Società globalizzata e sviluppo sostenibile, ne parla Massimo Folador

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Giovedì 6 maggio, alle 20,45, si tiene il terzo ed ultimo incontro del ciclo il «Il pianeta che speriamo», promosso dalla Pastorale sociale e del lavoro della diocesi in vista della 49° Settimana Sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Taranto ad ottobre. «Global economy e ladri di futuro: per un’economia dell’ecologia integrale» è il titolo dell’intervento di Massimo Folador, docente di Business Ethics e sviluppo sostenibile presso l’Università LIUC – Università Cattaneo. Alla base della riflessione c’è la domanda: se la nostra vita e quella del pianeta sono inter-dipendenti, come promuovere un’economia che presti attenzione all’ecologia integrale o meglio all’economia integrale?

 

L’incontro apre le porte al tema della globalizzazione e come essa possa prestarsi alla crescita di uno sviluppo sostenibile, non di rapina o di distruzione del futuro, come è accaduto fino ad oggi. Per fare questo, ricorda Papa Francesco, bisogna considerare l’impresa, l’ambiente, la società come fossero una casa comune.
La parola chiave della globalizzazione futura sarà dunque «sostenibilità», in tutti gli ambiti della vita: l’impresa, il lavoro, l’ambiente, la solidarietà tra generazioni, i nuovi equilibri politici.
La crisi complessa che si sta vivendo a Prato, paradigma di quella globale, non può trovare risposte settoriali: tutto è connesso e occorre trovare risposte di sistema.
Se tutti possono contribuire a definire nuovi paradigmi d’azione, allora è necessaria una riflessione che coinvolga i settori cardine della società civile, politica ed economica.

 

L’incontro con il professor Folador, che è stato a Prato in occasione dell’assegnazione dello Stefanino, cercherà di rispondere ad una serie di quesiti per costruire una «casa comune» nell’ottica dell’«ecologia integrale».

 

L’incontro si svolgerà in videoconferenza a cui ci si può collegare tramite il seguente link: https://meet.google.com/ssm-zqpc-nzb.

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