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Raccolta offerte per l’emergenza alluvione e servizio di ascolto telefonico per rispondere alle prime necessità

Una raccolta straordinaria delle offerte in tutte le parrocchie della diocesi di Prato e un servizio di ascolto telefonico dedicato a chi ha bisogno di un aiuto immediato nel far fronte alle prime necessità. In accordo con il vescovo Giovanni Nerbini, la Caritas diocesana di Prato ha predisposto una serie di iniziative per sostenere tutte quelle persone rimaste danneggiate dalla recente alluvione che ha colpito duramente il territorio pratese.

 

Ecco come fare per dare una mano. Come detto, sabato 11 e domenica 12 novembre, tutte le offerte raccolte nel corso delle messe celebrate nelle chiese di Prato saranno devolute all’emergenza alluvione. Inoltre è possibile versare un contributo nel conto corrente della Caritas presso Banca Intesa – Prato Alberti; iban: IT62 L030 6921 5311 0000 0004 003 (causale: emergenza alluvione Prato).

 

«Il servizio di ascolto telefonico è pensato per raccogliere segnalazioni su specifici bisogni delle famiglie o singoli che abbiano subito danni dall’alluvione e abbiano urgenza di un aiuto immediato», spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas diocesana di Prato. Questo il numero da chiamare: 0574-32858. Risponderanno operatori Caritas appositamente dedicati all’emergenza.

 

«Inoltre abbiamo deciso di attivare una raccolta di alimenti presso l’Emporio della Solidarietà – aggiunge don Enzo Pacini – chiediamo di portare solo cibo che non necessita di cottura, non pasta quindi, ma scatolette, biscotti e prodotti a lunga conservazione. È possibile portare le donazioni in via del Seminario, 26. Ringraziamo fin d’ora chiunque vorrà rendersi disponibile in questo difficile momento».

 

Alluvione, l’invito del vescovo Giovanni ai sacerdoti: «importante la vicinanza alla nostra gente»

Dalla terribile notte dell’alluvione il vescovo di Prato Giovanni Nerbini sta seguendo con apprensione la gravi difficoltà che sta vivendo il territorio diocesano e in particolare le persone che hanno direttamente subito danni e la perdita di persone care.

 

La Diocesi si è messa immediatamente in contatto con la Protezione civile per far fronte all’emergenza e ha deciso di mettere a disposizione una parte del Museo di San Domenico come centro di accoglienza per gli sfollati. La Caritas diocesana è in collegamento con le parrocchie più colpite dall’alluvione e si sta organizzando per promuovere iniziative di solidarietà che saranno comunicate nelle prossime ore.

 

Monsignor Nerbini ha poi invitato i sacerdoti pratesi a proseguire nel loro impegno a favore della popolazione. «Crediamo che sia importante, al di là degli aiuti materiali, la vicinanza alla nostra gente – ha scritto il Vescovo al clero diocesano – la condivisione delle loro sofferenze e preoccupazioni, il sostegno nella solitudine e nei disagi, nei quali qualcuno può essersi trovato. La solidarietà è sempre stata prerogativa dei pratesi! Sono proprio situazioni come queste che devono trovarci ancora più sensibili e pronti a farci vicini a tutti coloro che sono nel bisogno per attenuare le difficoltà e lenire le inevitabili sofferenze».

Tutti Santi e fedeli defunti, le celebrazioni nei cimiteri di Chiesanuova e della Misericordia. Gli orari in cattedrale

Il mese di novembre si apre con la festa di Tutti i Santi, alla quale segue la tradizionale commemorazione dei defunti. Come ogni anno, in tutte le chiese si celebra l’Ottavario dei morti. Di seguito diamo conto del calendario con le celebrazioni presso il cimitero di Chiesanuova e quello della Misericordia, nonché gli orari della cattedrale.

 

Il vescovo Giovanni Nerbini presiederà il primo novembre, mercoledì, la messa delle 15,30 presso l’oratorio del cimitero della Misericordia, a cui seguirà la benedizione delle tombe, mentre giovedì 2 novembre, sempre alle 15,30, sarà invece al cimitero di Chiesanuova per la celebrazione eucaristica e la benedizione.

 

Oltre a queste, diverse sono le celebrazioni che si susseguono: nella cappella di San Michele Arcangelo nel cimitero di Chiesanuova si recita il rosario alle 15 e si celebra la messa alle 15,30 ogni giorno dal primo all’8 novembre.

 

A Chiesanuova, le celebrazioni sono animate dalle diverse parrocchie con il seguente calendario: mercoledì primo novembre San Giovanni Battista a Maliseti, giovedì 2 Santa Maria dell’Umiltà a Chiesanuova, venerdì 3 Santissima Trinità a Viaccia, sabato 4 Sant’Agostino, domenica 5 Gesù Divino Lavoratore, lunedì 6 Santa Maria Assunta a Narnali, martedì 7 San Paolo, mercoledì 8 Santi Martiri. Si può ricevere l’indulgenza plenaria, applicabile solo ai fedeli defunti, nei giorni dei Santi e della Commemorazione dei defunti e fino all’8 novembre visitando il cimitero.

 

L’Arciconfraternita della Misericordia di Prato ha organizzato il calendario delle celebrazioni all’oratorio di San Michele e all’oratorio del cimitero. In via Convenevole, presso l’oratorio di San Michele, è prevista per mercoledì primo novembre alle ore 14,30 la liturgia dei vespri, al termine della quale la brigata dei fratelli e delle sorelle raggiungerà il cimitero, mentre giovedì 2 novembre alle ore 19 si celebra la messa in suffragio di capiguardia, fratelli e sorelle della Misericordia deceduti nell’anno.

All’oratorio del cimitero della Misericordia, oltre alle consuete messe del primo novembre alle 8,30, alle 10 e alla celebrazione delle 15,30 officiata da mons. Nerbini, la commemorazione dei defunti, giovedì 2 novembre, è prevista alle messe delle 8,30 e delle 10; mentre sabato 11 novembre, alle 10, la messa sarà celebrata all’altare della cripta per le vittime di tutte le guerre. Presso i locali della sede operativa della Misericordia, in via Galcianese, il primo novembre verrà distribuito il pane benedetto dalle ore 9 alle 12,30.

Inoltre, come gli anni scorsi, tutti i giorni dell’ottavario dei defunti, alle 15,30, le celebrazioni saranno animate dalle varie parrocchie della zona. Si comincia giovedì 2 novembre con la parrocchia dell’Ascensione, per proseguire venerdì 3 novembre con la Resurrezione, sabato 4 con San Giusto in Piazzanese, domenica 5 San Paolo, lunedì 6 Gesù Divino Lavoratore, martedì 7 Santa Maria del Soccorso, mercoledì 8 Sant’Antonio a Reggiana e venerdì 10 novembre con la parrocchia di Santa Maria della Pietà.

 

In cattedrale, venerdì primo novembre si celebrano le messe secondo l’orario festivo (9 – 10,30 – 12 e 19), mentre il 31 ottobre la prefestiva è alle 18. Giovedì 2 novembre (messa alle 7,30, 9,30 e alle 17,30) alle 9,30 mons. Nerbini celebra la messa capitolare, al termine della quale benedirà le tombe dei canonici nella cripta delle Volte.

Sabato 4 novembre, alle 9,30, in occasione della festa dell’Unità nazionale, è in programma la messa per le Forze Armate, le autorità cittadine e le associazioni d’arma.

Il parroco, don Luciano Pelagatti, ricorda infine ai fedeli che, dal pomeriggio del 31 ottobre al 2 novembre, visitando il duomo, alle consuete condizioni, sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria per i defunti.

Torna Giovani in Preghiera, cinque incontri per tutti i ragazzi e le ragazze della Diocesi

La Pastorale giovanile diocesana presenta il calendario con tutte le iniziative per il nuovo anno pastorale. La prima novità riguarda il ritorno della Preghiera Giovani. La richiesta per riprendere questo ciclo di incontri è venuta direttamente dai ragazzi e dalle ragazze che hanno partecipato alla Gmg di Lisbona.

 

Dunque dal 9 novembre il giovedì sera, una volta al mese fino ad aprile, tutti i ragazzi e le ragazze della Diocesi sono invitati a partecipare ad un incontro di riflessione e di adorazione eucaristica che si concluderà con un momento di fraternità, curato dalla parrocchia ospitante. Si comincia con la Castellina.

 

 

Gli incontri si tengono ogni volta in una parrocchia diversa e sono rivolti a chi ha dai 14 ai 30 anni.

Il calendario. Si comincia il 9 novembre all’Annunciazione alla Castellina; il 14 dicembre l’incontro è a Santa Maria Maddalena a Tavola. Nel 2024 si riprende il 18 gennaio a Gesù Divino Lavoratore; il 15 febbraio al Sacro Cuore e infine il 18 aprile nella pieve di San Lorenzo a Usella.

 

 

A novembre c’è un momento importante, è quello del racconto della Gmg aperto alla città. Domenica 26 alle 18,30 in San Domenico è in programma «La nostra Lisbona», durante il quale i giovani condivideranno le emozioni vissute lo scorso agosto durante il grande raduno mondiale con papa Francesco. A seguire cena e Dj set con Jack.

 

 

«Conoscermi per ConoscerTi» è il ciclo incontri di formazione umana e spirituale per giovani dai 20 ai 30 anni e si tiene il venerdì alle 21,15 in San Domenico. Ecco le date: 17 novembre, 26 gennaio, 23 febbraio e 15 marzo. È previsto un ritiro conclusivo il 27 e 28 aprile a Gavinana sulla montagna pistoiese.

 

 

Ricordiamo che è possibile seguire le iniziative della Pastorale giovanile diocesana sui social: Facebook (Pastorale giovanile-Diocesi di Prato), Instagram (Pastorale_giovanile_Prato) e Youtube (Pastorale giovanile Prato).

 

Alessandro Tacconelli diventa sacerdote. A novembre tre nuovi diaconi

Diocesi di Prato in festa per l’accoglienza di un nuovo sacerdote e di tre diaconi. Sabato 16 dicembre alle ore 10 in cattedrale il seminarista Alessandro Tacconelli riceverà l’ordinazione sacerdotale per le mani del vescovo Giovanni Nerbini. Venticinque anni, Alessandro ha ricevuto il diaconato il 22 aprile scorso. È cresciuto nell’oratorio di Sant’Anna in viale Piave e ha studiato all’Almo Collegio Capranica di Roma. Lo scorso anno ha conseguito il baccalaureato in teologia e attualmente sta studiando per avere la licenza in liturgia.

 

 

 

Sabato 18 novembre, alle ore 10, in cattedrale, è in programma l’ordinazione di tre diaconi. Si tratta di Giulio Vannucci, Michele Di Stefano e Stefano Giacomelli. Il primo, Giulio, ha 36 anni, è pistoiese e fa parte della comunità dei Ricostruttori nella Preghiera che risiede a Villa del Palco. È laureato in Lettere e in Scienze della formazione primaria. Sta studiando alla facoltà teologica dell’Italia centrale ed è in cammino verso il sacerdozio. Anche Michele, 39 anni, è un seminarista. È nato a Gela e dopo un passato da Carabiniere ha deciso di entrare in Seminario a Prato. Ha conseguito il baccellierato in Sacra Teologia nella Facoltà di Firenze. Stefano Giacomelli diventerà diacono permanente. Ha 40 anni, è sposato con Marta ed è padre di Lorenzo. Presta servizio alla parrocchia di San Bartolomeo a Coiano, insegna religione alla scuola San Martino e a Santa Caterina, è direttore dell’apprezzato coro gospel Joyful voices.

Nomine in Diocesi. Don Everardo nuovo parroco di Santa Maria a Colonica

Il vescovo Giovanni Nerbini ha nominato don Everardo De Almeida nuovo parroco di Santa Maria a Colonica. Originario di Fortaleza in Brasile, don Everardo ha 47 anni ed è stato ordinato a Prato nel 2015. Nell’incarico sostituisce padre Robert Biakabomba. La data dell’ingresso è ancora da stabilire.

Monsignor Nerbini ha poi proceduto ad altre nomine all’interno del clero riguardanti l’incarico di vice parroco in alcune parrocchie. Le elenchiamo di seguito.
Don Andrea Tarocchi è stato nominato vice parroco a San Pietro a Iolo. Don Alessandro Ventura lascia la parrocchia di Maliseti e diventa vice parroco dell’Immacolata Concezione a Galcetello. A Maliseti, come vice parroco, arriva don Carlos Orea Fuentes, che lascia così la parrocchia dei Santi Martiri. Al suo posto è stato nominato don Andrea Kidaisho della comunità dei sacerdoti di Santa Maria delle Carceri. Don Andrea presterà servizio anche a Chiesanuova.
Il diacono don Alessandro Tacconelli, prossimo al sacerdozio, inizia il proprio servizio alla parrocchia di Santa Maria delle Carceri.
Don Giacomo Aiazzi diventa vice parroco di Santa Maria Maddalena a Tavola. Don Simon Areji da Galcetello è trasferito alle parrocchie di San Pietro e della Visitazione a Galciana. Don Giovacchino Kouassi termina il proprio servizio in Diocesi.

Una preghiera ecumenica per la salvaguardia del Creato

A Prato, la preghiera per la salvaguardia del Creato si recita nella chiesa di San Pio X a Le Badie, lunedì 2 ottobre, alle 21. «In questo tempo di preghiera e conversione, – dice il parroco don Petre Tamas – ricordiamo a noi stessi che Dio vuole che ognuno di noi si comporti in modo equo e pacifico in ogni situazione della vita. Se nutriamo un rapporto di fiducia con Dio, con i nostri fratelli e sorelle e con la natura, allora una giustizia e una pace efficaci scorreranno abbondantemente in mezzo a noi. Come Chiese cristiane, e con cuore orante, – conclude don Tamas – offriamo i nostri contributi e le nostre riflessioni ad ogni persona di buona volontà disposta ad ascoltare la scienza e ad impegnarsi per un’equa attuazione dell’Accordo di Parigi».

 

La Giornata Mondiale per la Cura del Creato cade il 1° settembre e segna l’inizio del Tempo del Creato, che termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Nel suo messaggio per la giornata, Papa Francesco ha invitato ad ascoltare «l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato».
L’appuntamento pratese di sabato 2 ottobre è stato promosso dalla Commissione ecumenismo e dialogo interreligioso, insieme al Gruppo diocesano dei Nuovi Stili di Vita.

Con il mandato del Vescovo ai catechisti riparte l’anno catechistico

Con il mandato del vescovo Giovanni Nerbini ai catechisti inizia il nuovo anno di preparazione ai sacramenti nelle parrocchie pratesi. L’appuntamento è per sabato 30 settembre alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria della Pietà. L’equipe dell’Ufficio catechistico diocesano guidata da don Carlo Geraci invita tutti i catechisti a partecipare a questo importante momento di preghiera e riflessione guidato da monsignor Nerbini.

 

«Ripartiamo con il solito entusiasmo di inizio anno – dice don Carlo Geraci – il catechismo è una realtà fondamentale per le nostra Chiesa. Tutti lo sappiamo, ma vorrei sottolinearlo con questo numero: ci sono circa 6500, tra bambini e ragazzi, che frequentano le parrocchie della città e della vallata nel pomeriggio».
Cosa possiamo dire a chi sta per iniziare l’anno di catechismo? «Ai ragazzi dico che la parrocchia è casa loro e che il tempo che vengono a vivere con noi deve essere passato in amicizia». E ai genitori? «Dobbiamo ribadire che il tempo speso dai loro figli in parrocchia è davvero propizio, che dà loro la possibilità di capire che non si vive di solo pane, ma anche di qualcosa di interiore. Non solo, la parrocchia è un luogo di formazione umana, oltreché spirituale». Infine uno speciale ringraziamento: «Alle catechiste e ai catechisti che con generosità si mettono a disposizione delle parrocchie per far scoprire ai bambini e ai ragazzi la bellezza della fede».

Il vescovo Giovanni scrive agli studenti: «Vi auguro un anno ricco di amicizia e di avere una coscienza civile sempre più formata»

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico il vescovo Giovanni Nerbini ha scritto una lettera indirizzata agli studenti pratesi. La riportiamo di seguito.

 

«Carissimi, nell’ultimo incontro che i Vescovi hanno avuto con Papa Francesco, a maggio, abbiamo ricevuto da lui, in dono, il libro “Fratellino”. È la storia di un ragazzo, Ibrahima Balde, che lascia la Guinea e il lavoro di camionista per intraprendere un viaggio che non voleva fare, alla ricerca del fratello piccolo partito con l’intenzione di raggiungere l’Europa e mai arrivato.

 

Mentre lo leggevo pensavo a voi e a tanti vostri coetanei che possono vivere una esistenza normale, con molte opportunità a differenze di milioni di ragazzi e ragazze che devono abbandonare il loro paese e le loro famiglie per tentare di realizzare un sogno diversamente ad essi precluso.

 

Cari ragazzi l’augurio che vi faccio è che possiate vivere questa avventura certo impegnativa con grande consapevolezza ed impegno anche per quei tanti bambini, adolescenti e giovani a cui è negata dalle condizioni economiche e sociali. Sia proprio l’esperienza scolastica che, mentre vi permette di crescere nella cultura e nelle competenze professionali, vi faccia prendere consapevolezza dei tanti problemi che esistono nel mondo ed ai quali, tutti, anche voi, siamo chiamati a dare una risposta responsabile.

 

Vi auguro pertanto un anno scolastico ricco di amicizia, esperienze positive, risultati significativi ed una coscienza civile sempre più formata e per questo vi garantisco il mio accompagnamento costante nella preghiera».

 

Giovanni Nerbini
Vescovo di Prato

La Chiesa pratese si rimette in cammino. Il 26 settembre c’è il Convegno pastorale

Il piano pastorale per il nuovo anno, la prosecuzione del Cammino sinodale e il percorso di avvicinamento al Giubileo del 2025. Sono i tre binari lungo i quali la Chiesa di Prato inizierà un viaggio di formazione, incontro, preghiera e condivisione, in questo anno pastorale che sta per cominciare. Secondo le indicazioni del vescovo Giovanni, per evitare sovrapposizioni, la nostra diocesi cercherà di armonizzare gli impegni e di proporre iniziative inserite in un Cammino che porti parrocchie, associazioni e movimenti a muoversi verso un orizzonte comune.

 

Martedì 26 settembre, nella chiesa di San Domenico, alle ore 21, è convocato il Convegno pastorale diocesano, il tradizionale appuntamento che segna la ripartenza della Chiesa pratese dopo i mesi estivi. In questa occasione monsignor Nerbini presenterà il nuovo piano pastorale per l’anno 2023-2024. Questo incontro, lo ricordiamo, aperto a tutti, soprattutto agli operatori pastorali.

 

Il primo appuntamento per la ripartenza del Cammino sinodale è in programma domenica 15 ottobre. Dalle 15 alle 19, nella parrocchia dell’Ascensione al Pino, sono invitati a partecipare i referenti sinodali delle parrocchie e delle varie realtà ecclesiali. Quest’anno inizia la «fase sapienziale», il secondo step tra la fase dell’ascolto (durata due anni) e la cosiddetta fase profetica. Nel mese di luglio sono state pubblicate le linee guida per affrontare questa nuova fase del Cammino (siamo al terzo anno di lavoro), durante la quale «si cercherà di capire come far sì che il rinnovamento ecclesiale, coltivato nella fase narrativa, non rimanga solo un sogno» (come si legge nella presentazione del documento sul sito web del Cammino sinodale).

 

Infine il Giubileo 2025. In vista di questo importante avvenimento – che secondo le stime dovrebbe portare 32 milioni di pellegrini a Roma – ci sarà un percorso di avvicinamento, scandito da alcune tappe. Per avere le prime informazioni, su come funziona il Giubileo, si consiglia di visitare il sito ufficiale, aperto dal Dicastero per l’Evangelizzazione.