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Francesco Guerrieri

Francesco Gurrieri ospite dei «Forum di idee per Prato»

Nuovo appuntamento con i «Forum di idee per Prato», il ciclo di incontri promossi dal vescovo Agostinelli e dedicati al confronto sul futuro della città. Il prossimo dibattito avrà come protagonista Francesco Gurrieri, architetto e intellettuale fiorentino, profondo conoscitore di Prato e della sua storia, antica e recente.

 

L’iniziativa si tiene venerdì 6 maggio, alle 17, nel chiostro romanico della cattedrale (ingresso da palazzo vescovile). Conduce l’incontro il capo redattore centrale della Nazione, Piero Ceccatelli.

 

Punto di partenza della discussione sarà una delle frasi pronunciate da Papa Francesco il giorno della sua recente visita, quando definì Prato: «Città ricca di storia e di bellezza». Da questa espressione Gurrieri inizierà una riflessione sulle potenzialità e sulla valorizzazione del ricco patrimonio artistico cittadino. Il professore, già preside della facoltà di architettura e docente di restauro all’Università di Firenze, è persona quanto mai esperta e indicata a parlare dell’argomento.

A Prato, insieme a Silvestro Bardazzi, ha ideato e progettato la moderna chiesa della Sacra Famiglia e collaborato, nel 1975, al restauro del Castello dell’Imperatore.

 

Il Forum è aperto a tutti gli interessati, in particolare sono invitati gli architetti che potranno ottenere dei crediti per la formazione professionale.

 

Il primo «Forum di idee per Prato» si è tenuto nel novembre del 2014, l’ospite era la vice presidente di Confindustria Antonella Mansi, al successivo, lo scorso giugno, è intervenuto il filosofo Massimo Cacciari.

Chierichetti

In cattedrale il Giubileo dei fidanzati e quello dei chierichetti

Fidanzati, giovani sposi e chierichetti: a loro sono rivolti i prossimi due appuntamenti organizzati dalla Diocesi di Prato in occasione del Giubileo della Misericordia.

 

Il primo, in ordine di tempo, è il Giubileo dei fidanzati, domani, giovedì 5 maggio, alle ore 21,15 in Cattedrale: vedrà protagoniste le coppie in cammino verso il matrimonio e chi è «fresco di nozze». L’iniziativa è promossa dall’Ufficio di Pastorale familiare e prevede un momento di preghiera e riflessione. «Dio sogna con noi» è il titolo della serata, con l’ascolto della Scrittura che tenderà a porre l’accento sulla Misericordia infinita di Dio Padre, che vuole la felicità piena di ciascuna coppia.

 

Domenica 8 maggio sarà invece il turno del Giubileo dei ministranti (conosciuti anche con il nome popolare di chierichetti): per loro il ritrovo è alle ore 17 in Palazzo vescovile (piazza Duomo, 48) per un incontro e una merenda con monsignor Franco Agostinelli.

Seguirà alle ore 19 la messa in cattedrale, presieduta dal Vescovo. All’interno di questo pomeriggio, verrà consegnato ai presenti il primo numero del giornalino dedicato ai chierichetti, curato dall’Equipe di Pastorale dei ministranti, nata recentemente e che ha già in cantiere tutta una serie di iniziative, tra cui un calendario di uscite e alcuni incontri di formazione.

Si conta che nella diocesi di Prato siano oltre trecento i bambini e i ragazzi impegnati tutte le settimane ad aiutare i sacerdoti a servire messa.

Chiaretto Yan e Bernardo Cervellara

Un convegno su Chiesa e Cina promosso dalla parrocchia dell’Ascensione

Un convegno sulle sfide e le prospettive dell’evangelizzazione in Cina. Ad organizzarlo è la parrocchia dell’Ascensione al Pino, sede della comunità cattolica cinese di Prato. Il programma prevede due serate, martedì 3 e mercoledì 4 maggio, alle 21,15 nel salone parrocchiale in via Galcianese.

Due i relatori che si alterneranno: il docente universitario e teologo cinese Ken Sheung Chiaretto Yan e padre Bernardo Cervellera, direttore di Asia News.

 

Nel primo, incontro, quello di martedì, si parlerà de «L’evangelizzazione oltre la Grande muraglia» e sarà incentrato sui temi di un libro, dal medesimo titolo, scritto da Ken Sheung. Il volume, edito da Emi, descrive la storia del cristianesimo in Cina attraverso la viva voce di un cattolico orientale: un racconto sulla «febbre cristiana» e sui difficili rapporti tra la Cina e il Vaticano. L’autore sarà accompagnato dal fratello Francis, che lo ha aiutato nella redazione del testo.

 

«Proprio leggendo questo libro – sottolinea Roberto Castaldo, organizzatore dell’evento assieme al parroco della chiesa dell’Ascensione, padre Roberto Bellato – ci è venuta l’idea di approfondire la cultura e la mentalità orientale in rapporto alla religione cattolica. Così come l’obiettivo di questo volume è costruire dei ponti che uniscano, in una dimensione comune, la Chiesa e il mondo cinese, allo stesso modo crediamo che una serata di questo tipo possa aiutare a riflettere sulla realtà pratese, in cui c’è necessità di comprendere la cultura orientale per gettare nuove basi verso una coesione e una integrazione, che rappresentino il futuro del buon vivere civile».

 

La seconda serata è in compagnia di padre Bernardo Cervellera. «La missione della Chiesa in Cina: la questione dei diritti umani» è il titolo dell’incontro che lo vede protagonista. L’intento è quello di realizzare un focus sulla situazione sociale nel paese e su ciò che può fare il cattolicesimo e i suoi missionari, per costruire una coscienza pubblica volta al rispetto della persona e delle sue libertà.

Classe 1951, padre Bernardo Cervellera è missionario del Pime e giornalista. Prima di essere direttore di Asia News, è stato numero uno dell’agenzia Fides, il bollettino del dicastero per l’Evangelizzazione dei popoli. Dal 1995 al1997 ha vissuto a Pechino, dove è stato anche docente di Storia della civiltà occidentale all’Università di Beida; da sempre, è particolarmente attento alla situazione dei cattolici in Cina e ha raccontato, in diversi volumi, la questione cinese soprattutto mettendo al centro la questione dei diritti umani.

 

«Abbiamo pensato a questo convegno – dice il parroco dell’Ascensione padre Roberto Bellato – per sensibilizzare parrocchiani e concittadini sul tema dell’evangelizzazione e della questione dei diritti umani in Cina: sono convinto che possa diventare una opportunità di approfondimento e riflessione per tutti».

Chiesa di Santa Maria del Soccorso

Il santuario della Madonna del Soccorso diventa chiesa giubilare

In occasione della sua tradizionale festa il santuario della Madonna del Soccorso diventa chiesa giubilare. Tra la sera di venerdì 29 e la giornata di sabato 30 aprile – giorno della dedicazione – l’ingresso principale della chiesa sarà «Porta Santa» e i fedeli potranno ottenere le indulgenze alle solite condizioni (sincero pentimento, confessione, comunione e recita di preghiere secondo le intenzioni del Papa).

 

Il programma. Venerdì 29 alle 21 è previsto il pellegrinaggio al Soccorso di tutte le parrocchie del vicariato sud-est: Cafaggio, Castelnuovo, Santa Maria e San Giorgio a Colonica, Fontanelle, Grignano, San Pio X, Paperino, Sant’Antonio Maria Pucci e Santa Caterina de Ricci. Poi, dopo la recita di una preghiera mariana interamente cantata, ci sarà l’adorazione eucaristica per tutta la durata della notte.

Il giorno successivo, sabato 30 aprile,alle 7,15, canto delle lodi e messa; alle 10 «Ora alla Madonna» e benedizione con l’olio della Madonna del Soccorso; alle 11,45, Regina Caeli e benedizione dei bambini con l’olio; alle 16 messa per i malati a cura della Passio Catholica e poi vespri e rosario. Alle 18 messa della festa celebrata da don Andrea Cerretelli, parroco di Galcetello.

 

La Madonna del SoccorsoLa storia. Il 30 aprile di ogni anno la comunità del Soccorso ricorda quel giorno del 1570 quando una pastorella con il suo gregge fu protagonista di un evento miracoloso: a causa di un’improvvisa pioggia torrenziale, così forte da far straripare i fossi circostanti, la bambina si rifugiò presso il tabernacolo con l’immagine della Madonna del latte posto poco fuori da porta Santa Trinita, nell’attuale quartiere del Soccorso. Spaventata dall’enorme quantità d’acqua che stava invadendo i campi, la pastorella inizio a pregare l’immagine sacra e le acque, che ormai la circondavano, iniziarono a ritirarsi, fino a lasciare il passo per la bambina e il suo gregge. Con altri eventi prodigiosi e una devozione popolare sempre crescente, si decise di far nascere in quella zona una chiesa vera e propria, che venne eretta in pochi anni, intitolata proprio a Santa Maria del Soccorso. Una storia secolare, che si rinnova ogni anno con la festa della traslazione dell’immagine del tabernacolo e che quest’anno assume un senso particolare, proprio grazie all’anno giubilare della Misericordia.

 

Altri appuntamenti. All’interno del calendario delle celebrazioni, oggi, giovedì 28 aprile, alle ore 17, si terrà l’Ora alla Madonna del Soccorso. Inoltre, domenica primo maggio, alla messa delle 8,30 si terrà l’affidamento dei giovani a Maria; alla celebrazione delle 10 è prevista la benedizione delle famiglie, mentre a quella delle 11,30 si terrà l’invocazione a Santa Maria del Soccorso. Alle ore 16 è infine prevista la preghiera a Maria con i bambini del catechismo.

Il santuario di Santa Maria della Pietà

La parrocchia di Santa Maria della Pietà in festa a 400 anni dal miracolo

Il 2016 è un anno speciale per il santuario di Santa Maria della Pietà. Il 26 aprile saranno 400 anni dalla manifestazione della Vergine presso l’antico tabernacolo che ancora oggi è custodito sopra l’altar maggiore della chiesa. Nel 1616 avvenne un evento miracoloso per intercessione della Madonna detta «del Pesce», per il luogo in cui era situata l’edicola con l’immagine: un’intensa luce a forma di piramide sormontava il dipinto e la Vergine fu vista piangere. All’evento ne seguirono molti altri, che fecero accorrere moltissimi fedeli, tra questi anche il granduca Cosimo II con corte al seguito. Così tra il 1617 e il ’19 si costruì il santuario, dove fu trasportato il tabernacolo miracoloso su progetto di Gherardo Mechini, già autore della chiesa di Santa Maria della Fonte Nuova a Monsummano.

 

Il giorno della festa. Quattro secoli dopo, la ricorrenza cade nell’Anno Santo della Misericordia. La vigilia delle Palme è stata aperta la Porta Santa – e rimarrà tale fino al 31 maggio – mentre martedì 26 aprile, giorno dell’anniversario e tradizionale festa della Madonna della Pietà, si celebra una messa solenne alle 18, presieduta dal vescovo Franco Agostinelli, con la presenza di tutti i sacerdoti che hanno prestato servizio al santuario, quelli del vicariato e il capitolo della cattedrale. Al termine tradizionale benedizione dei bambini, invitati a portare un fiore alla Madonna. La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Tv Prato.

 

Il canonico Pelagatti mostra immagine della Madonna della Pietà
Il canonico Pelagatti mostra l’immagine della Madonna della Pietà

«Questa è la Madonna della Luce». Per il canonico Luciano Pelagatti, dal 2000 parroco di Santa Maria della Pietà, l’immagine e la chiesa dedicata alla Vergine rimandano a un’idea di «via luminosa per arrivare a Dio». Quello sorto nella zona del tabernacolo del Pesce, il luogo dove nell’aprile del 1616 iniziarono alcuni eventi prodigiosi, è uno dei cinque santuari mariani presenti a Prato, comunemente definita come «Città di Maria». «Ma quello della Pietà – precisa il canonico Pelagatti – ha una particolarità: è l’unico che permette una visione dall’esterno». Due anni fa il parroco decise di aprire – forse per la prima volta, ma di questo non se ne ha traccia – le due finestre poste sulla facciata, accanto alla porta d’ingresso della chiesa. Per secoli sono state cieche, come due nicchie di mattoni dallo scopo puramente decorativo. «Ora i fedeli possono intravedere, di giorno e di notte, l’immagine della Madonna. Per me è una cosa bellissima», sottolinea il sacerdote.

Come gli altri santuari pratesi, e non solo, l’edificio di culto è circondato da un ampio loggiato, pensato per accogliere e dare riparo in caso di sole, pioggia e vento, ai pellegrini giunti a visitare Santa Maria della Pietà.

 

Tutte le iniziative in programma. La festa si è aperta con una novena iniziata lo scorso 17 aprile e proseguirà, tutti i giorni, fino a domenica 24, con la recita del rosario alle 17 e alle 17,30 con la celebrazione della messa con meditazione. Oltre alle iniziative religiose sono in programma anche eventi culturali: venerdì 29 aprile alle 21,15 musiche sacre polifoniche a cappella con l’Ensamble Continuo e venerdì 6 maggio polifonia sacra rinascimentale eseguita dal coro Sesquialtera, sempre alle 21,15.

 

Un nuovo libro sul santuario. Per l’occasione, è stata pubblicata una guida storico-artistica sulla Madonna della Pietà. Autrice del testo è Gianna Guasti, laureata in storia, psicologa e con la licenza in teologia. Si tratta di un agile volumetto corredato da foto contenente la storia del miracolo e la descrizione delle opere d’arte contenute nel santuario. La guida sarà presentata giovedì 19 maggio alle 21. Il libro è disponibile in parrocchia e alla Libreria Cattolica.

La Chiesa pratese aderisce all’appello del Papa a favore dell’Ucraina

La Chiesa di Prato risponde all’appello lanciato dal Papa a favore dell’Ucraina. Domenica 24 aprile in tutte le parrocchie si svolgerà una colletta straordinaria in solidarietà con la popolazione ucraina martoriata da un lungo conflitto. L’invito alla mobilitazione è arrivato direttamente da Francesco lo scorso 3 aprile nel Regina Coeli: Le comunità cattoliche di tutta Europa siano solidali per far fronte a questa emergenza umanitaria.
Le offerte raccolte nel corso delle messe domenicali saranno consegnate alla Segreteria di Stato. Tali proventi, insieme ad una consistente somma di denaro messa a disposizione da Papa Bergoglio, saranno destinati dal Pontificio Consiglio «Cor Unum» a beneficio dei residenti nelle zone colpite e degli sfollati.

 

«In Ucraina la guerra iniziata due anni fa – si legge in una nota inviata a tutte le Diocesi dal segretario di Stato cardinale Pietro Parolin – ha mietuto circa 9mila vittime accertate, cui si aggiungono dispersi e prigionieri; è a rischio l’esistenza di tre milioni di persone.
Particolarmente pesanti l’emergenza sanitaria e quella abitativa – prosegue ancora la nota – con oltre 12mila abitazioni danneggiate e più di mille distrutte. Un bambino su quattro ha dovuto lasciare la propria casa e moltissimi non possono frequentare la scuola».

Appuntamento con la caccia al tesoro nel Museo dell’Opera del Duomo

Il Museo dell’Opera del Duomo propone una divertente caccia al tesoro all’interno delle proprie sale. Ma solo i bimbi con la memoria più allenata potranno vincere la sfida. Siete pronti? Allora il Museo vi aspetta domani, sabato 16 aprile, alle 15 sotto il campanile della cattedrale per iniziare una speciale visita guidata.

 

Tutti i bambini presenti saranno invitati a guardare con attenzione le opere d’arte conservate nel Museo, in modo da scoprirne segreti e significati, poi gli animatori, dopo aver mostrato alcuni particolari appartenenti a quadri e sculture, lanceranno la «caccia». Una volta ritrovati tutti i pezzi i piccoli visitatori saranno invitati a costruire delle carte, con le quali si sfideranno a Memory.

 

L’iniziativa, rivolta alle famiglie con bambini dai 6 anni in su, ha un costo di 4 euro a persona, per informazioni: 0574-29339; musei.diocesani@diocesiprato.it. L’ingresso è dalla nuova biglietteria del Museo posta sotto il campanile della cattedrale.

Cresimandi pratesi

Cresimandi in pellegrinaggio a Roma con il Vescovo Franco

Quattrocentocinquanta persone in pullman verso Roma, cresimandi con le loro famiglie in viaggio nell’anno giubilare della Misericordia. Un momento di raccoglimento ma anche di condivisione, per stare insieme e riflettere su un passaggio tra i più importanti nella vita di un cristiano: appunto, la Cresima.

È il senso con cui, ormai da qualche anno, l’Ufficio catechistico diocesano di Prato organizza il pellegrinaggio rivolto ai giovani che, nell’anno in corso, hanno ricevuto o si preparano a ricevere il sacramento della confermazione. L’appuntamento è per sabato 16 aprile.

 

Lo scorso anno la meta fu Assisi, con oltre 300 presenze; quest’anno, complice la coincidenza del Giubileo straordinario, l’obiettivo non poteva non essere Roma, e a Roma, San Pietro e la Porta Santa. Questa volta la partecipazione registra il proprio record, corrispondente ai 2/3 dei ragazzi cresimati in diocesi nel 2016.

 

«È un momento particolare, e che vediamo sta raccogliendo sempre più consensi e presenze – racconta don Gianni Gualtieri, il direttore dell’Ufficio catechistico che organizza il pellegrinaggio – tra i ragazzi è un appuntamento che si sta diffondendo, è un modo per stare insieme con tutte le parrocchie, anche perché non tutti i gruppi parrocchiali hanno momenti specifici in cui si ritrovano insieme e questa invece è una bella occasione».

 

Il programma prevede la partenza di buon mattino alle 5,30; l’arrivo a Roma con un passaggio alla Porta di San Paolo fuori le mura; poi a San Pietro, dove il gruppo seguirà le indicazioni giubilari di un tragitto a piedi da Castel Sant’Angelo alla Porta Santa. Poi, la partecipazione alla messa. Del gruppo faranno parte giovani cresimati o cresimandi che riceveranno il sacramento entro l’anno; insieme con loro anche le famiglie e i catechisti.

 

In partenza ci saranno nove autobus, sui quali saliranno le seguenti parrocchie: Figline, Narnali, San Giovanni Bosco, Chiesanuova, Coiano, Tobbiana, Resurrezione, San Paolo, Pietà, Sant’Agostino, San pietro a Iolo, Castellina, Schignano, San Giusto, Santi Martiri e i ragazzi dell’oratorio di Sant’Anna.

don Helmut Szeliga

A San Giusto la presentazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia

Un appuntamento per presentare e confrontarsi sull’esortazione apostolica «Amoris laetitia», il documento post-sinodale sull’amore nella famiglia. L’incontro, condotto da don Helmut Szeliga, responsabile diocesano di pastorale familiare, è per domani, venerdì 15 aprile alle 21 alla parrocchia di San Giusto in Piazzanese (via della Rimembranza, 8).

«La nostra non sarà una semplice lettura del documento – spiega don Szeliga – ma l’illustrazione dei punti più importanti dell’esortazione. Quello che vogliamo fare è riuscire a coglierne lo spirito». Prato ha scelto di prendere subito in mano il testo non solo perché si tratta di una indicazione fondamentale per impostare la pastorale in ambito familiare ma anche perché la diocesi pratese è stata tra quelle che hanno contribuito alla riflessione sinodale. Qui c’è stata una risposta positiva alla richiesta, avanzata da Roma alle Chiese locali, di interrogarsi sui temi della famiglia. «Nei mesi scorsi ci siamo confrontati – afferma ancora don Szeliga – e il frutto dei nostri incontri è stato spedito per integrare il lavoro dei vescovi e dare utili suggerimenti per la stesura della Relatio finale. Ci siamo sentiti coinvolti e partecipi di questo percorso», conclude il parroco di San Giusto.

Mentre domenica 17 aprile, sempre a San Giusto, è in programma «Famiglie in Fiesta», una iniziativa promossa dalla equipe diocesana di pastorale familiare. Dalle 16 alle 19, spazio a giochi per grandi e piccini, tombola, lotteria, canti e naturalmente stand gastronomici per accontentare tutti i palati. L’incontro sarà occasione per raccogliere fondi da destinare a quelle famiglie che stanno attraversando difficoltà di tipo economico.

Presentazione Emporio

Emporio della solidarietà, nel 2015 aiutate oltre 1800 famiglie

Un sostegno per le famiglie in difficoltà, per le mamme con neonati, per 1.800 persone. E’ questo l’Emporio della Solidarietà che da otto anni distribuisce generi alimentari e beni di prima necessità. Il supermercato solidale promosso da Diocesi, Comune, Provincia e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato è una delle realtà sociali più importanti della città: “E’ testimonianza dell’anima della città di Prato, una città dal cuore grande – ha detto il vicesindaco Simone Faggi, aprendo la presentazione del Bilancio sociale 2015 -. Tutti i territori hanno la necessità di trovare risposte concrete alla lotta alla povertà e ai bisogne delle persone. Per Prato l’Emporio è una risposta importante”. La distribuzione di generi alimentari a chi ha più bisogno e la lotta allo spreco alimentare sono due facce di una stessa medaglia che l’attività dell’Emporio fa conciliare, come ha spiegato don Carlo Stancari, vicario episcopale per le opere, portando i saluti della Diocesi: “L’impegno è su entrambi i fronti, anche in collaborazione con le istituzioni cittadine. La risposta di solidarietà che viene data con i supermercati solidali devono andare di pari passo con un abbattimento degli sprechi alimentari che si registrano ogni giorno”. Un ruolo importante è svolto dai volontari, che la direttrice della Caritas Idalia Venco ha voluto ringraziare: “Anche oggi è in corso la raccolta alimentare nei supermercati cittadini. E anche oggi possiamo farlo grazie ai tanti volontari. Tra loro ci sono anche persone con la tessera dell’Emporio, segno di quella reciprocità che contraddistingue questa realtà”.

 

A spiegare l’eccezionalità dell’esperienza dell’Emporio di Prato è stato il professor Stefano Zamagni, tra i più noti economisti italiani, specializzato nel terzo settore: “L’assistenzialismo offre un aiuto materiale ma toglie la libertà. Il supermercato solidale va nella direzione opposta, lasciando la libertà di scelta, responsabilizzando, creando una reciprocità fondamentale per il sostegno del welfare – ha spiegato Zamagni -. La realtà dell’Emporio della solidarietà di Prato è un punto di riferimento nazionale, un’applicazione della sussidarietà circolare che è la frontiera verso cui nel tempo tutti dovranno andare”. Zamagni ha poi sottolineato la necessità di applicare anche in altri ambiti la collaborazione che ha dato vita all’esperienza dell’Emporio: “Istituzioni, associazioni di volontariato, imprese sostengono insieme questo sistema. E’ importante che la stessa collaborazione ci sia in altri settori perché soltanto facendo rete si può rendere il sistema sostenibile”.

 

I numeri. La relazione dell’economia ha aperto il convegno «Il diritto al cibo in una economia in crisi. Dal bene relazionale al dono, fino al welfare circolare» durante il quale è stato presentato il bilancio 2015, a cura di Marcello Turrini: «I dati del 2015 sono assolutamente in linea con quelli dell’anno precedente – ha spiegato il coordinatore dell’Emporio Umberto Ottolina – alcune differenze riguardano una leggera riduzione nel settore salumi e latticini e una crescita importante della frutta e verdura». Tra i nuovi dati l’aumento di 50 tessere – per un totale di 1900 – frutto della campagna «Adotta una famiglia» rilanciata in occasione della visita del Papa.
Andando nel dettaglio nel 2015 sono stati erogati un milione e 157 mila di pezzi, per un valore commerciale di oltre due milioni di euro. Rispetto al 2014 è diminuta la quantità di latticini e salumi, mentre è raddoppiata la quanità di frutta e verdura grazie ad accordi con i centri di distribuzione di Grosseto e Bologna, oltre che da quello già esistente con la Mercafir di Firenze. Incrementati anche pasta e riso grazie al nuovo accordo con l’Agea (ora Fead) che ha ricominciato a conferire prodotti. Durante l’anno sono state tre le raccolte alimentari nei supermercati pratesi che hanno permesso di raccogliere 428 quintali di prodotti per famiglie e 66 quintali per neonati. Oltre alla merce, importante è anche la raccolta fondi rinforzata dalla campagna “Aiutaci a riempirlo” promossa in occasione della visita di Papa Francesco e che ha portato a donazioni per 87.936 euro. A questi si affianca la raccolta fondi da rete Emporio (26.631 euro), da rete Caritas (32.930 euro) e da Adotta una famiglia (13.875 euro).

Chi riceve aiuti. Sono 1845 le tessere distribuite nel 2015 per aiutare le famiglie, soprattutto quelle più numerose. Il numero di famiglie assistite è sostanzialmente costante (-1%) rispetto agli anni scorsi, mentre nel 2016 si prevede un aumento delle tessere. I cittadini italiani costituiscono il 51,2% delle famiglie assistite e sono la quasi totalità dei nuclei di piccole e medie dimensioni. Seguono famiglie provenienti dal Marocco, dall’Albania, dalla Romani, dalla Nigeria e dal Pakistan. Il valore medio erogato per famiglia è di 725 euro, con un minimo di 318 euro per i nuclei più piccoli e un massimo di 964 euro per quelle numerose. Oltre alle famiglie sono state assistite anche 304 mamme con figli neonati (sotto i 18 mesi di vita), inviate all’Emporio tramite il Centro Aiuto alla vita. Per loro esiste un settore dedicato con pannolini, omogeneizzati, biscotti, minestrine, pappe e latte in polvere. La provenienza delle mamme vede al primo posto la Nigeria, mentre le italiane sono solo il 9,9%.