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Chiara Bardazzi nuovo vice presidente del Consiglio pastorale diocesano

Chiara Bardazzi è il nuovo vice presidente del Consiglio pastorale diocesano. L’elezione, all’unanimità, è arrivata giovedì 18 giugno, nel corso della prima convocazione del rinnovato consiglio. Nel ruolo di segretario è stato proposto e votato Gabriele Paloscia, avvocato, membro della parrocchia di Santa Caterina de’ Ricci e facente servizio in cattedrale durante le celebrazioni solenni.
Bardazzi, di professione architetto, è della parrocchia di Sant’Agostino, dove è membro del consiglio per gli affari economici. Sposata, madre di tre figli, recentemente è diventata nonna; si è formata nella Fuci e ha prestato servizio al Ceis e alla Pamat. È alla sua prima esperienza nel Consiglio pastorale diocesano.

Durante la prima riunione, i presenti hanno anche discussa e approvata la richiesta di allargare la composizione del Consiglio agli uffici pastorali di famiglia, sociale e lavoro, scuola.

Altra decisione è stata quella di creare due gruppi di lavoro su due tematiche: come vivere la sinodalità nel vicariato e sulla corresponsabilità (prendersi cura tutti insieme).
La prossima riunione del Consiglio è stata convocata per lunedì 12 settembre alle ore 18,30 nella sala rossa di Palazzo vescovile.

Convocazione del Consiglio pastorale diocesano «allargato»

È convocato per lunedì 30 maggio il Consiglio pastorale diocesano. Si tratta di Consiglio «allargato» a tutti i sacerdoti e laici impegnati, desiderosi di dare il proprio contributo alla formazione del piano pastorale diocesano.

 

L’incontro avrà luogo alle 18 nella salone di Palazzo vescovile. Alberto Toccafondi, il vice presidente del Consiglio, ha inviato a tutti i partecipanti i punti all’ordine del giorno. E sono: lettura e condivisione della relazione di sintesi dei lavori di gruppo sulle schede elaborate nel Consiglio del 22 febbraio, tratte dal discorso del Papa a Prato per tracciare «linee pastorali per la nostra diocesi»; individuazione di alcune linee di azione pastorale prioritarie; lavori di gruppo per formulare proposte concrete, cioè attuabili e sostenibili.

 

Alle 20 ci sarà una cena a buffet offerta ai partecipanti e poi i lavori riprenderanno divisi per gruppi, fino alla conclusione, prevista entro le ore 22.

Dalle parole del Papa all’azione pastorale, prossimi obiettivi della Chiesa pratese

«Al Convegno Ecclesiale ho visto una Chiesa bella e diversa da quella che conoscevo. Forse è quella che sognavo da ragazzo». Don Luciano Pelagatti ripensa ancora alla carica, all’energia positiva che ha vissuto come delegato pratese lo scorso novembre a Firenze, al grande raduno convocato dai Vescovi italiani per tracciare nuove strade di cammino per la comunità ecclesiale. Più o meno nello stesso momento, il 10 novembre, Papa Francesco prima di raggiungere i convegnisti riuniti nel capoluogo toscano, è passato da Prato. Da noi c’è stato circa un’ora e mezzo, parlando dal pulpito per non più di 10 minuti, ma le sue parole sono arrivate dritte dritte al cuore della città e della nostra Chiesa.
Da questi due eventi, ma soprattutto dalle esortazioni di Francesco, intende ripartire la nostra Diocesi, impegnata nella riscrittura del piano pastorale triennale. Lunedì scorso, 22 febbraio, si è riunito il Consiglio pastorale diocesano con l’intento di mettere sul piatto idee, proposte o anche solo suggestioni scaturite da frasi come: «Non c’è fede senza rischio», dall’invito a «piantare tende di speranza» e a «suggellare patti di prossimità».

 

L’esperienza di Firenze non ha portato solo suggerimenti e nuova linfa, ma anche, in particolare, un metodo di lavoro nel segno della sinodalità. E allora anche i prossimi incontri programmati per individuare obiettivi e scegliere conseguenti e adeguati strumenti pastorali, saranno improntati secondo lo stile della divisione in piccoli gruppi di discussione, divisi per argomenti e formati da sacerdoti, religiosi e laici. «Abbiamo bisogno delle vostre osservazioni – ha sottolineato più volte il Vescovo – e non importa essere presenti o facenti parte del Consiglio per esprimersi. Aspetto da tutti i laici impegnati e desiderosi di dare il proprio contributo, suggerimenti e idee». Nel mese di gennaio monsignor Agostinelli ha inviato una lettera a tutte le realtà ecclesiali, chiedendo di poter ascoltare la voce di chi intende partecipare al cambiamento e all’adeguamento della nostra Chiesa alle sfide di oggi. «C’è tempo fino al 30 aprile – ha ricordato il Vescovo -, coraggio, fatevi avanti».
Uscire per andare incontro alle persone, ai lontani che hanno bisogno di noi, ma anche valorizzare quanto di buono facciamo nelle nostre comunità. Saper ascoltare gli altri, testimoniare gioia e speranza di chi crede nel cambiamento positivo. Formazione del clero e dei laici per riuscire a percorrere strade nuove. Avere il coraggio di superare forme e strumenti pastorali forse non più adeguati alla società di oggi. Osare per rinnovare il nostro stile missionario. Sono alcune tra le tante riflessioni emerse nei quattro gruppi di lavoro formati lunedì scorso durante il Consiglio pastorale.

 

Il prossimo appuntamento è per il 30 maggio, per un incontro strutturato e prolungato, dal tardo pomeriggio fino alla sera dopo cena. Ma un’ultima indicazione è quanto mai importante per monsignor Agostinelli: «La Chiesa non è del vescovo e dei preti, ma è formata da tutti».

G.C.

 

Da Toscana Oggi – La Voce di Prato di domenica 28 febbraio 2016

Il Consiglio pastorale diocesano programma il futuro

Torna a riunirsi il Consiglio pastorale diocesano. La convocazione è per lunedì 22 febbraio, alle 18, nella sala rossa di palazzo vescovile. All’ordine del giorno c’è un solo punto: quali indicazioni pastorali per la nostra diocesi dopo il discorso di Papa Francesco pronunciato a Prato in occasione della sua visita lo scorso 10 novembre.
Il Consiglio lavorerà diviso in gruppi, prima ci sarà una introduzione a cura del Vescovo che farà una riflessione sulle parole del Pontefice. Nei giorni precedenti la riunione del 22, i membri riceveranno per email le schede di lavoro in preparazione all’incontro.

 

Sotto le schede in pdf

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