opera Santa Rita e Centro regionale di bioetica insieme per promuovere una formazione sanitaria consapevole su temi spesso poco considerati: «Dolore innocente e restaurazione della persona umana: aspetti etici in neuropsichiatria infantile e disagio minorile» è il titolo del corso che prevede tre giornate di formazione in bioetica, che si svolgeranno presso la sede della Fondazione Opera Santa Rita.

Il progetto non è rivolto solo a medici, biologi, psicologi, terapisti, ma a tutti quelli che vogliono saperne di più sui numerosi aspetti etico-antropologici della riabilitazione neuropsichica dell’età evolutiva. Le lezioni avranno cadenza mensile (da marzo 2016) e si svolgeranno il sabato mattina dalle ore 8,45 alle 14. «Si parlerà di minori – chiarisce Riccardo Poli, direttore del Centro Regionale di bioetica “Gianna Beretta Molla” –  si parlerà di problematiche legate a quei ragazzi in situazioni di grave fragilità, per patologie specifiche, pensiamo all’autismo o alle celebro lesioni, ma anche per momenti di disagio personale. Tutte situazioni con le quali l’Opera Santa Rita lavora quotidianamente sul campo». «Quando il Centro di bioetica – spiega Roberto Macrì, presidente della Fondazione Opera Santa Rita – ci ha fatto una richiesta di collaborazione abbiamo accolto con piacere. La Fondazione è una realtà in crescita, in  salute, che svolge tanti servizi importanti per questa città. Abbiamo ritenuto che fosse il caso di fermarci a riflettere sulle tematiche che ogni giorno affrontiamo, anche per tornare a sottolineare i valori per i quali noi ci impegniamo ogni giorno».

Rispettivamente le tre giornate tratteranno «La persona con disturbi dello spettro autistico, interventi multidimensionali per vincere l’isolamento», «Le celebro lesioni» e «Il disagio minorile». La manifestazione è realizzata con il supporto della Diocesi di Prato e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. I relatori provengono dall’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Roma, dalla Fondazione Opera Santa Rita, dall’Irccs Eugenio Medea, dalle Università e dalle Aziende Sanitarie di tutta la Toscana.

«Plaudo a questa iniziativa – sono le parole del Vescovo, mons. Franco Agostinelli – che fa parte di un percorso per valorizzare la vita. L’Opera Santa Rita si occupa dei piccoli, dei bisognosi: c’è una convergenza reale tra gli argomenti di questo corso e la Fondazione, che vive queste difficoltà ogni giorno in ogni persona che aiuta».

 

Il corso prevede la collaborazione anche degli Uffici di Pastorale sanitaria della Cet e della Diocesi, di Amci, Acos, Associazione psicologi e psichiatri cattolici, SimFer, Fondazione La nostra famiglia, Coop22 e Associazione La lunga domenica.

Torta nuziale

Opera Santa Rita protagonista a Sposi & Cerimonie

Quando matrimonio fa rima con solidarietà: è il caso di «Sposi e cerimonie», la manifestazione che si svolgerà dal 25 al 27 settembre al Wall Art Hotel & gallery con tutti i più grandi espositori del panorama wedding, che quest’anno ha deciso di sostenere la Fondazione Opera Santa Rita e i suoi progetti con una speciale campagna di visibilità. I volontari e i giovani delle comunità, infatti, avranno a disposizione uno spazio espositivo completamente gratuito in cui mostrare i loro prodotti artigianali per le cerimonie, come bomboniere solidali e molto altro. Oltre a questo, cureranno laboratori e animazione in momenti specifici del programma della manifestazione, in modo da proporre a tutti le loro attività. «Vogliamo – spiega Vincenzo D’Andrea, organizzatore dell’evento – dare la massima visibilità a questa bella realtà solidale, che aiuta tanti ragazzi del territorio. Un modo per sostenere Opera Santa Rita e tutti i suoi progetti».
Soddisfazione da parte della Fondazione: «Siamo contenti – sottolinea Roberto Macrì, presidente di Opera Santa Rita, che da anni si occupa di minori in difficoltà personali, familiari e sociali per assicurare loro una crescita armoniosa e un inserimento adeguato nel contesto sociale – e ringraziamo gli organizzatori per questa opportunità che ci è stata data. Riteniamo che l’integrazione tra il mondo delle attività produttive e il no profit sia uno dei cardini su cui si deve lavorare e questo passo mi sembra veramente significativo».