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Emergenza in Emilia-Romagna, la Caritas lancia la raccolta fondi

La Caritas diocesana di Prato invita le parrocchie, i gruppi, le associazioni e i singoli fedeli a partecipare alla raccolta fondi per l’emergenza alluvione in Emilia – Romagna.

 

«Allo stato attuale la situazione è ancora molto complessa e le Caritas della Toscana chiedono di non fare raccolte di materiale, ma hanno lasciato ogni diocesi la possibilità di organizzarsi – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas di Prato –. Noi invitiamo chi volesse dare un contributo a farlo tramite i nostri canali. Quanto raccolto verrà destinato al sostegno dei progetti messi in campo dalle Caritas locali, già molto attive in questa difficile emergenza».

 

Di seguito le coordinate bancarie per effettuare le donazioni.
Iban: IT62 L030 6921 5311 0000 0004 003
Intestato a: Caritas Diocesana Prato Banca Intesa San Paolo – Ag. Prato Alberti

Musei Diocesani, Claudio Cerretelli lascia la direzione dopo 30 anni. Al suo posto Veronica Bartoletti

Dopo trent’anni Claudio Cerretelli lascia la direzione dei Musei Diocesani di Prato, al suo posto è stata nominata Veronica Bartoletti. L’incarico di Cerretelli, tra i massimi esperti della storia pratese, inizia nel 1992 e con lui il Museo dell’Opera del Duomo cresce e amplia i propri spazi espositivi fino a diventare uno dei centri culturali più importanti della città.

«È stata una esperienza molto bella – dice Claudio Cerretelli – ma soprattutto è stata una esperienza di collaborazione con tanti enti e istituzioni cittadine che hanno contribuito insieme a noi non solo al miglioramento del Museo, ma anche alla diffusione della conoscenza in città e fuori città del nostro patrimonio artistico».
A fine maggio Claudio Cerretelli, 67 anni appena compiuti, andrà in pensione e per i prossimi due mesi affiancherà la neo direttrice in modo da compiere un graduale passaggio di testimone.

 

Veronica Bartoletti, 42 anni, è laureata in storia dell’arte all’università di Siena e ha un dottorato in conservazione dei beni culturali, è vice presidente di Prato Cultura, la cooperativa che dal mese di gennaio si occupa della gestione del Museo, ed è madre di due figli. «Mi appresto a iniziare questo incarico con grande emozione e con grande senso di responsabilità – dichiara Veronica Bartoletti – sono molto onorata perché i Musei diocesani, in particolare il Museo dell’Opera del Duomo, sono delle istituzioni importanti per la città». La nuova direttrice annuncia subito il primo impegno del suo mandato: «questo Museo non ha niente da invidiare agli altri musei, qui ci sono nomi importanti della storia dell’arte in tutti i periodi, da Donatello a Filippo Lippi, quindi lavoreremo ancora di più sulla comunicazione perché vogliamo far capire a pratesi e turisti che qui ci sono dei capolavori che gli aspettano».

 

La nomina della direzione ai Musei Diocesani è stata decisa dal vescovo Giovanni Nerbini. «Ringraziamo Claudio Cerretelli per il grande lavoro svolto in tutti questi anni con competenza e intelligenza – afferma monsignor Nerbini – e auguriamo buon lavoro alla nuova direttrice Veronica Bartoletti, che ringraziamo per aver accettato l’incarico».

 

I Museo Diocesani di Prato sono composti da quattro istituzioni: il Museo dell’Opera del Duomo, il Museo di San Domenico, il Museo della Badia di Vaiano e il Museo della pieve di San Pietro a Figline. In queste quattro realtà sono custodite le principali bellezze artistiche di Prato. In particolare nel Museo del Duomo si trova il pulpito di Donatello originale e tutte le opere collegate al secolare culto della Sacra Cintola. Inaugurato nel 1967 e ampliato in più tempi, il Museo è stato ristrutturato tra il 1996 e il 2006, con l’aggiunta di nuovi ambienti e con il collegamento delle diverse sezioni in un unico, suggestivo percorso intorno all’armonioso chiostro romanico.

Corpus Domini, torna la processione in centro storico

Messa e processione. La solennità del Corpus Domini torna alle origini, con l’eucarestia portata lungo le strade e le piazze del centro storico come segno di adorazione e di appartenenza. È una delle ultime tradizioni ancora da riprendere dopo gli anni difficili della pandemia da Covid, durante i quali i principali riti religiosi erano stati sospesi per difendersi dai contagi. L’8 giugno, il primo giovedì che segue la domenica dopo Pentecoste, si celebra la festa del sangue e del corpo di Cristo, la festa che richiama la presenza reale di Cristo nell’eucarestia.

 

 

Anche quest’anno, come avvenuto nel 2022, alle ore 21 si celebra una messa solenne presieduta dal Vescovo e concelebrata dal clero diocesano in piazza Duomo. Al termine, ed è la novità rispetto agli ultimi anni, i laici presenti, i sacerdoti, i religiosi e i diaconi torneranno a partecipare alla processione secondo questo percorso: via Garibaldi, via Pugliesi, via Cairoli, via Ricasoli, piazza del Comune, via Guasti, via Muzzi, largo Carducci e di nuovo in piazza Duomo.

Poi monsignor Nerbini salirà sul pulpito di Donatello per impartire ai presenti la benedizione eucaristica. Si tratta della prima processione del Corpus Domini guidata dal vescovo Giovanni da quando è stato nominato Ordinario diocesano di Prato. Negli anni passati, come detto, il rito non si è tenuto a causa della pandemia.

 

 

Come sempre sono invitati a partecipare i rappresentanti dei gruppi, delle associazioni, dei movimenti e i singoli fedeli della comunità ecclesiale di Prato.

8 per mille: una firma che fa bene

L’8 per mille alla Chiesa cattolica. Una firma che fa bene. La campagna informativa per il sostegno economico alla Chiesa italiana arriva anche a Prato con la tradizionale giornata di sensibilizzazione. Domenica 28 maggio, solennità di Pentecoste, e il sabato precedente, nelle celebrazioni prefestive, al termine di ogni messa, si ricorderà l’importanza di destinare l’8 per mille alla Chiesa cattolica per dare forza e gambe agli oltre 15mila progetti attivati in tutta Italia.

 

«Questa firma rappresenta un sostegno concreto e ribadisce una appartenenza – spiega Stefano Gelsumini, neo incaricato diocesano per il Sovvenire. Nella maggior parte delle parrocchie pratesi esiste un incaricato destinato a questo servizio, una persona disponibile non solo a dare informazioni e spiegazioni, ma anche a raccogliere le schede con le firme. «Questo perché – aggiunge ancora Gelsumini – anche coloro che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi possono firmare per la Chiesa cattolica destinando il proprio 8 per mille». Queste schede possono essere richieste all’incaricato parrocchiale o in sacrestia, oppure si possono scaricare dal sito web della diocesi di Prato. Ricordiamo che la stessa cosa può essere fatta per la destinazione del 5 per mille (alle associazioni, per la ricerca scientifica, attività sportive o per la tutela dei beni artistici) e del 2 per mille (per i partiti politici).

 

Perché è importante destinare l’8 per mille alla Chiesa? Per prima cosa è bene ricordare che al contribuente questa scelta non costa nulla e poi perché dà la possibilità di sostenere opere di carità, per progetti pastorali e per ristrutturare o costruire l’edilizia di culto. Tutte iniziative che altrimenti non avrebbero altro tipo di sovvenzioni. Anche nella nostra realtà pratese molti progetti sono nati e vengono sostenuti proprio grazie ai fondi dell’8 per mille. Uno su tutti: l’Emporio della Solidarietà.
Per conoscere i vari progetti attivati a Prato e nel resto d’Italia consigliamo di visitare l’apposito sito (8xmille.it).

 

La scheda da stampare e compilare per la destinazione dell’8, 5 e 2 per mille

 

Per approfondire

Sovvenire – servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica

Uniti nel dono – servizio per il sostentamento del clero

 

 

La festa giovani in piazza delle Carceri con il mandato animatori

Una serata all’insegna del divertimento, ma soprattutto della condivisione e della voglia di stare insieme. Venerdì 26 maggio torna l’appuntamento con la «Festa giovani» organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana guidata da don Marco Degli Angeli e la sua équipe. Dalle ore 19 in piazza Santa Maria delle Carceri tutti i ragazzi e le ragazze della Diocesi e i loro animatori sono invitati a partecipare all’iniziativa.

 

In programma un grande gioco, cena a sacco e poi, fino alle ore 23, spazio alla musica in piazza con la presenza di un dj. Momento culminante della festa sarà la consegna da parte del vescovo Giovanni Nerbini del mandato agli animatori degli oratori estivi, che come di consueto prenderanno il via subito dopo la chiusura delle scuole.

 

Per avere ulteriori informazioni è possibile contattare la Pastorale giovanile scrivendo a pratogiovani@gmail.com.

Torna la festa delle scuole cattoliche di Prato

«Lungo la strada». È il tema della Festa delle scuole cattoliche che torna dopo lo stop imposto dalla pandemia. L’appuntamento è per la mattina di venerdì 12 maggio nel complesso di San Domenico in centro storico. Protagonisti dell’evento saranno i bambini e ragazzi che frequentano i diciotto istituti paritari cattolici presenti a Prato e provincia.

 

Il programma. Il ritrovo è alle 9,30, poi spazio poi ai canti eseguiti dagli studenti e alle 10,30 appuntamento con lo spettacolo del mago e educatore Andrea Sestieri, che tra le varie cose è arrivato in finale a Italia’s Go Talent e ha partecipato a diversi programmi televisivi. A conclusione della festa, verso le ore 11,30, è previsto l’intervento del vescovo Giovanni Nerbini. Durante la mattinata inoltre gli studenti applicheranno dei mattoncini su un grande manifesto che rappresenta una strada, che fa parte di un cammino francescano.

 

I numeri. Sono diciotto gli istituti paritari cattolici presenti a Prato e provincia, alcuni facenti parte della Diocesi e altri fuori, tutti coordinati dall’Ufficio per l’educazione e la scuola guidato da don Serafino Romeo. Si tratta di sette nidi, sedici scuole dell’infanzia, nove primarie, una secondaria di primo grado e una secondaria di secondo grado.
In totale nell’anno scolastico 2022-2023 risultano iscritti 2760 alunni, dei quali 610 sono stranieri, 46 certificati e 48 con disagio. I docenti sono invece 272.

 

Da registrare un incremento di iscritti rispetto ai due anni precedenti: quest’anno si registrano infatti 34 alunni in più rispetto al 2020/2021 e ben 141 nuovi iscritti rispetto allo scorso anno scolastico. Entrando nello specifico, 232 sono gli iscritti ai nidi (lo scorso anno erano 229); 1058 all’infanzia (nel 2021/2022 erano 974); la fetta più consistente è rappresentata dagli studenti della primaria, che sono 1158 (lo scorso anno 1144); sono invece 196 quelli che frequentano la secondaria primo grado (187 l’anno scorso) e 116 la secondaria di secondo grado (85 il precedente anno scolastico).
L’istituto che registra il maggior numero di iscritti è il Conservatorio San Niccolò, con 636 alunni tra nido, infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, seguito da San Giuseppe, con 301 studenti tra nido, infanzia e primaria.

 

 

A Prato il raduno delle comunità cattoliche cinesi presenti in Italia

Prato si prepara ad accogliere il raduno delle comunità cattoliche cinesi presenti in Italia. L’occasione è la quattordicesima giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, che ogni anno si tiene in una diversa città italiana. La data dell’evento è sabato 20 e domenica 21 maggio ed è previsto un programma ricco di celebrazioni, tra queste l’ostensione straordinaria della Sacra Cintola della Madonna, la reliquia simbolo di Prato, che si terrà in cattedrale.

 

All’incontro sono attesi duecentocinquanta cinesi con i rispettivi cappellani provenienti da Milano, Roma, Napoli, Rimini, Reggio Emilia, Padova e Santa Croce sull’Arno, città dove esistono da tempo comunità cattoliche orientali. Poi saranno presenti i cinesi di Prato, una comunità composta da circa centocinquanta fedeli. Un numero piccolo – se rapportato a quello dei residenti orientali, che secondo l’ufficio statistico del Comune è di circa 30mila persone, corrispondente al 15,3% della popolazione pratese – ma composto da persone che formano un gruppo coeso e vitale.

 

 

«Sarà un grande momento di festa nella preghiera – spiega don Pietro Wang, cappellano della comunità cinese di Prato – che ci permetterà di rafforzare le relazioni tra le comunità presenti in Italia e inoltre sarà una grande opportunità di evangelizzazione verso i nostri connazionali che abitano qui».

 

«Siamo lieti di ospitare questa iniziativa che consideriamo come un ponte tra la numerosa comunità cinese che abita in città e la Chiesa pratese, da sempre aperta e disponibile al dialogo», afferma mons. Daniele Scaccini, vicario generale della diocesi di Prato. «L’aver concesso l’ostensione straordinaria della Sacra Cintola di Maria dimostra non solo l’eccezionalità dell’evento – aggiunge mons. Scaccini – ma la volontà di condividere con altri fratelli e sorelle nella fede il simbolo e il bene più prezioso della città».

 

La giornata di preghiera per la Chiesa in Cina è stata istituita nel 2007 da papa Benedetto XVI e solitamente si celebra intorno al 24 maggio, giorno in cui i fedeli cattolici cinesi celebrano la festa della Beata Vergine Maria, patrona del Paese. Una ricorrenza che ogni anno in Cina vede migliaia di persone in pellegrinaggio al santuario di Sheshan, a Shangai. Proprio l’immagine della Madonna di Sheshan, posta sulla chiesa dell’Ascensione, sede della comunità cattolica cinese di Prato, accoglierà i partecipanti al raduno.

 

Il programma. Sabato 20 maggio è prevista la recita del rosario e la celebrazione della messa presieduta dal vicario generale mons. Daniele Scaccini e a sera ci sarà la cena nei locali della parrocchia, seguita da un momento di festa. Domenica 21 maggio l’appuntamento è alle 8 nella in cattedrale per l’ostensione della Sacra Cintola mariana: si tratta di un evento straordinario perché la reliquia, custodita a Prato da oltre otto secoli, viene mostrata alla venerazione dei fedeli solo in cinque occasioni annuali. L’ultima ostensione straordinaria, fuori dagli appuntamenti canonici, si è tenuta il 19 marzo 2020 per invocare la protezione di Maria durante la pandemia da Covid. Sempre domenica 21 maggio, al termine della preghiera mariana le delegazioni delle comunità cinesi si muoveranno in processione da piazza Duomo in centro storico fino alla parrocchia dell’Ascensione, nella periferia ovest della città, recitando il rosario in cinese e in italiano. Alle 11 è in programma la celebrazione della messa nella chiesa dell’Ascensione, presieduta dal vescovo monsignor Giovanni Nerbini. Un grande pranzo di festa chiuderà la due giorni.

 

 

don Pietro Wang

 

 

Il primo nucleo della comunità cattolica cinese di Prato è nato più di trent’anni fa, insieme alla prima ondata migratoria. Inizialmente era costituita da battezzati provenienti dalla Cina, poi grazie alla presenza stabile di un cappellano e di suore cinesi, il numero dei fedeli è aumentato con l’inserimento di nuovi fedeli che hanno ricevuto i sacramenti dopo un cammino di catechesi. La sede si trova nella parrocchia dell’Ascensione, la più vicina alla zona di via Pistoiese, dove vive la maggior parte dei cinesi presenti a Prato.

Dal 2020 il sacerdote incaricato di seguire la comunità è don Pietro Wang, 44 anni, originario di Hebei, la grande regione dove si trova la capitale Pechino e dove risiedono oltre un milione di cattolici. Ogni domenica alle 15,30 don Wang celebra una messa in lingua cinese e nel resto dei giorni compie un grande lavoro di collegamento con i suoi connazionali, non solo cattolici, presenti in città. Parla molto bene l’italiano e per le istituzioni cittadine e per molti cinesi di Prato è un punto di riferimento per ogni bisogno, dal rinnovo dei documenti, al rapporto con i medici dell’ospedale in caso di ricovero di un parente. Su richiesta e in accordo con l’Asl e il Comune, durante la pandemia ha aperto un canale WeChat, il social media più usato dai cinesi, attraverso il quale ha raggiunto oltre duemila connazionali per spiegare come funzionavano le vaccinazioni anti Covid.

Un’estate alternativa: due proposte missionarie per giovani e adulti

Per trascorrere un’estate diversa dal solito anche quest’anno sono state organizzate alcune proposte di servizio pensate per aiutare il prossimo e soprattutto coloro che si trovano in situazioni di difficoltà. Si tratta di esperienze di volontariato diverse dal solito rivolte a tutti, giovani maggiorenni ma anche adulti e famiglie. Negli articoli che seguono ne proponiamo due: un campo di lavoro in Romania in programma dal 12 al 19 luglio e un’esperienza missionaria in Albania dal 15 al 24 agosto.
Non solo esperienze di volontariato, quella di quest’anno sarà un’estate particolare, soprattutto per i giovani: ad agosto i ragazzi provenienti da tutto il mondo si ritroveranno a Lisbona, dove incontreranno papa Francesco. Dall’1 al 6 agosto è, infatti, in programma la Giornata mondiale della gioventù. Da Prato partiranno alla volta del Portogallo per incontrare il Santo Padre un’ottantina di ragazzi, insieme al vescovo Giovanni Nerbini e a vari animatori e catechisti.

 

Sette giorni di carità in Romania

 

 

Un campo di lavoro in Romania. È la proposta rivolta ai giovani maggiorenni e adulti pensata dalla Pastorale migranti con l’associazione Insieme per la Famiglia, la Caritas e la Pastorale giovanile.
L’appuntamento è dal 12 al 19 luglio a Gura Humorului, nella regione della Bucovina, a neanche 100 km dal confine con l’Ucraina. A guidare il gruppo saranno don Gabriel Bejenaru, direttore della Pastorale migranti e cappellano della comunità cattolica rumena, e suor Federica Tassi, della comunità delle suore presenti a Chiesanuova e collaboratrice dell’associazione Insieme per la Famiglia. I partecipanti saranno ospitati presso l’associazione Doneaza, con la quale don Gabriel è in contatto da tempo, da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina.
L’invito, come si legge nella locandina, è rivolto a «tutti coloro che vogliono passare una settimana diversa, fare un’esperienza di volontariato, a chi vuole provare ad uscire da se stesso». Le iscrizioni sono ancora aperte, «possono partecipare tutti coloro che vogliono fare un’esperienza di servizio – spiega suor Federica -. A novembre insieme a don Gabriel e padre Matteo Pedrini siamo andati in Romania per vedere se era possibile organizzare un campo di lavoro e conoscere più da vicino l’associazione. Un’associazione che è in contatto e che gira tra le famiglie del Paese e non solo che vivono in situazioni di disagio e difficoltà, economica, sociale, familiare e sanitaria, fornendo loro aiuti di ogni tipo».
I partecipanti al campo saranno ospitati presso una parrocchia e supporteranno l’associazione nelle sue attività: «a novembre abbiamo visitato numerose famiglie in difficoltà, siamo stati in una scuola speciale, dove ci sono bambini orfani o che hanno difficoltà familiari o mentali – prosegue suor Federica -. L’associazione supporta inoltre le famiglie ucraine che arrivano dai luoghi di conflitto. Il campo di lavoro di luglio si propone di fare tutto ciò: aiutare l’associazione nel supporto delle persone in difficoltà».

Per informazioni e iscrizioni: suor Federica 393 1027832.

 

 

In Albania per aiutare poveri e famiglie

 

 

Alla luce del buon riscontro ricevuto lo scorso anno, il Centro Missionario diocesano di Prato ripropone anche per questa estate un’esperienza missionaria in Albania rivolta a tutti. L’appuntamento è dal 15 al 24 agosto, possono partecipare giovani maggiorenni e famiglie sia della diocesi di Prato che di altre diocesi. A guidare il gruppo sarà suor Teresina Venanzi della comunità delle Suore Francescane del Vangelo di San Paolo, congregazione che dal 1996 ha una comunità di sorelle proprio nel sud dell’Albania. È ancora possibile partecipare all’esperienza missionaria in Albania, le iscrizioni resteranno aperte fino alla fine del mese di aprile, «così da poter poi acquistare per tempo i biglietti, evitando in tal modo che lievitino i prezzi – spiega suor Teresina -. L’esperienza è aperta a tutti, giovani e adulti. Quest’anno i ragazzi saranno sicuramente più orientati verso la Gmg, quindi ci aspettiamo una maggior partecipazione di persone adulte». Durante i dieci giorni di missione il gruppo andrà a Tirana, per conoscere meglio la realtà albanese, la sua storia e la testimonianza di fede data dai cristiani di quel paese nel tempo del comunismo. «Poi andremo nel sud dell’Albania, a Bilisht, nella zona di Korca, per visitare la missione che le nostre consorelle stanno portando avanti da molti anni – prosegue suor Teresina -. Andremo nei villaggi presenti nella zona e in particolare visiteremo le famiglie più povere, conosceremo meglio la realtà locale. Sarà anche una preziosa occasione di scambio e confronto con la piccola comunità cristiana presente in zona. Una missione che sicuramente toccherà in maniera profonda i cuori di tutti coloro che vivranno questa esperienza».

Per avere maggiori informazioni e per iscriversi: suor Teresina, 0574 32938; Chiara al 339 1349921, missioni@diocesiprato.it

Giornata per il Seminario: preghiamo per le vocazioni

Domenica 7 maggio la nostra diocesi celebra la giornata per il Seminario diocesano. In tutte le chiese e parrocchie di Prato le offerte raccolte saranno devolute al mantenimento dei seminaristi.
«Questa iniziativa è anche l’occasione per chiedere al Signore vocazioni alla vita sacerdotale e di preghiera per i nostri seminaristi che attualmente sono in formazione», dice don Carlo Geraci rettore del Seminario di Prato.

 

L’invito è quello di dedicare la preghiera dei fedeli delle celebrazioni del prossimo fine settimana, V domenica del tempo di Pasqua, al Seminario e alle vocazioni sacerdotali (sotto una proposta per le intenzioni).

 

Da alcuni anni i seminaristi della diocesi non vivono più in comunità nell’edificio storico del Seminario di Prato. Al momento ci sono due giovani, Alessio Nencetti e Giulio Vannucci, che risiedono nel Seminario arcivescovile di Firenze e un aspirante, Tommaso Ercolini, che sta frequentando l’anno propedeutico. Un altro seminarista pratese, Alessandro Tacconelli, studia all’Almo Collegio Capranica di Roma e ha da poco ricevuto l’ordinazione diaconale.

 

Proposta per la preghiera dei fedeli 

 

Don Gianni Castorani racconta la sua «rinascita»

Lui si definisce un «miracolato» e ha deciso di raccontare la sua storia in un libro. Don Gianni Castorani, sacerdote fiorentino, classe 1970, venerdì 12 maggio alle ore 21,15 sarà nel salone di Sant’Agostino per presentare «Una vita in più. Un cammino di rinascita e di fede», volume edito da Piemme.

 

 

Nel libro don Castorani parla del gravissimo ictus che lo ha colpito nella notte tra il 26 e il 27 aprile 2021. In quella occasione ebbe una emorragia cerebrale molto estesa e sul cervello, stando ai risultati medici, segni di lesioni devastanti. Oggi, non solo è ancora vivo, ma ha ripreso completamente tutte le funzioni, compresa la parola, che aveva perso del tutto. Il sacerdote ha voluto raccontare la sua vicenda in questo libro curato da Gaia Corrao, con la prefazione degli amici Beatrice Bocci e di suo marito, il conduttore televisivo Alessandro Greco e uno scritto inedito di Daniel Ange. Don Castorani è un prete molto conosciuto a Firenze perché ha fondato la scuola di evangelizzazione Sentinelle del mattino di Pasqua, sulla scia della Jeunesse Lumière di Daniel Ange e in risposta all’appello di Giovanni Paolo II a Tor Vergata durante la Giornata mondiale della gioventù del 2000.

 

 

L’iniziativa è promossa dalla Consulta per le aggregazioni laicali che venerdì 12 maggio si ritrova alle 18,30 sempre in Sant’Agostino per vivere la propria assemblea (aperta a tutti). Nell’incontro si parlerà della veglia di Pentecoste, in programma il 27 maggio in cattedrale. Poi, cena al sacco e partecipazione alla presentazione del libro di don Castorani. Per informazioni: fausta.bacce@libero.it.

 

Don Castorani racconta la sua esperienza su Tv2000