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Con il mandato del Vescovo ai catechisti riparte l’anno catechistico

Con il mandato del vescovo Giovanni Nerbini ai catechisti inizia il nuovo anno di preparazione ai sacramenti nelle parrocchie pratesi. L’appuntamento è per sabato 30 settembre alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria della Pietà. L’equipe dell’Ufficio catechistico diocesano guidata da don Carlo Geraci invita tutti i catechisti a partecipare a questo importante momento di preghiera e riflessione guidato da monsignor Nerbini.

 

«Ripartiamo con il solito entusiasmo di inizio anno – dice don Carlo Geraci – il catechismo è una realtà fondamentale per le nostra Chiesa. Tutti lo sappiamo, ma vorrei sottolinearlo con questo numero: ci sono circa 6500, tra bambini e ragazzi, che frequentano le parrocchie della città e della vallata nel pomeriggio».
Cosa possiamo dire a chi sta per iniziare l’anno di catechismo? «Ai ragazzi dico che la parrocchia è casa loro e che il tempo che vengono a vivere con noi deve essere passato in amicizia». E ai genitori? «Dobbiamo ribadire che il tempo speso dai loro figli in parrocchia è davvero propizio, che dà loro la possibilità di capire che non si vive di solo pane, ma anche di qualcosa di interiore. Non solo, la parrocchia è un luogo di formazione umana, oltreché spirituale». Infine uno speciale ringraziamento: «Alle catechiste e ai catechisti che con generosità si mettono a disposizione delle parrocchie per far scoprire ai bambini e ai ragazzi la bellezza della fede».

Convegno pastorale diocesano, le indicazioni per iniziare il cammino

Nella chiesa di San Domenico si è tenuto il Convegno pastorale diocesano, il tradizionale appuntamento che segna l’inizio del nuovo anno per la Chiesa di Prato. Preti, religiosi e laici impegnati nelle parrocchie e nei gruppi ecclesiali, si sono ritrovati per capire dal vescovo Giovanni verso quale orizzonte occorre camminare. Quanto presentato è il frutto di un lavoro di condivisione compiuto dal Consiglio pastorale diocesano, al quale spetta il compito di studiare, valutare e proporre le attività pastorali della Diocesi.

 

«Il punto su cui ritorneremo è quello della collaborazione vicariale – ha spiegato monsignor Nerbini –questo nasce da una esigenza ormai condivisa che da soli non si può fare molto, non si può rispondere alle sfide, non si può rispondere alle domande che per esempio la comunità cristiana e in particolare i giovani ci pongono».

 

Qui è possibile scaricare il progetto pastorale diocesano per l’anno 2023-2024

 

In parallelo a questo progetto pastorale, ci sono altri due binari di impegno: il Cammino sinodale, iniziato due anni fa, nel quale sono state coinvolte e ascoltate oltre duemila persone, e la preparazione al grande Giubileo del 2025. In vista di questo importante avvenimento – che secondo le stime dovrebbe portare 32 milioni di pellegrini a Roma – ci sarà un percorso di avvicinamento, scandito da alcune tappe. La prima sarà l’approfondimento dei documenti del Concilio Vaticano II, affidato al commento di alcuni esperti, diffuso attraverso la registrazione di video, che saranno messi a disposizione di tutte le persone interessate.

 

Guida in preparazione al Giubileo 2025

 

Anche quest’anno la Diocesi propone alle parrocchie, ma anche ai gruppi e ai movimenti ecclesiali, la possibilità di vivere assieme momenti di formazione utilizzando le schede preparate dal biblista don Gianni Gualtieri. Si tratta di un percorso composto da quattro appuntamenti che propone delle riflessioni a partire dalla lettura del Libro di Giona.

 

Le schede bibliche sul Libro di Giona per l’anno 2023-2024

 

L’intervista al vescovo Giovanni realizzata da Tv Prato

 

Torna il catechismo nelle parrocchie pratesi

Ci siamo, con il mese di ottobre ripartirà in tutte le parrocchie il catechismo. Gli incontri prenderanno il via dopo il tradizionale appuntamento con il mandato ai catechisti – sono invitati a partecipare tutti quelli impegnati in diocesi – da parte del vescovo Giovanni. Il ritrovo è per sabato 30 settembre alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria della Pietà.

 

La formazione e altri appuntamenti. Quest’anno l’ufficio catechistico non propone uno specifico corso rivolto ai catechisti, ma su richiesta del vescovo Giovanni, invita a partecipare al ciclo di incontri promossi dalla Scuola diocesana di teologia dedicati ai ministeri istituiti (lettorato, accolitato e catechista). I primi due sono affrontati da don Alberto Pintus alla parrocchia della Pietà il 17, 24 e 31 gennaio 2024 alle ore 21, il ministero del catechista da don Carlo Geraci il 7, 14 e 21 febbraio alle 21, sempre alla Pietà (per gli altri corsi speciali visitare il sito della scuola di teologia).
Gli altri appuntamenti promossi dall’Ufficio sono sabato 9 dicembre con la catechesi di Natale del Vescovo in cattedrale; sabato 13 aprile 2024 con il pellegrinaggio dei cresimandi e cresimati nell’anno pastorale.

 

Moduli e sussidi. Come ogni anno sul sito della diocesi verrà pubblicato un sussidio per la catechesi d’Avvento e uno per quella del tempo di Quaresima. Sotto è possibile inoltre scaricare i seguenti moduli:

 

la prima iscrizione all’anno catechistico

 

il rinnovo per l’anno 2023-2024

 

il registro delle presenze

 

il calendario con tutti gli appuntamenti dell’Ufficio catechistico diocesano

 

Il vescovo Giovanni scrive agli studenti: «Vi auguro un anno ricco di amicizia e di avere una coscienza civile sempre più formata»

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico il vescovo Giovanni Nerbini ha scritto una lettera indirizzata agli studenti pratesi. La riportiamo di seguito.

 

«Carissimi, nell’ultimo incontro che i Vescovi hanno avuto con Papa Francesco, a maggio, abbiamo ricevuto da lui, in dono, il libro “Fratellino”. È la storia di un ragazzo, Ibrahima Balde, che lascia la Guinea e il lavoro di camionista per intraprendere un viaggio che non voleva fare, alla ricerca del fratello piccolo partito con l’intenzione di raggiungere l’Europa e mai arrivato.

 

Mentre lo leggevo pensavo a voi e a tanti vostri coetanei che possono vivere una esistenza normale, con molte opportunità a differenze di milioni di ragazzi e ragazze che devono abbandonare il loro paese e le loro famiglie per tentare di realizzare un sogno diversamente ad essi precluso.

 

Cari ragazzi l’augurio che vi faccio è che possiate vivere questa avventura certo impegnativa con grande consapevolezza ed impegno anche per quei tanti bambini, adolescenti e giovani a cui è negata dalle condizioni economiche e sociali. Sia proprio l’esperienza scolastica che, mentre vi permette di crescere nella cultura e nelle competenze professionali, vi faccia prendere consapevolezza dei tanti problemi che esistono nel mondo ed ai quali, tutti, anche voi, siamo chiamati a dare una risposta responsabile.

 

Vi auguro pertanto un anno scolastico ricco di amicizia, esperienze positive, risultati significativi ed una coscienza civile sempre più formata e per questo vi garantisco il mio accompagnamento costante nella preghiera».

 

Giovanni Nerbini
Vescovo di Prato

Terremoto in Marocco, la Caritas diocesana invita a partecipare alla raccolta fondi

La Caritas diocesana di Prato invita a sostenere la popolazione del Marocco colpita dal terremoto. Per far fronte a questa emergenza Caritas italiana ha lanciato una raccolta fondi da inviare a Caritas Rabat. «A differenza del passato non raccoglieremo direttamente le offerte – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas di Prato – ma proponiamo a singole persone o a comunità di organizzarsi in proprio e di inviare quanto raccolto a Caritas italiana».

 

Intanto la Conferenza episcopale italiana (Cei), come forma di aiuto immediata, nei giorni scorsi ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille. Questi fondi e quelli raccolti tramite la Caritas, serviranno per rispondere alle prime necessità. Caritas Italiana – che collabora da molti anni con le Caritas in Marocco in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati – sta seguendo costantemente le notizie che giungono dal Paese nordafricano per monitorare la situazione e valutare gli interventi più urgenti.

 

È possibile sostenere l’azione di Caritas Italiana in questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale «Terremoto Marocco» tramite:

 

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111

 

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474

 

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013

 

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119

 

Oppure tramite il numero solidale 45525 con sms o con una chiamata da rete fissa.

 

Il Coro della Cappella Sistina per la prima volta a Prato

Una occasione unica per ascoltare il Coro Papale più antico del mondo ancora in attività. Per la prima volta si esibirà a Prato la Cappella Musicale Pontificia «Sistina» di Roma, la corale responsabile del servizio nelle celebrazioni liturgiche nella basilica di San Pietro. Accanto a questo importante impegno, il Coro della «Sistina» compie una limitata attività concertistica in alcune particolari occasioni, per questo l’appuntamento pratese diventa ancora più interessante.

 

Il concerto è in programma giovedì 21 settembre alle 20,45 nella chiesa di San Domenico. L’ingresso è libero.

 

La data pratese si inserisce all’interno di un tour che la Cappella compirà a settembre in Toscana, nelle città di Firenze, Pistoia e Arezzo. L’occasione sono i dieci anni dalla morte del cardinale Domenico Bartolucci, che della Corale Papale è stato direttore per oltre quarant’anni.
Nato a Borgo San Lorenzo nel 1917, Bartolucci è stato creato cardinale a 93 anni da papa Benedetto XVI per il generoso ed esemplare servizio alla Chiesa nel campo della promozione e diffusione della musica sacra. Il porporato è stato un prolifico compositore e uno dei massimi interpreti della tradizione polifonica della scuola romana. Tra i suoi vari incarichi c’è stato anche quello di direttore della Cappella Musicale Lauretana: anche questa istituzione ha omaggiato il Maestro con un concerto che si è tenuto nella cattedrale di Prato lo scorso 6 luglio, suscitando ammirazione e interesse nel pubblico.

 

Ora è la volta della Cappella Musicale «Sistina», un coro maschile composto da cinquanta elementi, 27 cantori fanciulli, i cosiddetti Pueri Cantores, e 23 Cantori adulti, ed è specializzato nella musica polifonica. Il direttore è mons. Marco Pavan. Il repertorio della serata pratese vedrà in particolare brani di Bartolucci, de Victoria e Perosi, poi brani della polifonia sacra classica e contemporanea, con particolare riguardo alla scuola romana.
L’evento è organizzato dalla Fondazione Cardinale Domenico Bartolucci e ha il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Prato ed è promosso in collaborazione con la Diocesi di Prato.

La Chiesa pratese si rimette in cammino. Il 26 settembre c’è il Convegno pastorale

Il piano pastorale per il nuovo anno, la prosecuzione del Cammino sinodale e il percorso di avvicinamento al Giubileo del 2025. Sono i tre binari lungo i quali la Chiesa di Prato inizierà un viaggio di formazione, incontro, preghiera e condivisione, in questo anno pastorale che sta per cominciare. Secondo le indicazioni del vescovo Giovanni, per evitare sovrapposizioni, la nostra diocesi cercherà di armonizzare gli impegni e di proporre iniziative inserite in un Cammino che porti parrocchie, associazioni e movimenti a muoversi verso un orizzonte comune.

 

Martedì 26 settembre, nella chiesa di San Domenico, alle ore 21, è convocato il Convegno pastorale diocesano, il tradizionale appuntamento che segna la ripartenza della Chiesa pratese dopo i mesi estivi. In questa occasione monsignor Nerbini presenterà il nuovo piano pastorale per l’anno 2023-2024. Questo incontro, lo ricordiamo, aperto a tutti, soprattutto agli operatori pastorali.

 

Il primo appuntamento per la ripartenza del Cammino sinodale è in programma domenica 15 ottobre. Dalle 15 alle 19, nella parrocchia dell’Ascensione al Pino, sono invitati a partecipare i referenti sinodali delle parrocchie e delle varie realtà ecclesiali. Quest’anno inizia la «fase sapienziale», il secondo step tra la fase dell’ascolto (durata due anni) e la cosiddetta fase profetica. Nel mese di luglio sono state pubblicate le linee guida per affrontare questa nuova fase del Cammino (siamo al terzo anno di lavoro), durante la quale «si cercherà di capire come far sì che il rinnovamento ecclesiale, coltivato nella fase narrativa, non rimanga solo un sogno» (come si legge nella presentazione del documento sul sito web del Cammino sinodale).

 

Infine il Giubileo 2025. In vista di questo importante avvenimento – che secondo le stime dovrebbe portare 32 milioni di pellegrini a Roma – ci sarà un percorso di avvicinamento, scandito da alcune tappe. Per avere le prime informazioni, su come funziona il Giubileo, si consiglia di visitare il sito ufficiale, aperto dal Dicastero per l’Evangelizzazione.

8 settembre, una giornata dedicata alla Madonna della Sacra Cintola

Sarà il cardinale Gualtiero Bassetti a presiedere il solenne pontificale dell’8 settembre nella cattedrale di Prato, in occasione della solennità della Natività di Maria. L’arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, già presidente della Conferenza episcopale italiana, torna in città in occasione della festa più cara ai pratesi. Alle ore 10,30 il Cardinale presiede la messa concelebrata dal vescovo Giovanni Nerbini e dal clero diocesano e al termine mostrerà il Sacro Cingolo mariano ai fedeli presenti in chiesa.

 

Quella dell’8 settembre è la quarta delle cinque ostensioni canoniche che si tengono ogni anno a Prato in onore del Sacro Cingolo di Maria, la preziosa reliquia custodita in città da oltre otto secoli, ma è certamente la più sentita e amata dai pratesi. È in questa occasione che i fedeli hanno la possibilità di vedere e venerare la Sacra Cintola della Madonna, solitamente riposta nello scrigno posto sotto l’altare della Cappella della cattedrale, detta appunto «del Sacro Cingolo».

 

In preparazione alla festa venerdì primo settembre iniziano i pellegrinaggi delle parrocchie nella Cappella del Sacro Cingolo per rendere omaggio alla Madonna.
Nei giorni feriali, fino a venerdì 8 settembre, si tiene la recita del rosario alle ore 17 e alle 17,30 è in programma la celebrazione della messa presieduta dal parroco della cattedrale, il canonico Luciano Pelagatti.

 

Il giorno della vigilia della festa, giovedì 7 settembre, il Sacro Cingolo sarà esposto alla venerazione dei fedeli a partire dalle 15,30. Quel giorno gli orari sono i seguenti: 16,30 recita del rosario, alle 17 canto dei primi vespri e alle 17,30 celebrazione della messa.

 

Venerdì 8 settembre, solennità della Natività di Maria, la Sacra Cintola sarà esposta a partire dalle ore 7. Come da tradizione, la mattina della festa sono attesi due pellegrinaggi in onore della Vergine: alle 7,30 messa celebrata dalla parrocchia di San Lorenzo a Campi Bisenzio (diocesi di Firenze) e alle 8,30 messa celebrata dalle parrocchie di San Pietro e della Visitazione a Galciana. Queste comunità arriveranno in cattedrale dopo un pellegrinaggio compiuto a piedi, con partenza dalle rispettive parrocchie.
Il giorno dell’8 alle ore 12, reposizione del Sacro Cingolo nella teca e alle 15,30 la reliquia sarà nuovamente esposta nella Cappella fino alla messa della solennità, celebrata alle ore 18.
A sera, intorno alle 22,30, al termine del Corteggio storico organizzato dal Comune di Prato per le strade del centro storico, è in programma la solenne ostensione della festa officiata dal vescovo di Prato mons. Giovanni Nerbini.

 

Tv Prato trasmetterà in diretta il solenne pontificale dell’8 settembre e racconterà, sempre in diretta, il Corteggio storico e la solenne ostensione della sera.

 

Un anno fa la morte di monsignor Gastone Simoni. Messa e serata nel suo ricordo

Il 28 agosto sarà passato un anno dalla morte di monsignor Gastone Simoni. Il vescovo emerito di Prato morì quel giorno del 2022, alle 20,20 nella Casa di Cura Villa Torregiani a Fiesole, dove era ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Poco tempo prima era stato colpito da un ictus che aveva peggiorato un quadro clinico già molto precario. Il 9 aprile aveva compiuto 85 anni e dal 2012 aveva lasciato la guida della diocesi.

 

La Chiesa di Prato lo ricorderà il 28 agosto, questo lunedì, con la celebrazione di una messa in suffragio alle ore 9,30 in cattedrale.

 

La sua morte, ma anche i difficili giorni della malattia, furono accompagnati dalla preghiera e dall’affetto di tantissimi pratesi. Mons. Simoni, figura popolarissima e molto amata, è stato un Pastore stimato trasversalmente da credenti e non, perché considerato un riferimento morale autorevole. Il suo mandato episcopale ha coinciso con due decenni di profondi e cruciali cambiamenti sociali per la città. Non a caso il Comune di Prato, poco prima del passaggio di consegne con il successore mons. Franco Agostinelli, volle insignirlo della cittadinanza onoraria.

 

Mons. Simoni è ricordato, a livello regionale e anche nazionale, in particolare per la sua profonda conoscenza della dottrina sociale della Chiesa e per la sua decennale animazione nella pastorale sociale e del lavoro.
Lungo e appassionato è stato l’accompagnamento morale dei cattolici impegnati in politica. Negli anni Settanta fondò la rivista e il movimento «Supplemento d’anima», poi il Collegamento Sociale Cristiano, per unire i credenti nella ricerca del bene comune locale e universale.

 

A un anno dalla sua morte, queste due realtà hanno promosso una serata per ricordare il vescovo promotore di un rinnovato impegno pubblico dei cattolici italiani. L’appuntamento è a Prato, giovedì 14 settembre ore 21,15, nel chiostro di San Domenico (in caso di pioggia dentro la chiesa). Dopo i saluti di Angelo Passaleva e Giuseppe Sangiorgi, presidente onorario e presidente effettivo della associazione organizzatrice, interverranno il vescovo di Prato Giovanni Nerbini e il sindaco Matteo Biffoni, con il direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini. Relatore sarà Marco Tarquinio, già direttore di Avvenire e oggi editorialista di quella testata. L’incontro ha il patrocinio di Diocesi e Comune pratesi e si svolge in collaborazione con Toscana Oggi e Tv Prato. A moderare è chiamato il direttore di Tv Prato Gianni Rossi.

 

Verrà presentata, in anteprima, una pubblicazione edita proprio da Toscana Oggi, con una trentina di brevi testimonianze scritte da uomini e donne aderenti all’associazione fondata da mons. Simoni. «Nel mondo, da cristiani», questo il titolo del volume che dopo la presentazione pratese – fondamentale a poco più di un anno dalla morte di mons. Simoni – inizierà un tour nelle aree italiane di maggiore presenza di «CSC Amici di Supplemento d’Anima».

 

Sono previste anche alcune testimonianze programmate su alcuni aspetti, ecclesiali e sociali, della presenza pratese di mons. Simoni.

Gli acquerelli de «Il soldato che dipingeva la pace» in mostra al Museo dell’Opera del Duomo

«L’arte più forte della guerra». È il titolo del viaggio che il Museo dell’Opera del Duomo di Prato intende intraprendere ospitando due mostre, più un ricco programma di attività collaterali, dedicate alla ricerca della pace durante la seconda guerra mondiale.

 

La prima si intitola «Il soldato che dipingeva la pace» e sarà inaugurata sabato 9 settembre, alle ore 17,30, nei giorni della festa della città e dell’anniversario dell’Armistizio; l’altra, in programma a partire dal mese di marzo 2024, è dedicata al racconto della messa in sicurezza e della distruzione di chiese e del patrimonio artistico di Prato durante i bombardamenti sulla città.

«In questo anno il Museo dell’Opera del Duomo vuole creare un dialogo tra le opere della collezione permanente e testimonianze visive, in gran parte inedite, che possano raccontare storie portatrici del valore universale della pace», spiega Veronica Bartoletti, direttrice dei Musei diocesani di Prato.

 

James Donald Orr

 

 

La storia. Quando arrivò in Italia come soldato volontario, James Donald Orr era un giovane pittore sudafricano. Era il 1944, decise di arruolarsi nell’esercito e fu inviato a prendere parte alla liberazione del nostro Paese. Attraversò la penisola da sud a nord, da Taranto al Lago Maggiore, passando per la Toscana e sostò per ben otto mesi a Prato, dove strinse amicizia con molte famiglie, tra queste si ricordano i Rindi, i Bardazzi e i Bacci. Con sé aveva un diario, nel quale fissava pensieri e avvenimenti della giornata appena trascorsa, e dei cartoncini, formato tascabile, sui quali ha dipinto con la tecnica dell’acquerello paesaggi e momenti di vita.

«Al contrario di quanto si possa pensare – afferma la direttrice Bartoletti – le testimonianze lasciate da questo soldato, non descrivono le atrocità di guerra, ma spaziano su scenari legati alla quotidianità e alla bellezza dei luoghi da lui visitati. Tra questi c’è anche Prato. Nei suoi dipinti si percepisce l’amore per una terra nuova, la scoperta meravigliosa di colori e orizzonti mai visti fino a quel momento».

 

 

 

Il diario e i dipinti, circa duecento (una trentina quelli in esposizione), fanno parte della collezione del Museo Storico della Linea Gotica di Montemurlo e sono stati messi a disposizione del Museo dell’Opera del Duomo per la realizzazione della mostra. «Le testimonianze visive spaziano dalla rocca di Cerbaia alla villa del Palco – dice Giuseppe Aucello, direttore del Museo Storico della Linea Gotica di Montemurlo –, poi ci sono la chiesa di santa Maria della Pietà, il borgo di Filettole, le ville delle famiglie Rindi, Bardazzi e Bacci, il tabernacolo del Podere Murato e anche il ritratto di alcuni partigiani della zona. Il viaggio prosegue poi fino al nord Italia toccando la rocca di Angera, Lecco, Cremona, Milano e il Lago Maggiore. Un percorso umano significante e pieno di dettagli che traspaiono sia dal diario che dalle pitture».

 

 

 

 

La mostra, curata da Veronica Bartoletti e Giuseppe Aucello, è promossa da Esposizione Storica Permanente – Linea Gotica di Montemurlo e Musei Diocesani, con il patrocinio di Comune di Prato, Comune di Montemurlo, Provincia di Prato e Regione Toscana. Il giorno dell’inaugurazione saranno presenti anche le figlie di Orr, Mandi Campbell e Nerine Read.

 

Il Museo dell’Opera di Duomo di Prato si trova nella centralissima piazza Duomo ed è aperto dal martedì al sabato (ore 10-17) e la domenica (ore 13-17). Presso la biglietteria, posta sotto il campanile della Cattedrale, è possibile acquistare il biglietto che consente la visita al complesso della Cattedrale, comprendente gli affreschi di Filippo Lippi, il transetto e il Museo dell’Opera del Duomo. L’ingresso è gratuito per tutti i bambini sotto i 7 anni.