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Fino a lunedì la visita pastorale nelle parrocchie a sud di Vaiano

È iniziata quest’oggi la visita pastorale del vescovo Franco Agostinelli alle parrocchie di San Leonardo a Gamberame, Santi Giusto e Clemente a Faltugnano e San Martino a Fabio: tanti appuntamenti da stamani fino a lunedì 20 aprile, per conoscere queste tre realtà della vallata del Bisenzio guidate da don Giuseppe Lo Porto. Alle 10 di stamani il presule è stato accolto nella cappella San Pier Giuliano Eymard a La Cartaia, mentre alle 11,30 è stata celebrata la messa nella ditta Fartex, prima visitata da mons. Agostinelli. A seguire il pranzo con i titolari e gli operai.
Nel pomeriggio il vescovo sarà impegnato a Faltugnano, nella visita alle attività produttive e nella benedizione del cimitero. Chiuderà il pomeriggio la visita ai malati del territorio di Gamberame, mentre la sera alle 21,15 il presule incontrerà le famiglie e le comunità parrocchiali di Gamberame, Faltugnano e Fabio. La mattinata di venerdì sarà dedicata alla visita agli ammalati della frazione de La Foresta, mentre nel pomeriggio alle 15 incontrerà i lavoratori e i titolari del bar e dello stabilimento alimentare Pieragnoli. Sabato mattina mons. Agostinelli si sposterà a Fabio per la benedizione del locale cimitero e l’incontro con i bambini del catechismo alla fattoria didattica, alle10,30. Apice della visita del vescovo Franco domenica alle 11,30 con la celebrazione della messa alla chiesa dei Santi Giusto e Clemente a Faltugnano, in cui verranno amministrate le Cresime ai ragazzi. Il viaggio del presule alla scoperta di queste realtà si concluderà lunedì 20 aprile: nel pomeriggio è previsto l’incontro con i malati di Faltugnano alle ore 16 e a seguire la visita del borgo e dell’antica chiesa di San Leonardo in Collina, con la conoscenza della comunità Emmaus. Mons. Agostinelli saluterà ufficialmente queste tre comunità alle ore 21, con la messa alla chiesa di San Leonardo in Gamberame.

La visita pastorale tocca Montepiano

Il viaggio della Visita pastorale arriva all’estremo nord dei confini del territorio diocesano. Da domenica 12 a mercoledì 15 aprile, il vescovo Agostinelli sarà ospite del paese di Montepiano, dove si trova la parrocchia di Santa Maria Assunta. La comunità guidata da don Arian Shkurti accoglierà il Presule al mattino, in occasione della messa domenicale delle ore 11, durante la quale ci sarà il conferimento della cresima a quattro ragazzi. Il primo giorno a Montepiano prosegue con l’aperitivo offerto dai volontari della locale Misericordia e con il pranzo insieme ai membri del Consiglio pastorale e degli affari economici della parrocchia all’albergo ristorante Margherita.
Nei giorni successivi mons. Agostinelli visiterà tutti gli ambienti del paese, dalla scuola elementare alle attività lavorative. Previsto anche l’incontro con la comunità di Maria, le suore che si trovano in località la Burraia conosciute per la loro attività di accoglienza spirituale.
La Visita pastorale si concluderà mercoledì 15, prima con l’incontro del Vescovo con gli ammalati, poi con la celebrazione della messa in suffragio dei defunti al cimitero del paese. Al termine pranzo conviviale con i collaboratori parrocchiali alla Baita del Peppolo.

Il Vescovo: «Il nostro pensiero va ai cristiani uccisi in Kenya»

«In questo giorno nel quale si ricorda la Passione e la morte di Cristo il nostro pensiero va ai martiri di oggi, a quei nostri fratelli che pagano con la vita la loro fedeltà al Signore». Oggi pomeriggio, venerdì santo, in cattedrale, nella celebrazione che fa memoria della morte di Croce di Gesù, il vescovo Agostinelli ha voluto esprimere vicinanza nella preghiera nei confronti di tutti i cristiani perseguitati nel mondo e lo ha fatto all’indomani della strage avvenuta in Kenya.
«Purtroppo dobbiamo constatare che non si tratta di un fatto isolato, questi eccidi avvengono con troppa frequenza – ha affermato mons. Agostinelli, che lo scorso gennaio aveva promosso insieme al Comune di Prato la fiaccolata a favore dei cristiani perseguitati – sappiamo bene che la persecuzione fa parte della nostra storia, lo diceva gà Tertulliano: “sangue di martire, seme della Chiesa”, ma quello che mi interroga è l’indifferenza e il silenzio su questi tragici fatti da parte delle istituzioni, penso a quelle europee. Noi siamo stati spettatori di quello che è avvenuto prima a Parigi e poi a Tunisi, episodi gravissimi, e tutto il mondo si è radunato in segno di solidarietà – ha aggiunto il Vescovo – ed è stato giusto che queste manifestazioni ci siano state, ma di fronte ai cristiani che muoiono, di fronte a quello che è successo in Kenya, che è stato un delitto mirato, di fronte a tutto questo il mondo tace. Noi non possiamo farlo – ha concluso mons. Agostinelli – oggi la nostra prima attenzione è per loro, per questi nuovi fratelli martiri».

Il vescovo Agostinelli ai sacerdoti: «La vostra non è una professione»

«Desidero da ora e nei prossimi mesi incontrare personalmente ognuno di voi per condividere la Parola, il Pane, i progetti, le fatiche e le gioie». Oggi, giovedì santo, nel giorno in cui la Chiesa fa memoria del sacerdozio, il vescovo Franco Agostinelli ha annunciato che a partire dalla prima settimana dopo Pasqua si vedrà personalmente con ciascun sacerdote della diocesi di Prato. La sua volontà è di incontrarli tutti, dagli anziani, «la cui esperienza è d’esempio per tutti noi», fino ai giovani, «vorrei essere per voi compagno di viaggio, in questo periodo iniziale del vostro cammino – ha detto mons. Agostinelli – perché anche se animati dall’entusiasmo, talvolta potete essere preda dello scoraggiamento e addirittura del rimpianto».

È questo il cuore dell’omelia pronunciata dal Vescovo in cattedrale, nella solenne messa crismale nella quale i novanta sacerdoti diocesani presenti hanno rinnovato le promesse sacerdotali confermando così il loro ministero davanti a Dio.
La celebrazione è stata anche occasione per ricordare alcuni importanti anniversari di ordinazione che cadono nel 2015: il canonico Vittorio Aiazzi e don Roberto Niccoli quest’anno festeggiano 60 anni di sacerdozio, sono 40 per mons. Basilio Petrà e don Bruno Strazieri, missionario in Ecuador. Don Carlo Gestri e il canonico Luca Rosati ricordano 25 anni, mentre don Walter Asto Gomez fa 10 anni di ordinazione. «Ma vorrei ricordare anche il nostro decano, don Alfio Bonetti che sta per entrare nel suo 74esimo anno di sacerdozio, un traguardo davvero importante», ha sottolineato mons. Agostinelli. Ricordati anche due sacerdoti scomparsi negli ultimi mesi: padre Martino Crotti, parroco di Sasseta e don Antonio Pivetta, pievano di San Giusto.

Tutta l’omelia è stata dedicata alla figura del sacerdote. Il Vescovo, rivolgendosi al clero, ha osservato come l’essere prete non sia «un ufficio, una professione, né tanto meno uno statuto sociale dinanzi al quale ciascuno di noi può ritirarsi a proprio arbitrio. Il sacerdozio – ha aggiunto – ricopre e afferra tutta la nostra vita, non facciamo i preti ma siamo preti. Il dono di Dio è in noi, non a noi, ma agli altri».
Nel corso della messa, come da tradizione, mons. Agostinelli ha benedetto gli olii santi che saranno utilizzati nei sacramenti della cresima, del battesimo, dell’ordine (il crisma) e per l’unzione degli infermi, dei catecumeni.

Oggi pomeriggio e alla sera, in tutte le chiese, con orari diversi, si tiene la messa «in cena Domini», con il tradizionale gesto della «lavanda dei piedi». Al termine Reposizione del Santissimo Sacramento per l’adorazione. Inizia così quello che anche a Prato viene chiamato il «Giro delle sette chiese». Per l’occasione gli altari vengono sistemati con lumi e composizioni di fiori. Nelle parrocchie del centro storico e quelle vicine moltissime persone, a sera, si recano nelle chiese per una sosta e una preghiera. Si tratta di una tradizione che nasce dalla pratica romana della visita alle sette basiliche e che poi si è diffusa nei secoli proprio per la tradizione dei «sepolcri».

Il vescovo Franco Agostinelli alla via crucis nella Chinatown pratese

«Vogliamo costruire dei ponti e darci la mano: auguro una buona Pasqua non solo ai cittadini cinesi che hanno partecipato, ma anche a quelli che ci hanno visto passare e, anche per un momento, si sono fermati ad ascoltare»: così il vescovo Franco Agostinelli ha concluso la via crucis organizzata, come di consueto, dalla comunità cattolica cinese per le strade della Chinatown pratese. In tutto circa cinquanta persone hanno percorso una parte di via pistoiese, via Marini e via Filzi, ma sono stati tanti i cittadini orientali che si sono fermati per uno sguardo o per ascoltare le preghiere e le riflessioni; diversi anche quelli che, dalle finestre di casa, hanno filmato la processione con il proprio smartphone. «Sono qui – ha detto mons. Agostinelli, a conclusione del percorso – per perseguire un sogno: che questo nostro popolo diventi numeroso! Ogni anno proponiamo questa via crucis nella Chinatown pratese per intrecciare dei rapporti con questa grande comunità».
Come di consueto, l’animazione della via crucis è stata affidata, oltre che al cappellano della comunità cattolica cinese, don Francesco Saverio Wang, anche ai francescani della Comunità di Maria Madre dell’Incontro e alle suore francescane del Vangelo.
«Possiamo contare solo sulla nostra Fede – ha aggiunto ancora il presule – una cosa umile, semplice, ma proprio la Fede in Gesù Cristo sarà la risposta, e siamo qui per testimoniare questo».

Nuova tappa della visita pastorale in Valbisenzio

Il Vescovo Agostinelli torna a Vernio per la Visita pastorale. Questa volta la nuova tappa del viaggio alla scoperta delle parrocchie della Diocesi è Mercatale, dove si trova la chiesa dedicata a Sant’Antonio di Padova. Mons. Agostinelli è atteso domani alle 16: il primo appuntamento è l’incontro con i cresimandi e i loro genitori, a seguire è in programma la celebrazione della messa e il conferimento del Sacramento della cresima ai ragazzi.
Poi per tutta la settimana sarà un susseguirsi di impegni che permetteranno al Vescovo di conoscere tutte le realtà appartenenti alla parrocchia e al territorio.
Segnaliamo alcuni eventi: domenica 15, dopo la messa del mattino, c’è la benedizione di una nuova ambulanza e di altri mezzi della Croce Rossa. Mercoledì 19, alle ore 17, il Presule sarà al santuario di Poggiole dedicato a Sant’Antonio Maria Pucci per la recita del rosario. Giovedì 19 è il giorno della visita alle fabbriche della zona e dell’incontro, nella sede dell’Unione dei Comuni, con i sindaci del territorio della Valbisenzio. Poi nel pomeriggio mons. Agostinelli è atteso nella sede dell’associazione alpini dove farà la conoscenza di varie associazioni come Avis, Bersaglieri, Carabinieri in congedo e gruppo Trekking.
Nel corso della Visita, che terminerà domenica 22 marzo con la messa delle ore 11,15, il Vescovo avrà modo di incontrare e portare conforto ai malati della parrocchia retta da don Alessandro Bigagli.

Su Tv Prato il vescovo Agostinelli a colloquio con giovani, operai e anziani

All’oratorio, in fabbrica e al circolo. Sono i tre ambienti scelti dal Vescovo Franco Agostinelli per annunciare la Pasqua e per dialogare con i pratesi in questo tempo di Quaresima. Gli incontri sono diventati una trasmissione televisiva che andrà in onda i tre sabati di marzo (14, 21 e 28) alle 21,05 su Tv Prato (canale 74 del digitale terrestre).

Mons. Agostinelli si è messo in ascolto di giovani, operai e anziani, è andato loro incontro per ascoltare dubbi, domande e osservazioni. Ne è nato un confronto dove sono emerse tematiche di fede ma anche argomenti di attualità come il lavoro, la scuola, l’integrazione e l’impegno sociale. Una discussione aperta e sincera secondo lo stile della Chiesa aperta al mondo come quella di Papa Francesco.

Si comincia domani, dopo il telegiornale della sera, con la prima puntata registrata all’oratorio cittadino di Sant’Anna. Seduti in terra, a semicerchio intorno al Vescovo, hanno partecipato ragazzi e ragazze appartenenti ad alcune parrocchie pratesi che non si sono sottratti al dibattito e hanno contagiato mons. Agostinelli con la loro viva semplicità.
La settimana successiva, sabato 21 marzo, la seconda puntata sarà ambientata in un luogo di lavoro: l’orditura GT2000 di Andrea Belli. Qui il colloquio sarà con gli operai della fabbrica tessile che hanno rappresentato al Presule tutte le loro preoccupazioni, ma anche le speranze per il futuro del distretto pratese.
Infine, sabato 28, l’ultimo appuntamento, girato al circolo Acli Giorgio La Pira di via Donizetti, nel quale il Vescovo si confronterà con un gruppo persone della terza età, che hanno portato alla sua attenzione temi importanti come la volontà di mettersi in gioco ma anche il rischio della solitudine e il bisogno di assistenza.

La trasmissione, intitolata «Verso la Paqua», sarà trasmessa in replica le domeniche 15, 22 e 29 marzo alle ore 11 e 23,45 e potrà essere rivista on line sul sito di Tv Prato.

Il vescovo: «Fondamentale tutelare matrimonio e famiglia»

La seconda “Messa per Prato”, celebrata questa sera in Duomo dal Vescovo Agostinelli era stata ormai da tempo dedicata in particolare alla famiglia. La coincidenza casuale con il voto di ieri sera in Consiglio Comunale sulle cosiddette “unioni civili” non passa ovviamente inosservata. Il Vescovo non vi fa diretto riferimento ma il senso delle sue parole è chiaro: «In ossequio al nostro dettato costituzionale, sintesi equilibrata di apporti provenienti da diversa matrice culturale, vorremmo – afferma – che la politica non scegliesse scorciatoie che alla lunga non garantiscono un vero futuro a nessuno». «Nessuna crociata», spiega Agostinelli ma «La situazione ci spinge ad investire in questo nevralgico tema della famiglia, dove si intrecciano le sorti di uomini e donne, di bambini soprattutto, e della intera società. Citando don Zeno Saltini, fondatore di Nomadelfia, il presule pratese ribadisce: «La famiglia è la cellula vivente dell’umanità. “Se maltrattate la cellula avrete sempre un corpo malato”».
Anche stasera, come già nel primo appuntamento di gennaio di questa speciale preghiera per Prato, la cattedrale di Santo Stefano era gremita. Presenti, tra gli altri, l’assessore Daniela Toccafondi e il consigliere Luca Roti.

Quando si parla di famiglia sembra che i problemi e le difficoltà prendano sempre il sopravvento. Per questo Agostinelli apre il suo intervento con un pensiero in positivo: «”La Chiesa – esordisce – guarda alle famiglie che restano fedeli agli insegnamenti del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la testimonianza che offrono”: faccio mie queste espressioni dell’ultimo Sinodo straordinario dei Vescovi, riconoscendo che né fragilità né gradualità nel giungere a vivere pienamente il piano di Dio sulla famiglia, possono offuscare la bella testimonianza di tante famiglie pratesi».
Nell’omelia mons. Agostinelli delinea brevemente, anche ricorrendo ai più recenti dati statistici, la situazione della famiglia a Prato: «Non possiamo – spiega – chiudere gli occhi su un fenomeno in aumento, quello delle unioni di fatto e dei procedimenti in corso di separazione e di divorzio, oltre che di quelli già sanciti».
Dalla cattedra il Pastore della Diocesi si rivolge a chi ha responsabilità pubbliche: «Chiediamo – scandisce le parole – a Prato un impegno della politica che tenga conto della fondamentale esigenza di tutelare, difendere e promuovere l’istituto del matrimonio e della famiglia, senza che questo significhi negare eventuali diritti ad altre forme di comunione umana per noi assolutamente non omologabili a matrimonio e famiglia. Politiche abitative, dei servizi sociali, del lavoro, degli asili nido, degli spazi verdi, dello sport, dell’emigrazione, non possono non riguardare la famiglia, oltre che la singola persona e l’insieme della società».

Il vescovo Agostinelli ha ricevuto i dipendenti di Eurotintoria

Il vescovo di Prato Franco Agostinelli si è detto disponibile a scrivere una lettera e se necessario a incontrare i titolari di Eurotintoria. Il Presule lo ha promesso a una quarantina di dipendenti dell’azienda che questo pomeriggio sono stati accolti in Palazzo vescovile per raccontare il momento difficile che stanno vivendo a seguito della chiusura della loro fabbrica.

«Quando si tratta di lavoro non si può scherzare – ha detto mons. Agostinelli – quando vengo a sapere che qualcuno è rimasto senza una occupazione mi chiedo sempre: come farà la sua famiglia?». Per questo motivo il Vescovo ha invitato i lavoratori di Eurotintoria e i rappresentanti sindacali per ascoltare le loro ragioni e mettersi a disposizione «per darvi una mano nei limiti delle mie possibilità», e poi ha aggiunto: «Non sono né un politico né un imprenditore ma in forza del mio ruolo di Pastore di questa diocesi ho a cuore le sorti delle persone e delle loro famiglie».
Dopo aver esposto la situazione che ha portato all’improvviso licenziamento degli 82 dipendenti per la cessazione dell’azienda, uno dei lavoratori ha letto un messaggio di ringraziamento a mons. Agostinelli a nome di tutti i colleghi. «Tra di noi ci sono diverse sensibilità, c’è chi ha fede e chi no – ha letto Riccardo Cerchiari interpretando il sentimento dei presenti – ma tutti siamo consapevoli che per rilanciare il distretto c’è bisogno di valori etici e cristiani che possano far luce in questa città, altrimenti – ha affermato – la mancanza di lavoro può portare ad atteggiamenti aspri e intolleranti verso chi viene da fuori, questa è una Prato che non ci piace».
In apertura dell’incontro Massimiliano Brezzo della Cgil ha annunciato che ci sono buone speranza che i dipendenti, la metà dei quali ha più di 50 anni, possa accedere agli incentivi della cassa integrazione. «Proprio questa mattina – ha detto Brezzo comunicandolo al Vescovo e informando i presenti – il consulente dell’azienda è stato convinto a prendere in considerazione la richiesta della cassa integrazione, il passo successivo è fare la richiesta in Provincia, dobbiamo far presto prima dell’emanazione dei nuovi decreti del Job Acts che non prevedono questa possibilità». «Sono felice per questa notizia – ha commentato mons. Agostinelli – dà respiro alle vostre difficoltà e apre uno spiraglio positivo». Tra le richieste fatte al Vescovo dai rappresentanti sindacali c’è anche quella di farsi portavoce in città del bisogno di prendere coscienza di queste situazioni, «occorre che queste dismissioni vadano governate – ha detto ancora Brezzo – dobbiamo renderci conto che perdere aziende importanti come Eurotintoria porterà alla morte del nostro sistema produttivo, il cuore pulsante del distretto sta perdendo colpi, per funzionare la filiera ha bisogno di tanti pezzi». Un concetto questo che è stato ribadito anche da Chiara Malinconi della Cisl. «Vivendo la realtà di Prato – ha affermato mons. Agostinelli – mi sono accorto che c’è incapacità di camminare insieme e questo è un male, chi fa sinergia non solo lavora meglio ma ha più capacità contrattuale, l’ho detto e lo ripeto: o ci si salviamo tutti o perdiamo tutti».

Infine il Presule ha invitato i dipendenti di Eurotintoria e tutti i lavoratori pratesi a partecipare alle «Messe per Prato», le celebrazioni mensili pensate per pregare per il bene della città. La prossima, in programma il 21 febbraio alle 18 in cattedrale, avrà come intenzione la famiglie, mentre quella successiva, il 21 marzo sarà dedicata al tema del lavoro. «In quella occasione – ha concluso Agostinelli – faremo sentire di nuovo la nostra e la vostra voce affinché Prato possa ancora andare avanti con forza e fiducia nel futuro».

Domenica 8 Febbraio messa del Vescovo in ospedale per i degenti

«Io ero occhio per il cieco e piede per lo zoppo». È questo il tema scelto da Papa Francesco per la XXIII Giornata del malato, che la Chiesa celebra in tutto il mondo mercoledì 11 febbraio, commemorazione della Madonna di Lourdes. La frase, tratta dal Libro di Giobbe, è l’invito che Francesco rivolge a tutti gli operatori sanitari: «Siate accanto ai sofferenti con la sapienza del cuore».
In occasione della ricorrenza anche quest’anno il vescovo Franco Agostinelli celebra una messa nella cappella dell’ospedale Santo Stefano. L’appuntamento è per domenica 8 febbraio alle ore 16. La messa sarà concelebrata dai cappellani dell’ospedale don Carlo Bergamaschi e don Pavel Antalute. Sono invitati a partecipare tutti i degenti e i dipendenti del Santo Stefano. Sarà presente il Centro per i diritti del malato.
Mercoledì 11 febbraio, giorno proprio della ricorrenza, alle 15,30 è in programma la messa, presieduta da mons. Agostinelli, nella chiesa della Madonna dell’Ulivo in via delle Fonti. Saranno presenti anziani e disabili accompagnati dalle organizzazioni di volontariato, coordinate dall’Unitalsi.