Giovanni Nerbini

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Monsignor Giovanni Nerbini, vicario generale della Diocesi di Fiesole, è il 26° vescovo di Prato. L’annuncio è stato dato mercoledì 15 maggio 2019 in contemporanea ai fedeli della Chiesa pratese, a Fiesole e dalla sala stampa della Santa Sede.

 

Insegnante, sacerdote, parroco, vicario generale. Sono state queste le tappe salienti della vita di mons. Giovanni Nerbini, il Vescovo eletto di Prato. Nato a Figline Valdarno (provincia di Firenze e Diocesi di Fiesole) il 2 giugno 1954, dopo aver conseguito il diploma magistrale e quello triennale universitario in Vigilanza scolastica, ha insegnato nelle scuole elementari dal 1973 al 1989.

 

Impegnato come educatore nell’Opera per la Gioventù «Giorgio La Pira», a 35 anni matura la scelta della vocazione alla vita sacerdote, decidendo di entrare in Seminario a Fiesole.

 

Negli anni della formazione, ha frequentato il corso filosofico-teologico presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale. È stato ordinato sacerdote il 22 aprile 1995 dal Vescovo di Fiesole Luciano Giovannetti che subito lo ha impegnato nella vita parrocchiale: nei primi due anni di sacerdozio don Giovanni è stato vicario parrocchiale a Caldine, frazione del Comune di Fiesole; poi, per dieci anni, dal 1997 al 2007, parroco a Pelago, amministratore di Diacceto e moderatore di quella Unità pastorale. Nel 2007 diventa parroco di Rignano, il capoluogo del Comune del Valdarno, amministratore parrocchiale di S. Maria a Sociana-S. Clemente e moderatore di quella Unità pastorale. Tra i numerosi incarichi ricoperti, c’è stato anche, per qualche tempo, quello di consigliere di amministrazione della Cooperativa editrice del settimanale Toscana Oggi.
Nel 2015, l’attuale Vescovo di Fiesole, mons. Mario Meini, lo chiama come suo Vicario Generale, pur lasciandogli ancora il ministero di parroco a Rignano.

 

Il 15 maggio 2019 viene nominato vescovo di Prato. L’ordinazione episcopale è in programma domenica 30 giugno nella cattedrale di Fiesole. Mons. Nerbini farà il suo ingresso in Diocesi sabato 7 settembre, vigilia della Natività di Maria, festa della città di Prato.

 

il 19 marzo 2020, durante l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, decide di officiare l’ostensione straordinaria del Sacro Cingolo mariano nel giorno dedicato a San Giuseppe. Affacciato dal pulpito di Donatello mostra la Sacra Cintola sulla piazza vuota e invoca la protezione di Maria sulla città.

Il 10 novembre 2020, A cinque anni dalla storica visita di Bergoglio a Prato, il vescovo Giovanni Nerbini decide di raccogliere nuovamente l’appello a «stabilire patti di prossimità», una modalità di lavoro che il Papa chiese di mettere in campo per cercare «migliori possibilità concrete di inclusione». Nerbini lancia #farepatti, l’impegno che la Diocesi si vuole assumere per «immaginare insieme un’altra città possibile» insieme alle istituzioni e ai rappresentanti delle categorie sociali ed economiche.

 

 

Il 24 aprile 2021, nell’istituto scolastico Marconi di Prato, , ha presieduto il rito di ammissione agli ordini del seminarista Alessandro Ventura, insegnante di religione. È la prima volta che questo rito viene celebrato in una scuola davanti a molti studenti.

Nel mese di aprile 2021 annuncia l’istituzione di un servizio di accompagnamento pastorale rivolto alle persone omosessuali e ai loro familiari. L’iniziativa si chiama «Noi ci siamo» ed è curata da mons. Basilio Petrà.

Sabato 29 maggio 2021 ordina in cattedrale quattro nuovi sacerdoti diocesani: Giacomo Aiazzi, Fulvio Panzi, Massimiliano Ricci e Carlos Orea Fuentes. Sono le prime ordinazioni presbiterali del suo episcopato.

L’8 settembre 2021, solennità della Natività di Maria, consegna alla città la lettera «Prato, guarda avanti!». Il messaggio contiene tre indicazioni rivolte a tutta la comunità: Non rimpiangere il passato; Salvare il lavoro, non la rendita; Intrecciare le diverse intelligenze.

Il 19 settembre 2021 celebra messa nella chiesa dell’Annunciazione alla Castellina dopo l’arresto del parroco don Francesco Spagnesi accusato di spaccio di droga. «Vi chiedo perdono per non avervi protetto a sufficienza», dice mons. Nerbini nell’omelia.

 

Il 12 giugno 2022, per la prima volta a Prato – e in Toscana – ha conferito a due donne il ministero del lettorato. Si tratta di Teresa Cantileno e Sandra Minucci della parrocchia di San Pio X.

A cavallo tra luglio e agosto 2022 è andato in Ecuador per conoscere e visitare le missioni diocesane in America Latina.

il 16 settembre 2022, in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre, scrive una lettera aperta ai pratesi invitandoli a una partecipazione «diretta, qualificata e consapevole», perché solo così «è sicuramente possibile cambiare in meglio anche le realtà più compromesse».

 

L’11 gennaio 2023 convoca in Palazzo vescovile l’Amministrazione comunale di Prato, le associazioni di categoria e i sindacati per «costruire insieme un welfare di comunità». L’iniziativa è inserita all’interno del percorso #farepatti lanciato da mons. Nerbini per dare una risposta alla città dopo la pandemia.

Nel tempo di Avvento e di Quaresima si mette in cammino per incontrare i giovani delle parrocchie pratesi. Gli appuntamenti sono sette, uno per vicariato, nei quali partecipano molti ragazzi e ragazze.

Lunedì 3 aprile guida la Via Crucis nel cortile del carcere della Dogaia. Un segno di speranza e di vicinanza nei confronti dei detenuti che hanno partecipato al rito affacciandosi alle finestre delle loro celle.

Domenica 21 maggio, in cattedrale, officia l’ostensione straordinaria del Sacro Cingolo di Maria per i partecipanti al raduno dei cinesi cattolici d’Italia che si tiene a Prato.

L’8 giugno, in occasione della solennità del Corpus Domini, dal pulpito di Donatello, dopo aver impartito la bendizione eucaristica, ha espresso la sua preoccupazione sull’utilizzo «smodato e smisurato di certa tecnologia», in particolare ha invitato a sostenere i giovani nell’uso consapevole dei social.

Il 6 luglio ha invitato in Palazzo comunale la Giunta e il Consiglio comunale di Prato per una occasione di confronto sul presente e sul futuro della città. L’iniziativa è inserita nell’ambito del Cammino sinodale. Tra le tematiche affrontate: l’ascolto di chi vive ai margini, il coinvolgimento dei giovani e il dialogo con le comunità straniere.

Il 28 luglio è partito insieme ai giovani della diocesi per Lisbona, dove ha partecipato alla Gmg con papa Francesco.

Alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico accompagna i docenti dell’Istituto tecnico Guglielmo Marconi a Barbiana per parlare della figura di don Milani e dell’importanza del rapporto educativo con i ragazzi.

Il 18 novembre in cattedrale ordina tre diaconi: si tratta di due seminaristi e di un laico. I loro nomi sono Giulio Vannucci, Michele Di Stefano e Stefano Giacomelli.

Il 16 dicembre ordina sacerdote il seminarista don Alessandro Tacconelli, 25 anni. La messa è concelebrata dal vescovo emerito Franco Agostinelli.

Il 26 dicembre, in occasione del pontificale del patrono Santo Stefano, loda la grinta e la buona volontà dei pratesi che hanno saputo risollevarsi presto dai danni provocati dall’alluvione del 2 novembre.
Nell’omelia invita i presenti, in particolare le autorità cittadine, a impegnarsi per lavorare contro l’astensionismo in vista delle elezioni amministrative ed europee del prossimo anno.
Proclama i vincitori della quattordicesima edizione del Premio Santo Stefano.

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