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Richieste di aiuto alla Caritas: siamo tornati agli anni della crisi. Presentato il rapporto sulle povertà 2019

Aumentano le persone che si rivolgono alla Caritas di Prato e ai centri di ascolto territoriali. Siamo tornati ai numeri registrati dieci anni fa, durante il difficile periodo della crisi economica. Secondo il rapporto diocesano sulle povertà 2019, che si riferisce ai dati raccolti lo scorso anno, sono stati 3187 coloro che hanno chiesto un aiuto, principalmente di tipo economico. L’incremento è del +11% rispetto all’anno precedente. E contando una media di 2,5 componenti a nucleo familiare possiamo dire che nel 2018 la Caritas ha seguito circa 8mila persone. «Questo non significa che sia tornata la crisi economica – ha osservato la direttrice della Caritas Idalia Venco – perché il lavoro c’è, solo che si tratta di occupazioni precarie che non permettono alle famiglie di guardare al futuro con serenità».

 

Il rapporto è stato presentato e commentato questo pomeriggio, giovedì 19 settembre, in palazzo vescovile. I dati, illustrati Massimiliano Lotti, referente dell’osservatorio Caritas, sono quelli raccolti dal sistema Mirod – messa in rete degli osservatori diocesani – composto da 22 punti di ascolto di cui: 15 Caritas parrocchiali, una conferenza San Vincenzo, tre gruppi di Volontariato vincenziano, Associazione Giorgio La Pira, Ambulatorio stranieri temporaneamente presenti del centro sanitario Giovannini e Caritas diocesana.

 

Il messaggio che vuol far passare la Caritas nel fare il punto sulla povertà a Prato è quello di «fare rete» e non soltanto tra le istituzioni pubbliche e quelle private, ma anche, e soprattutto, tra cittadini, tra parrocchiani e vicini casa. «Occorre partire dal buon vicinato – afferma Idalia Venco – basta poco per essere di aiuto agli altri e dare una mano. Per prima cosa però dobbiamo accorgerci delle situazioni di difficoltà che ci stanno accanto, a partire dal palazzo dove abitiamo». Cosa fare? «Possiamo accompagnare il figlio dei vicini a scuola oppure fare gratuitamente ripetizioni, piccoli aiuti, buone prassi che servono ad avvicinare le persone», conclude Venco. «Il nostro primo obiettivo è quello di essere vicini alle persone che hanno bisogno – ha osservato il vescovo Giovanni Nerbini – e mi fa piacere che la nostra Caritas stia cercando nuove modalità di intervento e di sostegno adeguate alle sfide di oggi. Si ha l’impressione che quando si parla di povertà si fomenti la diffidenza e la paura , invece occorre un approccio al problema meno catastrofico e più aderente alla realtà. Lasciamo agli altri slogan e luoghi comuni». All’incontro è intervenuto Gino Mazzoli, docente dell’Università cattolica ed esperto di welfare e processi partecipativi. «Oggi è cambiata la geografia della povertà – ha osservato il professore – dobbiamo guardare non solo i poveri ma anche chi rischia di entrare nella povertà. E per far questo il tema delle reti sociali è fondamentale, occorre mettere in campo tante piccole azioni connesse tra loro: delle attività che abbiano una utilità evidente alle persone. In poco parole dobbiamo seminare pratiche di fiducia, questa è la nostra responsabilità collettiva», ha affermato Mazzoli. Tra i relatori anche la direttrice della Società della Salute di Prato Lorena Paganelli e Noemi Imprescia dell’unità operativa professionale per l’inclusione del Comune di Prato. Entrambe hanno puntato l’attenzione su un cambiamento di approccio nell’erogazione dei servizi sociali: «La nostra sfida è quella di essere centrati sulla relazione piuttosto che sulla prestazione. Altrimenti si rischia l’autoreferenzialità dei servizi. Invece dobbiamo avere passione per l’uomo e provare costruire insieme un percorso».
Alla presentazione erano presenti anche il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore ai servizi sociali Luigi Biancalani.

 

Tornando ai numeri. A crescere, nella richiesta di aiuto, in particolare sono gli utenti stranieri (+13,1%), con una percentuale doppia rispetto agli italiani (+6,6%). In totale i cittadini stranieri che bussano alle porte della Caritas e dei centri di ascolto sono il 68%; di questi il 16% sono marocchini, il 13% nigeriani, l’11% albanesi e il 10% georgiani. A seguire le altre nazionalità (i cinesi sono il 7%). «I bisogni nascono principalmente dalla mancanza di un lavoro stabile – spiega Lotti della Caritas – da cui derivano una serie di problematiche, su tutte il bisogno di una casa, cresciuto addirittura del 40% tra gli stranieri».
Infine, un dato che viene messo in evidenza dalla Caritas è quello che riguarda il consistente numero di minori inseriti all’interno delle famiglie sostenute: 1302. «Ragazzi e ragazze per i quali la quotidianità risulta particolarmente complessa e difficile, sia per quanto riguarda le relazioni familiari, sia per i loro percorsi socio-educativi e formativi, tutti fattori che rischiano di compromettere il loro futuro in termini di realizzazione personale e professionale», conclude Lotti.

A settembre il Convegno pastorale

Definite le date del convegno pastorale diocesano. Il tradizionale appuntamento di settembre, con il quale si dà inizio alle attività della Chiesa di Prato, sarà l’occasione per ascoltare le prime indicazioni del nuovo vescovo Giovanni alle parrocchie, agli uffici diocesani e a tutta la comunità ecclesiale. Il convegno è in programma come sempre alle 21,15 nella chiesa di San Francesco ed è suddiviso in due serata: martedì 24 e mercoledì 25 settembre.

 
Nel primo appuntamento si farà il punto dopo l’Assemblea diocesana del marzo scorso, il grande incontro organizzato al termine della visita pastorale di monsignor Agostinelli nelle parrocchie pratesi. I coordinatori dei quattro tavoli tematici – liturgia e sacramenti, evangelizzazione e catechesi, carità e testimonianza, strutture organizzative e economia – riferiranno quanto emerso durante i lavori che si sono svolti nei locali della parrocchia dell’Ascensione al Pino.

 
Nella seconda serata è previsto l’intervento di monsignor Giovanni Nerbini che ha anticipato di volersi inserire all’interno del cammino iniziato con l’Assemblea e allo stesso tempo traccerà nuove rotte da seguire.

Festa diocesana oratori: sport e solidarietà con «Io corro per te»

La scuola è finita e in molte parrocchie pratesi tutto è pronto per l’inizio degli oratori estivi. Anche quest’anno parroci e giovani animatori hanno preparato attività, giochi, laboratori, uscite e momenti di animazione e preghiera per i tantissimi bambini e ragazzi iscritti ai Grest. Già definita la data della tradizionale festa diocesana degli oratori, alla quale sono invitate a partecipare tutte le parrocchie coinvolte in questa bellissima esperienza.

 

L’appuntamento di quest’anno, in programma la mattina di mercoledì 19 giugno, avrà un sapore particolare perché darà modo ai bambini e ai giovani di salutare e ringraziare monsignor Franco Agostinelli. Il passaggio di consegne con il nuovo vescovo avverrà il 7 settembre, ma questa mattinata di festa rappresenta una ottima occasione per stare insieme a mons. Agostinelli, che ha sempre presenziato con gioia a questo colorato appuntamento.

 
La festa si terrà nel parco dell’ex Ippodromo e intende coniugare sport e solidarietà. Partner della Pastorale giovanile nell’organizzazione dell’evento sono infatti il Csi e la Caritas. Il titolo dell’incontro è «Io corro per te» e ha uno scopo benefico: aiutare i bambini meno fortunati ad acquistare i libri scolastici per il prossimo anno. A tutti i bambini e i ragazzi viene chiesto di essere «sponsorizzati» nella partecipazione alle corse podistiche dai genitori e dai nonni con una piccola cifra che sarà consegnata alle rispettive Caritas parrocchiali. Un modo semplice e concreto per aiutare le tante famiglie in difficoltà che annualmente nel mese di settembre si rivolgono ai Centri di ascolto Caritas per avere un aiuto nel sostentamento dei propri figli. E l’acquisto dei libri fa parte di questi bisogni primari. L’offerta di ciascun bambino è libera e come detto sarà consegnata alla Caritas della propria parrocchia di appartenenza. Per quanto riguarda le attività sportive si tratta di corse podistiche pensate per le diverse fasce d’età dei partecipanti alla festa. L’inizio è fissato per le 9,30, mentre la chiusura sarà entro le 13. Ogni parrocchia si può organizzare per un eventuale pranzo al sacco nel parco.

La lettera scritta dal Vescovo Giovanni ai sacerdoti e ai fedeli della Diocesi di Prato

A tutti i sacerdoti ed i fedeli
della diocesi di Prato

 
Carissimi,
fin dal momento in cui mi è stata trasmessa la nomina a Vescovo di Prato da parte del Santo Padre, ho sentito il bisogno di rimettermi totalmente nelle mani del Signore misurando la sproporzione tra la responsabilità affidatami e la pochezza della mia persona, ma anche quello di accogliere con fiducia il dono che mi veniva elargito. Ho iniziato da subito a pregare per questa nostra Chiesa che, per ora, ho conosciuto e apprezzato solo attraverso la figura del Vescovo Franco, al quale già mi sento legato da fraterna amicizia e che ringrazio per quanto ha fatto in questi anni di servizio pastorale.

 

Rivolgo un particolare saluto ai fanciulli, agli adolescenti ed ai giovani ed al mondo della scuola che mi è particolarmente caro dal momento che mi ricorda una larga parte della mia esperienza professionale e di vita e nel quale mi trovo sempre a mio agio, come a casa. Un pensiero grato e affettuoso a tutte le famiglie. Penso con particolare affetto alle persone che soffrono per la malattia, per la solitudine, per la povertà, come pure a quanti sono, a motivo della crisi economica, senza lavoro.

 

Sono tante le sfide che ci stanno di fronte e ci interpellano. Credo che, e da parte mia farò quello che è in mio potere, potremo fare molto lavorando insieme, mettendo a frutto le tante risorse e competenze che il mondo laicale e associativo particolarmente numeroso offre, e avvalendoci della collaborazione e della preghiera dei religiosi e delle religiose.

 

Un saluto deferente a tutte le autorità civili e a quanti a vario titolo ed in differenti modi lavorano per il bene della comunità civile con l’impegno, da parte mia, ad un dialogo franco e cordiale ed una fattiva collaborazione.
Infine mi rivolgo a voi sacerdoti con il desiderio di costruire con tutti un rapporto di amicizia e di comunione autentica, indispensabili non solo per un lavoro pastorale efficace ma soprattutto per una testimonianza autentica e credibile dell’amore che ci viene da Dio.

 

Chiedo l’intercessione dei santi Stefano, Lorenzo e Caterina de’ Ricci ed affido tutti noi alla protezione amorevole della Madonna del Sacro Cingolo.
In attesa di incontrarvi vi saluto con affetto e vi benedico tutti.
Rignano sull’Arno, 14.05.2019
San Mattia Apostolo

Don Giovanni Nerbini

Veglia diocesana per le vocazioni con Debora Vezzani (cantautrice da milioni di visualizzazioni su Youtube)

È affidata alle note e alla voce di Debora Vezzani la riflessione al centro della veglia diocesana per le vocazioni. L’iniziativa è in programma venerdì 10 maggio alle 21,15 nella chiesa di Sant’Agostino ed è inserita all’interno della Settimana Eucaristica.

 

Debora Vezzani è una giovane cantautrice che ha messo in musica la storia della propria conversione. «Come un prodigio», il suo brano più noto, ha più di un milione e mezzo di visualizzazioni su Youtube ed è la canzone con cui Debora ha ritrovato la propria vita e con essa la fede. Anni fa un’amica le chiese di musicare il salmo 139, «Signore, tu mi scruti e mi conosci», per il suo matrimonio. In quel momento Debora veniva da numerosi fallimenti, viveva un periodo difficile e grazie a quelle parole capisce che Dio l’aveva pensata, da sempre. Lì è iniziato il suo cammino. «L’abbiamo invitata assieme al marito Yuri perché possa testimoniare la risposta, personale e di coppia, alla chiamata di Dio», spiega don Alessandro Magherini, responsabile del Centro diocesano vocazioni. La serata prevede anche un momento di Adorazione, è ovviamente aperta a tutti, ma è pensata in particolare per i giovani.

 

 

Don Luigi Ciotti incontra la città su invito del vescovo Agostinelli

Mercoledì 8 maggio, don Lugi Ciotti sarà a Prato. Fondatore del Gruppo Abele, per aiutare le vittime delle dipendenze, e dell’Associazione Libera, contro i soprusi delle mafie, don Ciotti è stato invitato dal Vescovo Agostinelli per «riaccendere un sogno in questa realtà, appiattita ed impaurita».

 
Il sacerdote ed attivista bellunese ha 73 anni e vive sotto protezione da quasi trenta, a causa della sua quotidiana lotta contro le mafie, per la quale ha subìto anche alcuni attentati. La mattina dell’8 maggio, dalle 10 alle 13, don Ciotti sarà all’istituto Dagomari per un dialogo con gli studenti. Trascorrerà poi il pomeriggio alla Villa del Palco, ospite della comunità dei Ricostruttori nella Preghiera. Quindi, alle 21, nella chiesa di San Francesco, terrà un incontro aperto a tutta la cittadinanza.

 
L’ultima volta di don Ciotti a Prato è stata il 30 giugno del 2018, quando venne per celebrare il matrimonio della figlia di amici. La cerimonia si tenne proprio nella chiesa di San Francesco dove il sacerdote arrivò accompagnato da sei uomini di scorta.

La Via Crucis dei giovani per le strade del centro storico

I giovani di Prato in cammino per le vie del centro storico. È il programma della Via Crucis promosso anche quest’anno in preparazione alla Pasqua dalla Pastorale giovanile diocesana. L’idea è quella di vivere le stazioni che ripercorrono la Passione e la morte di Cristo di sera, nei luoghi solitamente vissuti dai ragazzi e le ragazze di Prato per divertirsi. Invece i gruppi giovanili parrocchiali si danno appuntamento per testimoniare alla città la loro appartenenza alla Chiesa.

 

L’appuntamento è per venerdì 12 aprile alle ore 21 in piazza Landini, presso la Biblioteca Lazzerini, un ambiente simbolo per gli studenti della città. La processione sarà guidata dal vescovo Franco Agostinelli mentre le riflessioni sono affidate a don Michele Falabretti, direttore del servizio nazionale di Pastorale giovanile. Il corteo dei partecipanti si snoderà lungo via Santa Trinita, da lì in piazza San Francesco e poi in piazza Santa Maria delle Carceri.

 

Proveniente dalla diocesi di Bergamo, don Falabretti è al suo secondo mandato come responsabile nazionale di Pastorale giovanile. In virtù di questo incarico ha seguito da vicino il Sinodo dei giovani e la Gmg di Panama.

La Chiesa di Prato in assemblea per tracciare le rotte

Nel giorno di Santo Stefano il Vescovo ha annunciato, per il mese di marzo, la convocazione di una grande assemblea diocesana, indetta a conclusione della visita pastorale, il viaggio che ha portato il Presule a conoscere tutte le parrocchie e molte realtà, ecclesiali e civili, presenti sul territorio diocesano.

 

«Ho avuto la grazia di incontrare tantissime persone – ha affermato monsignor Franco Agostinelli –, famiglie, comunità, istituzioni, ambienti e per questo vorrei riunire in una grande convocazione ecclesiale i rappresentati delle parrocchie e delle aggregazioni ecclesiali, oltre che naturalmente, per il loro indispensabile apporto, anche i nostri preti, diaconi e consacrati». Scopo dell’assemblea diocesana sarà quello di «fare il quadro della nostra attuale identità e discernere le linee del prossimo futuro della nostra Chiesa pratese».

Nelle parole di mons. Agostinelli c’è già un primo spunto, che nasce da una esortazione del Papa: «Come comunità, nelle relazioni personali e istituzionali, dobbiamo vincere ogni cammino isolato». Questo perché, ha sottolineato il Vescovo: «Sono convinto che la riforma della Chiesa sia prima più spirituale e culturale che istituzionale, che dovrà pure seguire».

 

La fase parrocchiale. Prima di arrivare all’assemblea di marzo viene chiesto ai consigli pastorali parrocchiali (allargati alla partecipazione di altri fedeli) di riunirsi per discutere insieme le quattro schede contenute nell’Instrumentum Laboris: liturgia e sacramenti (su Parola di Dio, celebrazioni, pii esercizi), carità e testimonianza (dove si parla di volontariato, pastorale sanitaria, del lavoro, cultura), strutture organizzative ed economia (riflessione su Curia e organismi di partecipazione, cappellanie straniere, affari economici), evangelizzazione e catechesi (quindi iniziazione cristiana, pastorale familiare, giovanile, pellegrinaggi, comunicazioni sociali). Qui l’intento è di formulare proposte condivise che possano essere sottoposte alla valutazione della fase diocesana. Per facilitare il lavoro è bene che ogni consiglio abbia un segretario con il compito di stilare un resoconto del lavoro compiuto e di farlo pervenire alla segreteria dell’assemblea.

 

Anche le associazioni, i gruppi e i movimenti attivi nella comunità ecclesiale sono invitati a partecipare a dire la loro in assemblea. Le aggregazioni, membri della Consulta diocesana, possono designare un proprio rappresentante alla fase diocesana.

 

La fase diocesana è divisa in tre momenti assembleari. Venerdì 15 marzo, ore 21,15, alla parrocchia dell’Ascensione al Pino, presentazione del lavoro e consegna delle proposte giunte dalle parrocchie e dalle aggregazioni. Il secondo momento è sabato 16 marzo, sempre al Pino, dalle 9,30 alle 12,30, con il lavoro dei gruppi e la discussione delle varie proposte.
Domenica 17 marzo, alle 16 in cattedrale, messa concelebrata dove il Vescovo leggerà il messaggio a conclusione dei lavori. Sarà il testo finale, basato sulle proposte finali dell’assemblea, di questo grande impegno diocesano.

 

 L’Instrumentum Laboris

Unità dei cristiani, due eventi a Prato: vespro bizantino e veglia ecumenica con il Vescovo

In occasione della settimana ecumenica la commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, diretta da don Petre Tamas, organizza due eventi. Il primo si tiene questo venerdì 18 gennaio nella chiesa ortodossa rumena di Prato, in via delle Ripalte 26. Alle 19 è in programma il vespro bizantino, durante il quale intervengono un rappresentante del mondo cattolico e uno di quello protestante. A seguire viene allestito un rinfresco, offerto a tutti i presenti dalla comunità ortodossa.

 
Il secondo appuntamento è per venerdì 25 gennaio alla chiesa dell’Ascensione al Pino, dove alle 21 si terrà una veglia ecumenica guidata dal vescovo Franco Agostinelli. L’animazione sarà a cura del coro interparrocchiale dei giovani della Diocesi, mentre il sermone verrà proclamato dal parroco ortodosso Mihai Anton. In occasione della veglia ecumenica verranno raccolti fondi in favore della Pamat, l’associazione che si occupa di prevenzione degli abusi sui minori, attiva Prato da più di 30 anni. Lo scopo solidale non è nuovo ai convegni ecumenici: tra le realtà sostenute gli scorsi anni anche «Medici senza frontiere» e «Save the children».

«In cammino tutti insieme». Ecco il sussidio per l’Avvento 2018

«In cammino tutti insieme, accogliendo, curando, amando, come Lui ci ha insegnato». È il titolo del sussidio preparato dall’Ufficio catechistico diocesano in occasione del tempo di Avvento per l’anno 2018.

Si tratta di un file di agile e utile lettura, utile per aiutare bambini e ragazzi a prepararsi in vista del Natale. Il tema scelto quest’anno è quello dell’accoglienza.

Legato a questa catechesi c’è Presepiando al catechismo, il concorso per il presepe più bello realizzato dai bambini delle parrocchie pratesi.

 

 Il sussidio dedicato all’Avvento 2018