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Angelo, cimitero di Chiesanuova

Tutti i Santi e commemorazione dei defunti, gli impegni del vescovo

Si avvicina la ricorrenza della Commemorazione dei defunti. La tradizione vuole che nei giorni del primo novembre, festa di Tutti i Santi, e il 2 novembre, giorno della Commemorazione, i fedeli visitino i cimiteri portando in dono dei fiori sulla tomba dei propri cari.
Anche quest’anno nei camposanti i sacerdoti benediranno le salme dei defunti e celebreranno messe nelle cappelle cimiteriali.
Domenica primo novembre il vescovo Franco Agostinelli celebrerà messa alle ore 15,30 al cimitero della Misericordia e, a seguire, benedirà le tombe, mentre il giorno successivo, lunedì 2 novembre, alle 9,30 presiederà la celebrazione eucaristica in cattedrale e poi benedirà i sepolcri dei canonici nelle Volte sotto il presbiterio, luogo dove si trova anche il pozzo in cui furono gettati i corpi di coloro che morirono durante il Sacco di Prato. Sempre il 2, alle 15,30, sarà al cimitero di Chiesanuova per la messa e la benedizione dei defunti.

Di seguito pubblichiamo gli orari dei due principali cimiteri cittadini, quello della Misericordia in via Galcianese e quello di Chiesanuova in via Montalese.
L’Arciconfraternita della Misericordia ha in programma domenica primo novembre alle 14,30 la liturgia dei Vespri all’oratorio di San Michele in via Convenevole; al termine la brigata dei confratelli raggiungerà il cimitero. Nello stesso luogo, lunedì 2 novembre alle 21,15 verrà celebrata una messa in suffragio dei capi guardia e dei fratelli e delle sorelle che hanno prestato servizio e sono deceduti nel corso dell’anno. All’oratorio del Redentore, nel cimitero della Misericordia, domenica primo novembre – oltre alla messa del Vescovo – sono previste celebrazioni alle 8,30 e alle 10; così come lunedì 2 novembre. Sabato 7 novembre messa alle ore 9 all’altare della Cripta per le vittime di tutte le guerre e domenica 8 novembre celebrazione eucaristica alle ore 8,30.
Oltre a questi appuntamenti, ogni giorno dell’ottavario (dal 31 ottobre al 9 novembre) nell’oratorio del Redentore alle ore 15,30 è prevista una messa animata da diverse parrocchie della diocesi. Rispettivamente, si alterneranno le parrocchie dell’Ascensione al Pino, Santa Maria del Soccorso, Santa Maria della Pietà, San Giuseppe, Sant’Agostino, San Giusto in Piazzanese, Annunciazione alla Castellina e Resurrezione.

Alla Cappella di San Michele Arcangelo, nel cimitero di Chiesanuova, durante l’ottavario, è prevista la recita del Rosario alle ore 15 e la messa alle 15,30. Domenica primo novembre, animerà la parrocchia di Maliseti, lunedì 2 novembre (in occasione della messa del Vescovo) quella di Chiesanuova, martedì 3 novembre San Paolo, mercoledì 4 Narnali, giovedì 5 Santi Martiri, venerdì 6 novembre Sant’Agostino, sabato 7 Gesù Divino Lavoratore e infine domenica 8 novembre la parrocchia di Viaccia.
Si può ricevere l’indulgenza plenaria, applicabile solo ai fedeli defunti, visitando il cimitero nei giorni del primo e del 2 novembre e fino all’8 novembre.

Il vescovo Franco Agostinelli

Mons. Agostinelli scrive a Renzi e Alfano: «No alla soppressione della prefettura»

Il Vescovo di Prato mons. Franco Agostinelli in data odierna ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministro Matteo Renzi e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano per chiedere che la Prefettura di Prato non venga cancellata: «La nostra Città – scrive il presule – non solo per dimensioni è la terza dell’Italia centrale e la seconda della Toscana (altrove sarebbe bastato questo dato oggettivo a salvaguardarne l’autonomia), ma presenta per più motivi – la sua accentuata dinamicità, l’industria, la crisi economica, l’eccezionale incidenza della popolazione immigrata – problematiche davvero uniche in Italia, tali da richiedere efficaci servizi e forti presidi dello Stato sul territorio, in termini di prevenzione, inclusione sociale, repressione e amministrazione della Giustizia».
L’appello di Agostinelli giunge a seguito della notizia che la riforma della Pubblica Amministrazione a cui sta lavorando il Governo sopprimerà l’Ufficio del Governo di Prato e allargherà sul territorio provinciale pratese la competenza della Prefettura di Pistoia.

 

Di seguito il testo integrale della lettera.

 

Illustre sig. Presidente,
Egr. Sig. Ministro,

Scrivo all’indomani della notizia che un provvedimento governativo intende sopprimere la Prefettura di Prato, allargando su questo territorio la competenza dell’Ufficio del Governo di Pistoia.
Non sembri la mia un’invasione di campo. Certamente il Vescovo di una Diocesi non ha competenza in materia di istituzioni statali. Il Pastore di una Chiesa locale però ha a cuore il bene integrale del popolo che gli è affidato, quello spirituale come quello materiale. Proprio il bene comune in questa Terra di Toscana rischia di essere messo a dura prova da un provvedimento che sembra avere l’unico obiettivo di ridurre la spesa pubblica (per quanto importante esso sia), senza tener conto delle reali caratteristiche e delle effettive esigenze di una popolazione.

La nostra Città non solo per dimensioni è la terza dell’Italia centrale e la seconda della Toscana (altrove sarebbe bastato questo dato oggettivo a salvaguardarne l’autonomia), ma presenta per più motivi – la sua accentuata dinamicità, l’industria, la crisi economica, l’eccezionale incidenza della popolazione immigrata – problematiche davvero uniche in Italia, tali da richiedere efficaci servizi e forti presidi dello Stato sul territorio, in termini di prevenzione, inclusione sociale, repressione e amministrazione della Giustizia. Da tempo le Autorità locali chiedono al Ministero dell’Interno e a tutto il Governo un rafforzamento in termini qualitativi e quantitativi dei presidi dello Stato sul territorio, in particolare degli organici delle Forze dell’Ordine. Città e Provincie a noi vicine, più piccole e meno complesse, possono contare da sempre su livelli di servizi superiori, non solo in termini proporzionali alla popolazione. Tutto questo, mi consenta, è incomprensibile, forse addirittura inaccettabile, senz’altro umiliante per Prato e la sua popolazione.

Prato è il suo territorio costituiscono un «laboratorio» unico in Italia: ha anticipato l’Italia di oggi e delinea i processi sociali del futuro. Per questo io credo che ci sia bisogno di una maggior presenza dello Stato che sostenga e accompagni questo processo irreversibile ma ancorché complesso.

Aggiungo un’altra riflessione: Prato, in questi decenni, ha dato tanto all’Italia in termini di contributo al Pil e al Fisco, di affermazione del «sistema moda» italiano, di creatività, di inclusione e benessere sociale. L’Italia, nelle sue istituzioni statuali, ora non può dimenticare tutto questo.

Mi appello a Lei, signor Presidente, e al Ministro dell’Interno per un ripensamento sui provvedimenti paventati; lo chiedono la dignità di questa Città, le attese dei cittadini e le complesse, e per certi aspetti peculiari problematiche di questo territorio. Auspico al contempo, in sintonia con le Autorità civili locali, interventi appropriati ed efficaci per rafforzare la presenza dello Stato in questo comprensorio.

Mi scusi, Signor Presidente, se mi sono permesso di esprimere il mio pensiero e la mia preoccupazione, che però, Le assicuro, è condivisa dalla grande maggioranza della popolazione.
Mi auguro che il Governo, a cui sta a cuore il benessere dei cittadini e sa accogliere le loro preoccupazioni, possa prendere in considerazione le attese di questa Città e sostenerla con la sua presenza nel suo non facile cammino verso un futuro migliore.

La ringrazio per l’accoglienza che Ella vorrà riservare a questa mia e colgo di buon grado l’occasione per porgere a Lei e al Signor Ministro Alfano i più cordiali saluti.

Franco Agostinelli
Vescovo di Prato

Il Vescovo sulla Rsa di Narnali: “I colpevoli siano puniti ma non si faccia di tutta l’erba un fascio”

Che la piena verità giunga presto e che i colpevoli vengano posti di fronte alle loro responsabilità, senza che per questo si faccia di tutta l’erba un fascio, ovvero senza coinvolgere chi dovesse avere operato bene e secondo coscienza e senza coinvolgere l’intero movimento cooperativo. Anche dal discernimento, del resto, deriva una reale severità». Lo scrive il vescovo di Prato monsignor Franco Agostinelli a proposito delle recenti vicende che hanno coinvolto la Rsa di Narnali. Il messaggio è stato pubblicato su Toscana Oggi – La Voce di Prato, nell’ultimo numero del settimanale che riprenderà le pubblicazioni a settembre dopo la pausa estiva.

«Ho ancora negli occhi, e nel cuore, le immagini della Rsa di Narnali – scrive monsignor Agostinelli – immagini terribili, di persone anziane, spesso non autosufficienti, trattate come oggetti e vessate. Spero che si faccia presto piena luce su quanto è accaduto e sulle responsabilità di chi ha operato in modo tanto indegno, dimenticando, tra l’altro, che gli anziani e i ragazzi sono i principali tesori della nostra società».

Il testo è stato scritto dall’Ecuador, dove il Vescovo si trova in questo momento in visita pastorale alle missioni gestite dalla diocesi. Mons. Agostinelli sarà a Montalvo e Quinindè, qui incontrerà le popolazioni e i volontari locali e potrà vedere da vicino il lavoro svolto dai missionari pratesi don Bruno Strazieri, don Giovanni Finocchi, don Luca Finocchi, Marina Blotto, Maura Sabbatini e dalle Suore di Iolo che lì operano da diversi anni.
«Mi reco a trovare chi, da Prato – si legge nell’intervento del Vescovo – ha scelto di farsi portavoce del Vangelo e dell’aiuto a popolazioni che sovente vivono ben al di sotto delle soglie di povertà e della stessa alfabetizzazione, cogliendo, tra tante difficoltà, risultati veri, importanti, per alcuni impensabili. La forza della Fede e l’impegno dell’uomo possono davvero molto».
Una volta tornato dall’America Latina monsignor Agostinelli ripartirà in pellegrinaggio per la Terra Santa insieme a 60 giovani delle parrocchie pratesi.

Infine un pensiero è stato rivolto a tutti coloro che si apprestano a vivere questi mesi estivi: «rinnovo gli auguri di buone vacanze – scrive ancora il Vescovo – intendo rivolgerli a tutti coloro che si metteranno in viaggio per recarsi a trovare i loro cari, così come alle famiglie e alle persone che si concederanno un periodo di meritato riposo lontano da Prato. Non dimentico però quanti, per scelta o a causa delle condizioni economiche ancora difficili, trascorreranno le ferie a Prato e, più ancora, coloro che sono costretti dalla crisi e dalla mancanza di lavoro a passare quello che appare un interminabile e grigio periodo di ferie. Che la speranza torni a illuminare le loro vite, che tornino il lavoro e la serenità. È questo, in fondo, l’augurio più grande».

Il vescovo Franco Agostinelli

Anziani maltrattati all’Rsa di Narnali; l’intervento del Vescovo Agostinelli

«Sono sconcertato e addolorato per questi episodi che sono deprecabili fino all’inverosimile». Il Vescovo di Prato Franco Agostinelli esprime ai microfoni di TV Prato costernazione per i maltrattamenti agli anziani ospiti della Rsa di Narnali oggi emersi dalle indagini degli inquirenti in tutta la loro gravità.
Chiaro il pensiero del Pastore della Diocesi laniera: «La persona è tale sempre, dal concepimento fino alla morte e come tale va rispettata in ogni momento. C’è una dignità che deve essere salvaguardata soprattutto quando la persona è più fragile». Una convinzione però: «Sono convinto che si tratta di un caso isolato. Vorrei infatti guardare alla professionalità e alla generosità di tante persone, operatori e volontari, che ogni giorno guardano al sofferente e al malato come una persona da rispettare, aiutare, come ad un fratello».

Mons. Agostinelli: “Quella di don Luca è una morte che ci addolora, perdiamo un sacerdote prezioso”

«Quella di don Luca è una morte che ci lascia interdetti e addolorati, ci coglie all’improvviso privandoci di un sacerdote prezioso». Sono le parole del vescovo di Prato monsignor Franco Agostinelli alla notizia della morte di don Luca Bongini, da nove anni parroco di San Pietro a Mezzana, scomparso improvvisamente questa mattina all’età di 56 anni. Da alcuni giorni il Vescovo si trova fuori città e in queste ore è in viaggio per fare ritorno verso Prato.

«Don Luca era un prete generoso, che si spendeva per la Chiesa ed era molto amato dai suoi parrocchiani, per la nostra Diocesi si tratta di una perdita molto dolorosa. Con lui – prosegue il Vescovo – avevo spesso uno scambio fraterno, insieme condividevamo gioie e preoccupazioni dei nostri rispettivi impegni pastorali, era una persona affidabile sulla quale potevamo sempre contare».

Mons. Agostinelli manda un pensiero anche al popolo di Mezzana che questa mattina si è svegliato senza il suo parroco: «Vi sono vicino e condivido con voi questo momento di dolore e di rammarico, sto pregando per voi e per don Luca. Intanto posso garantirvi che sarà mia premura assicurare quanto prima che la vita parrocchiale possa riprendere il suo cammino. Affidiamoci al Signore, ricordiamo nella preghiera anche le sorelle di don Luca che sempre gli sono state vicine condividendo la sua vita di sacerdote».

Monsignor Agostinelli sarà a Mezzana domani mattina, nel pomeriggio alle 18 celebrerà una messa in suffragio nella chiesa parrocchiale di San Pietro e venerdì mattina, alle 9,30, presiederà le esequie in cattedrale concelebrate dai sacerdoti della diocesi.

La carezza del vescovo Franco ai malati dell’ospedale di Prato

Azzurra è nata ieri sera e per salutarla l’ha presa in braccio, «proprio come farebbe un nonno che va a trovare la sua nipotina», ha detto il Vescovo. Questo pomeriggio monsignor Franco Agostinelli ha portato il suo saluto ai degenti dell’ospedale Santo Stefano di Prato. La visita è cominciata con il reparto materno infantile, dove ha avuto modo di benedire i neonati e le loro mamme. Tante carezze e sorrisi anche per i bambini ricoverati che il Vescovo ha incontrato in ludoteca, dove si è tenuta una simpatica partita a biliardino. Poi il giro è proseguito in geriatria e nell’area oncologica, anche qui monsignor Agostinelli si è intrattenuto a colloquio con alcuni malati.

«L’attenzione verso i nostri fratelli ammalati è una delle più importanti opere di carità – ha sottolineato monsignor Agostinelli – qui ci sono coloro che più di tutti hanno bisogno di prossimità, di cura e di attenzione, non solo di carattere medico. Oggi con la mia presenza confermo la volontà della Chiesa di assicurare a queste persone un conforto spirituale e un po’ di calore umano».

Ad accompagnarlo nella visita c’erano il direttore generale Simona Carli, il direttore di presidio facente funzioni Lucilla Di Renzo e lo staff della direzione del Santo Stefano. Con loro anche i due cappellani don Carlo Bergamaschi e don Pavel Antalute, presenti insieme ai membri dell’Ufficio di Pastorale sanitaria della Diocesi di Prato che ha promosso l’iniziativa.
Da sempre la Chiesa pratese ha prestato servizio all’interno dell’ospedale, prima nel Misericordia e Dolce e oggi al Santo Stefano. L’accompagnamento e il conforto religioso sono garantiti quotidianamente dai cappellani che presto saranno coadiuvati dagli operatori di pastorale sanitaria. «Per iniziare il nostro impegno nel nuovo ospedale siamo in attesa delle autorizzazioni – spiega il direttore dell’Ufficio Alberto Toccafondi – e appena lo otterremo i nostri volontari saranno presenti un pomeriggio a settimana per incontrare i pazienti, scambiare due parole con loro e per pregare insieme».

Al termine della visita nei reparti il Vescovo ha avuto modo di incontrare una rappresentanza del personale ospedaliero. «Abbiate attenzione verso questi malati – ha affermato – ma ricordate sempre che davanti a voi non c’è un degente, ma una persona, siate loro vicini con questa consapevolezza, che forse non è una medicina ma gli assomiglia molto».

Al via la visita pastorale del vescovo Franco alle parrocchie collinari

Si chiude con la visita alle parrocchie a mezza costa della Calvana l’anno pastorale del vescovo Franco, che riprenderà l’incontro con i fedeli delle chiese del Vicariato est dopo l’estate.

Santa Cristina a Pimonte, San Michele a Canneto e Santa Maria Assunta a Filettole sono le tre realtà di collina in cui in questi giorni monsignor Agostinelli sarà presente. La prima parrocchia, guidata dai padri oratoriani di San Filippo Neri, è luogo di spiritualità e centro di molte attività giovanili; la seconda è ricordata da generazioni di pratesi per essere stata la casa di don Renato Chiodaroli, parroco dagli anni Settanta fino alla sua morte e storico assistente scout dei gruppi Prato 1 e Prato 3; la terza, infine, è la l’antica pieve esistente dall’XI secolo, guidata da oltre sessant’anni dal canonico Guido Razzoli, e conosciutissima per la celebrazione dei matrimoni.

Il programma. Monsignor Agostinelli inizierà da Canneto la sua visita: domani, giovedì 18 giugno, alle ore 21 guiderà con il parroco padre Stefano Bertolini un momento di preghiera e di incontro con la comunità parrocchiale e con i membri dell’Associazione don Renato Chiodaroli.
Venerdì 19 giugno, sempre alle 21, il Vescovo si sposterà a Santa Cristina a Pimonte (sempre guidata da padre Stefano, assieme a padre Giampaolo Alberti) per la conoscenza dei parrocchiani.
Sabato alle ore 16 il Presule tornerà a Canneto per celebrare la messa prefestiva alla chiesa di San Michele; alle 18,30 sarà di nuovo a Santa Cristina a Pimonte per l’amministrazione delle Cresime.
Domenica 21 giugno sarà invece la volta di Filettole: alle 10 incontro con la comunità, alle 11 la celebrazione della messa e, infine, a seguire il pranzo tutti insieme.

Il vescovo Franco in visita alle parrocchie di Schignano e Migliana

La visita pastorale si sposta tra i castagni delle colline pratesi: inizia oggi il viaggio del vescovo Franco alla scoperta delle parrocchie di Migliana e di Schignano, due realtà della Val di Bisenzio guidate da un unico parroco, don Luigi D’Arco.
Località già esistenti in epoca tardo-romana, presentano una ricchezza paesaggistica e storica importante e già dalla fine dell’Ottocento sono considerate mete di villeggiatura estiva.
Mons. Agostinelli, come detto, è già da questa mattina alle 10 nella zona, in località Bertaccia, dove bambini e ragazzi lo hanno accolto per l’inizio del suo percorso. Seguirà la visita all’asilo di Schignano, agli ammalati, alla casa famiglia Alice, dove pranzerà. Nel pomeriggio benedizione al cimitero di Schignano e incontro con i commercianti del paese.
La visita proseguirà domani e domenica: la mattina di sabato 13 giugno, dopo la visita agli ammalati e un pranzo in famiglia, messa solenne a Schignano alle ore 17, preceduta dalla conoscenza dei membri del consiglio pastorale. Dopo la celebrazione incontro con gli anziani e i rappresentanti delle istituzioni e visita alla Misericordia e al circolo di Schignano.
Domenica 14 giugno ci sarà invece l’ingresso solenne a Migliana: messa alle 10,30 con le prime comunioni e le cresime. La mattinata si concluderà con la visita al campo sportivo e un pranzo in famiglia. Pomeriggio alla scoperta dei noti tabernacoli del sentiero sopra l’abitato di Migliana e benedizione della vallata, seguita dalla visita agli ammalati e al cimitero, alla Misericordia e al circolo. Alle 18, il vescovo sarà disponibile per gli incontri personali nella chiesa di Migliana. La visita si concluderà nell’ultimo fine settimana del mese: sabato 27 giugno alle 9,30 messa a Migliana con unzione degli infermi e alle ore 11 incontro con i catechisti, i ragazzi del catechismo e i loro genitori. Alle 11,45 visita ai commercianti di Migliana e a chiudere la mattinata pranzo con i catechisti. Domenica 28 giugno ultimo giorno di visita pastorale: alle 10,30 salita in auto verso i faggi di Iavello e messa con benedizione della vallata. Alle 12,30 pranzo ai faggi con i parrocchiani di Schignano e Migliana. Nel pomeriggio, alle 17, il vescovo sarà disponibile – sempre alla chiesa di Migliana – per colloqui con i fedeli e alle 18 recita dei vespri, prima di inaugurare alle 19 un buffet di saluto con le due comunità.

Al via la visita pastorale alla parrocchia della Madonna dell’Ulivo

Al via la visita pastorale alla parrocchia della Madonna dell’Ulivo: parte domani, sabato 30 maggio, il viaggio del vescovo alla scoperta della chiesa di via del Ghirlandaio, nel vicariato Est. La parrocchia, guidata da don Dario Sobkowicz, presenta una struttura recente, ma trae il suo nome da lontano: l’intitolazione è stata ispirata dalla scultura in terracotta realizzata nel 1480 dai fratelli Giovanni e Benedetto da Maiano, conservata in una nicchia della cattedrale (una copia è comunque presente nella chiesa). Inizialmente collocata in un tabernacolo vicino alla casa degli autori, all’angolo tra via Ferrucci e via Santa Gonda (dov’è tuttora presente la piccola cappella) fu spostata nel 1867, ma la devozione verso questa immagine è stata sempre così grande che la parrocchia del suo territorio ha preso il suo nome.
Altra tipicità di questa chiesa è la comunità delle suore francescane, presente dal 1960: oggi sono in cinque e gestiscono l’asilo locale.

IL PROGRAMMA DELLA VISITA: Sabato 30 maggio, alle ore 18, si terrà la messa inaugurale. Il giorno seguente messa alle ore 8 e alle 10,15 l’incontro con i bambini e i giovani. La celebrazione delle 11,30 sarà poi presieduta dal presule, che nel pomeriggio, alle 15,30, amministrerà le Cresime. Martedì 2 giugno si terrà invece alle 16 la messa per anziani e malati, con l’Unzione degli infermi; tra le 17 e le 18 il vescovo Agostinelli sarà a disposizione di tutti i parrocchiani per i colloqui privati, prima del momento per incontrare il consiglio pastorale. Mercoledì 3, alle 10,30, mons. Agostinelli sarà alle scuole medie Pier Cironi, nel territorio parrocchiale, per conoscere gli insegnanti e i giovani alunni. Alle 21, in chiesa, incontrerà la catechiste, i genitori, i ministri straordinari dell’Eucarestia e tutti coloro che lo desiderano. Giovedì 4 giugno celebrerà una messa alle ore 18 e venerdì 5 giugno, sempre alle 18, saluterà tutti gli intervenuti alla recita di fine anno dei bambini dell’asilo delle suore francescane. Ultimo giorno di visita pastorale domenica 7 giugno, con messe alle 8 e alle 11,30 (sospesa quella delle 10). Seguirà il pranzo di saluto nel salone delle suore.

Inizia la visita pastorale nella zona Oltrefiume

Dopo aver incontrato le comunità parrocchiali del vicariato ovest della diocesi e gran parte di quelle della Valbisenzio, il Vescovo si prepara ad andare nella zona Oltrefiume. Il viaggio di mons. Agostinelli tra le parrocchie della parte est della Chiesa pratese inizia a Santa Maria della Pietà. Il parroco don Luciano Pelagatti e il vice don Andrea Guglielmi accoglieranno il Presule domani, sabato 9 maggio, all’interno della messa prefestiva delle ore 18,30. Poi, fino al sabato successivo, 16 maggio, sarà un susseguirsi di eventi e appuntamenti.

Per la Pietà il momento della visita pastorale arriva in un periodo particolare: la parrocchia si sta avvicinando alle solenni celebrazioni per i 400 anni dalla manifestazione della Vergine presso un antico tabernacolo che ancora oggi è custodito sopra l’altar maggiore della chiesa. Nell’aprile del 1616 avvenne un evento miracoloso per intercessione della Madonna detta «del Pesce», per il luogo in cui era situata l’edicola con l’immagine mariana (raffigurata assieme al Bambino), lungo la strada che da fuori porta Mercatale conduceva al convento dei Cappuccini. All’evento ne seguirono molti altri, che fecero accorrere fedeli sempre più numerosi. Il 3 giugno 1617 la Sacra Congregazione dei Riti riconobbe i miracoli e ammise la venerazione dell’immagine, intorno alla quale prese avvio la costruzione della chiesa che fu completata nel 1620. L’edificio, progettato dall’architetto granducale Gherardo Mechini, si ispirava al santuario cinquecentesco di Santa Maria del Soccorso, dove era stato costruito un simile porticato, per secoli modello a molti luoghi di culto della Toscana, in modo da poter dar riparo sotto le arcate ai pellegrini.

Il programma. Domenica 10 maggio, alle 10 la messa presieduta da mons. Agostinelli con il conferimento delle prime comunioni, poi l’incontro con i ragazzi e i genitori del gruppo scout Agesci Prato 3 che ha sede in parrocchia. Martedì 12, dopo aver visitato i malati e gli anziani della Casa di riposo Santa Maria della Pietà, nel pomeriggio il Vescovo è a disposizione per colloqui personali. Tra i tanti appuntamenti segnaliamo la visita all’Istituto Copernico, dove parlerà agli studenti, in programma mercoledì 13 alle ore 9 e l’incontro con i responsabili della Libera Università di Promozione Culturale alle 16; alle 21,15 è fissata invece la riunione con i catechisti, l’Azione cattolica, i ministri straordinari dell’eucarestia, i gruppi caritativi e le altre realtà parrocchiali. Si chiude sabato 16 alle ore 16 con una messa finale, durante la quale il Vescovo amministrerà la cresima ai ragazzi della parrocchia.