
«Uniti possiamo». Lo slogan della campagna promossa dal Sovvenire – il servizio per il sostegno economico alla Chiesa cattolica – conferma la bontà del suo intento: lo scorso anno sono stati raccolti 11.538 euro da destinare alle offerte deducibili per il clero. Significa oltre 3mila euro in più rispetto al 2023 e addirittura 10mila euro in più se confrontiamo il dato 2024 con quello del 2021, il terribile anno segnato dal Covid. «Questo vuol dire che la campagna Uniti possiamo, organizzata a livello parrocchiale, ha dato delle risposte», afferma Stefano Gelsumini, incaricato diocesano del Sovvenire. Certamente per raggiungere l’obiettivo finale – ovvero sostenere economicamente i sacerdoti italiani con le offerte deducibili e non con i fondi dell’8 per mille, che dovrebbero servire a finanziare progetti pastorali, di carità e per l’edilizia di culto – servirebbero altre cifre ben più importanti, ma il piccolo risultato raggiunto va sottolineato in maniera molto positiva. «Invece di calare abbiamo aumentato – aggiunge ancora Gelsumini – ma soprattutto siamo riusciti a coinvolgere nuovi donatori grazie all’impegno delle parrocchie e in particolare degli incaricati parrocchiali».
Tra le venti parrocchie della diocesi che hanno partecipato attivamente a «Uniti possiamo», quattro sono riuscite a superare i mille euro, una addirittura è andata oltre. Parliamo di San Pietro a Iolo che ha raccolto 2555 euro, poi ci sono Castellina (1710 euro), Chiesanuova (1588 euro) e Tobbiana (1113 euro). Non sfuggirà che tra queste c’è proprio la parrocchia dell’Annunciazione alla Castellina, comunità ferita dal comportamento del precedente parroco don Francesco Spagnesi, ma allo stesso tempo impegnata con determinazione a raccogliere offerte per il sostentamento dei sacerdoti. «Siamo certamente all’inizio, quest’anno rinnoveremo l’invito a partecipare e tramite i nostri incaricati spiegheremo nei dettagli in cosa consiste questa iniziativa promossa dalla Cei tramite il Sovvenire», conclude Stefano Gelsumini.
Riassumiamo il progetto. Con «Uniti possiamo» le parrocchie si impegnano direttamente a raccogliere le offerte per il sostentamento del clero, invitando i fedeli a versare una donazione al parroco o all’incaricato parrocchiale del Sovvenire. Il progetto ha per sottotitolo «un mese, una comunità, un sacerdote» e invita a raccogliere in ogni parrocchia partecipante 1000 euro, pari a una mensilità dello stipendio di un sacerdote. Quanto raccolto dà diritto a ricevere un contributo in denaro per l’impegno svolto, proporzionale alla somma versata. Si tratta di un incentivo che viene dato per sviluppare nelle singole parrocchie un abitudine a questo gesto, che sembra non essere importante, ma diventa sempre più necessario. Ai fedeli vengono distribuite le buste per la raccolta delle offerte; poi, le buste chiuse, contenenti anche la scheda con i dati personali del donante per poter avere a casa la ricevuta per la deducibilità fiscale e la rivista Sovvenire, devono essere inserite in un’apposita scatola presente in parrocchia. Per saperne di più ci si può rivolgere al proprio parroco o visitare il sito nazionale Uniti nel Dono.